E' FINITA : IL BELLO E' CHE NON LO CAPITE
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
E' FINITA : IL BELLO E' CHE NON LO CAPITE
RAGAZZI qui non capite cosa sta succedendo all'Italia con la famosa legge "antipirateria", non è finito lo scaricamento selvaggio (che magari è anche giusto) , ma bensi è finità la privacy e la libertà . Signore e signori ben venuti nel romanzo di Orwell: 1984
Caro Matt volevi partecipare al Grande Fratello? Bene ci sei dentro, ma il bello che non lo sai.
Posto un msg letto www.punto-informatico.it che puó rendere meglio le idee
ntercettazioni ad opera dei Provider
di Utente non registrato del 13/03/04 (22:26)
Ho notato che sul forum si sta facendo largo un curioso genere di "revisionismo" sul fatto che il decreto Urbani implichi o meno un'attività di "intercettazione" o di "filtro" da parte dei Provider.
In altre parole ci sono alcuni personaggi nel forum che, o per cercare di rassicurarsi da soli, o per fare da bastian contrari nel bailamme che il decreto ha sollevato, che fingono di non aver compreso cosa prevede il decreto.
Il fulcro del decreto Urbani - e non quindi un dettaglio accessorio - è proprio legato alla previsione di "delazione" da parte del fornitore dei servizi. Questa parte è definita "fondamentale" nella stessa relazione al decreto, ed è chiaramente esplicitata (per chi non fa finta di non capire) negli ultimi quattro commi dell'Art.1 del decreto.
Cosa mai vista prima (tanto per rispondere esplicitamente a tutti quelli che si chiedono "ma cosa è cambiato") al Provider è conferito non unpotere di denuncia, ma un DOVERE di denuncia all'Autorità giudiziaria.
Il succo, quindi, non è neppure nel fatto che i Provider siano tenuti a raccogliere e mantenere informazioni su chi pratica il peer to peer e a fornirle, su richiesta, all'Autorità giudiziaria.
Tutto si gioca sul fatto che che i Provider debbono segnalare all'Autorità i comportamenti illeciti di cui abbiano avuto effettiva conoscenza, pena la sanzione milionaria. Ora, se si aggancia alla dicitura "di cui abbiano avuto effettiva conoscenza" l'idea che c'è un'infinità di cose che il Provider "non puó non sapere", ecco che l'attività di "filtro" appare chiarissima a chiunque.
Per portare un esempio a me caro, Fastweb non puó non sapere cosa scambiano i suoi utenti su Vulcano, e quindi DEVE denunciarli all'Autorità Giudiziaria. Peraltro, in quali modi un Provider potrebbe "avere effettiva conoscenza della presenza di contenuti illeciti", se non andandoci a mettere il naso? Con informatori? Per sentito dire? Ad intuito?
Al provider viene suggerito di utilizzare la sua particolarissima posizione di "fornitore di connettività " per mettere il naso nella connettività stessa (ossia guardarti nel PC come fa qualunque altro utente Peer to Peer,o, magari, sniffarti la connessione). Questo significa che al Provider è assegnata una funzione di CONTROLLO PREVENTIVO, ulteriore e parallela rispetto a quella dell'Autorità Giudiziaria.
In altre parole non è la Polizia Postale che, in odore di reato e in seguito all'autorizzazione di un PM, chiede informazioni al Provider su un determinato utente e, eventualmente, ne intercetta le comunicazioni. Al contrario, è lasciato al Provider l'iniziativa di denuncia dove LUI (il Provider) creda di poter intravedere la commissione dell'illecito, pena la sanzione.
Io non capisco davvero come si possa far finta di non saper leggere il tenore del decreto (comma 6 Art.1 su tutti).
E se qualcuno si sentisse di dire "Ehi! Ma la privacy allora? Questo decreto è incostituzionale!", io mi sentirei di rispondere "Bella scoperta!".
Qui si sta sempre a parlare di USA, ma negli USA non se lo sognano nemmeno di obbligare il Provider alla denuncia dei propri utenti!
Comunque, tutto questo era giusto per quelli che continuano a menarla con "Ma in fondo non è cambiato nulla..."
Caro Matt volevi partecipare al Grande Fratello? Bene ci sei dentro, ma il bello che non lo sai.
Posto un msg letto www.punto-informatico.it che puó rendere meglio le idee
ntercettazioni ad opera dei Provider
di Utente non registrato del 13/03/04 (22:26)
Ho notato che sul forum si sta facendo largo un curioso genere di "revisionismo" sul fatto che il decreto Urbani implichi o meno un'attività di "intercettazione" o di "filtro" da parte dei Provider.
