...si, ma ad esempio per aprire un conto in Spagna, devi portare una copia del N.I.E. (Nàºmero de Identificacià³n de Extranjeros)....che non ti rilasciano se non hai il domicilio....balkan wolf ha scritto:ennó aqua le marmotte svizzere confezionano pacchetti finanziari esentasse a codici criptati ...
è vero cazzo
tu attraversi il confine e ci sono delle marmottine con delle eleganti cartellette viola piene di proposte finanziarie incredibili me lo ha detto la mia zia ricca che va sempre in svizzera
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Non conosco la legislazione spagnola, puó anche essere ancora in vigore qualche legge arcaica. Ma se tu sei cittadino europeo qui è stabilita la libera circolazione di persone, merci e capitali. Puoi aprire un conto corrente in qualunque paese UE.Aquariusbros ha scritto:...si, ma ad esempio per aprire un conto in Spagna, devi portare una copia del N.I.E. (Nàºmero de Identificacià³n de Extranjeros)....che non ti rilasciano se non hai il domicilio....balkan wolf ha scritto:ennó aqua le marmotte svizzere confezionano pacchetti finanziari esentasse a codici criptati ...
è vero cazzo
tu attraversi il confine e ci sono delle marmottine con delle eleganti cartellette viola piene di proposte finanziarie incredibili me lo ha detto la mia zia ricca che va sempre in svizzera
Tutto questo discorso perchè ad aquone voglio bene, e non parto dal presupposto che dica una stronzata. Quindi i casi sono tre
-la spagna (che non conosco) ha una legislazione arcaica (cosa che peró tendo a escludere, dato che le direttive UE non possono essere ignorate)
-aqua si riferisce agli immigrati extra-Ue ( vuol dire che non fanno aprire conti ai clandestini, e questo mi pare ovvio)
-chi te l'ha riferito (magari spagnolo) non sa che la legislazione è cambiata (cosa comune, visto che molti italiani (tra cui anche dei commercialisti) ancora pensano sia vietato far uscire valuta dall'italia)
La svizzera è comunque diversa. Devi essere "presentato". Non è un gran problema. Ma se vai a lugano con 1000 euro e vuoi aprire un conto è probabile che ti rimbalzino.
Per i paesi UE invece, basta passare il confine e andare allo sportello di una filiale. Nessuna difficoltà
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Aggiungo allora alla lista dei paesi dove non è così facile e immediato, pure l'Irlandabellavista ha scritto: Per i paesi UE invece, basta passare il confine e andare allo sportello di una filiale. Nessuna difficoltà
Il conto te lo rilasciano solo dietro presentazione di una sorta di codice fiscale.
Per ottenere il quale devi presentare la copia di un contratto di locazione di appartamento (alcuni se la sono cavata con le fatture dell'ostello...)
Per avere la carta bancomat o l'uso del remote banking, anche se versi parecchi soldini, la trafila è ancora più lunga...
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bella, anche io te vogliobbeneassai...ma nn me l'ha raccontato mio cugggino boliviano...bellavista ha scritto:Non conosco la legislazione spagnola, puó anche essere ancora in vigore qualche legge arcaica. Ma se tu sei cittadino europeo qui è stabilita la libera circolazione di persone, merci e capitali. Puoi aprire un conto corrente in qualunque paese UE.Aquariusbros ha scritto:...si, ma ad esempio per aprire un conto in Spagna, devi portare una copia del N.I.E. (Nàºmero de Identificacià³n de Extranjeros)....che non ti rilasciano se non hai il domicilio....balkan wolf ha scritto:ennó aqua le marmotte svizzere confezionano pacchetti finanziari esentasse a codici criptati ...
è vero cazzo
tu attraversi il confine e ci sono delle marmottine con delle eleganti cartellette viola piene di proposte finanziarie incredibili me lo ha detto la mia zia ricca che va sempre in svizzera
Tutto questo discorso perchè ad aquone voglio bene, e non parto dal presupposto che dica una stronzata. Quindi i casi sono tre
-la spagna (che non conosco) ha una legislazione arcaica (cosa che peró tendo a escludere, dato che le direttive UE non possono essere ignorate)
-aqua si riferisce agli immigrati extra-Ue ( vuol dire che non fanno aprire conti ai clandestini, e questo mi pare ovvio)
-chi te l'ha riferito (magari spagnolo) non sa che la legislazione è cambiata (cosa comune, visto che molti italiani (tra cui anche dei commercialisti) ancora pensano sia vietato far uscire valuta dall'italia)
La svizzera è comunque diversa. Devi essere "presentato". Non è un gran problema. Ma se vai a lugano con 1000 euro e vuoi aprire un conto è probabile che ti rimbalzino.
Per i paesi UE invece, basta passare il confine e andare allo sportello di una filiale. Nessuna difficoltà
L'ho provato sulla mia pellaccia
E poi una cosa è il trasferimento di capitali (cosa che faccio in/out regolarmente tramite homebanking sine problema...), una cosa è l'apertura di un conto personale...non ho detto che NON puoi aprirlo.
