[O.T.] Chiuso xxxity.com
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[O.T.] Chiuso xxxity.com
Uno tra i più grandi e frequentati torrent europei (Slovacchia) è stato smantellato poco tempo fa grazie all'azione congiunta dell'Interpol (interpol.ini) e di una famosa azienda di Dallas specializzata nella guerra agli "IP crime" (removeyourcontent.com).
Questo crea un precendete significativo.
Inoltre, altra cosa importante che sta emergendo piano piano è come la maggior parte dei grossi torrent e dei servizi host che li ospitano siamo in mano al crimine organizzato e siano parte attiva e complice anche nello sharing di contenuti illegali.
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
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- cimmeno
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giorgio,...questo tuo intervento darebbe il via ad una disputa su senso e significato....
per me la prima parte dle tuo intervento è negativa...per te è positiva
per me la seconda parte è positiva ( più è grosso e cattivo il cane, più è difficile che qualcuno tenti di togliergli l'osso di bocca) per te nvece è negativa...
insomma punti di vista.
se un'azienda va in crisi perchè i suoi contenuti vengono scambiati, il suo piano industriale è fatto male, facciamocene una ragione.
per me la prima parte dle tuo intervento è negativa...per te è positiva
per me la seconda parte è positiva ( più è grosso e cattivo il cane, più è difficile che qualcuno tenti di togliergli l'osso di bocca) per te nvece è negativa...
insomma punti di vista.
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donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
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Sono completamente indifferente alla prima parte del discorso, attualmente non me ne frega una pippa.cimmeno ha scritto:giorgio,...questo tuo intervento darebbe il via ad una disputa su senso e significato....
per me la prima parte dle tuo intervento è negativa...per te è positiva
per me la seconda parte è positiva ( più è grosso e cattivo il cane, più è difficile che qualcuno tenti di togliergli l'osso di bocca) per te nvece è negativa...
insomma punti di vista.
se un'azienda va in crisi perchè i suoi contenuti vengono scambiati, il suo piano industriale è fatto male, facciamocene una ragione.
Nella seconda parte del discorso mi riferisco a contenuti illegali non per problemi di copyright, ma per illegalità del tipo di contenuti (pedo, ecc).
Riguardo alla politica industriale: comprendere che dopo 3 giorni qualunque cosa che metti on-line diventa spazzatura non è un problema per me, forse per altri, ma lo sharing non mi toglie mercato, anzi.
Il mio intervento si limitava a riportare i fatti, non ho commentato ne positivamente ne negativamente la notizia.
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
non ti toglie mercato perchè lo toglie a tutti più o meno in egual misura..giorgiograndi ha scritto:Riguardo alla politica industriale: comprendere che dopo 3 giorni qualunque cosa che metti on-line diventa spazzatura non è un problema per me, forse per altri, ma lo sharing non mi toglie mercato, anzi
ma cazzo se ti porta via soldi!

mi chiedevo a cosa si riferisse quell "ecc"
visto che non si parla di materiale protetto da copyright,cosa c'è di illegale a parte il pedo?
Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente
Ithkuil:Progetto filosofico a priori basato sull'ipotesi di Sapir-Whorf
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il danno del P2P viene molto ingigantito, la grande maggioranza scarica cose che non riuscirà mai a vedere nel corso di una sola vita
non è detto che perchè si scarica il tal film si sarebbe disposti a comprarlo legalmente senza il P2P, quindi un film scaricato attraverso il file sharing non puó essere messo automaticamente come uno in meno acquistato sul mercato legale e quindi come danno per le industrie cinematografiche....esiste certamente un danno ma è, secondo me, sovrastimato
non è detto che perchè si scarica il tal film si sarebbe disposti a comprarlo legalmente senza il P2P, quindi un film scaricato attraverso il file sharing non puó essere messo automaticamente come uno in meno acquistato sul mercato legale e quindi come danno per le industrie cinematografiche....esiste certamente un danno ma è, secondo me, sovrastimato
- balkan wolf
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bof credo che esista un ampissimo mercato porno para-legale anche senza finire nel torbido...
