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Kronos
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#16 Messaggio da Kronos »

Moloko ha scritto:Ci mancava solo questa :alien:
Ma i nostri organi di stato non hanno proprio un cazzo da fare! :bleh:
incazzati piuttosto con chi questa legge l'ha fatta, ovvero il centrodestra :)
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
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Moloko
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#17 Messaggio da Moloko »

Secondo me dovrebbero, se proprio devono rompere le palle a qualcuno,
risolvere il "problema" alla fonte; ovvero se si decide che i siti che consentono il "file sharing" sono illegali li chiudi e basta! :alien: , come hanno fatto in passato con Audiogalaxy (r.i.p. :cry: ) o con i siti contenenti immagini o video di pedofilia, o di estremo fascismo.

http://www.archiviokubrick.it
in onore al grande maestro Stanley Kubrick (r.i.p)

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Kronos
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#18 Messaggio da Kronos »

Moloko ha scritto:Secondo me dovrebbero, se proprio devono rompere le palle a qualcuno,
risolvere il "problema" alla fonte; ovvero se si decide che i siti che consentono il "file sharing" sono illegali li chiudi e basta! :alien: , come hanno fatto in passato con Audiogalaxy (r.i.p. :cry: ) o con i siti contenenti immagini o video di pedofilia, o di estremo fascismo.
Premessa: siti e filesharing sono due cose differenti. Identificarli come la stessa cosa e' un grossolano errore (lasciate che siano i giornalisti a dire ste panzane).

primo: i sistemi come il mulo elettronico ed altri oramai si basano su reti distribuite quindi non centralizzate come napster, ovvero chiudi un nodo e se ne formano un centinaio.
Con l'introduzione della crittazione dei dati nel file sharing ci sara' un pelo piu' di sicurezza (usata anche dai delinquenti per carita' ma sono dell'avviso che e' meglio cosi' che sapere i miei gusti ed abitudini in mano ad un direttore del marketing di una multinazionale o peggio di un governo qualsiasi) che allontanera' si spera l'attacco alle liberta' individuali (digitali e non) che si sta operando da un paio di anni a questa parte soprattutto dagli stati uniti e dalle major dell'intrattenimento.

secondo: sei cosi spavaldo da mandare la finanza in francia o in spagna o in brasile o in svezia a chiudere un sito o a sequestrare un server delocalizzato di file sharing? :)
Non e' un caso che la quasi totalita' dei siti (soprattutto porno ed adult oriented) non giri nei paesi di origine proprio per ovviare a questi amabili problemi di sorta.
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warrior
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#19 Messaggio da warrior »

Kronos sei sicuro che Emule sia così a "prova di bomba"?
Mi domando ma la Finanza non cerca sopratutto gli Mp3?
Sono le aziende discografiche che si lamentatnao molto.
Non penso che la Finanza si alzi da sedere per tutelare gli interessi del porno.

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SuSEr
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#20 Messaggio da SuSEr »

Secondo me è inutile prima dare contributi per la diffusione della banda larga e poi andare a pescare i "casalinghi" che scaricano in maniera illecita materiale coperto da diritto d'autore.

Il 99% degli utenti vuole e si è fatto la banda larga proprio per scaricare musica e film, non certo per navigare e inviare qualche email.

Mi sembra che come al solito lo stato operi in maniera sclerotica e non abbia ben chiara la realtà  (non capiscono i giornalisti figuriamoci i politici e la PA).

Come sempre i soldi dei contribuenti sono spesi male, senza un minimo di progettualità , in pieno caos.

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Trez
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#21 Messaggio da Trez »

Bella Suser approvo in toto il tuo pensiero, non mi sono fatto Alice per caso......se no stavo col modem analogico a 56 kb..... :evil:
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

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BanitoXXX
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#22 Messaggio da BanitoXXX »

  • 04/06/03 - News - Roma - Smentita ufficialmente una notizia che ha allarmato tutti: quella secondo cui un'indagine condotta online dalla Guardia di Finanza avrebbe avuto nel mirino i sistemi peer-to-peer e gli utenti italiani che ne fanno uso. Una notizia ripresa con allarme da numerose testate, compreso PI.