Ho detto che non funziona come l'hai descritto...mi sveglio una mattina..passo in banca e cinque minuti dopo me lo aprono, in Spagna vengono richiesti "n" documenti.
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in Spagna il conto arancio era più remunerativo che in Italia
comunque non è difficile aprire il conto in Spagna: la mia ex moglie, dopo che si è trasferita in Spagna, ha apero il conto in un battibaleno e poi fece un bonifico dall' Italia per trasferire li sordi
comunque non è difficile aprire il conto in Spagna: la mia ex moglie, dopo che si è trasferita in Spagna, ha apero il conto in un battibaleno e poi fece un bonifico dall' Italia per trasferire li sordi
ho un' appendice di dimensioni sopra la media
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Ma si è evidente questo. Anche per un itaGliano che apre un conto in itaGlia sono richiesti tot documenti e non te lo aprono in 5 minuti.Aquariusbros ha scritto:.non ho detto che NON puoi aprirlo.
Ho detto che non funziona come l'hai descritto...mi sveglio una mattina..passo in banca e cinque minuti dopo me lo aprono, in Spagna vengono richiesti "n" documenti.
Ci sono i controlli standard e i tempi tecnici in tutta la UE.
Il passi il confine e ti apri il conto è metaforico aquone. Non è che te lo aprono in 5 minuti così come prendersi un caffè.
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Ah ok...ora già me gusta mà s la spiegazione....bellavista ha scritto:Ma si è evidente questo. Anche per un itaGliano che apre un conto in itaGlia sono richiesti tot documenti e non te lo aprono in 5 minuti.Aquariusbros ha scritto:.non ho detto che NON puoi aprirlo.
Ho detto che non funziona come l'hai descritto...mi sveglio una mattina..passo in banca e cinque minuti dopo me lo aprono, in Spagna vengono richiesti "n" documenti.
Ci sono i controlli standard e i tempi tecnici in tutta la UE.
Il passi il confine e ti apri il conto è metaforico aquone. Non è che te lo aprono in 5 minuti così come prendersi un caffè.
Il problema che alcuni di quegli "n" documenti richiesti, non te li rilasciano se non presenti dichiarazione del fatto che ti fermerai in Spagna, con motivazioni annesse + domicilio e/o residenza + contratto di lavoro o lettera di possibile assunzione, ecc.
Dopodichè per il conto, hai carta di debito/credito e homebanking bloccati finchè non ti arriva la "nomina" (stipendio).
Insomma, finchè non sei in regola, se ti va bene, hai "un raggio di azione" molto limitato.
Secondo te cosa potrà succedere di tanto catastrofico...???giano ha scritto: Helmut, è vero che le crisi ci sono sempre state, è vero che passerà anche questa. Il problema è che restano sempre dei morti sul terreno ed io, come gli altri qui, non voglio essere tra quelli. La diversità di questa crisi per noi poveri italiani sta nelle premesse: è il nostro tipo di sistema che non regge più, non è questione di congiuntura. E' il risultato di 50 anni di nostra incapacità di diventare un paese/popolo evoluto. Per questo comincia a serpeggiare la paura: i più avveduti capiscono che non basteranno pochi anni per invertire il trend (se mai ci si possa riuscire) e che non saranno certo le ridicole promesse del nano catodico o del bruco postcomunista a cambiare le cose.
Io ho timore. So che, a differenza dei nostri padri, appartengo alla prima generazione che ha aspettative decrescenti verso la qualità della vita ed il livello di welfare. Se trovassi la forza per imporre al mia scelta a mia moglie ed ai miei figli lascerei tutto ed andrei a vivere in un Paese più "giovane" e con migliori opportunità .
- Italia fuori dall'euro...??? Secondo te chi avrebbe interesse ad avere un paese industriale di 59mln di abitanti, con il 3,6% del commercio mondiale con una moneta libera di svalutare quando vuole e esportare prodotti a prezzi competitivi...??? Francia e Germania lo permetteranno...??? Più facile credere a Biancaneve.
- Crollo dei prezzi immobiliari...??? Fisiologico, erano gonfiati dalla speculazione. Sarà solo un toccasana.
- Congelamento dei titoli di stato...??? Un solo caso precedente. 1942, guerra mondiale e dittatura fascista.
- Welfare di livello inferiore...??? Lo è già da almeno 20 anni, è una tendenza fisiologica di tutti gli stati industrializzati.
In quanto alla Spagna, c'è una tendenza a mitizzarla perchè sovraesposta mediaticamente grazie all'icona della sinistra beota Zapatero.
Ma la realtà è molto diversa. L'azienda per la quale lavoro ha una commessa importante nel Paese iberico e ti posso garantire che non è così come sembra.
