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Scatta il fluido erotico...

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barcode
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#1 Messaggio da barcode »

L'Espresso ha scritto:MILANO / DOPO L'INCHIESTA DELLA BBC
Sesso, droga e modelline
Nei night per attirare clienti. In vacanza con gli emiri. Nei coca party...
La faccia nascosta delle ragazze da passerella
di Enrico Arosio /ha collaborato Eleonora Attolico


«Eccome se me la ricordo, la cara Lisa. Altro che incognito. Dove s'è mai vista a Milano una modella di 32 anni?». Paolo Tomei, 49 anni, titolare di un'agenzia, tra i personaggi chiamati in causa dal documentario di Donal MacIntyre trasmesso da Bbc1 martedì 23 novembre, ha i nervi a fior di pelle: «Lisa Brinkworth, collaboratrice di MacIntyre, è venuta da noi a marzo. Carina, gentile. Sono una giornalista freelance, mi ha detto, vorrei raccontare il quotidiano delle modelle a Milano. Prego: le abbiamo raccontato come lavoriamo, durante le sfilate l'abbiamo mandata in giro una giornata con una ragazza inglese di 15 anni accompagnata dal driver [autista, ndr.] e dal booker [organizzatore di appuntamenti, ndr.]. La sera, peró, l'amica Lisa raggiunge la ragazzina al Residence Pola. Stava già  andando a letto, ma le dice: Dai, usciamo, ti porto in discoteca. La ragazzina ha detto no, e non c'è andata. L'ho saputo due giorni fa. Capito come lavora la grande Bbc?».

Risposte dure da Milano all'offensiva della rete britannica che ha messo in grave imbarazzo, tra l'altro, alcuni personaggi molto noti della Elite di John Casablancas, agenzia tra le più importanti del mondo. C'è del marcio in città ? Sì. Ma dipende da come lo cucini. Notti brave in discoteca, sesso e droghe a gogó, un demi-monde di ruffiani travestiti da pi-erre: come no, ma solo a Milano? Leggete "Glamorama", l'ultimo romanzo di Bret Easton Ellis, e tra New York e Londra scorre tanta di quella cocaina che quando chiudete il libro vi serve la spazzola per spolverarvi il pullover. E non era alle sfilate londinesi di Vivienne Westwood e Katherine Hamnett, già  cinque anni fa, che le
modelle dallo sguardo perso inciampavano stranite sui loro trampoli, tra un gaio occhieggiar di capezzoli, per la gioia dei tossicologi? Non era Carrè Otis, ex moglie di Mickey Rourke, a denunciare da Londra, nel febbraio 1995, «droga, anoressia e stupri all'ordine del giorno» nel mondo delle supermodelle?

Ovvio, anche a Milano non mancano le modelle molto giovani nè le tentazioni. Ma un conto sono le indossatrici già  inserite nella professione. Si sottopongono a dieci-dodici casting al giorno, scarrozzate dal driver e dal booker. Nelle settimane delle sfilate vengono piazzate dalle agenzie in un reticolo di residence che in città  tutti conoscono: La Darsena, Pola, Futura... In genere vanno a letto presto, non bevono, fanno ginnastica. Ma poi ci sono le altre. Le aspiranti, le velleitarie, le scoppiate. Abitano in bilocali d'affitto, a volte di proprietà  delle agenzie, in quattro o cinque e in letti a castello, per un milione al mese a testa. Caracollano da un provino all'altro col book in mano, alla ricerca della scritturina per il catalogo, la piccola campagna, il servizio per e testate minori. Cercasi un corpo per uno spot pubblicitario? Si presentano in 80: proletarie alla roulette. Molte non hanno chance, ma chi glielo dice? Ci sono pullmini che da Milano le portano nei locali di mezza Lombardia per fare le ragazze-immagine a 3-400 mila a sera. Qualcuna accetta la vacanza pagata sui panfili degli emiri: d'inverno Caraibi o mar Rosso, d'estate Sardegna o Baleari. In questo ambiente "borderline" sguazzano i pi-erre come il Diego Fuga citato dalla Bbc. Questo sì, fenomeno milanese. Funziona così.

«Diamo severe indicazioni ai portieri dei residence», racconta il titolare di un'agenzia, «ma ai pi-erre ingaggiati dalle discoteche non ci vuol molto a contattare le ragazze. Le portano fuori a cena, poi in discoteca con la promessa di incontrare gente importante. A ogni modellina portata in discoteca il pi-erre prende 50 o 100 mila lire. Nei privè delle disco più note, poi, a 300 mila la bottiglia, con uomini abituati a spendere fino a un milione a sera, puó succedere di tutto». In più ci sono le feste. Di recente, in un attico su due piani di 500 metri quadrati in zona Fiera, tra nugoli di ragazzine si divertiva Jacques Villeneuve.

