[O.T.] I cazzi dei forumisti

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hellover
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#2386 Messaggio da hellover »

sigile ha scritto:ultimo sabato di merda. pizza top class napoletana doc che resuscita ogni cosa.

storiellina carinacarina appena letta:

Un professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominció a riempirlo con dei sassi, di circa 3 cm. di diametro.

Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di sì. Allora il Professore tiró fuori una scatola piena di piselli, li versó dentro il vasetto e lo scosse delicatamente. Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi.
Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno ed essi, ancora una volta, dissero di sì. Allora il Professore tiró fuori una scatola piena di sabbia e la versó dentro il vasetto.
Ovviamente la sabbia riempì ogni altro spazio vuoto lasciato e coprì tutto. Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno e questa volta essi risposero di sì, senza dubbio alcuno. Allora il Professore tiró fuori, da sotto la scrivania, 2 lattine di birra e le versó completamente dentro il vasetto, inzuppando la sabbia. Gli studenti risero .

-Ora- disse il Professore non appena svanirono le risate, -voglio che voi capiate che questo vasetto rappresenta la vostra vita. I sassi sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, i vostri figli - le cose per le quali se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora piena. I piselli sono le altre cose per voi importanti: come il vostro lavoro, la vostra casa, la vostra auto. La sabbia è tutto il resto......le piccole cose. Se mettete dentro il vasetto per prima la sabbia - continuó il Professore - non ci sarebbe spazio per i piselli e per i sassi. Lo stesso vale per la vostra vita . Se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose che per voi sono importanti.

Dedicatevi alle cose che vi rendono felici: giocate con i vostri figli, portate il vostro partner al cinema, uscite con gli amici. Ci sarà  sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto. Prendetevi cura dei sassi per prima - le cose che veramente contano. Fissate le vostre priorità ...il resto è solo sabbia."

Una studentessa allora alzó la mano e chiese al Professore cosa rappresentasse la birra. Il Professore sorrise. - Sono contento che me l'abbia chiesto. Era giusto per dimostrarvi che non importa quanto piena possa essere la vostra vita, perchè c'è sempre spazio per un paio di birre. -
e' un po' la mia filosofia: per essere sereni (la felicità  è effimera) bisogna sistemare le Grandi Cose, le Piccole Cose ti riempiono la vita ma non ti appagano.
Io sono pieno di Piccole Cose (ho molti interessi) ma per le Grandi Cose sono messo molto male

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nik978
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#2387 Messaggio da nik978 »

aiuto e' impazzita una sul pianerottolo tira dei gridi della madonna...cazzo faccio??
esco e la stendo??
o chiamo la polizia??

(non scherzo..)
e ripete sempre la stessa frase (io e qualcosa..)
qui quando litigano o danno di matto e' normale che gridino e ripetano sempre le stesse cose..

pero io devo andare in banca e devo uscire adesso..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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super_super
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#2388 Messaggio da super_super »

mah mo me n vaj allu mar

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El Diablo
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#2389 Messaggio da El Diablo »

super_super ha scritto:mah mo me n vaj allu mar
:-D
Pazzo, io rimango al fresco, niente sole, buona giornata.
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Xisco
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#2390 Messaggio da Xisco »

nik alla fine com'è andata con la pazza? :-D
Ezechiele 25,17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità  degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità  e della buona volontà  conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità  il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà  sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farà calare la mia vendetta sopra di te."

docu
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#2391 Messaggio da docu »

nik stavo troppo stanco ed ubriaco ...

mi so svegliato alle 5 in una stanza di una puttana

senza mutande ...

riaccompagnandola indietro l'ho abbracciata forte e le ho stretto le tette ...

ma niente bamba ...

sto vincendo io...

cazzo ora ricordo che il tipo che era con me in car diceva

- non solo sono molto + fighetto di te
- essendo cannavaro style - ma anche + grande di te ce l'ho ...

cosa vuoi che mi importi pensavo all'alba ...

nella vita - in fondo - conta solo se hai le palle oppure no ...

tutto il resto è molto relativo

:wink:

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sigile
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#2392 Messaggio da sigile »

docu ha scritto:nik stavo troppo.. ubriaco ...
si docu, non c'era bisogno di precisarlo.

