per avere il know how necessario su nuove tecnologie devi investire, lo ha fatto con 15 anni di ritardo rispetto alla Cina e 10 rispetto agli USA. Poi vogliamo dire che i calessi sono stati scalzati dalle “follie petrolifere” o le edicole dalla “follia web” ma quando arriva una rivoluzione se non ti sei preparato ce l’hai nel culogiorgiograndi ha scritto: ↑21/11/2025, 22:23L’Europa non ha l’environment necessario per lo sviluppo tech. Aveva un monopolio (il motore a scoppio), e a deciso di perderlo con le follie green. Non ha la struttura necessaria per andare avanti (troppe regole, troppo welfare, troppa poca manodopera specializzata e troppi pochi ingegneri). Ma hey, ci sono i neri per raccogliere i pomodori per cui andrà tutto beneGeishaBalls ha scritto: ↑21/11/2025, 22:08BYD ha oltre un milione di dipendente, di cui 112 mila sono ingegneri, sarà che l’indstria europea sia un po’ in ritardo? Mi pare sia carenza di politica industriale più che fantomatiche “follie green”. anche l’industria di calessi ha perso molti dipendenti negli ultimi 100 anni, anche l’edicole. Sarà che erano rimasti un po’ indietro? Si parla di global warming a spropositogiorgiograndi ha scritto: ↑21/11/2025, 18:24Diventeranno tutti programmatori (AI?) come annunciato da ursola e gentiloni all’inizio delle follie green ?
https://amp.today.it/europa/economia/au ... tagli.html
Geisha dovrebbe condividere il suo stipendi con tutti qui licenziati
Ps per Azo: le ibride e le benzina invaderanno il mercato. Settimana prossima decido tra la omoda e la jaecoo (ibrida). Non la compro nemmeno probabilmente, il costo del noleggio è talmente ridicolo che pure con 7 anni di garanzia forse non vale nemmeno la pena di comprarla.
Tra 5-6 il mercato usato andrà al crollo più totale, vedrai rivenditori multimarca saltare per aria con i piazzali pieni di auto invendute (quello che mi dicono sta già succedendo nel l’industriale, l’usato non si vende più, piuttosto si vendono cinesi nuove che giapponesi o euro/americane nuove.
Ne vedremo delle belle
A Belem manca la delegazione USA ma per fortuna è rimasta isolata in questo boicottaggio
Detto questo, l’industria auto non è responsabile che per pochi punti delle emissioni, identificare il green come lotta ai motori a scoppio sono i petrolieri che convincono gli allocchi


