bellissimi tutte e due questi cartoni, Gordian fu riproposto più volte, mentre UFO Diapolon credo di averlo visto solo una volta, all'epoca ogni anno o quasi li ridavano nelle varie tv private
curiosamente ho delle mie foto da piccolo davanti al televisore, in una sullo schermo c'è Galaxy Express, nell'altro la corazzata Yamato, il primo me lo ricorde bene, il secondo no (mi si sovrappone a dei flash di capitan Harlock)
cmq indimenticabile Antenna Nord, poi rilevata da Silviotto che diede inizio all'epopea cartonistica
ci guardavo Muteking, uno dei miei favoriti all-time (uno dei pochi non ambientati in Giappone)
la sigla dei Condors
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)
questo sono sicuro di averlo visto ma l'unico ricordo che ho è il robottone che usciva dall'acqua, devo rileggermi la trama
alcuni li ricordo perfettamente a distanza di 40 anni, altri zero
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)
ricordiamo anche tv globo, antenata di TMC, per vederla dovevo girare il rotore dell'antenna di 225°
(forse perchè sparava dal Brasile)
Negli anni ottanta il mercato televisivo italiano iniziò ad aprirsi ai capitali privati e la Globo acquistò, per poi vendere nel 1994, la rete televisiva italo-monegasca Telemontecarlo, la quale adottò il suo caratteristico logo e la sua programmazione, tra cui le novelas e il Carnevale di Rio. Il canale trasmette Globo Internacional, sua versione mondiale, criptata su Hot Bird 7A.
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)
obiettivo 2025 rivedere questo con focus analitico sul suo rapporto con le ragazze
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)
forse rivedendolo oggi lo capirei, al tempo da ragazzino era un cartone animato che non mi piaceva, non capivo che senso aveva passare da basket ad altri sport
Confucio: Prima di intraprendere il viaggio della vendetta scavate due tombe
questo l'avevo rimosso, era una produzione inglese
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)
Dove vivo io negli anni ottanta si vedevano pochissime tv private. Il segnale era pessimo. Fino a poco tempo fa avevo ancora alcune vhs dove registravo i programmi hot e persino Italia Uno spesso era un disastro. (quando davano playboy show e si vedeva male mi saliva il nervoso, ma registravo lo stesso).
Quindi di cartoni animati usufruivo solo di quelli che passavano la Rai (soprattutto a fine anni settanta) e la neonata Mediaset.
Mi ricordo che quando andavo dai nonni (abitavano in una zona isolata ma più in alto) potevo guardare cartoni che non avevo mai visto tipo Fantaman e tutti quei "corti" che difficilmente passavano a livello nazionale.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
io mi sono crogiolato con la versione horror dell'ape maia, che mi ha causato entomofobia e soprattutto aracnofobia
Pur se spesso associato all'Ape Maia, l'anime dell'Ape Magà, nella sua versione originale, si distingue nettamente dal primo (di genere comico-avventuroso) per le sue vicende e atmosfere, che sono invece nettamente drammatiche, cupe, violente e in alcuni casi persino cruente: ad esempio in moltissimi episodi di entrambe le stagioni, si vede Magà fare amicizia con altri insetti ed in certi casi ad innamorarsene, per poi vederli morire poco dopo in modo molto tragico (il più delle volte perché uccisi e mangiati da dei predatori o perché rimasti vittime di qualche trappola o veleno degli esseri umani) oppure altri in cui la protagonista è costretta a ingaggiare delle vere e proprie battaglie contro altri insetti che vorrebbero ucciderla, oppure a fronteggiare alcuni cataclismi naturali. Il motivo di una trama così dura per un anime rivolto al pubblico infantile, è spiegato nella morale che gli sceneggiatori volevano insegnare ai bambini con il cartone: ovvero che la vita riserba a tutti difficoltà e insidie, che vanno affrontate con coraggio e tenacia, ma che non sempre sono destinate a concludersi in modo lieto.
“I always pictured myself limping back to my hometown in Massapequa, Long Island, and all the girls running up to me and hugging me and kissing me, so <<Ron you’re a great hero>>, and getting into the Cadillac and being cheered, and the mayor of Massapequa pinning a medal on my chest, but never once, Bill, did I ever think for a moment that I would come back from that war without a body, a living dead man” (Ron Kovic)