[O.T.] la Storia del Cinema
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[O.T.] la Storia del Cinema
"Mi interessa soprattutto lavorare con esseri umani, cercare nel fondo di un'anima la verità che essa tenta di esprimere: quella dell'autore, quella dei personaggi, degli attori che li interpretano, del pubblico."
Il 2 novembre 1906, esattamente un secolo fa, nasceva a Milano Luchino Visconti, a parere mio il maggiore talento registico che il nostro paese abbia mai avuto. Amava il teatro, la lirica, la danza classica, ma volle accostarsi anche alla settima arte, alla quale regaló la sua capacità di raccontare, di delineare psicologicamente personaggi indimenticabili, la sua cura maniacale nel riprodurre qualsiasi ambiente.
Ci ha lasciato capolavori immortali, attualissimi anche oggi:
- "Ossessione" (1942), liberamente tratto da "Il postino suona sempre due volte", con una indimenticabile e sensualissima Clara Calamai (lo danno stasera su Sky, vedere per credere...);
- "La terra trema" (1948), liberamente tratto da "I malavoglia", interamente parlato in dialetto acese
- "Bellissima" (1951), con una commovente Anna Magnani, film che affronta in modo viscerale l'ottenebramento mentale che puó essere causato dal miraggio del successo (notare la data di uscita del film...)
- "Senso" (1954), con la stupenda Alida Valli, un maestoso melodramma sullo sfondo del Risorgimento italiano...
- "Rocco e i suoi fratelli" (1960), forse la sua opera più completa, straordinaria epopea "operaia", storia di immigrazione e disperazione;
- "Il Gattopardo" (1963), Palma d'oro a Cannes, non credo abbia bisogno di presentazioni, un Burt Lancaster da antologia e una meravigliosa Claudia Cardinale, la scena finale del ballo (quasi un'ora!) non si puó certo dimenticare...
- "Morte a Venezia" (1971), tratto da Thomas Mann, stupendo affresco decadente, con uno strepitoso Dirk Bogarde.
Ne ho citati solo alcuni, ma tutti i suoi film meritano di essere visti, perchè hanno qualcosa che li rende unici nella storia del cinema. Visconti non era un autore da festival, ha vinto solo due dei premi più importanti, da certa critica un po' "esclusiva" era addirittura snobbato a scapito dei contemporanei Fellini e Antonioni, sicuramente più eclettici e visionari, ma molto meno "artistici"... ma il cinema, checchè se ne dica, è un'arte.
Grazie
Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
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- radek66
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Stavros ha scritto:Cosa intendi per molto meno "artistici"?
Non intenderai mica meno estetizzanti?
Probabilmente ho usato un termine sbagliato... il cinema per me è arte soprattutto in senso figurativo; un regista puó essere bravissimo nel raccontare storie, ma se le immagini attraverso cui le racconta sono scialbe e scarsamente efficaci, il tutto si perde nella mediocrità .
Alcune sequenze girate da Vosconti sono autentiche opere d'arte. Si pensi alla battaglia di "Senso" o al ballo de "Il Gattopardo", che sembrano quadri d'epoca, oppure a certe immagini di Milano di "Rocco e i suoi fratelli", oppure alla spiaggia di "Morte a Venezia"... lì non servono dialoghi, sono le immagini a parlare e raccontare, questo fa grande un autore cinematografico... in questo senso a parere mio Fellini e Antonioni sono meno versatili...
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- breglia
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Visconti è stato davvero il più grande, l'unico in Italia che è riuscito a dare un segno di continuità tra letteratura, teatro e settima arte.
Tra i film citati manca il bellissimo e sottovalutato 'Gruppo di famiglia in un interno' con una strepitosa Silvana Mangano.
Tra i film citati manca il bellissimo e sottovalutato 'Gruppo di famiglia in un interno' con una strepitosa Silvana Mangano.