test non fatti liberatorie non firmate utilizzo di forzate e mille altre piccole cagate
noi vediamo la serie A ma tutto il resto esiste
se me metto co na cam in un paesino sperduto dei carpazi e igor il magnaccia me porta ragazzine in stanza e pedalare violo 834 leggi pur facendo na roba sostanzialmente normale no?
ovv. parlo da esterno magari sto buttando cazzate
ma mi sembra palese che "illegalità " non è solo pedo snuff o altre merdate
test non fatti liberatorie non firmate utilizzo di forzate e mille altre piccole cagate
noi vediamo la serie A ma tutto il resto esiste
se me metto co na cam in un paesino sperduto dei carpazi e igor il magnaccia me porta ragazzine in stanza e pedalare violo 834 leggi pur facendo na roba sostanzialmente normale no?
ovv. parlo da esterno magari sto buttando cazzate
ma mi sembra palese che "illegalità " non è solo pedo snuff o altre merdate
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Ci sono quelli che scaricano film indiscriminatamente (film porno, cartoni animati, film tradizionali) soltanto per dire che hanno una vasta collezione di film, ma che infatti che dopo averli scaricati non se ne curano e non li guardano mai.tiffany rayne ha scritto:il danno del P2P viene molto ingigantito, la grande maggioranza scarica cose che non riuscirà mai a vedere nel corso di una sola vita
non è detto che perchè si scarica il tal film si sarebbe disposti a comprarlo legalmente senza il P2P, quindi un film scaricato attraverso il file sharing non puó essere messo automaticamente come uno in meno acquistato sul mercato legale e quindi come danno per le industrie cinematografiche....esiste certamente un danno ma è, secondo me, sovrastimato
E' la stessa cosa per i film che escano ogni settimana in videoteca. C'e sempre un gruppetto di gente ch vuole sempre essere i primi a noleggiarlo, soltantto per vantare agli amici che loro lo hanno visto.
Ricordo poco fa cercavo un film disponibile all'asta in eBay e avevo fatto un offerta molto ragionevole. Ma all'ultimo minuto un tipo alzo' la quota a una somma molto elevata. Dopo la chiusura dell'asta vidi il profilo dell'individuo e lui si vantava avere 3,500 film nella sua collezione (legittima, o illegitima?). Non esiste nessna videoteca che vanta di 3,500 film in magazzino.
Se le grande aziende (parlo di produttori di film tradizionali o hard) potrebbero distribuire il lotro prodotto in un modo piu' facile e a un prezzo ragionevole, il prodotto si venderebbe. Ci sono film tradizionali/hard che non sono mai usciti in VHS o DVD, o soltanto in VHS e ora introvabili. Preferiscono tenerli a marcire negli archivi che poterli metterli in distribuzione.
Se faccio un giro dei distributori di DVD in italia, trovo film recenti (di primo, secondo e terzo grado), soft erotici degli anni 70 (Fenech, Guida, ecc), ma quasi niente degli anni 60, 50 o 40. Dovo sono questi film?
I produttori americani ora conservano i diritti di autore (copyright) su un film per un secolo e piu'. Insomma quante volte ci hanno fatto i soldi su questi film? Quante volte li hanno distribuiti su DVD in varie edizioni?
Sui vecchi film non ci sono i "residuals", tutto il profitto che ci fanno, sono per loro. Non devono condividere con nessuno. E a parlano sempre di pirateria, e che ogni anno perdono migliardi e migliardi di soldi.
Il problema del file sharing in generale è vastissimo....... tra torrent, p2p muli vari ftp, server dedicati, irc ecc sono come un nodo gordiano; il discorso che le varie major e polizie internazionali ancora non hanno compreso è che chiuso un sito se ne aprono 1000000, perchè oramai la tecnologia ha fatto passi da giganti in anonimato e scambio vero e proprio.
Le legislazioni dei vari paesi mondiali sono incredibilmente diverse tra loro e mai potranno conciliare per favorire una determinata classe musicale o major hollywoodiana, paesi come la cina e la russia brulicano di server rent dove passa di tutto oltre alle varie russian business network che controllano in modo malavitoso ci sono migliaia di server che sono e saranno sempre imbloccabili.
per quanto riguarda i rischi non usate mai Dc++ e figli perchè l'IP in questi p2p anche un cieco riuscirebbe a trovarlo e a localizzarvi con molta accuratezza, proxatevi sempre, oramai con 5 euro al mese siete nattati e a menoche' non sharate tonnellate di files problemi non dovrebbero esserci.
Le legislazioni dei vari paesi mondiali sono incredibilmente diverse tra loro e mai potranno conciliare per favorire una determinata classe musicale o major hollywoodiana, paesi come la cina e la russia brulicano di server rent dove passa di tutto oltre alle varie russian business network che controllano in modo malavitoso ci sono migliaia di server che sono e saranno sempre imbloccabili.
per quanto riguarda i rischi non usate mai Dc++ e figli perchè l'IP in questi p2p anche un cieco riuscirebbe a trovarlo e a localizzarvi con molta accuratezza, proxatevi sempre, oramai con 5 euro al mese siete nattati e a menoche' non sharate tonnellate di files problemi non dovrebbero esserci.
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Se volete il mio giudizio personale la situazione è vergognosa.
Vi faccio un esempio:
wXw.shoc"k"models.ru,forum ostato su un server legato al crimine organizzato (sullo stesso server sono ostati parecchi siti di sharing, anche famosi).
Il webmaster di questo sito pubblica indiscriminatamente nome e cognome reale delle attrici russe e poi chiede 500 usd per cancellarlo (estorsione). Allo stesso nominativo (whois) fanno capo gli stessi siti di sharing denominando una vera e propria associazione per delinquere. Pagare sui circuiti di sharing molto spesso significa finanziare queste organizzazioni.
Il pedo è il meno, le parole di Balkan vi dovrebbero rendere l'idea. Sullo stesso server e con lo stesso "whois" sono ostati siti di SM che hanno poco a che fare con la 2257 e, sempre sullo stesso server ci sono i relativi broker di pagamento con carta di credito.
Qui non si tratta di protezione dei diritti o di "IP crime" ma di vere e proprie organizzazioni senza scrupoli che fanno dello sharing una fonte di guadagno che naturalmente viene reinvestita in contenuti illegali.
Parecchi forum ultimamente bannano e cancellano ogni tipo di riferimento a determinati circuiti, e le polemiche infiammano sopratutto tra i webmaster che promuovono i contenuti.
Ci tengo a precisare: il server in questione è in olanda, il titolare "whois" dei domini è in Russia (all'indirizzo indicato non esiste nessun ufficio in merito), i broker di pagamento a Malta.
Io vivo in Russia, e so come vive questa gente; le prime vittime del pedo e del SM estremo arrivano dagli Urali o dalla zona di Vladivostok. I papponi Russi non hanno scrupoli e la 2257 non sanno nemmeno cosa sia. Rendetevi conto che la schiavitù quì esiste ancora, quì puoi ancora comprare una persona come fosse un elettrodomestico.
Ma il mercato di questi contenuti è prettamente europeo (nemmeno americano).
Perchè i riferimenti all'Olanda? Rendiamoci conto che l'Olanda è sempre stato il primo produttore di contenuti teen al mondo, il lavoro spesso come cameraman per il più grossi sito ci contenuti teen Olandese, e quello che mi chiedono di girare è VERGOGNOSO e, a volte, mi rifiuto di vestire le girls come vorrebbero loro (comunque con maggiorenni e documentazione completa), uno dei primi acquirenti nel mercato DVD di questa compagnia che ormai lavora prettamente con internet è l'Italia.
Prima lo sharing mi faceva incazzare solo per una questione di "rights", adesso i motivi sono altri e ben più forti. Non credo di perderci nulla, chi sceglie lo sharing non pagherebbe mai in un sito adult, ma molto spesso lo sharing è scomodo, pagare una membership in un sito hard è più semplice e veloce.
Dopo quello che ho saputo oggi non ho più parole. Forse in partenza il sistema era buono, ma adesso è diventato solo un serbatoio per permettere a pedo e deviati di scambiarsi le loro porcherie.
Vi faccio un esempio:
wXw.shoc"k"models.ru,forum ostato su un server legato al crimine organizzato (sullo stesso server sono ostati parecchi siti di sharing, anche famosi).
