Anvedi come tromba Nanni.............
àˆ stata la scena più forte della mia vita»
Isabella Ferrari parla per la prima volta della scena di sodomia girata con Nanni Moretti per Caos Calmo e dice: «mi ha segnata. Sarà per questo che ancora non mi sono voluta rivedere»
àˆ la scena più attesa di del film di Antonello Grimaldi, Caos Calmo (nelle sale dall'8 febbraio), tratto dall'omonimo libro di Sandro Veronesi (vincitore del premio Strega 2006) e in concorso al prossimo Festival del Cinema di Berlino, il 13 febbraio. àˆ anche la scena di sesso più calda del cinema italiano dopo quella tra Riccardo Scamarcio e Monica Bellucci in Manuale d'Amore 2. E per Isabella Ferrari è stata "la scena più forte" della carriera. A confessarlo è la stessa attrice in un'intervista a Vanity Fair che le dedica la copertina del prossimo numero, in edicola domani.
Accanto all'attrice, ex sex symbol del cinema nazionalpopolare durante l'adolescenza (a 17 anni era Selvaggia nel film dei Vanzina Sapore di mare), un inedito Nanni Moretti molto hard. Lui che non è solito mostrarsi nudo, e neppure in scene erotiche.
«C'era una scena di sesso tra il mio personaggio e quello di Moretti - racconta la Ferrari- Nel copione, peró, non era descritta. Durante le riprese non se ne parlava mai. Ad Antonello (Grimaldi, il regista, ndr) avevo provato a chiedere: Devo baciarlo veramente? Ma lui, invece di rispondere, era sfuggente. Finchè, la sera prima di girare la scena, andiamo tutti a mangiare in un ristorante sul lungomare di Sabaudia. Mentre siamo in macchina, Nanni, che e' al volante, frena di colpo e dice: E certo che ci dobbiamo baciare in bocca».
Così, quando è arrivato il giorno «non abbiamo fatto prove. Io sono andata subito al trucco, evitando gli altri. Quando è arrivato il momento, sono usciti tutti dalla sala. Siamo rimasti solo io, Nanni e un operatore. Abbiamo fatto una prova tecnica, poi abbiamo girato, con assoluta verità e realismo: un unico piano sequenza, senza stop, di circa quattro minuti». Isabella Ferrari racconta poi che per sciogliere la tensione (perchè in momenti come quelli ce n'è sempre tanta) «poco prima, mi ero fatta una vodka, Nanni un paio di birre». «Non nego che mi ha lasciato un segno. Non a caso non mi sono ancora voluta rivedere. Anche adesso che il film è pronto, rimando continuamente il momento. Peró penso che io e Nanni siamo stati bravi, artisti veri. Non ho mai avuto la sensazione di avere Moretti accanto a me, mi avrebbe fatto soggezione dal punto di vista intellettuale. Quello per me era Pietro Paladini. E io ero Eleonora», la donna che Pietro, all'inizio della vicenda, salva in mare nel momento esatto in cui sua moglie, a casa, sta morendo.
Sul perchè, poi, abbia aspettato così tanto tempo per girare una scena audace come questa, la Ferrari risponde: «Si vede che avevo bisogno di avere maggiore sicurezza in me stessa, come donna, e l'ho raggiunta solo con la maturità . Prima mi sentivo più bella, ma mi metteva a disagio l'attenzione degli uomini. Allora mi nascondevo dentro jeans e golfini».