
[O.T.] Hendrix, migliore chitarra del rock
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Squirto ha scritto:Rex_Sinner ha scritto:E non ce n'eravamo mica accorti... hai solo definito gli Iron Maiden "epic metal"....tao ha scritto:oh intendiamoci io il metal lo conosco molto relativamente e per lo più in maniera forzatamente incidentale.......![]()
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vade retro!
sarebbe come definire stevie ray vaughan "slow hand"...



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Titolo Jimi Hendrix
Autore Hendrix Janie L.; McDermott John
Prezzo € 45,00
Dati 2007, 64 p., ill., rilegato
Editore White Star
In sintesi
Il libro accende i riflettori sulla vita dell'icona della musica che, con il suo rivoluzionario stile elettrico, ha accompagnato una nuova generazione al centro del rock and roll. I co-autori Janie Hendrix e John McDermott, grazie all'esclusiva possibilità di accesso agli archivi privati di famiglia, raccontano, anche attraverso l'ausilio di inediti memorabilia, la vibrante vita di Jimi, dagli anni della sua formazione in una Seattle difficile, passando attraverso il breve periodo trascorso sotto gli occhi di un pubblico adorante, fino ai momenti che hanno seguito la sua prematura scomparsa. Al volume è allegato un CD contenente interviste e brani musicali.
Autore Hendrix Janie L.; McDermott John
Prezzo € 45,00
Dati 2007, 64 p., ill., rilegato
Editore White Star
In sintesi
Il libro accende i riflettori sulla vita dell'icona della musica che, con il suo rivoluzionario stile elettrico, ha accompagnato una nuova generazione al centro del rock and roll. I co-autori Janie Hendrix e John McDermott, grazie all'esclusiva possibilità di accesso agli archivi privati di famiglia, raccontano, anche attraverso l'ausilio di inediti memorabilia, la vibrante vita di Jimi, dagli anni della sua formazione in una Seattle difficile, passando attraverso il breve periodo trascorso sotto gli occhi di un pubblico adorante, fino ai momenti che hanno seguito la sua prematura scomparsa. Al volume è allegato un CD contenente interviste e brani musicali.
Dal sito de Il Messaggero (12 novembre 2008)
Addio a Mitch Mitchell
mitico batterista di Jimi Hendrix
Mitch Mitchell, l'ex batterista negli anni Sessanta del leggendario gruppo di Jimi Hendrix, è stato trovato morto ieri nella stanza di un albergo di Portland, nello Stato dell'Oregon (Usa). Aveva 62 anni. Lo ha reso noto il sito ufficiale di Jimi Hendrix secondo il quale le cause del decesso sono naturali. Il batterista era a Portland per l'ultima tappa dell' Experience Hendrix, un tour di concerti in 18 città degli Usa organizzato per celebrare il grande chitarrista.
«Siamo tutti distrutti alla notizia della morte di Mitch. Era un uomo meraviglioso, un musicista geniale e un vero amico», ha detto Janie Hendrix, sorella del chitarrista morto nel 1970 e dirigente del Tour.
L'ultimo superstite di The Jimi Hendix Experience. Di origine britannica, Mitchell era l'ultimo superstite del mitico gruppo di Hendrix, The Jimi Hendix Experience. E' stato uno dei più innovativi batteristi del rock, tra l'altro, il primo a suonare con lo strumento amplificato. La sua morte chiude l'avventura che lo ha portato nella leggenda con la Jimi Hendrix Experience, il più esplosivo trio
della storia del rock'n'roll. Hendrix, il genio voodoo della chitarra elettrica, è morto il 18 settembre del 1970, a 27 anni consumato dagli eccessi. Noel
Redding, il chitarrista che per suonare con gli Experience si era trasformato in bassista, se ne è andato nel 2003, a 57 anni, avvilito dai rimpianti.
Era nato nel 1947 e quando Chas Chandler, l'ex bassista degli Animals diventato il manager di Hendrix lo scritturó, aveva 23 anni. Si dimostró subito il batterista ideale per quel chitarrista rivoluzionario grazie al suo stile dalla concezione jazzistica che superava il tradizionale ruolo di puro accompagnamento ritmico della batteria. Mitchell si inseriva nel discorso solistico e farlo con Hendrix voleva dire lavorare per Quattro. Gli anni di Are you experienced, Axis bold as love ed Electric Ladyland sono stati un periodo irripetibile ma anche infernale, fatto di folli tour in giro per il mondo: attorno a Hendrix nacque un business miliardario del quale Mitchell e Redding hanno visto solo le briciole. In compenso entrambi furono travolti da quell'epoca di eccessi chimici e sesso furibondo.
Le collaborazioni. Tra le imprese professionali di Mitch Mitchell lontano da Hendrix c'è quella con I Dirty Mac, super band formata con John Lennon, Eric Clapton e Keith Richards per il Rock'n'roll Circus dei Rolling Stones, le collaborazioni con Muddy Waters e assi della chitarra come John McLaughlin, Larry Coryell e Jeff Beck. In Italia lo ricordiamo per il tour compiuto con Francesco De Gregori ai tempi di Viva l'Italia.
Addio a Mitch Mitchell
mitico batterista di Jimi Hendrix
Mitch Mitchell, l'ex batterista negli anni Sessanta del leggendario gruppo di Jimi Hendrix, è stato trovato morto ieri nella stanza di un albergo di Portland, nello Stato dell'Oregon (Usa). Aveva 62 anni. Lo ha reso noto il sito ufficiale di Jimi Hendrix secondo il quale le cause del decesso sono naturali. Il batterista era a Portland per l'ultima tappa dell' Experience Hendrix, un tour di concerti in 18 città degli Usa organizzato per celebrare il grande chitarrista.
«Siamo tutti distrutti alla notizia della morte di Mitch. Era un uomo meraviglioso, un musicista geniale e un vero amico», ha detto Janie Hendrix, sorella del chitarrista morto nel 1970 e dirigente del Tour.
L'ultimo superstite di The Jimi Hendix Experience. Di origine britannica, Mitchell era l'ultimo superstite del mitico gruppo di Hendrix, The Jimi Hendix Experience. E' stato uno dei più innovativi batteristi del rock, tra l'altro, il primo a suonare con lo strumento amplificato. La sua morte chiude l'avventura che lo ha portato nella leggenda con la Jimi Hendrix Experience, il più esplosivo trio
della storia del rock'n'roll. Hendrix, il genio voodoo della chitarra elettrica, è morto il 18 settembre del 1970, a 27 anni consumato dagli eccessi. Noel
Redding, il chitarrista che per suonare con gli Experience si era trasformato in bassista, se ne è andato nel 2003, a 57 anni, avvilito dai rimpianti.
Era nato nel 1947 e quando Chas Chandler, l'ex bassista degli Animals diventato il manager di Hendrix lo scritturó, aveva 23 anni. Si dimostró subito il batterista ideale per quel chitarrista rivoluzionario grazie al suo stile dalla concezione jazzistica che superava il tradizionale ruolo di puro accompagnamento ritmico della batteria. Mitchell si inseriva nel discorso solistico e farlo con Hendrix voleva dire lavorare per Quattro. Gli anni di Are you experienced, Axis bold as love ed Electric Ladyland sono stati un periodo irripetibile ma anche infernale, fatto di folli tour in giro per il mondo: attorno a Hendrix nacque un business miliardario del quale Mitchell e Redding hanno visto solo le briciole. In compenso entrambi furono travolti da quell'epoca di eccessi chimici e sesso furibondo.
Le collaborazioni. Tra le imprese professionali di Mitch Mitchell lontano da Hendrix c'è quella con I Dirty Mac, super band formata con John Lennon, Eric Clapton e Keith Richards per il Rock'n'roll Circus dei Rolling Stones, le collaborazioni con Muddy Waters e assi della chitarra come John McLaughlin, Larry Coryell e Jeff Beck. In Italia lo ricordiamo per il tour compiuto con Francesco De Gregori ai tempi di Viva l'Italia.
Quoto questo post, ma sono (più o meno) d'accordo su tutto ció che hai scritto in questo topic.XCLARAX ha scritto:a me i virtuosismi specie in ambito rock proprio non mi piacciono....anzi secondo me sono un pó segaioli come attitudine...ecco fatta eccezione per john fahey e altri mostri del fingerpicking...io preferisco i chitarristi più sgraziati, quelli che vomitano (in senso metaforico ) sulla loro chitarra
(Il pluriquote è trooppo virtuosistico!