"Ridatemi l'effimero, rivoglio Diana Est" (da 'Generation of love', di Matteo B.Bianchi)
Re: [O.T.] Cinema: 100 anni fa, il più grande
LA TERRA TREMA e OSSESSIONE li ritengo i migliori film italiani del durante e dopo guerra.radek66 ha scritto:
"Mi interessa soprattutto lavorare con esseri umani, cercare nel fondo di un'anima la verità che essa tenta di esprimere: quella dell'autore, quella dei personaggi, degli attori che li interpretano, del pubblico."
Il 2 novembre 1906, esattamente un secolo fa, nasceva a Milano Luchino Visconti, a parere mio il maggiore talento registico che il nostro paese abbia mai avuto. Amava il teatro, la lirica, la danza classica, ma volle accostarsi anche alla settima arte, alla quale regaló la sua capacità di raccontare, di delineare psicologicamente personaggi indimenticabili, la sua cura maniacale nel riprodurre qualsiasi ambiente.
Ci ha lasciato capolavori immortali, attualissimi anche oggi:
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Ne ho citati solo alcuni, ma tutti i suoi film meritano di essere visti, perchè hanno qualcosa che li rende unici nella storia del cinema. Visconti non era un autore da festival, ha vinto solo due dei premi più importanti, da certa critica un po' "esclusiva" era addirittura snobbato a scapito dei contemporanei Fellini e Antonioni, sicuramente più eclettici e visionari, ma molto meno "artistici"... ma il cinema, checchè se ne dica, è un'arte.
Grazie
Ma i film che Luchino giro' con Helmut Berger/Dirk Bogarde sono di una noia totale.
ROCCO E I SUOI FRATELLI (molto censurato in vari paesi) mi e' totalmente disgustoso.
I film di Fellini mi danno un mal di testa.
Michelangelo Antonioni.... grandissimo (anche se al momento in cui uscirono BLOW UP e ZABRISKIE POINT non ci avevo capito un gran). E nessuno capi cosa voleva significare L'AVVENTURA. Rimane tuttora un vero puzzle...
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breglia ha scritto:Tra i film citati manca il bellissimo e sottovalutato 'Gruppo di famiglia in un interno' con una strepitosa Silvana Mangano.
"Gruppo di famiglia in un interno" piace tantissimo anche a me, anzi, direi che degli ultimi tre girati dal maestro è senza dubbio quello che preferisco (gli altri due sono "Ludwig", maestoso ma troppo lento, e "L'innocente", tratto da D'Annunzio, film che tra l'altro pare Visconti non sia riuscito a portare a termine sua propria manu a causa della malattia); in quel film, oltre alla presenza della Mangano, apprezzo molto anche la malinconia decadente di Burt Lancaster, il quale candidamente ammise di non essersi trovato particolarmente a suo agio... Tuttavia, ad un esame un po' più attento, non si puó non notare che il film è imperfetto, a tratti sembra persino incompiuto, mentre i film che ho citato a inizio topic sono francamente immuni da pecche...
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In effetti 'Gruppo di famiglia in un intern' non è certo passato alla storia del cinema (giustamente), peró esercita un grande fascino su di me, soprattutto per la figura del Professore e la magnetica presenza della Mangano.
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breglia ha scritto:In effetti 'Gruppo di famiglia in un intern' non è certo passato alla storia del cinema (giustamente), peró esercita un grande fascino su di me, soprattutto per la figura del Professore e la magnetica presenza della Mangano.
Giusto, la Mangano riesce a rendere elegante un personaggio che in realtà dovrebbe risultare sgradevole e volgare...
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Re: [O.T.] Cinema: 100 anni fa, il più grande
Riesumare questo topic vuole significare scindere il concetto di cinema nella sua storicità
(ovvero film cult, che hanno segnato la storia del cinema tramite registi, interpreti e sceneggiature
da ricordare e consigliare) rispetto ad un commento alle programmazioni odierne e alle news in uscita,
quale "Guida al Cinema" vuole essere. Era da un pò che se ne parlava, spero questa possibilità
entusiasmi i cinefili presenti sul forum.