Piuttosto, non ti pare l'ora di ritirarti in un convento di clausura a studiare?

altro che cannavaro style.
"Ciak Sigile" (Danny)

docu
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#2393 Messaggio da docu »

sigile ha scritto:
docu ha scritto:nik stavo troppo.. ubriaco ...
Piuttosto, non ti pare l'ora di ritirarti in un convento di clausura a studiare?
lo so che vorresti presto chiuderti in un resort per fare una bella ripassatina insieme ...

quel coso che hai vicino non ti da più le emozioni che tanto cerchi insistente ...

l'ho capito ...
non ti fissare sulle parole ... quindi ...
sul capire ...
c'è tempo per quello ...

:wink:

ed allora ...

dove hai prenotato stavolta?

:)
Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E'quando donate voi stessi che donate veramente.
-Kahlil Gibran-

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nik978
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#2394 Messaggio da nik978 »

Xisco ha scritto:nik alla fine com'è andata con la pazza? :-D
le e' suonato il telefono..ha risposto e ha smesso di dire sempre lastessa frase..
poi e' andata via...:D
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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jhonnybuccia
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#2395 Messaggio da jhonnybuccia »

stasera cena con amici di grande serbia con grande sljivovica.

puttana galera che lavandini.

:)
incerto al 76%.

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#2396 Messaggio da Pensiero Dominante »

Saltando subito alle conclusioni, se è proprio questo che ci tenete a sapere, la mia risposta è : No.
Non ho trombato venerdì sera scorso alla festa della palestra. E non ci sono neanche andato vicino. Nella maniera più assoluta. Ciò nondimeno, non sono affatto pentito di esserci andato, ed anzi, ve lo devo proprio dire, avete fatto una grossa cavolata a tirarmi il pacco all'ultimo momento dicendo che non sareste stati della partita, dopo che mi avevate assicurato che ci saremmo andati tutti al gran completo. Bei colleghi di lavoro che siete.
Pensavate forse che mi sarei tirato indietro? Che non avrei avuto il coraggio di presentarmi alla festa da solo? Io, l'outsider per antonomasia, il battitore libero, quello che si muove sempre in modo autonomo e sta al di fuori del gruppo?
Lavoriamo nello stesso ufficio da tanto tempo, per di più siamo andati in palestra assieme per quasi un intero anno, due volte alla settimana nella pausa pranzo; oramai lo dovreste sapere che sono uno che non molla facilmente.
E adesso, pretendereste pure che vi racconti per filo e per segno come è andata? Di come è Giulia quando è vestita normalmente, anziché con la consueta canottierina sexy e i pantaloni della tuta che indossa quando ci fa lezione? Vi incuriosisce sapere se ho puntato tutto su di lei o se invece ho preferito dedicarmi a Giovanna, la slandrona bruna dai lunghi capelli raccolti a coda di cavallo, oppure a Sofia, la giovincella che promette così bene, la mia prediletta ultimamente, oppure, che so, a Susanna, la rossa che nonostante non sia più di primissimo pelo ha pur sempre un fisichetto davvero stupendo, o, infine, a qualche inaspettata new entry?
Meritereste che non vi dicessi proprio un bel nulla. Zitto, muto, acqua in bocca, così per il futuro imparate a non rispettare gli impegni. Ma, ancora per questa volta, voglio essere magnanimo. Perciò ho deciso che, almeno per sommi capi, vi racconterò come è andata. Anche perché così, forse, vi roderete dall'invidia e rimpiangerete di non essere venuti anche voi.

