(OT ?) Italia, poche donne accedono a internet...
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(OT ?) Italia, poche donne accedono a internet...
Fonte : Repubblica di oggi
ROMA - Non c'è paese al mondo più sessista dell'Italia nell'uso di Internet. E' questo uno dei dati più significativi tra quelli contenuti nell'ultima edizione del World Internet Project, i cui primi risultati sono stati resi noti oggi dal Center for Communication Policy dell'Università di Los Angeles (UCLA). Il progetto, unico nel suo genere, ha lo scopo di fornire un colpo d'occhio sugli effetti sociali, politici ed economici di Internet a livello mondiale raccogliendo e confrontando i risultati di vari studi condotti negli ultimi due anni in quattordici paesi di Europa, Asia e America.
Lo studio dell'UCLA rivela come il "digital divide", ovvero la disparità di accesso alle nuove tecnologie a causa dell'appartenenza sociale, sia un problema reale. Una disparità che si evidenzia tanto sull'asse ricchezza/povertà , quanto su quello uomini/donne. In Italia, ad esempio, la quantità di utenti Internet sul totale della popolazione è del 31,2 per cento. Considerando solo i poveri, si scende al 10,6 per cento, una differenza di 20,6 punti. La disparità tra i sessi è altrettanto accentuata: tra gli uomini, gli utenti della Rete sono il 41,7 per cento, tra le donne il 21,5. Uno scarto di 20,2 punti.
Non tutti i paesi fanno male come l'Italia (a Taiwan e in Svezia, per esempio, uomini e donne sono quasi alla pari). Tuttavia il dato è molto significativo. "In media, il gap tra uomini e donne è dell'8 per cento", spiega Jeffrey Cole, direttore del Center for Communication Policy. "Non è neanche tanto, se si considerano le disparità tra i sessi che persistono in molte parti del mondo. Tuttavia, in alcuni paesi tecnologicamente sviluppati, dove gli uomini che utilizzano Internet sono quasi il doppio delle donne, questo gap è sorprendente".
E le sorprese contenute nel rapporto UCLA non finiscono qui. Ad esempio, si scopre che Internet non toglie tempo alle attività sociali e culturali, bensì alla televisione. "I precedenti rapporti avevano dimostrato che gli utenti di Internet americani 'prelevavano' il tempo per stare online dalle ore precedentemente dedicate alla tv", spiega ancora Cole. "Ora questa tendenza sta diventando mondiale". In alcuni paesi, come Cile, Ungheria e Giappone, i navigatori passano oltre cinque ore a settimana in meno davanti alla tv rispetto a chi non usa Internet. Inoltre, gli appassionati della Rete dedicano un maggior numero di ore alla lettura e ai rapporti sociali. "Si tratta di un cambiamento enorme che abbiamo appena iniziato ad esplorare", commenta Cole.
L'ultimo capitolo del World Internet Project è dedicato all'informazione online. E anche in questo caso, le sorprese non mancano. Infatti, nonostante la pessima fama di Internet in materia di bufale e falsi scoop, in quasi tutti i paesi oggetto della ricerca la maggior parte degli interpellati dichiara di trovare credibili e accurate quasi tutte le informazioni trovate online. I più fiduciosi sono i coreani (69,7 per cento), mentre la palma dello scetticismo va alla Svezia, dove il 36 per cento degli intervistati ha detto di non credere praticamente a niente di quello che si legge online.
(16 gennaio 2004)
ROMA - Non c'è paese al mondo più sessista dell'Italia nell'uso di Internet. E' questo uno dei dati più significativi tra quelli contenuti nell'ultima edizione del World Internet Project, i cui primi risultati sono stati resi noti oggi dal Center for Communication Policy dell'Università di Los Angeles (UCLA). Il progetto, unico nel suo genere, ha lo scopo di fornire un colpo d'occhio sugli effetti sociali, politici ed economici di Internet a livello mondiale raccogliendo e confrontando i risultati di vari studi condotti negli ultimi due anni in quattordici paesi di Europa, Asia e America.
Lo studio dell'UCLA rivela come il "digital divide", ovvero la disparità di accesso alle nuove tecnologie a causa dell'appartenenza sociale, sia un problema reale. Una disparità che si evidenzia tanto sull'asse ricchezza/povertà , quanto su quello uomini/donne. In Italia, ad esempio, la quantità di utenti Internet sul totale della popolazione è del 31,2 per cento. Considerando solo i poveri, si scende al 10,6 per cento, una differenza di 20,6 punti. La disparità tra i sessi è altrettanto accentuata: tra gli uomini, gli utenti della Rete sono il 41,7 per cento, tra le donne il 21,5. Uno scarto di 20,2 punti.
Non tutti i paesi fanno male come l'Italia (a Taiwan e in Svezia, per esempio, uomini e donne sono quasi alla pari). Tuttavia il dato è molto significativo. "In media, il gap tra uomini e donne è dell'8 per cento", spiega Jeffrey Cole, direttore del Center for Communication Policy. "Non è neanche tanto, se si considerano le disparità tra i sessi che persistono in molte parti del mondo. Tuttavia, in alcuni paesi tecnologicamente sviluppati, dove gli uomini che utilizzano Internet sono quasi il doppio delle donne, questo gap è sorprendente".
E le sorprese contenute nel rapporto UCLA non finiscono qui. Ad esempio, si scopre che Internet non toglie tempo alle attività sociali e culturali, bensì alla televisione. "I precedenti rapporti avevano dimostrato che gli utenti di Internet americani 'prelevavano' il tempo per stare online dalle ore precedentemente dedicate alla tv", spiega ancora Cole. "Ora questa tendenza sta diventando mondiale". In alcuni paesi, come Cile, Ungheria e Giappone, i navigatori passano oltre cinque ore a settimana in meno davanti alla tv rispetto a chi non usa Internet. Inoltre, gli appassionati della Rete dedicano un maggior numero di ore alla lettura e ai rapporti sociali. "Si tratta di un cambiamento enorme che abbiamo appena iniziato ad esplorare", commenta Cole.
L'ultimo capitolo del World Internet Project è dedicato all'informazione online. E anche in questo caso, le sorprese non mancano. Infatti, nonostante la pessima fama di Internet in materia di bufale e falsi scoop, in quasi tutti i paesi oggetto della ricerca la maggior parte degli interpellati dichiara di trovare credibili e accurate quasi tutte le informazioni trovate online. I più fiduciosi sono i coreani (69,7 per cento), mentre la palma dello scetticismo va alla Svezia, dove il 36 per cento degli intervistati ha detto di non credere praticamente a niente di quello che si legge online.
(16 gennaio 2004)
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
- Scorpio
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ke non siano troppo occupate ???
a fare cosa non so...
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Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
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- Jessica Gayle
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Jessichina Jessicuccia Jessicotta mia... perchè non mi dai l'indirizzo di questo forum? Sai vorrei fare anche io l'esperienza di Nova ed entrare nalla tana dei lupi (o sarebbe meglio dire la "tana delle volpi"?)...Jessica Gayle ha scritto: Modero un forum dove le donne sono in maggioranza, i fatti mi portano a credere il contrario!
Sempre che a te faccia piacere la mia presenza.
Jessica Gayle ha scritto:Scorpio ha scritto:ke non siano troppo occupate ???
a fare cosa non so...
QUELLO CHE INTENDI TU SI PUO FARE ANCHE STANDO DAVANTI AD UN PC!.
Modero un forum dove le donne sono in maggioranza, i fatti mi portano a credere il contrario!.
Azz Jessica accendi allora la webcam!!!!!!!!!!!!!!!


