Drogato_ di_porno ha scritto: ...c' è da sfatare una leggenda: che la politica possa risolvere tutti i problemi del paese. la fisionomia di un popolo è espressa da altre forze: storiche, sociali, culturali (religiose), economiche. la politica è solo "l' organo del pensiero nella sua totalità ". perchè l' elettore è migliore dell' eletto? la gente condivide l' operato del Nano. guarda zio

c'è un brutto vizio.
ed è quello di considerare imbecilli o minushabens tutti quelli che han votato centro destra.
il problema invece è domandarsi perchè delle persone ragionevoli preferiscano quella coalizione all'altra.
ci sono sicuramente varie risposte a questo quesito: per interesse, per idolatria verso il leader, perchè si vota il meno peggio o perchè si ritiene che una strada sia più affidabile dell'altra, nonostante non rappresenti la migliore possibile.
io sono un tipo molto ragionevole e quando discuto con qualche amico del centro destra vengo tacciato come comunista. in genere parlo di un partito monarchico (PDL) con un solo re (berlusconi), senza rappresentanza reale (sistema elettorale attuale) che ha bisogno di servi fedeli e non di persone affidabili o di rappresentanti del popolo.
poi parlo con i miei amici di centrosinistra e radicali (la maggioranza dei miei amici) e non sopporto quel vivere "reagendo" all'altra parte, quella cultura anti che da sempre la contraddistingue (antifascista, antiberlusconi, antiecclesiale, ...) come se il definirsi pro qualcosa equivalga a dire fascista, berlusconiano, servo della ecclesia.
in italia viviamo ancora in una fase post tangentopoli che in pochi nella sinistra e nell'IdV vogliono riconoscere. in una fase cioè dove il potere esecutivo e politico deve chiedere il permesso al potere della magistratura, che imbelle del disastro dell'organizzazione e della produttività del proprio lavoro, si occupa continuamente di politica.
finora questo toccava ai centri di interesse del centro destra, ma da due anni il conto è stato presentato anche ai leader del centrosinistra.
i grandi stati europei hanno da sempre risolto questi aspetti, salvaguardando l'azione della politica dalle contingenze della giustizia, sospendendo la sua azione a quando, decaduta l'istituzione, essa potrà occuparsi solo e soltanto appunto di perseguire il reato e di assucurare la giustizia e la pena. guardate mastella. impresentabile. fatto ministro da prodi per vincere le elezioni. governo a gambe all'aria per una vicenda giudiziaria poi finita nel nulla. se lo meritavano prodi e mastella? per me si.
se lo meritava l'italia? no. assolutamente no. avrei votato a favore dell'immunità del ministro della giustizia in quanto tale e non perchè era mastella.
nello specifico a me interessa se la norma rende governabile questo paese. ma ad ogni legge vedo levarsi il canto del gallo per il caimano che si muove.
ora appurato che è facile coalizzarsi contro qualcosa ma difficilissimo poi riuscire a decidere per azioni di governo (prodi ha vinto due volte su due contro berlusconi e poi due volte su due è andato a casa dopo poche decine di mesi), il problema è: entreremo mai nel merito delle questioni nonostante berlusconi e i suoi mille interessi?
l'alternativa sono tenersi i problemi almeno fino a quando berlusconi non deciderà di ritirarsi (ma statene sicuri, ne arriverà un altro...).
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw