Outing di Rocco Siffredi
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Outing di Rocco Siffredi
La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità
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Rocco era lo spunto!!!
Ormai è diventato la Eva Hengher al femminile, tra un pó rinnegherà di aver fatto films porno.
Ero interessato ad un commento sull'essere " sex-addict ".
Mi chiedevo quanti tra di noi frequentatori di S.Z. lo sono.
E' una malattia grave?

Ormai è diventato la Eva Hengher al femminile, tra un pó rinnegherà di aver fatto films porno.
Ero interessato ad un commento sull'essere " sex-addict ".
Mi chiedevo quanti tra di noi frequentatori di S.Z. lo sono.
E' una malattia grave?


La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità
Leggendo attentamente l'intervista, mi pare dica delle cose che non sono poi così scandalose o che facciano gridare alla conversione a "pornattore pentito".
Non so come si possa vedere uno stile alla "Henger" con rinnegazione del suo passato. Anzi.
Vedo un Uomo che confessa che il sesso è stato,è e,teme,sarà la sua ossessione,la sua malattia,lo scopo principale della sua vita.
L'ottanta per cento di noi (e per "noi" intendo noi del Forum) dovrebbe capirlo, dato che in qualche modo,chi più chi meno, chi per passione,chi per lavoro,mette il sesso in cima ai suoi pensieri.
Non so come si possa vedere uno stile alla "Henger" con rinnegazione del suo passato. Anzi.
Vedo un Uomo che confessa che il sesso è stato,è e,teme,sarà la sua ossessione,la sua malattia,lo scopo principale della sua vita.
L'ottanta per cento di noi (e per "noi" intendo noi del Forum) dovrebbe capirlo, dato che in qualche modo,chi più chi meno, chi per passione,chi per lavoro,mette il sesso in cima ai suoi pensieri.
Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.
onestamente, credo che il 99% degli esseri umani sanno che il sesso è una delle cose più importanti della vita.
poi cambiano le considerazioni e i comportamenti rispetto ad esso.
il sesso non è in cima ai miei pensieri. ma gode di un'ampia considerazione.
poi cambiano le considerazioni e i comportamenti rispetto ad esso.
il sesso non è in cima ai miei pensieri. ma gode di un'ampia considerazione.

Ma perchè dovrei curarmi dei posteri? Cosa hanno fatto i posteri per me?
Groucho Marx
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Visto che avete linkato la fonte si puó anche copincollare l'articolo 
L'ex attore hard da due anni ha lasciato le scene per la regia
Ora rivela: "Mi sono lasciato trasportare, ma ho sempre avuto un dubbio"
Rocco Siffredi: "Sono malato di sesso"
La confessione del re del porno
<B>Rocco Siffredi: "Sono malato di sesso"<br>La confessione del re del porno</B>
Rocco Siffredi in "Amorestremo"
MILANO - "Sogno di diventare un uomo normale. Uno che non pensa al sesso femminile appena apre gli occhi la mattina". Lo sfogo è quello di Rocco Siffredi, il mito del cinema porno, in un'intervista al settimanale Grazia in edicola domani.
Siffredi che si è ritirato dalle scene due anni fa, oggi è regista di film hard. "Io sono assolutamente un
sex-addict, ma mi sono accettato come sono. Se non fossi un sex addict non sarei Rocco Siffredi. Da quando ho smesso di fare l'attore per dedicarmi alla regia mi mancano quei numeri da circo che certo non faccio con mia moglie. Nei primi tempi, quando giravo mi veniva voglia di mollare la cinepresa e buttarmi dentro la scena".
Una passione sfrenata dunque, per il suo lavoro e per tutto quello che ruota attorno all'universo femminile: "Per fare l'attore porno devi essere uno che ama il sesso a 360 gradi. Non puoi avere dei limiti legati ai gusti. Io, fin da ragazzino, ogni volta che vedevo o sfioravo una donna avevo un'erezione".
L'attore, che dice di guardare soprattutto gli occhi in una donna, ama i preliminari, in particolare queli psicologici e pensa che il cervello sia la cosa più importante. "Godo solo se vedo la donna godere. Non sono uno di quelli che fa sesso e se ne viene lui da solo, e se lei viene o no è uguale. No. Io non sono così" dice il re del porno.
Nell'intervista, Siffredi parla anche della famiglia, dei figli, e del rapporto con un mestiere, il suo, non sempre facile, nonostante quello che si potrebbe credere. Anche per via di una educazione piuttosto rigida. "Io mi sono sempre lasciato trasportare dai miei sentimenti - spiega l'attore, che ha appena dato alle stampe la sua autobiografia dal titolo "Io, Rocco" - non ho mai avuto paura di andare nella direzione che il mio corpo e la mia testa mi spingevano a seguire. Nel mio lavoro mi sono sentito felice e libero, ma ho sofferto di sensi di colpa: sono nato italiano con la mentalità imposta dalla Chiesa che dice che il sesso va fatto solo per fare figli. Questa mentalità mi è stata imposta così severamente che ho sempre avuto un dubbio".
da www.repubblica.it

