Chi ha succhiato dalla mammella del magico mondo delle province?
[O.T.] Siete dei piccoli Obama?
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- bellavista
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La Provincia è sempre stata una sinecura: del tutto priva di deleghe che non siano culturaliod ambientali.bellavista ha scritto:Dopo il comune parliamo dell'inutilità assoluta: le province.
Chi ha succhiato dalla mammella del magico mondo delle province?
Una cosa va detta: La Provincia favorisce l'indotto. Avere un bar od una edicola nei pressi del palazzodella provincia è una miniera d'oro
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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Declino questa affermazione, che condivido, a modo mio:jhonnybuccia ha scritto:la provincia è anche una garanzia democratica.
La Provincia è un Ente che tende a non rompere il cazzo ai singoli cittadini.
In questo è meritevole.
Terribile è invece l'autoritarismo della Regione e dello Stato (negli ultimi venti anni,si intende).
La Provincia è un Ente dialogante
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Parli perchè sai qualcosa di interessante o per populismo? L'ho specificato prima: non è una discussione da bar dove ognuno da il suo parere. E' una discussione dove chi sa da informazioni. Quindi chi non è "nell'ambiente" non partecipiimmobile0 ha scritto:Bella... la grana (visto che questo è l'ultimo fine che ti interessa) non la fai facendo il sindaco od il presidente della provincia.
Il ritorno ce l'hai facendo pressioni ed investimenti per le loro elezioni.
In moltissimi vogliono fare i sindaci delle città : vedi la corsa per roma, napoli, milano, bologna. In effetti pochi si interessano delle province di roma, napoli, milano, bologna.
Qui non si parla dello stipendio, ma del ritorno indiretto che puoi avere
E visto l'impegno che ci si mette per essere sindaco direi che il ritorno c'è eccome
I ritorni diretti cel'hai con il consenso.
Infatti come spieghi che nelle zone in cui vivo dal 1945 ad oggi non si è mai avuta alternanza?
Perchè hanno creato od usufruito di posti di lavoro affidandoli ai loro iscritti docg od ai loro discendenti; in politica questo è il consenso fideilizzato in assoluto.
Puó essere giusto, in quanto il lavoro non deve essere negato a nessuno, e comunque, anche se non condivido la parte politica hanno amministrato fino a
qualche anno fà abbastanza bene.
Il ritorno indiretto è il prezzo che ogni politico deve pagare alla parte od ai singoli che hanno contribuito alla sua elezione.
I modi sono i più svariati:
- acquisti preventivi di terreni agricoli e successivamente trasformazione in residenziali
- appalti opere pubbliche e manutenzioni
- posti chiave e consulenze riservate solo a coloro di comprovata fede politica
- creazione varie mafie del tecnigrafo, smaltimento rifiuti, peep e varie
E chi ne ha più ne metta.
Io comunque rimango dell'idea di E. Mattei "i politici sono come il taxi; li usi, li paghi ed arrivederci"
Infatti come spieghi che nelle zone in cui vivo dal 1945 ad oggi non si è mai avuta alternanza?
Perchè hanno creato od usufruito di posti di lavoro affidandoli ai loro iscritti docg od ai loro discendenti; in politica questo è il consenso fideilizzato in assoluto.
Puó essere giusto, in quanto il lavoro non deve essere negato a nessuno, e comunque, anche se non condivido la parte politica hanno amministrato fino a
qualche anno fà abbastanza bene.
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I modi sono i più svariati:
- acquisti preventivi di terreni agricoli e successivamente trasformazione in residenziali
- appalti opere pubbliche e manutenzioni
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Immobile, non per insistere: ma tu parli per esperienza diretta o per sentito dire? Cioè: sei nella politica o sei uno dei tanti (o meglio dei pochi) che non c'è ancora dentroimmobile0 ha scritto:I ritorni diretti cel'hai con il consenso.
Infatti come spieghi che nelle zone in cui vivo dal 1945 ad oggi non si è mai avuta alternanza?
Perchè hanno creato od usufruito di posti di lavoro affidandoli ai loro iscritti docg od ai loro discendenti; in politica questo è il consenso fideilizzato in assoluto.
Puó essere giusto, in quanto il lavoro non deve essere negato a nessuno, e comunque, anche se non condivido la parte politica hanno amministrato fino a
qualche anno fà abbastanza bene.
Il ritorno indiretto è il prezzo che ogni politico deve pagare alla parte od ai singoli che hanno contribuito alla sua elezione.
I modi sono i più svariati:
- acquisti preventivi di terreni agricoli e successivamente trasformazione in residenziali
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Nulla di male. Ma preferirei che qui parlassero gli insiderimmobile0 ha scritto:Non sono in politica.