In altre parole ci sono alcuni personaggi nel forum che, o per cercare di rassicurarsi da soli, o per fare da bastian contrari nel bailamme che il decreto ha sollevato, che fingono di non aver compreso cosa prevede il decreto.
Il fulcro del decreto Urbani - e non quindi un dettaglio accessorio - è proprio legato alla previsione di "delazione" da parte del fornitore dei servizi. Questa parte è definita "fondamentale" nella stessa relazione al decreto, ed è chiaramente esplicitata (per chi non fa finta di non capire) negli ultimi quattro commi dell'Art.1 del decreto.
Cosa mai vista prima (tanto per rispondere esplicitamente a tutti quelli che si chiedono "ma cosa è cambiato") al Provider è conferito non unpotere di denuncia, ma un DOVERE di denuncia all'Autorità giudiziaria.
Il succo, quindi, non è neppure nel fatto che i Provider siano tenuti a raccogliere e mantenere informazioni su chi pratica il peer to peer e a fornirle, su richiesta, all'Autorità giudiziaria.
Tutto si gioca sul fatto che che i Provider debbono segnalare all'Autorità i comportamenti illeciti di cui abbiano avuto effettiva conoscenza, pena la sanzione milionaria. Ora, se si aggancia alla dicitura "di cui abbiano avuto effettiva conoscenza" l'idea che c'è un'infinità di cose che il Provider "non puó non sapere", ecco che l'attività di "filtro" appare chiarissima a chiunque.
Per portare un esempio a me caro, Fastweb non puó non sapere cosa scambiano i suoi utenti su Vulcano, e quindi DEVE denunciarli all'Autorità Giudiziaria. Peraltro, in quali modi un Provider potrebbe "avere effettiva conoscenza della presenza di contenuti illeciti", se non andandoci a mettere il naso? Con informatori? Per sentito dire? Ad intuito?
Al provider viene suggerito di utilizzare la sua particolarissima posizione di "fornitore di connettività " per mettere il naso nella connettività stessa (ossia guardarti nel PC come fa qualunque altro utente Peer to Peer,o, magari, sniffarti la connessione). Questo significa che al Provider è assegnata una funzione di CONTROLLO PREVENTIVO, ulteriore e parallela rispetto a quella dell'Autorità Giudiziaria.
In altre parole non è la Polizia Postale che, in odore di reato e in seguito all'autorizzazione di un PM, chiede informazioni al Provider su un determinato utente e, eventualmente, ne intercetta le comunicazioni. Al contrario, è lasciato al Provider l'iniziativa di denuncia dove LUI (il Provider) creda di poter intravedere la commissione dell'illecito, pena la sanzione.
Io non capisco davvero come si possa far finta di non saper leggere il tenore del decreto (comma 6 Art.1 su tutti).
E se qualcuno si sentisse di dire "Ehi! Ma la privacy allora? Questo decreto è incostituzionale!", io mi sentirei di rispondere "Bella scoperta!".
Qui si sta sempre a parlare di USA, ma negli USA non se lo sognano nemmeno di obbligare il Provider alla denuncia dei propri utenti!
Comunque, tutto questo era giusto per quelli che continuano a menarla con "Ma in fondo non è cambiato nulla..."
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 78625
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
Ho paura sia la fine del porno via internet e, per quanto mi riguarda, del porno in generale. Mi limiteró a scaricare qualche foto. Anche se sto pensando a un abbonamento Adultbouncer.
I cd a 20 euro non li compro e non intendo tornare a noleggiare merdose vhs doppiate col culo e vecchie di 10 anni. Nella mia zona poi...è già un miracolo trovare la cassette di Selen. E se voglio vedere un prodotto che in ItaGlia mai arriverà ?
Inoltre la normativa italiana è in contrasto con quella europea la quale non prevede il perseguimento di chi scarica audiovideo da internet a fini personali. Le teste di cazzo "liberali" si concentrano tutte nello stivale.
L' unica è sperare che spuntino come funghi utenti p2p che veicolano le informazioni in modo anonimo, criptato e decentralizzato.
I cd a 20 euro non li compro e non intendo tornare a noleggiare merdose vhs doppiate col culo e vecchie di 10 anni. Nella mia zona poi...è già un miracolo trovare la cassette di Selen. E se voglio vedere un prodotto che in ItaGlia mai arriverà ?
Inoltre la normativa italiana è in contrasto con quella europea la quale non prevede il perseguimento di chi scarica audiovideo da internet a fini personali. Le teste di cazzo "liberali" si concentrano tutte nello stivale.
