devo dire che Iganzione con quel pizzetto è l' unico che ricordi un gerarca del ventennio...e poi Ignazione è interista!
La Carfagna: mi corteggiano ma io so difendermi
La neo deputata azzurra e i complimenti di La Russa: Silvio è un uomo vero, lo considero un papà
ROMA " Austero il tailleur, accollata la camicetta, niente a che vedere con le abbacinanti canottierine sfoggiate per anni su Raidue, Piazza Grande, gli occhi di Giancarlo Magalli che quasi ci si perdevano dentro, telecamere che zumavano, applausi. «Ancora con la storia della soubrette?». No, ormai non più. Così castigata e deputata, con il passo da deputata, mentre già entra ed esce disinvolta da Montecitorio e i fotografi romani non osano certo più chiamarla come facevano fino a ieri " Amaraaa! " ma invece le chiedono uno sguardo, una smorfia, con il sussiego che si deve all'onorevole Mara Carfagna, ex presentatrice e neo-eletta nei ranghi di Forza Italia («se poi potesse aggiungere subito che sono salernitana, mi farebbe un piacere personale... sa, ci tengo a essere identificata come una donna del Sud»). Bella donna. «Innegabilmente...». Ignazio La Russa, nella penombra dei corridoi che portano in Transatlantico, il primo ad accorgersene.
Un mezzo inchino dei suoi, un frase lasciata a mezz'aria: «Mia cara... benvenuta...». E lei, la Carfagna: «Grazie, Ignazio...». Sorriso largo a debita distanza, mentre Elio Vito (FI), capita l'antifona, la tira via: «
Dai, Mara, vieni a mangiare con noi». Che, a Montecitorio, rischia di diventare presto un coro, uno slogan per le giornate buie, quando Elio Vito, Paolo Romani e Donato Bruno " i tre prescelti per la prima colazione di lavoro " si saranno stufati di scortare la loro giovane collega. «Comunque, sia chiara una cosa: anche se mi corteggiano, io so difendermi perfettamente... lo scriva pure, così chiariamo subito la situazione». Nessun dubbio. Maurizio Gasparri, già molto più composto: «Piacere, salve...». Poi forse dovrà guardarsi anche dalle donne. «Ma no...». Ma sì. «Beh, forse...».
Eloquente lo sguardo rivolto alla Daniela Santanchè, che le diceva: «Ah! Eccoti finalmente... sono contenta, molto contenta di conoscerti, cara la mia Mara...». Cara la sua Mara. Che, in verità , aspetta di essere presentata a Pier Ferdinando Casini. «Mi dicono sia stato un ottimo presidente della Camera... mentre a me, purtroppo, toccherà ...». Fausto Bertinotti, probabilmente. «Ecco, appunto. Un politico con il pregio della coerenza ma molto distante, distantissimo dai miei ideali». Capitolo ideali. «Sono stata segnata nell'animo da Forza Italia fin dalla sua fondazione». Da tre anni lavora per Azzurro Donna, da due è la coordinatrice regionale campana. A gennaio, cena di gala per la consegna dei Telegatti, sedeva alla destra di Berlusconi. «Un grande uomo. Un uomo vero. Un uomo che, tra l'altro, mi onora della sua stima». Stima e nient'altro. Lo ripete ogni volta che puó: «Mi piacciono uomini decisamente più giovani. Casomai, ecco, lo considero come un papà ». Senza nulla togliere a quello vero, Salvatore, che fa il preside. «Mia madre Angela, invece, insegna educazione fisica e non fa che telefonarmi...».
Mamme meridionali, mamme apprensive. «E allora?». Mara Carfagna dice che a Roma i taxi non si trovano. Piove fitto. Capelli lunghi e neri e un po' bagnati. Arriva tardi all'appuntamento con Sky, che vorrebbe intervistarla davanti l'ingresso di Montecitorio. «Facciamo invece in via dell'Umiltà ...». Davanti alla sede di Forza Italia. «àˆ il mio grande partito, no?». Bella e baldanzosa, simpatica, sicura e pasionaria. «Io ci credo nel nostro progetto». Un po' meno in quello dell'Unione. «Pensano solo alle poltrone». Lei, no. «Ho lasciato la televisione perchè ho la vocazione della politica». Vocazione? «Poca ironia. Lavoreró per le donne e per la famiglia». Magalli le ha telefonato? «Sì, certo. E anche il regista della trasmissione, Michele Guardì. Ma più vicina di tutti, mi è stata la cantante Fiordaliso, un'amica vera». Senta, onorevole Carfagna... Non le fa un po' impressione essere chiamata così? «Guardi, ora ho da fare. Ho una riunione di lavoro e...». Un'ultima domanda: è fidanzata? «No. Sa, ho gusti un po' complicati...».