Non la penso come la maggioranza del mio territorio e preferisco osservare; l'esperienze se leggi giornali, parecipi a dibattiti e/o
conferenze le evinci. Intendi: non il gossip o il sentito dire.
Di più non só
Mi interessano due argomenti:
-quanto rende stare in un ente proviciale?
-e il magioco mondo degli ex politici piazzati come dirigenti nelle società miste pubblico-private
chi bazzica queste cose?
- bellavista
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Per esempio una tecnica semplice per guadagnare con i comuni è questa:
-comprare un terreno agricolo, intestarlo ad una società prestanome
-poi far diventare il terreno edificabile
-rivenderlo o costruirci
investimento di 10 che diventa di 200 in un attimo
Mi piacerebbe che questo 3d si sviluppasse con queste info utili
-comprare un terreno agricolo, intestarlo ad una società prestanome
-poi far diventare il terreno edificabile
-rivenderlo o costruirci
investimento di 10 che diventa di 200 in un attimo
Mi piacerebbe che questo 3d si sviluppasse con queste info utili
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
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Nobel Pace a Obama 'Appello ad agire'
'Sorpreso dal conferimento, è appello ad agire'
09 ottobre, 18:21
NEW YORK - Il presidente Barack Obama ha detto oggi di essere ''sorpreso'' per il conferimento del Nobel per la Pace e di accettare il riconoscimento ''con profonda umilta'''. ''Accetto questo premio come una chiamata all'azione per tutte le nazioni davanti alle sfide del XXI secolo - ha aggiunto in una dichiarazione nel giardino della Casa Bianca - non lo considero un riconoscimento delle cose che ho fatto, ma piuttosto un'affermazione della leadership degli Stati Uniti''.
''Per essere onesto, non credo di meritare di essere in compagnia di tante figure che hanno cambiato il mondo e che mi hanno ispirato'', ha detto il presidente. Il Comitato per il Nobel aveva spiegato di avere assegnato il riconoscimento ad Obama ''per gli sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli'' mettendo in particolare l'accento sulla lotta alla proliferazione nucleare. ''Molto raramente una persona e' riuscita, al pari di Obama, a catturare l'attenzione del mondo e a dare al suo popolo speranza per un futuro migliore''. La notizia della vittoria del Nobel per la Pace ha colto di sorpresa la Casa Bianca. Il portavoce Robert Gibbs aveva reagito 'a caldo' con un email composto di una sola parola 'WOW!' (una esclamazione di sorpresa) prima di svegliare il presidente alle sei del mattino (circa un'ora dopo l'annuncio da Oslo) per comunicare la buona notizia. ''Non pensavo di svegliarmi cosi' stamattina'', ha poi detto il presidente Barack Obama commentando il Nobel per la Pace nel giardino della Casa Bianca. Obama ha detto che una delle figlie ha esclamato ''Papa', hai vinto il Nobel per la Pace e inoltre oggi e' il compleanno del cane Bo''. E l'altra: ''Papa', lo sai che adesso abbiano tre giorni di vacanza?'' (lunedi' e' festivo negli Usa). ''Questo tanto per tenere le cose in prospettiva'', ha aggiunto il presidente con un sorriso
Di solito il Comitato del Nobel informa il vincitore con un minimo di anticipo ma stavolta era stato deciso di non dare comunicazioni anticipate (anche per una questione di fusi orari) cosi' la decisione e' giunta alla Casa Bianca come una totale sorpresa. Il Nobel ad Obama ha colto di sorpresa anche il resto dell'America. Scatenando subito i critici del presidente che hanno definita ''prematura'' la scelta del Comitato norvegese. ''Obama finora ha fatto la pace solo con Hillary Clinton'', ha osservato con sarcasmo un editorialista del Wall Street Journal. Una osservazione generale e' che Obama rappresenta per adesso solo una speranza ma che sul piano concreto non ha raggiunto molti risultati pratici: dalla minaccia Iran alla pace in Medio Oriente, dall'Iraq alla non proliferazione nucleare il suo lavoro e' solo nella fase iniziale. Col paradosso che la decisione piu' importante, del neo-Nobel per la Pace, potrebbe essere nell'immediato futuro un aumento delle truppe Usa in Afghanistan. L'ex-presidente americano Jimmy Carter ha definito il conferimento del Nobel per la Pace a Barack Obama ''una audace affermazione di sostegno internazionale alla sua visione del mondo ed al suo impegno per realizzarla''. Ma il leader repubblicano Michael Steele ha detto che il riconoscimento e' in realta' solo ''un premio allo star power'' di un presidente che non ha ancora conseguito risultati. Obama e' il terzo presidente Usa in carica a ricevere il Nobel per la Pace. Nel 1906 il riconoscimento era andato al presidente Theodore Roosevelt. Nel 1919 il presidente Woodrow Wilson aveva ottenuto il Nobel per avere creato le premesse della nascita delle Nazioni Unite. Un altro presidente americano, Jimmy Carter, ha ricevuto il Nobel per la Pace ma solo nel 2002, cioe' due decenni dopo avere lasciato la Casa Bianca. Il premio era andato nel 2007 all'ex vicepresidente Al Gore per la sua crociata a favore dell' ambiente. Ma Obama ha battuto ogni record conquistando l'ambito riconoscimento solo nove mesi dopo il suo arrivo alla Casa Bianca. Obama andra' a Oslo il 10 dicembre prossimo a ritirare il premio.
