Guardava film porno al lavoro, sarà riassunto
Il Tribunale Supremo spagnolo ha dichiarato ingiusto il licenziamento dell'impiegato avvenuto nel 2004
MADRID - Arrivava in ritardo in ufficio e vedeva filmati porno su internet durante l'orario di lavoro, ma il Tribunale Supremo spagnolo ha dichiarato ingiusto il suo licenziamento, secondo quanto informa oggi il quotidiano El Pais.
àˆ la storia di un impiegato di un'impresa dei Paesi Baschi, licenziato nel 2004 dall'azienda informatica nella quale lavorava e che oggi, secondo la sentenza del Tribunale Supremo, sarà costretta a riassumerlo o indennizzarlo con 4.200 euro più 43 euro per ogni giorno di salario perso in questi anni (35 mila euro).
L'impiegato era stato licenziato per i suoi continui ritardi ma soprattutto perchè la compagnia aveva verificato che l'uomo utilizzava internet per vedere film porno «in diverse occasioni e per più ore», trascurando così il suo lavoro. Comportamenti, questi, che l'azienda aveva considerato molto gravi e giusto motivo di licenziamento. Di opinione contraria, peró, i giudici del Tribunale Supremo, che non solo hanno considerato lecito l'atteggiamento dell'impiegato poichè la compagnia non proibiva «espressamente» l'uso di internet a fini privati, ma hanno ritenuto l'azienda colpevole di aver violato la privacy del lavoratore installando un sistema di controllo nel suo computer e contravvenendo all'articolo 18 della Costituzione spagnola,che regola il diritto all'onore e garantisce il segreto delle comunicazioni.
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