L'ex attore hard da due anni ha lasciato le scene per la regia
Ora rivela: "Mi sono lasciato trasportare, ma ho sempre avuto un dubbio"
Rocco Siffredi: "Sono malato di sesso"
La confessione del re del porno
<B>Rocco Siffredi: "Sono malato di sesso"<br>La confessione del re del porno</B>
Rocco Siffredi in "Amorestremo"
MILANO - "Sogno di diventare un uomo normale. Uno che non pensa al sesso femminile appena apre gli occhi la mattina". Lo sfogo è quello di Rocco Siffredi, il mito del cinema porno, in un'intervista al settimanale Grazia in edicola domani.
Siffredi che si è ritirato dalle scene due anni fa, oggi è regista di film hard. "Io sono assolutamente un
sex-addict, ma mi sono accettato come sono. Se non fossi un sex addict non sarei Rocco Siffredi. Da quando ho smesso di fare l'attore per dedicarmi alla regia mi mancano quei numeri da circo che certo non faccio con mia moglie. Nei primi tempi, quando giravo mi veniva voglia di mollare la cinepresa e buttarmi dentro la scena".
Una passione sfrenata dunque, per il suo lavoro e per tutto quello che ruota attorno all'universo femminile: "Per fare l'attore porno devi essere uno che ama il sesso a 360 gradi. Non puoi avere dei limiti legati ai gusti. Io, fin da ragazzino, ogni volta che vedevo o sfioravo una donna avevo un'erezione".
L'attore, che dice di guardare soprattutto gli occhi in una donna, ama i preliminari, in particolare queli psicologici e pensa che il cervello sia la cosa più importante. "Godo solo se vedo la donna godere. Non sono uno di quelli che fa sesso e se ne viene lui da solo, e se lei viene o no è uguale. No. Io non sono così" dice il re del porno.
Nell'intervista, Siffredi parla anche della famiglia, dei figli, e del rapporto con un mestiere, il suo, non sempre facile, nonostante quello che si potrebbe credere. Anche per via di una educazione piuttosto rigida. "Io mi sono sempre lasciato trasportare dai miei sentimenti - spiega l'attore, che ha appena dato alle stampe la sua autobiografia dal titolo "Io, Rocco" - non ho mai avuto paura di andare nella direzione che il mio corpo e la mia testa mi spingevano a seguire. Nel mio lavoro mi sono sentito felice e libero, ma ho sofferto di sensi di colpa: sono nato italiano con la mentalità imposta dalla Chiesa che dice che il sesso va fatto solo per fare figli. Questa mentalità mi è stata imposta così severamente che ho sempre avuto un dubbio".
da www.repubblica.it
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
Hai ragione, Sbando. Lo volevo dire io, ma ci sei arrivato prima tu.sbando ha scritto:So che non c'entra nulla e che prenderó pure d'imbecille per averlo detto, ma perchè cacchio si dire "outing" in Italia per dire che uno esce allo scoperto?? Outing è quando si tira fuori qualcun altro dall'armadio. Quando uno rivela qualcosa di se stesso fa "coming out".
"Outing" vuol dire "fare una rivelazione dell'omosessualita'" di una persona. "To out someone" e' quando una persona o un gruppo di persone cercano di forzare uno o una tale a dichiarare che e' omosessuale.
Il "coming out" e' quando uno(a) dichiara la sua propria omosessualita'.
La situazione e' un poco complicata in questi ultimi tempi, come il caso del cantante George Michaels. E' stato piu' o meno forzato di dichiarare la sua omosessualita' quando fu arrestato in California per atti osceni.
Non giriamoci intorno.
Coming out - outing ( comunque sia ), è una traduzione all' " italiana. "
Ripeto, a me delle esternazione ( va bene cosi ) dell'abruzzese non me nè puó fregare di meno.
Non sviate il nocciolo ( core ) della mia question.
Coming out - outing ( comunque sia ), è una traduzione all' " italiana. "
Ripeto, a me delle esternazione ( va bene cosi ) dell'abruzzese non me nè puó fregare di meno.
Non sviate il nocciolo ( core ) della mia question.

La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità
Facci, allora perche' hai usato questa espressione inglese, anche se sai e hai capito che e' inesatta???facciuomo ha scritto:Non giriamoci intorno.
Coming out - outing ( comunque sia ), è una traduzione all' " italiana. "
Ripeto, a me delle esternazione ( va bene cosi ) dell'abruzzese non me nè puó fregare di meno.
Non sviate il nocciolo ( core ) della mia question.



Per tutti i forumisti S.Z. " italiani " del forum, che a quanto ho notato non tutti sanno l'inglese in modo corrente.Len801 ha scritto:Facci, allora perche' hai usato questa espressione inglese, anche se sai e hai capito che e' inesatta???facciuomo ha scritto:Non giriamoci intorno.
Coming out - outing ( comunque sia ), è una traduzione all' " italiana. "
Ripeto, a me delle esternazione ( va bene cosi ) dell'abruzzese non me nè puó fregare di meno.
Non sviate il nocciolo ( core ) della mia question.![]()
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Per essere più immediato, o no!!!

La probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità