Vero.majestic ha scritto:
X Donegal, non hai citato la Barbera superiore di Vinchio!![]()
Ne ho giusto ancora una bottiglia della Cantina di Vinchio e Vaglio Serra, anche se non sono molto amante del legname

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
donegal ha scritto:Da anni c'è un boom, tra i vini dolci, del sopravvalutatissimo Brachetto d'Acqui (a Roma ne vanno pazzi). Suggerisco come alternativa migliore, la Malvasia di Casorzo e quella di Castelnuovo Don Bosco. O un Moscato d'Asti che costi più di 10 euro, che solo il suo profumo quando lo stappate è una goduria...Personalmente non amo peró i vini dolci.
radek66 ha scritto:donegal ha scritto:Da anni c'è un boom, tra i vini dolci, del sopravvalutatissimo Brachetto d'Acqui (a Roma ne vanno pazzi). Suggerisco come alternativa migliore, la Malvasia di Casorzo e quella di Castelnuovo Don Bosco. O un Moscato d'Asti che costi più di 10 euro, che solo il suo profumo quando lo stappate è una goduria...Personalmente non amo peró i vini dolci.![]()
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La Malvasia di Casorzio dalle mie parti non si trova... qualche consiglio su come (e dove) reperirla?
Ti quoto sul Barolo, talvolta (non sempre) lo trovo superiore al nostro Brunello...
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La Famiglia dei Lambruschi D.O.C.
Scheda del Lambrusco di Sorbara
La denominazione di origine controllata Lambrusco di Sorbara è riservata al vino frizzante ottenuto dalle uve di vitigni, raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Modena, provenienti dai vigneti aventi, in ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
* Lambrusco di Sorbara: minimo 60 %
* Lambrusco Salamino: massimo 40%
La zona di produzione del vino d.o.c. Lambrusco di Sorbara comprende l'intero territorio dei comuni di Bastiglia, Bomporto, Nonantola, Ravarino, San Prospero, tutti in provincia di Modena, e parte del territorio amministrativo dei comuni di Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Modena, Soliera, San Cesario sul Panaro, tutti in provincia di Modena.
All'atto dell'immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
Rosso frizzante
* Spuma: vivace, evanescente
* Colore: rosso rubino o granato di varia intensità
* Odore: gradevole, profumo che ricorda quello della violetta
* Sapore: secco o asciutto, abbocato o semisecco, amabile, dolce, di corpo fresco, sapido e armonico
* Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.
* Acidità totale minima: 6,0 g/l
* Estratto secco netto minimo: 18,0 g/l
Rosato frizzante
* Spuma: vivace, evanescente
* Colore: rosato, più o meno intenso
* Odore: gradevole, fruttato, caratteristico
* Sapore: secco o asciutto, abbocato o semisecco, amabile, dolce, fresco, sapido e armonico
* Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol.
* Acidità totale minima: 6,0 g/l
* Estratto secco netto minimo: 16,0 g/l
donegal ha scritto:Ok, io vado in una casa d'appuntamenti.radek66 ha scritto:![]()
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Molto volentieri, Maje... contraccambieró con un vinsanto d'annata, da gustare insieme a biscotti secchi...
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Quando avete finito di mangiare e bere suonate, e scendo
donegal ha scritto:Faccio l'elogio di uno dei vini più diffusi d'Italia e ingiustamente trascurati : il Barbera
preferite sempre il Barbera d'Asti (meglio se Superiore) a quello d'Alba (nell'albese altre sono le eccellenze vinicole) o a quello del Monferrato.
I Barbera barricati costano cari, ma a mio giudizio la barrique tende a uniformare troppo i gusti e a fare perdere di personalità un vino, altri invece vi magnificheranno questo procedimento di invecchiamento.
Alcune buone etichette facilmente reperibili anche extra piemonte, ovviamente in enoteca :
Santa Rosalia
Cantina sociale di Agliano
Columbè
Castello del Poggio
Olim Bauda
Fiulot
Il più famoso tra i Barbera di Qualità è il "Bricco dell'Uccellone" . Non ridete , esiste veramente... la cantina che lo produce (Bologna) non riesce mai a soddisfare pienamente l'alta domanda della clientela italiana ed estera. Lo trovate in quasi tutte le enoteche sui 10/15 euro, ma ne vale la pena.
Altri "consigli piemontesi" per gli acquisti"
Il Barolo resta sempre il re dei vini italiani, inutile che lo segnali.
E' il più prestigioso del paese, assieme al Brunello di Montalcino. Ma non dimenticate assolutamente il Barbaresco e il Nebbiolo (eccezionale quello d'Alba "Bric Costa") nati da uvaggi prossimi o similari a quelli del Barolo.
La rivista "Wine Spectator" (la più famosa del mondo per i vini) segnala nelle sue classifiche il Barolo "Scavino - Bric del Fiasc" come una delle 5 etichette migliori del mondo
Tra i vini da tavola più "accessibili" io apprezzo una buona bottiglia di Dolcetto (a dispetto del nome non è un vino dolce) e sono contento che esca sempre di più dai confini regionali.
Da anni c'è un boom, tra i vini dolci, del sopravvalutatissimo Brachetto d'Acqui (a Roma ne vanno pazzi). Suggerisco come alternativa migliore, la Malvasia di Casorzo e quella di Castelnuovo Don Bosco. O un Moscato d'Asti che costi più di 10 euro, che solo il suo profumo quando lo stappate è una goduria...Personalmente non amo peró i vini dolci.
Abbiamo in piemonte due passiti eccellenti : il Loazzolo e l'Erbaluce di Caluso. Farete un figurone se li abbinerete alla fine di una cena romantica a torte di nocciole o comunque piccola pasticceria secca.
Una curiosità : l'unico vino abbinabile al cioccolato è il Barolo Chinato.
Non vi stresso più, se no ci passo la notte su questo topic![]()
Mi piace ascoltare i consigli di diversi amici appassionati, ma confesso di non avere un naso e un palato "poetico" come il loro.
Leggo volentieri gli altrui consigli provenienti dalle altre regioni, ne faró tesoro.
SexElisa ha scritto:un flut di Cesarini-Sforza millesimato
Toh, abbiamo un punto in comune![]()
Io, peró, lo bevo anche da seduta