Restando in ambito di film metariflessivi sul porno, che ne pensi dei seguenti:
-LE PORNOGRAPHE(c'e'J.P.Leaud, direttamente da Truffaut!)
-GUARDAMI
Non parlo con le pedine (Kyrie Irving) Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley) In rete c’è troppo di tutto ed è meglio “spegnere” ogni tanto (Fabban)
Le Pornographe non l'ho ancora visto. Guardami... mi ha lasciato un po' perplesso. La Cavallotti mi ha stupito, naturalmente, ma il film in sè mi è parso un po' superficiale, deboluccio e "furbo"... Tu cosa ne pensi?
Prossimo film in playlist: Sex Is Comedy, film della regista di Romance su se stessa al lavoro, con Anne Parillaud. Già visto?
GUARDAMI lo ritengo un lavoro controverso.Ferrario per realizzare il film ha voluto fare una breve full-immersion nel mondo del porno, ma credo, dalla lettura del suo libro e dalla visione del film, ne abbia tratto solo gli aspetti piu' 'vendibili' e spettacolari...lo stesso film, come dissi tempo fa nel forum di Nocturno, non adotta l'hard come argomento cardine, ma lo sfiora mettendone in risalto i soliti luoghi comuni, un po' generalizzando dunque, e dotando l'ambiente di quella sensazione di 'maudit' nei confronti di chi lo fa...la pellicola si lascia guardare, ma piu' per la diramazione narrativa successiva che per l'idea di partenza, semplicistica come ho detto.La Cavallotti pero' mi pare abbia buone credenziali di attrice, se pensi pure che si e' sobbarcata lo show col mitico foulard che esce dalla vagina all'insaputa della sua vera identita' da parte del pubblico, beh, bisogna dire che la parte se l'e' veramente fatta sua!
Su un vecchio numero di Nocturno ricordo i pareri negativi sul film espressi da Bandinelli, Bellocchio e dallo stesso Luca Damiano, in generale riassumibili con:'quel tipo di impostazione non la condivido, non la sento una descrizione del mio ambiente di lavoro'..e non posso che dare ragione a Luca quando scrive che condanna il film anche perche', come al solito, il sesso viene accostato a pulsioni di morte, autodistruttive dunque...
Non parlo con le pedine (Kyrie Irving) Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley) In rete c’è troppo di tutto ed è meglio “spegnere” ogni tanto (Fabban)
Condivido in pieno. Del resto, vivendo nello stato pontificio, non stupisce trovare un fondo moralista anche in chi realizza un film del genere. Probabilmente la cosa migliore del film è proprio la Cavallotti, anche se la recitazione non mi piace... ma questo è un mio problema con tutto il cinema italiano.
Mah, forse la recitazione un po' sopra le righe della Cavallotti era stata anch'essa suggerita da Ferrario, poi quando non c'e' doppiaggio la gestualita' conta tantissimo, per questo certe volte l'esasperazione dei sentimenti che Elisabetta palesa in volto e' un po' frutto di questa scelta autoriale.
Meritevole la col.sonora degli Ustmamo, anche se non c'entra niente devo dirlo, molto Sonic Youth-oriented...ricordo che al film, a detta di Ferrario, doveva partecipare lo stesso Massaccesi nel ruolo di se stesso, le trattative erano in corso proprio quando Aristide se ne ando';egli era pero'incerto riguardo alla partecipazione, in quanto temeva che cosi' facendo il suo nome sarebbe stato ricordato SOLO come regista hard...quando invece la validita' di Joe D'Amato traspare anche da horror, peplum, erotismo, thriller...e ovviamente non se lo ricorda nessuno.Povero Aristide.
Su LE PORNOGRAPHE abbiamo un altro complesso esmpio di film dove il porno e' trattato come oggetto, mezzo di protesta per la generazione sessantottina:una protesta che, messa a congronto col disagio giovanile dei figli, non viene compresa da questi ultimi, i qual isi vergognano addirittura dell'esuberanza dei padri...e preferiscono il silenzio.Mah, Leaud e'stanco, l'ho visto usurato, magari l'idea del porno come studio di cosa e come mostrare e'interessante, ma metterci dentro il discorso della contestazione che si rinnova a livello generazionale mi pare un po' forzato...
Non parlo con le pedine (Kyrie Irving) Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley) In rete c’è troppo di tutto ed è meglio “spegnere” ogni tanto (Fabban)
Forse la recitazione era volutamente "caricata", sicuramente l'assenza di doppiaggio è un grosso punto a favore in un film, ai miei occhi.
Riguardo al buon Aristide, direi che il meglio l'ha dato fuori dal porno vero e proprio... nel suo cinema contemporaneamente commerciale e underground. Ma non credo sia stato dimenticato. No?
Le Pornographe lo guarderó al più presto... Intanto, siccome mi sembra che siamo lentamente - e piacevolmente - scivolati off-topic, riporto sui binari originari la discussione...
Aaaahhh...
sguardo incazzato...
piglio da scaricatore...
RAFAELA...
dove hai preso le foto?Anabolic?
(Ah, se vuoi discussione su D'Amato nel topic qui vicino)
Non parlo con le pedine (Kyrie Irving) Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley) In rete c’è troppo di tutto ed è meglio “spegnere” ogni tanto (Fabban)
Ehm, quale film, di grazia???????????????????????????????????
E' una scopata casereccia
Non parlo con le pedine (Kyrie Irving) Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley) In rete c’è troppo di tutto ed è meglio “spegnere” ogni tanto (Fabban)
La scena inizia con lei che mangia qualche porcheria addentandola dalle mani, arriva un tipo, le dice di smettere per non ingrassare, la rimette in frigo così com'è... e poi via!
Xenon ha scritto:...Teeny Exzesse - Junge Kà¶rper Genussvoll Eingesetzt...
La scena inizia con lei che mangia qualche porcheria addentandola dalle mani, arriva un tipo, le dice di smettere per non ingrassare, la rimette in frigo così com'è... e poi via!
Aaah, la solita dolce Rapha...avevo notato infatti l'ambiente di cucina...
Il problema di questi film e'che:
-in vhs non se ne trova uno
-in rete se ne trova uno, se ti dicono dove l'hanno trovato prima altri
Per me che vorrei tutto di Rapha, e' una sofferenza
Non parlo con le pedine (Kyrie Irving) Io mi limito a giocare a basket e lascio che Dio faccia il resto (Michael Beasley) In rete c’è troppo di tutto ed è meglio “spegnere” ogni tanto (Fabban)