La topografia della notte tocca locali come l'Hollywood di corso Como (il favorito di Eddie Irvine, un modellaro frenetico), lo Shocking del Teatro Smeraldo, il Cafè L'Atlantique di viale Umbria, La Banque dietro piazza Cordusio, l'Old Fashioned alla Triennale. La serata si prepara nei locali pre-disco (fino all'una, alle due) come il Louisiana o il Bahnhof, vicini all'Hollywood. Il pi-erre a volte è uno studente che parla inglese e si diverte; altre volte, si sa ma non si dice, è un mezzano che lavora a percentuale. «Il rischio è maggiore», ci dice un altro agente, «per le ragazzine di 15-16 anni, che arrivano a frotte dall'Est Europa e dall'America latina.Spesso sole, sbandate, disposte a tutto per far qualche lira. Altra cosa le modelline che fanno già  parte del circuito, spedite come pacchi da New York a Milano a Parigi ma accompagnate dalla madre». La dodicenne estone Tatiana Stsemeleva, che scioccó i milanesi la scorsa primavera, è scortata dal fratello.

«Ormai girano delle quasi bambine. Brutta tendenza», prova a moralizzare Franco Battaglia, parrucchiere diventato imprenditore di una società  di servizi per la moda, ex habituè del Caffè Roma di Beppe Piroddi nella Milano craxiana: «Io una quattordicenne non la sceglierei mai», dice lui, che si vede in giro con ventenni russe, ucraine, polacche: «Certo se ce le mandano a farsi il trucco non le spediamo indietro. Ma ho nostalgia dei tempi del Caffè Roma. E i modelli maschi? Erano semplicemente dei bei ragazzi; oggi sono tatuati, sporchi, col piercing. Non mi ritrovo. Il mio locale preferito? L'Atlantique, ma a 53 anni con le ragazze non tiro certo l'alba...».

Poi c'è il capitolo droga. Che circolino cocaina, ecstasy, anche eroina dietro le sfilate è il segreto di Pulcinella. A Milano come altrove. Di notte nei pressi dei "baracchini", i chioschi di bibite aperti sulla Circonvallazione, se ordinate «una minerale da 150 mila», vedete un po' cosa vi servono (non è San Pellegrino). La cocaina viaggia su corrieri in motorino. Qualche driver è stato sentito al bar Giamaica lamentarsi di dover comprare la "neve" alla ragazza che stava scortando. Ci sono booker che si scambiano le bustine di coca nascoste dentro i book delle modelle. Tutti negano, ma la presenza di droga anche ai livelli alti della professione è documentata da episodi noti agli addetti ai lavori. Due stagioni fa Naomi Campbell ebbe un mezzo collasso e si riprese con un impacco di ghiaccio sul naso prima di una sfilata per Versace; sempre nel 1997 fu ricoverata in un ospedale di Las Palmas (Canarie) per sospetto malore da droga. Elle McPherson, la snella australiana, ha avuto problemi di eroina. Quest'anno Kate Moss è stata scaricata da Calvin Klein per aver confessato a "The Face" di avere consumato hashish per anni, e ha passato mesi in ospedale a disintossicarsi dall'abuso di droghe e alcol. Georgina Grenville a Milano venne maltrattata una notte da un gruppo di uomini mentre era completamente "fatta". Episodi che gli stilisti (vedi Krizia in questa pagina) negano con sdegno.

Racconta un fotografo di casa alle sfilate: «Ne ho viste tante di modelle con le facce da zombi che con la coca potrei tracciare un campo di calcio. Ma se ne parli ad alta voce ti fanno fuori». Chissà 
E bravo Villeneuve Jr ... chissà  se Bar significava Barely Legal
Trova il sillogismo della vita

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DON CHISCIOTTE
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#2 Messaggio da DON CHISCIOTTE »

appunto..mica c'è da meravigliarsi..

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Romeo
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#3 Messaggio da Romeo »

I milanesi si dimostrano veramente :wink:, e anche il figlio di Gilles.

Comunque molte fate non vogliono fare le modelle, pur essendo bellissime, perchè se no guadagnerebbero troppo poco.
Il Bullo: "stasera posso guardarmi allo specchio perchè oggi ho tormentato qualcuno".
E' veramente penoso :)

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DON CHISCIOTTE
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#4 Messaggio da DON CHISCIOTTE »

Romeo ha scritto:I milanesi si dimostrano veramente :wink:, e anche il figlio di Gilles.

Comunque molte fate non vogliono fare le modelle, pur essendo bellissime, perchè se no guadagnerebbero troppo poco.
grande romeo..
hai festeggiata la centesima cgt sulle fate.. :DDD

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balkan wolf
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#5 Messaggio da balkan wolf »

questi post vanno inseriti assieme a "berluskoni è un bugiardo" :-)

a milano ci sono i peggio giri di barella e di puttanelle minorenni ( chiamarle modelle è un pó troppo ) d'europa

altre ovvietà ?

per romeo le fate che piacciono a noi sono un pó "anziane" per certi giri :-)
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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#6 Messaggio da estdipendente »

stronzate. la cocaina non esiste. le coke whores nemmeno. e soprattutto chi fa uso di cocaina e coke whores e' un peccatore....pentiti pentiti tuona don benzi........ha preso l'AIDS......la malattia dei pervertiti......pentiti pentiti.

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vbman
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#7 Messaggio da vbman »


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