Continua la serie... ci sto prendendo gusto...
VAGINA PIRAMIDALE
Non ero sotto le coperte perchè faceva caldo, la signorina era discretamente insignificante, timida, riservata, gracilina. Ne bella ne brutta. L'unica cosa che colpiva era un abbozzo di vitiligine sull'emiviso destro (se non ricordo male).
Insignificante era anche l'inizio della nostra prima notte d'amore. Lei nella tipica posizione a 4 di bastoni (che non sai mai se si prepara al macello o sta pensando all'ultima puntata di vivere

), io sopra che prima di penetrarla mi bullavo tra me e me circa la potenza di cotanta erezione.
Entrai a fatica. L'apertura era un po' stretta. Lentamente entrai. E poi...

Più il nulla. Il vuoto siderale. Ma questa non è un'esagerazione, non si sentiva il minimo contatto con le pareti vaginali, i muscoli pelvici questi sconosciuti.
Il mio pirla annegava in un mare senza consistenza
Inutile dire che il mantenersi dell'erezione era legato alla sempre più tenue pressione che l'imbocco vaginale esercitava sulla base del mio membro. A nulla sono serviti i miei tentativi di restringere l'arco che formavano le gambe, e la feroce compressione a chiudere le natiche...
Ora voi potreste pensare che il difetto anatomico (da me diagnosticato con l'evocativo nome di Vagina a Piramide Rovesciata) non era il suo, ma mio
Io comunque non mi scomporrei, poichè considerato(lo) un grandioso fusto, (anche se) peró non brilla ne per lo spirito ne (soprattutto) per il gusto