Il webmaster di questo sito pubblica indiscriminatamente nome e cognome reale delle attrici russe e poi chiede 500 usd per cancellarlo (estorsione). Allo stesso nominativo (whois) fanno capo gli stessi siti di sharing denominando una vera e propria associazione per delinquere. Pagare sui circuiti di sharing molto spesso significa finanziare queste organizzazioni.
Il pedo è il meno, le parole di Balkan vi dovrebbero rendere l'idea. Sullo stesso server e con lo stesso "whois" sono ostati siti di SM che hanno poco a che fare con la 2257 e, sempre sullo stesso server ci sono i relativi broker di pagamento con carta di credito.
Qui non si tratta di protezione dei diritti o di "IP crime" ma di vere e proprie organizzazioni senza scrupoli che fanno dello sharing una fonte di guadagno che naturalmente viene reinvestita in contenuti illegali.
Parecchi forum ultimamente bannano e cancellano ogni tipo di riferimento a determinati circuiti, e le polemiche infiammano sopratutto tra i webmaster che promuovono i contenuti.
Ci tengo a precisare: il server in questione è in olanda, il titolare "whois" dei domini è in Russia (all'indirizzo indicato non esiste nessun ufficio in merito), i broker di pagamento a Malta.
Io vivo in Russia, e so come vive questa gente; le prime vittime del pedo e del SM estremo arrivano dagli Urali o dalla zona di Vladivostok. I papponi Russi non hanno scrupoli e la 2257 non sanno nemmeno cosa sia. Rendetevi conto che la schiavitù quì esiste ancora, quì puoi ancora comprare una persona come fosse un elettrodomestico.
Ma il mercato di questi contenuti è prettamente europeo (nemmeno americano).
Perchè i riferimenti all'Olanda? Rendiamoci conto che l'Olanda è sempre stato il primo produttore di contenuti teen al mondo, il lavoro spesso come cameraman per il più grossi sito ci contenuti teen Olandese, e quello che mi chiedono di girare è VERGOGNOSO e, a volte, mi rifiuto di vestire le girls come vorrebbero loro (comunque con maggiorenni e documentazione completa), uno dei primi acquirenti nel mercato DVD di questa compagnia che ormai lavora prettamente con internet è l'Italia.
Prima lo sharing mi faceva incazzare solo per una questione di "rights", adesso i motivi sono altri e ben più forti. Non credo di perderci nulla, chi sceglie lo sharing non pagherebbe mai in un sito adult, ma molto spesso lo sharing è scomodo, pagare una membership in un sito hard è più semplice e veloce.
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- bellavista
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- Località: Sticazzi.
Si tende sempre ad essere di parte. E sul web noi siamo fruitori quindi siamo dalla parte opposta rispetto alle major. Ma volendo essere obbiettivi: una società che produce entertainment ed a un certo punto si trova con questo entertainment diffuso gratis si trova con un enorme danno economico.cimmeno ha scritto:
se un'azienda va in crisi perchè i suoi contenuti vengono scambiati, il suo piano industriale è fatto male, facciamocene una ragione.
Ricordo molti anni fa quando nelle videoteche venivano noleggiati i cd musicali. Cosa succedeva? Che la gente noleggiava un giorno il cd, se lo copiava e lo restituiva. Spendendo 3.000 lire invece che 30.000. Questa pratica fu bloccata (non ricordo ora se per legge o con accordo tra le parti).
Ma in ogni caso questo comportava che:
ogni videoteca comprasse vari cd
che l'utente se lo noleggiasse pagando
Ora la stessa cosa funziona con lo sharing con una sola diffeenza:
il prodotto basta che lo compri una persona in tutto il mondo
gli utenti non pagano nemmeno il noleggio
Lo sharing quindi cambia le dinamiche di mercato ed è ovvio che le aziende tentano entrambe le strade: la prima è trovare altri modi di guadagnare, la seconda è cercare di abolire o limitare la pratica.