IL PROFILO - Barack Obama è presidente degli Stati Uniti dal novembre del 2008, dopo una clamorosa vittoria contro lo sfidante repubblicano, John McCain. Obama è divenuto così il primo presidente afroamericano nella storia degli States. La speranza e l'idealismo unificatore sono i grandi temi che hanno richiamato grandi folle ad ogni sua apparizione pubblica, evocando paragoni con Martin Luther King e John F. Kennedy. L'atmosfera intensa dei comizi di Obama, che spinge qualcuno ad ascoltare a mani giunte le sue parole, non è dovuta solo alla sua indubbia abilità oratoria, ma anche al contenuto del suo messaggio.
La promessa di "cambiare" le cose a Washington è per Obama solo il primo passo verso il progetto ben più audace ed ambizioso di "cambiare l'America e poi il resto del mondo". A porlo sulla mappa politica degli Stati Uniti e nel cuore della gente fu uno straordinario discorso alla Convention Democratica del 2004, intitolato 'L'Audacia della Speranzà , dove l'idealismo di stampo kennedyano era esaltato da una oratoria alla King. Nato il 4 agosto 1961 a Honolulu (Hawaii) da un padre di colore (giunto negli Usa dal Kenya con una borsa di studio) e da una madre bianca (nata in Kansas e poi trasferita nelle Hawaii con i genitori) Barack Hussein Obama ha avuto una infanzia instabile: a due anni ha perso la figura del padre (andato via da casa per studiare ad Harvard), a sei anni è finito in Indonesia (col nuovo marito della madre), a dieci anni è tornato da solo nelle Hawaii per vivere con i nonni materni. E' molto bravo a scuola: entra alla Columbia University a New York, lavora come assistente sociale a Chicago, viene accettato alla prestigiosa Harvard Law School. Rifiuta le offerte d'impiego delle corporation di New York per tornare a Chicago per inseguire una missione sociale e anche l'amore: qui vive infatti Michelle Robinson, la ragazza che dopo un paio di anni diventerà sua moglie e la madre delle loro due bambine, Malia e Natasha.
A Chicago svolge opera di assistenza legale per i poveri ed insegna legge. Ma i suoi obiettivi sono più ambiziosi. Nel 1996 viene eletto al Senato dell'Illinois. Nel 2000 si candida al Congresso Usa come deputato ma viene battuto. Nel 2004 ci riprova, stavolta per il Senato Usa, e vince alla grande diventando il quinto senatore nero nella storia del Congresso americano. Nel 2007 alza il tiro candidandosi alla Casa Bianca: l'annuncio ufficiale arriva il 10 febbraio dalla stessa piazza davanti al Campidoglio di Springfield (Illinois) dove Abramo Lincoln quasi 150 anni prima aveva pronunciato uno storico discorso sulla necessità di restare uniti. Un simbolismo perfetto. Il 4 novembre del 2008 la trionfale vittoria che lo porta alla Casa Bianca, da dove, in pochi mesi, rilancia il dialogo con il mondo musulmano, affronta il delicato tema dei rapporti con l'Iran, avvia una intensa campagna contro la proliferazione nucleare, solo per citare i principali temi della sua azione in ambito internazionale.
BERLUSCONI A OBAMA, GIUSTO RICONOSCIMENTO A TUO LAVORO - ''L'attribuzione del premio Nobel per la pace e' un giusto riconoscimento al tuo lavoro per il rilancio di una politica di cooperazione fra i popoli. Il tuo sogno di un mondo senza armi nucleari e di dialogo tra tutte le nazioni ha riacceso la speranza di un futuro di pace. A nome mio, del mio governo e di tutto il popolo italiano ti esprimo le mie piu' affettuose congratulazioni''. E' il messaggio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al presidente Usa Barack Obama.
----------------------------
Sull'ultimo trafiletto devo ammettere: mi vengono in mente molte bestemmie, ma più sinteticamente un link ed una foto, che allego con superemotività fantozziana qui alla fine del mio post.
http://silvioperilnobel.sitonline.it/

'Sorpreso dal conferimento, è appello ad agire'
09 ottobre, 18:21
NEW YORK - Il presidente Barack Obama ha detto oggi di essere ''sorpreso'' per il conferimento del Nobel per la Pace e di accettare il riconoscimento ''con profonda umilta'''. ''Accetto questo premio come una chiamata all'azione per tutte le nazioni davanti alle sfide del XXI secolo - ha aggiunto in una dichiarazione nel giardino della Casa Bianca - non lo considero un riconoscimento delle cose che ho fatto, ma piuttosto un'affermazione della leadership degli Stati Uniti''.
''Per essere onesto, non credo di meritare di essere in compagnia di tante figure che hanno cambiato il mondo e che mi hanno ispirato'', ha detto il presidente. Il Comitato per il Nobel aveva spiegato di avere assegnato il riconoscimento ad Obama ''per gli sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli'' mettendo in particolare l'accento sulla lotta alla proliferazione nucleare. ''Molto raramente una persona e' riuscita, al pari di Obama, a catturare l'attenzione del mondo e a dare al suo popolo speranza per un futuro migliore''. La notizia della vittoria del Nobel per la Pace ha colto di sorpresa la Casa Bianca. Il portavoce Robert Gibbs aveva reagito 'a caldo' con un email composto di una sola parola 'WOW!' (una esclamazione di sorpresa) prima di svegliare il presidente alle sei del mattino (circa un'ora dopo l'annuncio da Oslo) per comunicare la buona notizia. ''Non pensavo di svegliarmi cosi' stamattina'', ha poi detto il presidente Barack Obama commentando il Nobel per la Pace nel giardino della Casa Bianca. Obama ha detto che una delle figlie ha esclamato ''Papa', hai vinto il Nobel per la Pace e inoltre oggi e' il compleanno del cane Bo''. E l'altra: ''Papa', lo sai che adesso abbiano tre giorni di vacanza?'' (lunedi' e' festivo negli Usa). ''Questo tanto per tenere le cose in prospettiva'', ha aggiunto il presidente con un sorriso
Di solito il Comitato del Nobel informa il vincitore con un minimo di anticipo ma stavolta era stato deciso di non dare comunicazioni anticipate (anche per una questione di fusi orari) cosi' la decisione e' giunta alla Casa Bianca come una totale sorpresa. Il Nobel ad Obama ha colto di sorpresa anche il resto dell'America. Scatenando subito i critici del presidente che hanno definita ''prematura'' la scelta del Comitato norvegese. ''Obama finora ha fatto la pace solo con Hillary Clinton'', ha osservato con sarcasmo un editorialista del Wall Street Journal. Una osservazione generale e' che Obama rappresenta per adesso solo una speranza ma che sul piano concreto non ha raggiunto molti risultati pratici: dalla minaccia Iran alla pace in Medio Oriente, dall'Iraq alla non proliferazione nucleare il suo lavoro e' solo nella fase iniziale. Col paradosso che la decisione piu' importante, del neo-Nobel per la Pace, potrebbe essere nell'immediato futuro un aumento delle truppe Usa in Afghanistan. L'ex-presidente americano Jimmy Carter ha definito il conferimento del Nobel per la Pace a Barack Obama ''una audace affermazione di sostegno internazionale alla sua visione del mondo ed al suo impegno per realizzarla''. Ma il leader repubblicano Michael Steele ha detto che il riconoscimento e' in realta' solo ''un premio allo star power'' di un presidente che non ha ancora conseguito risultati. Obama e' il terzo presidente Usa in carica a ricevere il Nobel per la Pace. Nel 1906 il riconoscimento era andato al presidente Theodore Roosevelt. Nel 1919 il presidente Woodrow Wilson aveva ottenuto il Nobel per avere creato le premesse della nascita delle Nazioni Unite. Un altro presidente americano, Jimmy Carter, ha ricevuto il Nobel per la Pace ma solo nel 2002, cioe' due decenni dopo avere lasciato la Casa Bianca. Il premio era andato nel 2007 all'ex vicepresidente Al Gore per la sua crociata a favore dell' ambiente. Ma Obama ha battuto ogni record conquistando l'ambito riconoscimento solo nove mesi dopo il suo arrivo alla Casa Bianca. Obama andra' a Oslo il 10 dicembre prossimo a ritirare il premio.
