Ora del Crimine? non è un radiodramma del dopoguerra?
Alberghi a luci rosse: altri tre arresti sulla costa pescarese
sabato 28 giugno 2008
Accusati di favoreggiamento e sfruttamento. La Guardia di Finanza inoltre accerterà l'evasione fiscale
PESCARA - Agli arresti domiciliari sono finiti Carlo Vignapiano, 61 anni, originario della provincia di Salerno e domiciliato a Montesilvano, titolare dell'hotel "San Remo", e i coniugi Carmine Pallini,71 anni, nato a Castilenti ...
Arrestati i tre titolari degli hotel "San Remo" e "L'ora del Crimine"
in provincia di Teramo, e Matilde Pietrolungo, 61 anni, nata a Spoltore, residenti a Città Sant'Angelo, titolari dell'hotel "L'Ora del Crimine". Entrambi gli alberghi sono stati posti sotto sequestro preventivo mentre l'accusa per tutti è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nelle prossime ore potrebbe essere arrestata anche una quarta persona, coinvolta nell'operazione illustrata presso il comando provinciale dei carabinieri di Pescara, dal capitano Enzo Marinelli, e dal tenente colonnello Francesco Carleo. Le due operazioni sono partite da una serie di servizi per contrastare la prostituzione a Montesilvano. Dai controlli è emerso che gran parte delle prostitute erano alloggiate nei due alberghi sequestrati. Per quanto riguarda l'albergo "San Remo", che si trova a Montesilvano, il 2 maggio scorso era stato arrestato il portiere, in flagranza, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in quanto aveva permesso ad una prostituta e al suo cliente di pagare l'utilizzo di una stanza senza registrarla. Nel corso della perquisizione i carabinieri hanno poi trovato una contabilità parallela a quella ufficiale in cui venivano registrati tutti gli ingressi delle prostitute, in particolare rumene e bulgare, con i loro clienti e gli extra pagati. In sostanza il portiere dopo aver ricevuto i soldi e i documenti, registrava l'incasso sulla documentazione occulta e poi a fine turno il titolare, che attraverso una telecamera collegata con la sua stanza controllava tutti gli ingressi, incassava gli extra controfirmando il registro per ricevuta. Dal controllo di tutta la documentazione, relativa al periodo compreso tra il 1 gennaio e il 3 maggio 2008, sono emersi 381 ingressi non registrati per un incasso di oltre 11 mila euro. I carabinieri interrogando poi le prostitute hanno accertato che andavano con i loro clienti anche presso "L'ora del Crimine", che si trova a Città Sant'Angelo. Grazie ad ulteriori controlli e servizi di osservazione è emerso che i titolari dell'albergo si facevano pagare dalle donne l'utilizzo di una stanza, per 20-30 minuti, circa 35 euro. Inoltre le prostitute che alloggiavano nell'albergo non potevano usare la loro stanza con i clienti, ma dovevano utilizzarne un'altra. I tre devono rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e anche di aver tollerato la presenza di persone, all'interno dei loro alberghi, dedite alla prostituzione (art. 3 della legge 75 del 1958, cioè la legge Merlin). La vicenda sarà segnalata anche alla Guardia di finanza per accertare l'evasione fiscale. Le misure cautelari sono state emesse dal gip del tribunale di Pescara, Luca De Ninis, su richiesta del pm, Filippo Guerra.