Questa era la mia idea per la tesi di laurea. Ovviamente sono stato dirottato su tutt'altro (quantificazione degli stati modificati di coscienza!!).
Io, come forse qualcuno avrà intuito, sono un 'relativo' consumatore di pornografia (ossia poca roba rispetto alla stragrande maggioranza dei forumisti) ed ho sempre avuto da curiosità di capire la relazione esistente tra la sessualità privata e quella pubblica di chi ha fatto del sesso una professione.
Ci sono varie sfaccettature di questo tema:
- esiste una 'tipologia' di mente sessuale che facilita l'assunzione di un ruolo professionale legato al sesso?
- esistono delle conseguenze private della sessualità professionale? Quali? e quali differenze tra uomini/donne, omo/etero, stabili/trans/trave?
- esistono conseguenze di natura anche/non solo sessuale? Ossia di tipo affettivo/emotivo? L'assetto mentale verso le relazioni si modifica? e se si in che modo?
Siccome mi è sembrato di capire che qualcuno dei forumisti ha una frequentazione (professionale o meno, attuale o meno) del mondo del sex work, eccomi a recuperare un tema che avrei voluto portare nell'Accademia e invece rimane in internet.
la vita privata dei/delle sex worker
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la vita privata dei/delle sex worker
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
- lordpinceton
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- Messaggi: 1195
- Iscritto il: 12/07/2007, 17:58
Allora speriamo che il tema, dato che interessa molto anche a me, non sia già stato trattato.
Se e così bisogna usare ( e imparare per me cosa ancora assolutamente incomprensibile ) a usare la funzione cerca.
Ma una delle caratteristiche principali di questo forum è il non trattare sistematicamente o esaustivamente un tema, sembra una macchina con seri problemi all'avantreno...inesorabilmente si va fuori pista...
Ció fa di SZ una realtà poco accademica ( leggi poco pallosa) e molto umana ( leggi molto divertente)
Io sarei molto interessato anche alle conseguenze fisiologiche.
Ma questo è un tema che per sua natura non puó essere trattato in maniera scientifica e i sociologi lo sanno bene.
Pare che chi è dentro l'universo porno...entri in una casta chiusa. Forse, poichè si basa su una messa in mostra del sesso, che deve apparire "ideale irragiungibile" per molti di noi, sia poco incline a mostrare i retroscena.
Faccio un esempio: Anal. Se tu vedi un servizio stile anni 90 di Cicciolina vedrai che lei si fa caldeggiatrice del sesso anale come massima goduria, quando ha smesso, ha affermato di aver provato molta tensione e dolore per fare l'anal.
Io ho notato comunque che le pornostar, lavorano lo stretto necessario ( lo stretto possibile) per poi fare dell'altro ( raggiunti limiti di età ?).
Non credo comunque che in questo settore ci sia sfruttamento e costrizione se non per casi limite...nè credo che le donne facciano le pornodive perchè sono eroinomani...
Uno dei grandi problemi (IMHO) del porno attuale è essere un genere specifico che non permetta con successo di realizzare prodotti di alta qualità cinematografica. Esso si basa sulla quantità più che sulla qualità .
Abbiamo performer che sono bravissime a fare certe cose che gli attori/attrici normali non vogliono o non sono in grado di fare, e viceversa gli attori hard fuori del genere combinano solo flop. Ci ha provato pure Rocco...ma è stato un flop...pare che per lui lavorare con un'attrice normale per fare una scena di sesso normale fosse alquanto complicato.
In questo campo penso che la dotazione sessuale maschile sia determinante ( vedi Rocco), come lo sia l'aspetto fisico delle attrici.
Ci devono essere i talent scouts. A questo proposito un mio conoscente ricevette una proposta per un provino fuori da una stazione ferroviaria...non ci andó e oggi ormai gli anni sono passati...e ha dei rimpianti.
IO? Una colossale invidia...perchè quel tizio si rivolse a lui e non a me...(ovvio), ma confesso che a me sarebbe piaciuto fare un provino hard....magari con Rossana Doll...lei mi è sempre piaciuta da matti.
Se e così bisogna usare ( e imparare per me cosa ancora assolutamente incomprensibile ) a usare la funzione cerca.
Ma una delle caratteristiche principali di questo forum è il non trattare sistematicamente o esaustivamente un tema, sembra una macchina con seri problemi all'avantreno...inesorabilmente si va fuori pista...
Ció fa di SZ una realtà poco accademica ( leggi poco pallosa) e molto umana ( leggi molto divertente)
Io sarei molto interessato anche alle conseguenze fisiologiche.
Ma questo è un tema che per sua natura non puó essere trattato in maniera scientifica e i sociologi lo sanno bene.
Pare che chi è dentro l'universo porno...entri in una casta chiusa. Forse, poichè si basa su una messa in mostra del sesso, che deve apparire "ideale irragiungibile" per molti di noi, sia poco incline a mostrare i retroscena.
Faccio un esempio: Anal. Se tu vedi un servizio stile anni 90 di Cicciolina vedrai che lei si fa caldeggiatrice del sesso anale come massima goduria, quando ha smesso, ha affermato di aver provato molta tensione e dolore per fare l'anal.
Io ho notato comunque che le pornostar, lavorano lo stretto necessario ( lo stretto possibile) per poi fare dell'altro ( raggiunti limiti di età ?).
Non credo comunque che in questo settore ci sia sfruttamento e costrizione se non per casi limite...nè credo che le donne facciano le pornodive perchè sono eroinomani...
Uno dei grandi problemi (IMHO) del porno attuale è essere un genere specifico che non permetta con successo di realizzare prodotti di alta qualità cinematografica. Esso si basa sulla quantità più che sulla qualità .
Abbiamo performer che sono bravissime a fare certe cose che gli attori/attrici normali non vogliono o non sono in grado di fare, e viceversa gli attori hard fuori del genere combinano solo flop. Ci ha provato pure Rocco...ma è stato un flop...pare che per lui lavorare con un'attrice normale per fare una scena di sesso normale fosse alquanto complicato.
In questo campo penso che la dotazione sessuale maschile sia determinante ( vedi Rocco), come lo sia l'aspetto fisico delle attrici.
Ci devono essere i talent scouts. A questo proposito un mio conoscente ricevette una proposta per un provino fuori da una stazione ferroviaria...non ci andó e oggi ormai gli anni sono passati...e ha dei rimpianti.
IO? Una colossale invidia...perchè quel tizio si rivolse a lui e non a me...(ovvio), ma confesso che a me sarebbe piaciuto fare un provino hard....magari con Rossana Doll...lei mi è sempre piaciuta da matti.
"Oh se solo avessi uno scopo nella vita" "Ma che scopo e scopo, una scopata ti ci vuole: gli si guasta qualcosa nella testa alle donne quando restano troppo tempo senza uccello"
H.Miller "Opus Pistorum"
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Re: la vita privata dei/delle sex worker
se te vardi la casea forse te sa de nove . . . ovvero leggiti la tua posta Superzeta . . .
Marina Tokareva, Kharkov, Ukraine: why do you want to be a bitch forever?