...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
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- Jessica Gayle
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www.ipercafone.comSevY ha scritto:Jessichina Jessicuccia Jessicotta mia... perchè non mi dai l'indirizzo di questo forum? Sai vorrei fare anche io l'esperienza di Nova ed entrare nalla tana dei lupi (o sarebbe meglio dire la "tana delle volpi"?)...Jessica Gayle ha scritto: Modero un forum dove le donne sono in maggioranza, i fatti mi portano a credere il contrario!
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" Tira piu' un pelo di fica che un carro di buoi "
Mah, Jessica, che vuoi che ti dica...
mi sono iscritto ed ho dto il mio contributo su una 60ina di posts, ma mi sembrano tutti un po, come dire, pudichi.
Non ho trovato mai una volta la parola "cazzo" o "chiavare" o "scopata".
La maggioranza sono donne, ma mi sembrano piu bambine dal modo in cui scrivono...
Forse gli argomenti che interessano me sono nella zona riservata del forum, ma io li non ho accesso (chissà poi perchè???).
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Re: (OT ?) Italia, poche donne accedono a internet...
E' esattamente il mio caso, ormai la TV non la guardo quasi più (escludendo le partite della Juve e qualche altra cosetta), non so se per i meriti di internet o per i demeriti della televisione (penso la secondadonegal ha scritto:....si scopre che Internet non toglie tempo alle attività sociali e culturali, bensì alla televisione. "I precedenti rapporti avevano dimostrato che gli utenti di Internet americani 'prelevavano' il tempo per stare online dalle ore precedentemente dedicate alla tv", spiega ancora Cole. "Ora questa tendenza sta diventando mondiale".

- Jessica Gayle
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C'e' una sezione che si chiama Merah ma e' accessibile dalle 22 alle 7 , li puoi trovare le parole che cerchi!.SevY ha scritto:Mah, Jessica, che vuoi che ti dica...
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Non ho trovato mai una volta la parola "cazzo" o "chiavare" o "scopata".
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- Jessica Gayle
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Trez ha scritto:Jessica Gayle ha scritto:Scorpio ha scritto:ke non siano troppo occupate ???
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Ma non credi di avermi gia vista abbastanza?
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Concordo con te sulla degenerazione della tv...
Vista la merda che c'è in televisione preferisco non guardarla se non in casi eccezionali o per i SimpsoN!
Per il resto uso molto di più il PC...
Tra l'altro..vado anche io su supercafone...ehehehe inondiamo quel forum?
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"qualcuno ha scritto, davanti ad un ospizio, camera a gas con doppio servizio" cit. Officina Stella Rossa
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- Jessica Gayle
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mica hai qualche amica da presentare al forum?Jessica Gayle ha scritto:
E dove le trovi???

"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995