Un saluto a Mitch Mitchell.
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dada ha scritto:Quoto questo post, ma sono (più o meno) d'accordo su tutto ció che hai scritto in questo topic.XCLARAX ha scritto:a me i virtuosismi specie in ambito rock proprio non mi piacciono....anzi secondo me sono un pó segaioli come attitudine...ecco fatta eccezione per john fahey e altri mostri del fingerpicking...io preferisco i chitarristi più sgraziati, quelli che vomitano (in senso metaforico ) sulla loro chitarra
(Il pluriquote è trooppo virtuosistico!)
Un saluto a Mitch Mitchell.
Eccolo, un chitarrista poco conosciuto ma di quelli che non si dimenticano.
Rock - Blues in forma molto particolare.
Gran voce, tecnica unica, feeling immediato (anche per la qualità delle registrazioni in studio)
Il suo album migliore:

La verità non si pulisce i piedi prima di entrare in salotto. (Derek Raymond)
1) Jimi Hendrix
2) Rory Gallagher
3) Jimmy Page
4) Alvin Lee
5) Randy California
6) Mark Knopfler
7) Martin "Lancelot" Baree
Steve Hunter
9) Eric Clapton
10) Dick Wagner
Italiani
1) Bambi P.N. Fossati
2) Tolo Marton
3) Riccardo Zappa
4) Roberto Ciotti
5) Rodolfo Maltese
6) Franco Mussida
7) Alvaro Fella
Danilo Rustici
9) Corrado Rustici
10) Alberto Radius
2) Rory Gallagher
3) Jimmy Page
4) Alvin Lee
5) Randy California
6) Mark Knopfler
7) Martin "Lancelot" Baree

9) Eric Clapton
10) Dick Wagner
Italiani
1) Bambi P.N. Fossati
2) Tolo Marton
3) Riccardo Zappa
4) Roberto Ciotti
5) Rodolfo Maltese
6) Franco Mussida
7) Alvaro Fella

9) Corrado Rustici
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- superflowerpunkdiscopop
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- Antonchik
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Satriani è grandissimo.Ortheus ha scritto:Ieri sera ho acquistato Satriani Live.
Che chitarrista....
PS: come cazzo si fa a mettere Kurt Cobain al 12° posto e non vedere il suo nome tra i primi 100 di questa classifica.....
bó.
Anche il suo bassista, Stu Hamm, non è da meno

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
- vertigoblu
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quotissimo.Ortheus ha scritto:Ieri sera ho acquistato Satriani Live.
Che chitarrista....
PS: come cazzo si fa a mettere Kurt Cobain al 12° posto e non vedere il suo nome tra i primi 100 di questa classifica.....
bó.
grande artista il satch.
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky
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