Saró laggiù a Maggio per un periodo prolungato e ti daró notizie di prima mano.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
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Il punto è questo: se hai i soldi te lo aprono tutti senza problemi. Le norme e la burocrazia è fatta per i morti di fame. Se sei uno studente erasmus una banca non è così interessata ad aprirti un conto dove ci metti su i 500 euro che ti manda papà .Aquariusbros ha scritto:
Insomma, finchè non sei in regola, se ti va bene, hai "un raggio di azione" molto limitato.
Se sei un clandestino idem, anche perchè un paese serio non dovrebbe far aprire conti a clandestimi. E quindi ti chiedono lo stipendio, l'affitto ecc.
Se hai un bel po' di liquidità da depositare, parlo per esperienza, nessuna banca ti fa difficoltà e molta documentazione che sembra obbligatoria diventa discrezionale
Ripeto: se sei il classico emigrante itaGliano che va a lavorare come cameriere e vive in un ostello, anche se sei UE ti controllano anche il buco del culo prima di darti un conto. Ma questo è giusto.
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nei miei giri di amichette varie ci sono le solite nippofile che come è ovvio vanno e vengono dall'estremo oriente e sognano il trasferimento in korea-giappone
bon una under 25 ben qualificata ( disegnatrici interpreti webmasters ecc.. ecc.. ) con inglese e giapponese fluenti a tokio o a seul non se la cagano minimamente perchè è pieno di indiani yankees e australiani con più palle di lei senza contare i giovani locali che proprio ritardati non sono
l'unica che si sta inserendo è il genietto ingeniere del poly ma a taiwan ( che non è korea-japan ) e con molta fatica
okkio che non è che il mondo aspetta l'itaGliano che è il più bello e furbo di tutti
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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parole santebalkan wolf ha scritto:
okkio che non è che il mondo aspetta l'itaGliano che è il più bello e furbo di tutti
sappiamo male le lingue e siamo abituati bene
in Irlanda i commessi arrivano dall' est e parlano 3 lingue bene.
si vendono bene i cuochi e gli architetti (non chiedetemi il perchè degli architetti, forse per Renzo Piano)
Balkan mi spazzi col nuovo avatar, sei tu o qualche filosofo sconosciuto?
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In più, per chiarire, io parlo di conti di investimento. Ne ho aperti in tutto il mondo. Ti mandano il contratto via corriere. Tu lo rimandi firmato con la copia del passaporto. E nel giro di qualche giorno ce l'hai aperto. Questa è tutta la documentazione che richiedono.
Per i conti correnti per emigranti, dove ci versi lo stipendio e ci paghi le bollette, la procedura è sicuramente un po' più lunga. E' che questa è una sporca società dove il capitale è più importante delle persone
Il 3d comunque era sul delocalizzare gli investimenti. Non sul fare l'emigrante povero, che va a lavorare in pizzeria a londra, o a sistemare tubi in russia
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vasco con sta combo di post sembra che io ( see sono io ovv. ) sto guardando male mimmo che guarda in su preoccupato

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Bella, non per contraddirti...ripeto, l'ho provato sulla mia pelle..bellavista ha scritto:Il punto è questo: se hai i soldi te lo aprono tutti senza problemi. Le norme e la burocrazia è fatta per i morti di fame. Se sei uno studente erasmus una banca non è così interessata ad aprirti un conto dove ci metti su i 500 euro che ti manda papà .Aquariusbros ha scritto:
Insomma, finchè non sei in regola, se ti va bene, hai "un raggio di azione" molto limitato.
Se sei un clandestino idem, anche perchè un paese serio non dovrebbe far aprire conti a clandestimi. E quindi ti chiedono lo stipendio, l'affitto ecc.
Se hai un bel po' di liquidità da depositare, parlo per esperienza, nessuna banca ti fa difficoltà e molta documentazione che sembra obbligatoria diventa discrezionale
Ripeto: se sei il classico emigrante itaGliano che va a lavorare come cameriere e vive in un ostello, anche se sei UE ti controllano anche il buco del culo prima di darti un conto. Ma questo è giusto.
E fidati che non faccio l'erasmus, non lavoro come cameriere e guadagno credo più del 90% degli spagnoli.
Poi ovvio se mi stai parlando di arrivare con un milione di € nella 24 ore...allora è un altro film.
- Svizzera: è richiesto il permesso di lavoro (anche non residente) e il contratto (dati 2006)bellavista ha scritto: Per i conti correnti per emigranti la procedura è sicuramente un po' più lunga
- Germania: contratto di lavoro (anche italiano) (dati 2002)
- Lussemburgo: non ti chiedono un cazzo, solo i soldi (dati 2007)
- Russia: registrazione di entrata e visto (non serve lavorare) (dati 2008)
- Olanda: contratto di lavoro (dati 2003)
- Polonia: contratto di lavoro e domicilio (non residenza) (dati 2004)
- Libia: solo soldi, ma vengono convertiti in dinari libici che fuori dal Paese possono servirti a una cosa soltanto, ma sono un po' duri e grattano il buco del culo (
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