L' unica è sperare che spuntino come funghi utenti p2p che veicolano le informazioni in modo anonimo, criptato e decentralizzato.
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 78625
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
Drogato_ di_porno ha scritto:Ho paura sia la fine del porno via internet e, per quanto mi riguarda, del porno in generale. Mi limiteró a scaricare qualche foto. Anche se sto pensando a un abbonamento Adultbouncer.
I cd a 20 euro non li compro e non intendo tornare a noleggiare merdose vhs doppiate col culo e vecchie di 10 anni. Nella mia zona poi...è già un miracolo trovare la cassette di Selen. E se voglio vedere un prodotto che in ItaGlia mai arriverà ?
Inoltre la normativa italiana è in contrasto con quella europea la quale non prevede il perseguimento di chi scarica audiovideo da internet a fini personali. Le teste di cazzo "liberali" si concentrano tutte nello stivale.
L' unica è sperare che spuntino come funghi utenti p2p che veicolano le informazioni in modo anonimo, criptato e decentralizzato.
a parte il fatto che del porno se ne fregano un cazzo, in quanto questa legge ha lo scopo di proteggere i film "normali" in particolare quelli italiani, quindi vanno alla ricerca di scambia "il signore degli anelli" non di chi scambia un film della vivid (che magari non sanno manco cosa è), ma il problema non è il p2p, che è aggirabile (basta vedere nel vademecum di Ink. ci sono programmi criptati) e inoltre non riguarda tutti (io per esempio compro solo materiale originale , cd musicali,dvd, videogames,etc.) , ma bensi l'incostituzionalità della cosa per lo stupro della privacy, che riguarda TUTTI ed è cosa molto grave.
Ah dimenticavo: la legge riguarda solo i film e non la musica e il software... chissà perchè? Mi sembra che un certo S.B. non abbia interessi nella musica ne nel software, bensi nel cinema.
-
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 3704
- Iscritto il: 11/11/2001, 1:00
- Località: roma
- Contatta:
Ragazzi ci siamo dimenticati di sottolineare che, dopo un bombardamento pubblicitario notevole e grazie all'intervento statale la linea minima adsl stia passando da 256/128 a 640/256...................e aggiungo pure che credo sia in automatico, visto che in questo momento sto complessivamente a 38.7 di download.
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 78625
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
- Inchiostro Simpatico
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 3290
- Iscritto il: 01/05/2001, 2:00
Rgazzi mi stupisco di voi bisogna vedere le cose con la giusta ottica e partire sempre dal fatto che chi fa le leggi ne capisce mediamente meno del settore che viene regolamentato.
Il decreto Urbani è una merda, ma analizziamo alcune cose:
I provider basano la loro fortuna sui servizi che offrono agli utenti e quindi più traffico hanno più soldi arrivano; sputtanarsi così fornendo dati personali ne vale la pena?
Il futuro del P2P si chiama trasferimenti sicuri, ovvero criptati, anonimi, con stanze chiuse e con accesso tramite passwrod (c'è un programma che credo diventerà il must). Come vedete la tecnologia è sempre un gradino avanti (e sempre lo sarà ). Dopo tutto il canale del nostro Forum in Filetopia ha la connessione criptata a 512 bit (potrebbe essere un buon punto di riferimento non credete?)
Emule per essere più sicura ha creato il protocollo Kademlia (per poter decentralizzare i server).
Comunque trovo doveroso combattere per il miglioramento della legge.
Il decreto Urbani è una merda, ma analizziamo alcune cose:
I provider basano la loro fortuna sui servizi che offrono agli utenti e quindi più traffico hanno più soldi arrivano; sputtanarsi così fornendo dati personali ne vale la pena?
Il futuro del P2P si chiama trasferimenti sicuri, ovvero criptati, anonimi, con stanze chiuse e con accesso tramite passwrod (c'è un programma che credo diventerà il must). Come vedete la tecnologia è sempre un gradino avanti (e sempre lo sarà ). Dopo tutto il canale del nostro Forum in Filetopia ha la connessione criptata a 512 bit (potrebbe essere un buon punto di riferimento non credete?)
Emule per essere più sicura ha creato il protocollo Kademlia (per poter decentralizzare i server).
Comunque trovo doveroso combattere per il miglioramento della legge.
Non sottovalutate la potenza di questo utente
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=5578&highlight=vademecum]Vademecum sul P2P[/url]
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=5578&highlight=vademecum]Vademecum sul P2P[/url]
Inchiostro Simpatico ha scritto: I provider basano la loro fortuna sui servizi che offrono agli utenti e quindi più traffico hanno più soldi arrivano; sputtanarsi così fornendo dati personali ne vale la pena?
Per il resto tutto giusto
Il problema è che se il decreto prevede un dovere di informazione, sputtanamento o no il provider deve informare, altrimenti in caso si scopra qualche comportamento illecito, esso rischia serie complicazioni di ordine amministrativo.
Non ho ancora letto il decreto e quindi non so di che genere siano le sanzioni, ma pare si tratti di sanzioni pecuniarie di alto impatto (pare fino a mezzo miliardo di lire).
Quindi non è questione di sputtanarsi ma di evitare problemi grossi di "money"....almeno in teoria.
Altra questione è invece la praticabilità di tali norme e la loro concreta applicazione..... ma questo è un altro discorso.
In ogni caso la tutela dei dati personali così tanto sbandierata a destra e a sinistra fa a pugni con una montagna di altri principi del pari apprezzabili: la sicurezza, la legalità è difficile conciliarli, ma non si puó dare con la destra e togliere con la sinistra.
Comunque secondo me qui non c'entra affatto la Privacy. Il codice della privacy dice che non si possono, in generale, divulgare dati sensibili, ma dice anche che per motivi di interesse pubblico ció è possibile. Il che significa, come del resto era anche prima, che se l'autorità giudiziaria chiede i LOG il provider deve darli.
Il problema dei contenuti illeciti attiene invece alla riservatezza della corrispondenza, o del domicilio. Valori garantiti dalla costituzione ed è su questo che si deve far leva.
Peró, sempre a mio sommesso avviso, se metto a disposizione di chiunque alcuni contenuti illeciti, non posso invocare un diritto di inviolabilità del domicilio. Posso invece farlo se lo scambio avviene in senso mirato. Ovvero io contatto X e solo a lui do un qualcosa in cambio di qualcos'altro, sicchè se qualcuno non richiesto si intrufola commette una vera e propria intrusione.
The last temptation is the highest treason
to do the right deed for the wrong reason
(T.S.Eliot, Assassinio nella Cattedrale)
to do the right deed for the wrong reason
(T.S.Eliot, Assassinio nella Cattedrale)
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 78625
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
- Inchiostro Simpatico
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 3290
- Iscritto il: 01/05/2001, 2:00
Gli IP nascosti, non sono portatori di sicurezza e di privacy, ti danno solo l'illusione di essere sicuro:
menu Start, Esegui. Scrivi NetStat e premi invio.
Verranno visualizzati tutti gli Ip delle persone a cui sei connesso
Anche se usi Kazaa, WinMx, o qualsiasi altro software che nasconde gli IP, anche se il traffico è criptato: gli IP sono sempre visualizzabili.
Usando semplicemente un programma di Windows.
NetStat > C:\IPlist.txt
Scrive tutti gli i IP in un simpatico file di testo che puoi spedire alla polizia postale, o usare per i tuoi attacchi. e hai usato ancora lo stessto strumento di windows.
Capirai quindi che nascondere gli IP dalla GUI del programma di dà la stessa sicurezza che hai spegnendo il monitor! = meno di ZERO
Chi dice che questo amenti la sicurezza sta mentendo. Stà cercando di convincerti che il suo software di P2P è più sicuro, ma non è vero.
L'unico modo di nascondere gli IP è usare un proxy(quelli decenti peró sono a pagamento)
menu Start, Esegui. Scrivi NetStat e premi invio.
Verranno visualizzati tutti gli Ip delle persone a cui sei connesso
Anche se usi Kazaa, WinMx, o qualsiasi altro software che nasconde gli IP, anche se il traffico è criptato: gli IP sono sempre visualizzabili.
Usando semplicemente un programma di Windows.
NetStat > C:\IPlist.txt
Scrive tutti gli i IP in un simpatico file di testo che puoi spedire alla polizia postale, o usare per i tuoi attacchi. e hai usato ancora lo stessto strumento di windows.
Capirai quindi che nascondere gli IP dalla GUI del programma di dà la stessa sicurezza che hai spegnendo il monitor! = meno di ZERO
Chi dice che questo amenti la sicurezza sta mentendo. Stà cercando di convincerti che il suo software di P2P è più sicuro, ma non è vero.
L'unico modo di nascondere gli IP è usare un proxy(quelli decenti peró sono a pagamento)
Non sottovalutate la potenza di questo utente
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=5578&highlight=vademecum]Vademecum sul P2P[/url]
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=5578&highlight=vademecum]Vademecum sul P2P[/url]
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 78625
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00