D'accordo con tutti!
prendo spunto peró per esprimere una mia idea in proposito: non sono contrario o meglio, non ho preclusioni mentali con chi si guadagna da vivere facendo questo lavoro, ovvero la prostituzione, ma sono assolutamente contrario che questo avvenga al di fuori di ogni regola.
Ovvero: il mercato viene fatto dagli utenti e quindi dovrebbero essere gli utenti stessi a saper indirizzare il mercato.
Per far si' allora che tutti coloro i quali intraprendano il lavoro della prostituzione, siano contribuenti verso lo Stato (paghino quelle tasse che anche a loro servono quando usufruiscono di servizi assistenziali quali ad es. l'ospedalizzazione), bisogna istituire degli ambienti, se non legali, almeno riconosciuti, in cui si possa esercitare tale professione.
Tutto ció oltre ad avere una valenza morale di uguaglianza (perchè oltre ai soldi per il servizio in senso stretto dovrei anche indirettamente pagare per loro quei famosi contributi sociali?), ha anche un ritorno economico strettamente egoistico:
- livellazione dei prezzi;
- sicurezza igienica;
- possibilità di scelta previa consumazione.
Perchè tutta questa gente (mi riferisco ovviamente non alla prostituzione per strada, i cui guadagni vanno solo agli sfruttatori e non ai prestatori d'opera) in 5 anni guadagna quello che anche un medio libero professionista guadagna in 20 anni; ed alcune non ne valgono proprio il prezzo che richiedono.
Quindi io ho deciso: i miei soldi non li vedranno più finchè non riapriranno i bordelli, unica cosa che rimpiango di quel testa di cazzo di fascista di Mussolini.
Scusate lo sfogo!
Saluti a tutti gli utenti