    Ieri Punto Informatico, dopo il ponte del 2 giugno, ha avuto l'occasione di approfondire la questione con la Guardia di Finanza. E il Capitano Mario Piccinni, del Nucleo operativo provinciale di Milano delle Fiamme Gialle, ha spiegato a PI che l'operazione di questi giorni, emersa su Repubblica.it, non ha assolutamente nulla a che spartire con il peer-to-peer o con le attività  degli utenti che sfruttano questi sistemi di condivisione dei file.

    Piccinni ha spiegato che l'intera operazione, della quale nelle prossime ore verranno resi pubblici tutti i dettagli, ha riguardato l'individuazione di un network di produzione e vendita di materiali illegali, in particolare software professionale.

    Riprodotti illegalmente, questi software venivano venduti attraverso siti internet a prezzi naturalmente più bassi di quelli di listino, producendo un volume d'affari per i pirati, autori di questo schema, valutato in 100 milioni di euro all'anno. Sono 176 i soggetti al momento sottoposti ad indagine, alcuni dei quali si ritiene introitassero fino a 25mila euro al mese per le proprie attività  illegali. Se esiste una relazione con il P2P, dunque, riguarda una delle fonti di approvvigionamento del software pirata da parte dei trafficanti individuati dai Baschi verdi milanesi.

    Se da un lato è dunque difficile comprendere la genesi di una notizia che parlava di una operazione contro il P2P senza precedenti in Italia, dall'altro siamo invece di fronte ad una sonora smentita di quelle clamorose rivelazioni, annunci che hanno messo in allarme molti utenti internet e persino parlamentari, per le implicazioni che un'operazione del genere avrebbe avuto se fosse effettivamente avvenuta.

    Nota: Sulla dibattuta questione dello status giuridico di chi utilizza i software peer-to-peer e le preoccupazioni che ha suscitato in moltissimi, si veda la lettera Il P2P e la legge italiana pubblicata su PI di oggi nonchè il dibattito che si è svolto su it.diritto.internet.

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Kronos
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#23 Messaggio da Kronos »

warrior ha scritto:Kronos sei sicuro che Emule sia così a "prova di bomba"?
nessun sistema e' a prova di bomba. Dopottutto l'unico computer sicuro e' quello spento, ma in questo caso andare a pescare 3 milioni di utenti e perseguirli e' sostanzialmente improbabile.
Con le nuove versioni che implementeranno la crittazione dei dati sara' ancora piu' improbabile che si possa intervenire in merito ad intercettazioni od altro. Non perche' sia tecnicamente infattibile, ma perche' moltiplicare per 3 milioni di volte il procedimento di intervento richiederebe troppo tempo e un mare di risorse che il gruppo della polnet difficilmente avrebbe a disposizione.
Quello che giustamente si combatte e' la pirateria commerciale, cosa che mi trova sostanzialmente d'accordo, in quanto il grosso del giro (quello che muove miliardi con i venditori ambulanti e le copie fasulle immesse sul mercato) e' in mano alla malavita organizzata e a pochi soliti noti.