Dal punto di vista delle imprese la cosa è assolutamente normale. E sinceramente tra le aziende farmaceutiche che aumentano i profitti inventandosi malattie, le aziende alimentari che aumentano i profitti riducendo la qualità del cibo e gli sfigati delle major che cercano di sopravvivere non facendoti copiare i loro cd io non posso che sentirmi più vicini a questi ultimi

Capisco il "business plan" dei major. Il mio problema e' il periodo della conservazione dei diritti d'autore, e il modo di distribuzuine dei film.bellavista ha scritto:Si tende sempre ad essere di parte. E sul web noi siamo fruitori quindi siamo dalla parte opposta rispetto alle major. Ma volendo essere obbiettivi: una società che produce entertainment ed a un certo punto si trova con questo entertainment diffuso gratis si trova con un enorme danno economico.cimmeno ha scritto:
se un'azienda va in crisi perchè i suoi contenuti vengono scambiati, il suo piano industriale è fatto male, facciamocene una ragione.
Ricordo molti anni fa quando nelle videoteche venivano noleggiati i cd musicali. Cosa succedeva? Che la gente noleggiava un giorno il cd, se lo copiava e lo restituiva. Spendendo 3.000 lire invece che 30.000. Questa pratica fu bloccata (non ricordo ora se per legge o con accordo tra le parti).
Ma in ogni caso questo comportava che:
ogni videoteca comprasse vari cd
che l'utente se lo noleggiasse pagando
Ora la stessa cosa funziona con lo sharing con una sola diffeenza:
il prodotto basta che lo compri una persona in tutto il mondo
gli utenti non pagano nemmeno il noleggio
Lo sharing quindi cambia le dinamiche di mercato ed è ovvio che le aziende tentano entrambe le strade: la prima è trovare altri modi di guadagnare, la seconda è cercare di abolire o limitare la pratica.
Dal punto di vista delle imprese la cosa è assolutamente normale. E sinceramente tra le aziende farmaceutiche che aumentano i profitti inventandosi malattie, le aziende alimentari che aumentano i profitti riducendo la qualità del cibo e gli sfigati delle major che cercano di sopravvivere non facendoti copiare i loro cd io non posso che sentirmi più vicini a questi ultimi
Non sono avvocato, e non conosco le regole dei vari paesi del mondo, ma credo che nell'inizio in America i diritti si conservavano per circa 13 anni, dopo fu allungato a 27 anni, e ora e' diventato quasi un'eternita'.
Insomma quande volte ci vogliono guadagnare su un film che e' stato prodotto 30-40-50 anni fa?
Se un tale film usci nelle sale di cinema nel 1953, fu proiettato in vari paesi, e con l'avvento del TV, fu anche venduto in varie rete televisive, e poi VHS, DVD.
Se il videoregistratore (che a quell'ora era il "nemico" dei majors) non fosse stato inventato verso la fine degli anni 70 e commercializzato per uso personale verso l'inizio degli anni 80, mi chiedo dove sarebbero ora. I majors incassano +3 volte su vendite DVD, che in sale di cinema. E parlano sempre di pirateria.
Se uno copia o scarica illegalmente INDIANA JONES AND THE KINGDOM OF THE CRYSTAL SKULL, questo non vuol dire che lui sarebbe disposto a spendere 10 euro per vederlo in sala di cinema oppure 25-30 euro per averlo in DVD. I majors sono sull'illusione erronea che tutti i scarichi "illegali" di un film equivale a una perdita monetaria (equivalente al costo di distribuzione del prodotto).
Prima del videoregistratore, i film si vedevano in sale cinmtografiche (e piu' tardi con vari tagli) in televisione. Non esistevano pirati di film.
Guarda cos'e successo per la musica. Le vendite di CD erano diminuite del circa 30%. Arriva Apple e offre alle case discografiche di fornirgli le canzoni che vendono a $1 ciascuna su scarichi legittimi.
Per il cinema, i majors non cedono. Non vogliono offrire i loro film on-line. Insistono su DRM, che si puo visionare soltanto su un computer. Credono ancora su un disco DVD e cofanetto di plastica.