Do il LA
opere tali da doverne rivedere almeno metà e verrò criticato per qualche scelta di comodo,
però davvero mi pare una di quelle cose che se ci pensi un filo troppo non ne esci più,
diciamo che l'ho realizzata dandomi max 10 minuti.
In ordine sparso: La dolce vita (Fellini) - Apocalypse Now (Coppola) - Shining (Kubrick) - I Soliti Ignoti (Monicelli) - Psyco (Hitchcock) - Blade Runner (Scott) - Jules e Jim (Truffaut) - Pulp Fiction (Tarantino) - Matrix (Wachowski Bros) - The Blues Brothers (Belushi/Aykroyd)
Note: Ho cercato di abbracciare generi diversi (Blues Brothers come musicale ha un impatto così devastante che è l'unico per cui ho eccepito la regia in favore dell'interpretazione.. ecco, lasciare fuori McQueen sotto quest'aspetto m'ha roso non poco), epoche diverse (Tener dentro Matrix per il cinema moderno di effetti speciali e lasciare fuori Casablanca perchè ante 1960 erano già troppi..), max 1 regista a film (è stato mooolto difficile scegliere ad esempio su Kubrick/Coppola), insomma, davvero mica facile. Mò di metterli pure in fila mi chiedete troppo!
A voi..
Ps leggo che il titolo voleva essere una celebrazione di Visconti,
voterei per poterlo cambiare (se possibile) con qualcosa di più
generico e di immediata intesa, grazie.
(ovvero film cult, che hanno segnato la storia del cinema tramite registi, interpreti e sceneggiature
da ricordare e consigliare) rispetto ad un commento alle programmazioni odierne e alle news in uscita,
quale "Guida al Cinema" vuole essere. Era da un pò che se ne parlava, spero questa possibilità
entusiasmi i cinefili presenti sul forum.
Do il LA
Ok, sicuramente mi beccherò valanghe di insulti, mi renderò conto di aver dimenticatoDrugo ha scritto:Oggi un mio amico che ha un cinema ci contatta in una decina via mp su FB
e chiede di elencare (a giudizio personale) i dieci più bei film di tutti i tempi.
Ora, sembrerà una minchiata, ma mica facile decidere chi lasciare fuori e perchè.
opere tali da doverne rivedere almeno metà e verrò criticato per qualche scelta di comodo,
però davvero mi pare una di quelle cose che se ci pensi un filo troppo non ne esci più,
diciamo che l'ho realizzata dandomi max 10 minuti.
In ordine sparso: La dolce vita (Fellini) - Apocalypse Now (Coppola) - Shining (Kubrick) - I Soliti Ignoti (Monicelli) - Psyco (Hitchcock) - Blade Runner (Scott) - Jules e Jim (Truffaut) - Pulp Fiction (Tarantino) - Matrix (Wachowski Bros) - The Blues Brothers (Belushi/Aykroyd)
Note: Ho cercato di abbracciare generi diversi (Blues Brothers come musicale ha un impatto così devastante che è l'unico per cui ho eccepito la regia in favore dell'interpretazione.. ecco, lasciare fuori McQueen sotto quest'aspetto m'ha roso non poco), epoche diverse (Tener dentro Matrix per il cinema moderno di effetti speciali e lasciare fuori Casablanca perchè ante 1960 erano già troppi..), max 1 regista a film (è stato mooolto difficile scegliere ad esempio su Kubrick/Coppola), insomma, davvero mica facile. Mò di metterli pure in fila mi chiedete troppo!
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Ps leggo che il titolo voleva essere una celebrazione di Visconti,
voterei per poterlo cambiare (se possibile) con qualcosa di più
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"Bè,forse sei arrivato al punto. Forse hai appena trovato la definizione di vero amore. Amore è quando uno vuole il suo buco tutte le sere,ma dalla stessa ragazza..” Welsh
""Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte." Konrad Adenauer
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