[O.T.] I migliori concerti della noooooostra vitaaaaa

[coppia86]

Intanto venerdì scorso, a Trezzo sull'Adda, ha suonato uno dei migliori gruppi prog metal degli ultimi tempi, gli Haken, ma meglio riempire gli stadi e fare giorni di coda per gente che non sa fare un cazzo

Tu parl accussi pecchè non ti sei visto a Geolier
ahahahaha

Caro mio,siamo in un punto di non-ritorno,meglio ridere.

E lo so, hai perfettamente ragione, meglio ridere, però un po' mi cascano le palle.

[Tasman]

Mi stavo giusto chiedendo se qualcuno qui su SZ ieri sera era a San Siro x la Taylor.. se anche fosse ,ho paura che vuole restare in incognito

Ho visto giusto qualche video in giro,e niente mi sembrano le solite canzonette adolescenziali cantate in Inglese,eppure guai a dirlo

[Bugo]

[Bugo]

C'è un problema taxi a Milano?

L'ascoltatore Massimo da Milano accusa di
inefficienza i taxi Milanesi e porta come esempio le
testimonianze dei turisti stranieri che hanno assistito
al concerto di Taylor Swift.
Parenzo rincara la dose ricordando le attese
interminabili a Termini, anche da lui sperimentate
ll tassista Matteo da Milano dà la colpa ai poliziotti.

[Loris Batacchi]

16 giugno 2025, King Diamond (e Paradise Lost) all'Alcatraz, a dieci minuti da casa. Preso già il biglietto.

Il Re mi farà ritornare in quella bolgia di locale, tutti in piedi stipati e sudati. Ma non potevo paccare stavolta, già ho perso i Mercyful Fate.

[Trez]

Beato te che abiti così vicino ad uno dei locali di buona musica di Milano, a me viene sempre l'orticaria andare all'Alcatraz, decisamente meglio il Fabrique ed Assago.

[Loris Batacchi]

C'è sempre la problematica del parcheggio, però almeno avvicinarsi in zona è davvero comodo, poi una volta lì cominci a pregare .
Io al Fabrique sono stato solo una volta a vedere i Mastodon, molto carino come posto per concerti, anche più servito come posti auto, solo che tocca prendere la tangenziale e all'andata si rischia sempre l'intruppamento. Il peggio del peggio i Magazzini Generali.

[hermafroditos]

Ah, dimenticavo: a maggio mi vedo La Femme a Roma. Era un bel po' che volevo vederli dal vivo.

Peccato solo per la venue dimmerda.

[hermafroditos]

Update: ho comprato i biglietti anche per la data londinese di La Femme, purtroppamente all'inizio non avevo pensato che sarei stato là mentre erano in tour. Mo' vedo se mi rimborsano i biglietti (Dice di solito è abbastanza rilassata sotto questo punto di vista), altrimenti male che vada me li vedo due volte.
Poi ho preso pure i biglietti per i Xiu Xiu, che pure vorrei vedere da una vita, nonostante i cambi di formazione, sempre a Roma (ma al Monk, una location molto più carina rispetto a quella dove suona La Femme).

Mo' sto meditando circa il caso di andare al Primavera festival: ho sempre voluto andarci e quest'anno c'è una line-up spettacolare. Peraltro pure il collaterale che fanno a Porto ha una line-up molto simile, ma costa la metà, ci sto facendo seriamente il pensiero.

[Fuente]

Negli ultimi tempi girano molte storie sulla poco edificante realtà intorno ai concerti nello scenario italiano.
Ovvero 'i finti sold-out' degli stadi e via dicendo.

Dopo la notizia di link sui social per i biglietti a 10 euro per Elodie a SanSiro, nelle ultime settimane in svariati hanno detto la loro sulla realtà italiana degli ultimi anni.

Zampaglione:




https://www.facebook.com/tiromancino.of ... 9Hos2q2NHl
___

S.Lucarelli:

“I biglietti a 10 euro o i tour cancellati sono solo alcune avvisaglie di un problema più vasto: quello di un sistema che spesso illude i cantanti di guadagnare un sacco di soldi, indebitandoli. Quello che è uscito da queste testimonianze è il ritratto dell’industria musicale e di come sia stata completamente trasformata prima dallo streaming e poi dal covid, con nuove dinamiche e nuovi rapporti di potere. Intanto, l’esplosione di Spotify e degli altri servizi di streaming musicale ha pesantemente ridimensionato le economie delle case discografiche, dal momento che i guadagni che una volta derivavano dalle vendite dei dischi non sono nemmeno paragonabili ai proventi dello streaming. Oggi cento milioni di ascolti online – un numero che solo pochi grandi nomi del panorama musicale italiano riescono a mettere insieme- fruttano alla casa discografica di turno circa 350.000 euro lordi, dei quali tra gli 80 e i 90 mila andranno poi all’artista. Significa che il successo di una canzone, anche il più cristallino, dal punto di vista discografico non ha più nessuna ricaduta economica”.

Il risultato? I tour diventano l’unico modo per far cassa. Ma se i biglietti non si vendono, scatta la retromarcia. Tour ridotti, concerti cancellati “per motivi tecnici” o trasformati in showcase aziendali, come succederebbe – secondo l’inchiesta – anche a grandi nomi come Elodie, che avrebbe recuperato le perdite del Forum cantando per convention private.

Non che qualcuno non l'avesse accennato pure prima, eh:
https://www.soundwall.it/la-fine-dei-so ... a-tossico/

[Loris Batacchi]

16 giugno 2025, King Diamond (e Paradise Lost) all'Alcatraz, a dieci minuti da casa. Preso già il biglietto.

Il Re mi farà ritornare in quella bolgia di locale, tutti in piedi stipati e sudati. Ma non potevo paccare stavolta, già ho perso i Mercyful Fate.

Riprendo il mio post, per dire che effettivamente il concerto di lunedì è stato tra i migliori della mia vita. Spettacolari tutti!

[alternativeone]

16 giugno 2025, King Diamond (e Paradise Lost) all'Alcatraz, a dieci minuti da casa. Preso già il biglietto.

Il Re mi farà ritornare in quella bolgia di locale, tutti in piedi stipati e sudati. Ma non potevo paccare stavolta, già ho perso i Mercyful Fate.

Riprendo il mio post, per dire che effettivamente il concerto di lunedì è stato tra i migliori della mia vita. Spettacolari tutti!

Dimmi solo che i Paradise Lost hanno fatto Embers Fire

[Loris Batacchi]

Si fatta.
Non li apprezzo su disco, era la prima volta che me li trovavo davanti e anche live li ho trovati davvero moscissimi. Parere strettamente personale. Non che abbiano fatto poi chissà che per ingraziarsi un po' il pubblico, mantenendosi, come da copione, un po' distanti e poco comunicativi.