Se compro un film DVD in Nord America, ho una scelta di 3-4 lingue (inglese, francese, spagnolo, cinese/portoghese al massimo). Se voglio sentirlo in italiano, non c'e nessuna possibilita' in versione NTSC. Sono abbligato di comprarmi un'altra versione di un distributore europeo che mi vende un DVD in formato Pal che non posso visionare siccome il mio lettore non lo permette. Ed ecco li, i majors mettono sempre degli ostacoli per i tipi di film che io vorrei acquistare. Se io voglio CINEMA PARADISO, il distributore Nord-Americano mi da un versione abbreviata. So voglio la versione integrale, devo cercarlo in Italia (un DVD che io NON potrei visionare in un lettore DVD venduto in America). La Warners ha distribuito in Nord America il suspense francese "ILS" (THEM). Anche se indicano sul cofanetto che la versione e' in formato widescreen, infatti e' full-screen, e senza i sottotitoli (c'e soltanto la pista originale francese, oppure quella doppiata in inglese). Ma e' un modo di commercializzare i film? Se cerchi CLEOPATRA, trovi soltanto la versione del 1963 con Liz Taylor (se la vedi in televisione, la trasmettono in full-screen!), ma quella del 1934 della Paramount e' introvabile. La trovi soltanto da recente nella collezione dei film di Cecil B De Mille (ma non individualmente). Se non ci sei e non ci vuoi essere un pirata, te lo fanno diventare prima o poi.
- bellavista
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D'accordo con te len su varie cose. E' l'argomento generale che mi lasci indifferente. Io prima di internet spendevo molti soldi il film e musica (e dico molti). Una volta arrivata internet questa spesa si è ridotta ad una cifra prossima a zero.
E' evidente che le major vogliono guadagnare con il loro prodotto. E chi ne lo sfrutta vuole pagare il meno possibile. Ma resta sempre intrattenimento. Se il p2p verrà bloccato ritorneró a spendere per film e musica.
Questo non è un discorso comparabile ad altre imprese che mettono a rischio la salute pubblica per fare profitti. Questo è un passatempo: se non trovo indiana jones sul web e non voglio pagare il cinema non me lo vedo e amen.
E' evidente che le major vogliono guadagnare con il loro prodotto. E chi ne lo sfrutta vuole pagare il meno possibile. Ma resta sempre intrattenimento. Se il p2p verrà bloccato ritorneró a spendere per film e musica.
Questo non è un discorso comparabile ad altre imprese che mettono a rischio la salute pubblica per fare profitti. Questo è un passatempo: se non trovo indiana jones sul web e non voglio pagare il cinema non me lo vedo e amen.

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
Prima del VCR, facevo la collezione di film classici di Keaton-Chaplin in 8m di una ditta nell'Ohio che si chiamava Blackhawk (erano buoni ma certo erano copie di copie di copie nel "public domain"). Chaplin conservava gli originali nei suoi archivi personali e non desiderava proiettarli o distribuirli in nessuno modo. Gli eredi li hanno svincolati soltano uno-2 anni fa.bellavista ha scritto:D'accordo con te len su varie cose. E' l'argomento generale che mi lasci indifferente. Io prima di internet spendevo molti soldi il film e musica (e dico molti). Una volta arrivata internet questa spesa si è ridotta ad una cifra prossima a zero.
E' evidente che le major vogliono guadagnare con il loro prodotto. E chi ne lo sfrutta vuole pagare il meno possibile. Ma resta sempre intrattenimento. Se il p2p verrà bloccato ritorneró a spendere per film e musica.
Questo non è un discorso comparabile ad altre imprese che mettono a rischio la salute pubblica per fare profitti. Questo è un passatempo: se non trovo indiana jones sul web e non voglio pagare il cinema non me lo vedo e amen.
Ma mi chiedo semplicemente se tutti quelli che scaricano il film di INDIANA JONES lo fanno per un grande desiderio personale di vederlo, oppure e' una semplice fantasia di vantarsi davanti agli amici (oppure farci i soldi vendendo copie a "amici" e tranieri). Non credo che ogni scarico "illegale" di un tale film equivale a una perdita monetaria per il produttore.
Cioe' quando sento dire che nel 2007 i majors hanno perso $xxx in Cina, Messico, ecc. come fanno a stabilire una tale cifra?
Ora ti mettono in galera per aver filmato (con una piccola cinepresa) un film in una sala cinematografica. Te la svigni con meno se hai commesso un crimine di truffa o di violenza..