Personalmente poi perseguirei anche il ragazzino che pensa di fare soldi facili giusto per fargli capire che non e' quello il modo per guadagnarsi la pagnotta (ovviamente nelle modalita' piu' consone).
warrior ha scritto: Mi domando ma la Finanza non cerca sopratutto gli Mp3?
Sono le aziende discografiche che si lamentatnao molto.
Non penso che la Finanza si alzi da sedere per tutelare gli interessi del porno.
il diritto di autore si applica anche per opere letterarie, di ingegno e anche al porno per quanto possa essere bizzarro da dirsi.
Quello che si sta mettendo in discussione se non lo hai ancora capito e' il modo con cui il diritto di autore si e' esercitato fino ad ora.
Oramai i principali produttori di contenuti spesso sono anche gli stessi che producono macchinario per la duplicazione. Prendi la sony: da un lato produce materiale dall'altro possiede la cbs (solo per restare nel discorso musicale). E l'elenco si allunga a dismisura e nella varieta' (aol time warner che ad esempio produce film e vende connettivita', la philphs che produce stereo ed ha una casa editrice di musica classica, ecc ecc): non ti pare quindi che a questo punto si sia tecnologicamente nelle condizioni di dover rivedere le modalita' di costi, di distribuizione non solo dell'intrattenimento (anche per adulti) ma anche del sapere in genere?
Gia' perche' la battaglia sul diritto di autore poggia proprio su questa considerazione: fino a che punto il sapere o l'intrattenimento in se' possono essere economicamente sfruttabili e quando il sapere (ad esempio i brevetti su un farmaco che potrebbe salvare un tot di vite umane) puo' considerarsi patrimonio di tutta la popolazione?
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Inchiostro Simpatico
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#24 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Il buon Kronos quando parla di crittazione (o criptazione?) parla dell'uscita di un nuovo programma di file sharing denominato WASTE (prodotto dalla nullsoft) ma che AOL ha poi ritirato frettolosamente per evitare il diffondersi di questo software.

Ma il futuro sarà  proprio questo....criptare i dati, rendere più sicuro e libero lo scambio di file

In un isola del pacifico è stato lanciato un nuovo software EarthStation5 che si propone quanto detto sopra

Per sapere qualcosa di più su questo software alcuni link:

News su questo software - http://punto-informatico.it/p.asp?i=44315

Sito ufficiale per download - http://www.earthstation5.com/download.html
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#25 Messaggio da Kronos »

Inchiostro Simpatico ha scritto:Il buon Kronos quando parla di crittazione (o criptazione?) parla dell'uscita di un nuovo programma di file sharing denominato WASTE (prodotto dalla nullsoft) ma che AOL ha poi ritirato frettolosamente per evitare il diffondersi di questo software.
waste lo trovi comodamente su emule completo di sorgenti.
Piu' che altro han ritirato la licenza gpl: probabilmente ne faranno un tool a pagamento.
Nella peggiore ipotesi puo' essere che vista la nuova normativa paranoica statunitense in fatto di crittazione i capoccia di aol abbiano pensato di evitare di passare per antipatriottici.
Tieni presente che da almeno 20 anni la materia in questione e' considerata tecnologia bellica non esportabile (guarda come il babbo del pgp e' riuscito a portare fuori dagli usa la sua creatura) con tutti i problemi annessi e connessi.
Adesso (un annetto e mezzo fa per essere precisi) che poi si e' riusciti a craccare con un attacco di forza bruta il des/triplo des (l'algoritmo di crittazione standard usato a medio livello dal governo degli stati uniti vecchio di 20 anni ma ritenuto ancora affidabile per le agenzie governative non strategiche) usando una griglia di pc in rete (un po' sul modello del calcolo distribuito usato per il seti@home) il problema della sicurezza delle trasmissioni (e per reverse l'intercettazione di quelle altrui come quelle di noi europei :D ) per gli americani e' diventato ancor piu' essenziale, dato che considerano proprio la rete un veicolo di comunicazione per i terroristi e i nemici della liberta' (prego notare la sottile ironia di quest' ultima parte).

Detto questo, conosco chi sta scrivendo sotto gnu/gpl un tool da implementare successivamente per e-mule e simili proprio per crittare (o criptare che dir si voglia) la trasmissione.
Non chiedermi i tempi precisi di rilascio ma credo che nel giro di un 8-10 mesi si vedranno i primi beta in giro

Vedremo che accade nel frattempo.
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#26 Messaggio da Kronos »

Inchiostro Simpatico ha scritto: Ma il futuro sarà  proprio questo....criptare i dati, rendere più sicuro e libero lo scambio di file
no caro il futuro han deciso che sia palladium ed il tcpa, che non e' esattamente la stessa cosa :)

consiglio piuttosto

dcplusplus.sf.net

con un hub preso da no-ip.org

non risolve tutto ma e' gia' qualcosa
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