IL PROFILO - Barack Obama è presidente degli Stati Uniti dal novembre del 2008, dopo una clamorosa vittoria contro lo sfidante repubblicano, John McCain. Obama è divenuto così il primo presidente afroamericano nella storia degli States. La speranza e l'idealismo unificatore sono i grandi temi che hanno richiamato grandi folle ad ogni sua apparizione pubblica, evocando paragoni con Martin Luther King e John F. Kennedy. L'atmosfera intensa dei comizi di Obama, che spinge qualcuno ad ascoltare a mani giunte le sue parole, non è dovuta solo alla sua indubbia abilità oratoria, ma anche al contenuto del suo messaggio.
La promessa di "cambiare" le cose a Washington è per Obama solo il primo passo verso il progetto ben più audace ed ambizioso di "cambiare l'America e poi il resto del mondo". A porlo sulla mappa politica degli Stati Uniti e nel cuore della gente fu uno straordinario discorso alla Convention Democratica del 2004, intitolato 'L'Audacia della Speranzà , dove l'idealismo di stampo kennedyano era esaltato da una oratoria alla King. Nato il 4 agosto 1961 a Honolulu (Hawaii) da un padre di colore (giunto negli Usa dal Kenya con una borsa di studio) e da una madre bianca (nata in Kansas e poi trasferita nelle Hawaii con i genitori) Barack Hussein Obama ha avuto una infanzia instabile: a due anni ha perso la figura del padre (andato via da casa per studiare ad Harvard), a sei anni è finito in Indonesia (col nuovo marito della madre), a dieci anni è tornato da solo nelle Hawaii per vivere con i nonni materni. E' molto bravo a scuola: entra alla Columbia University a New York, lavora come assistente sociale a Chicago, viene accettato alla prestigiosa Harvard Law School. Rifiuta le offerte d'impiego delle corporation di New York per tornare a Chicago per inseguire una missione sociale e anche l'amore: qui vive infatti Michelle Robinson, la ragazza che dopo un paio di anni diventerà sua moglie e la madre delle loro due bambine, Malia e Natasha.
A Chicago svolge opera di assistenza legale per i poveri ed insegna legge. Ma i suoi obiettivi sono più ambiziosi. Nel 1996 viene eletto al Senato dell'Illinois. Nel 2000 si candida al Congresso Usa come deputato ma viene battuto. Nel 2004 ci riprova, stavolta per il Senato Usa, e vince alla grande diventando il quinto senatore nero nella storia del Congresso americano. Nel 2007 alza il tiro candidandosi alla Casa Bianca: l'annuncio ufficiale arriva il 10 febbraio dalla stessa piazza davanti al Campidoglio di Springfield (Illinois) dove Abramo Lincoln quasi 150 anni prima aveva pronunciato uno storico discorso sulla necessità di restare uniti. Un simbolismo perfetto. Il 4 novembre del 2008 la trionfale vittoria che lo porta alla Casa Bianca, da dove, in pochi mesi, rilancia il dialogo con il mondo musulmano, affronta il delicato tema dei rapporti con l'Iran, avvia una intensa campagna contro la proliferazione nucleare, solo per citare i principali temi della sua azione in ambito internazionale.
BERLUSCONI A OBAMA, GIUSTO RICONOSCIMENTO A TUO LAVORO - ''L'attribuzione del premio Nobel per la pace e' un giusto riconoscimento al tuo lavoro per il rilancio di una politica di cooperazione fra i popoli. Il tuo sogno di un mondo senza armi nucleari e di dialogo tra tutte le nazioni ha riacceso la speranza di un futuro di pace. A nome mio, del mio governo e di tutto il popolo italiano ti esprimo le mie piu' affettuose congratulazioni''. E' il messaggio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al presidente Usa Barack Obama.
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Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Obama
Durante l’amministrazione Obama, il debito federale è aumentato del +90%, e
la spesa pubblica federale è aumentata del +317% dal 1990.
A grandi passi verso l'italia...
la spesa pubblica federale è aumentata del +317% dal 1990.
A grandi passi verso l'italia...
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La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
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Re: Obama
Grandi passi verso la guerra...il prossimo Presidente dovrà dichiararla a qualcuno.belnudo ha scritto:Durante l’amministrazione Obama, il debito federale è aumentato del +90%, e
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Re: Obama
tranquillo arrivano loro, i Silvii mmerriganibelnudo ha scritto:Durante l’amministrazione Obama, il debito federale è aumentato del +90%, e
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