Dunque, come del resto voi ben sapete, l'appuntamento era stato fissato per le nove di Venerdì, dopo che da un primo SMS di Giulia pareva che ci si dovesse vedere per le otto e mezza. Sapete anche, presumo, che sin dal tardo pomeriggio di tale giorno, come a voler rendere omaggio alla proverbiale sfiga di ogni Venerdì 17 che si rispetti, nel cielo solitamente radioso della nostra regione si era via via addensata una greve coltre di nuvole plumbee che non lasciavano presagire alcunché di buono per la serata. Verso le diciannove e trenta, puntualmente, erano anche incominciate a cadere le prime goccioline di pioggia. Vagamente innervosito vuoi dalla imminente procella vuoi dall'approssimarsi del momento in cui avrei dovuto presentarmi alla festa da solo, senza nemmeno uno straccio di amico che mi facesse da spalla, decidevo di rompere gli indugi e di mettermi subito in marcia, ancorché fosse ancora un pochino presto. Ritenevo che fosse preferibile arrivare in anticipo che in ritardo, perché nel primo caso avrei comunque potuto appostarmi e studiare bene la situazione, attendendo l'arrivo degli altri partecipanti, mentre nel secondo avrei corso il rischio di arrivare a giochi già iniziati, e di rimanere subito tagliato fuori.
Avviato il mio automezzo e direttolo celermente in direzione di ponente, avevo innanzitutto modo di rallegrarmi del fatto che l'ingorgone, che sino ad un'ora prima paralizzava completamente il flusso dei veicoli lungo tale direttrice di scorrimento, si era come miracolosamente dissolto. Approvigionatomi di carburante (gasolio di tipo standard) ad un distributore self service, in quantitativo atto a garantirmi un'autonomia ampiamente sufficiente per l'espletamento della missione, giungevo ben presto a contatto visivo della vasta distesa di acqua salata, che lambisce il confine meridionale della nostra terra. Essa si presentava di colore grigio scuro e di aspetto assai corrugato per via dello spirare incessante di un forte vento di sud sud est. Trovatomi al cospetto di siffatto spettacolo naturale, stavo per l'appunto domandandomi: "ci sarà per caso qualche coglione che con questo tempo va in windsurf?" quand'ecco che, come a volermi dare una tacita risposta affermativa, due enormi uccelli neri, ali da 17 metri quadri, apparivano all'improvviso e volteggiavano nel cielo: kitesurf. Col cuore palpitante di sorpresa ed emozione ero lì lì per sterzare bruscamente ed imboccare la stradina che conduce alla spiaggia, allo scopo di ammirare da vicino i temerari che ad ora tarda e con quell'aria di burrasca erano ancora in mare, ma la consapevolezza di avere anch'io una missione da compiere mi induceva a tirare dritto per la mia strada.

Approssimandomi ora al fulcro centrale del mio resoconto, mi prendo licenza di passare alla narrazione "in diretta".

L'orologio digitale della plancia segna le otto e venticinque quando transito, a velocità ridotta, di fronte al cancello di ingresso della discoteca. Scorgo uno sparuto gruppetto di quattro - cinque persone in attesa lì davanti. Nessuna faccia che conosco. Proseguo oltre. La tecnica che adotto, in questi casi, è sempre la stessa: vado avanti sino a trovare un buco dove posteggiare la macchina, mi fermo, accendo la radio ed attendo. Alle otto e quaranta non ce la faccio già più. Metto in moto, faccio inversione di marcia e compio un secondo passaggio di ricognizione davanti alla discoteca. Questa volta scorgo soltanto un paio di persone. Stranamente, però, posteggiate in fila lungo la strada ci sono già un bel po' di macchine. Tutto sommato si potrebbe considerare un buon segno. Vado avanti per due - trecento metri buoni e posteggio anch'io, poi scendo dall'auto e ritorno indietro a piedi. La discoteca si trova sotto il livello della strada, direttamente sul mare. In pratica è una grossa terrazza ricavata sulla scogliera. Mi affaccio dalla ringhiera e guardo giù, convinto, con tutte quelle auto posteggiate, che ci sia già chissà quanta gente.
Non è così. La terrazza è' praticamente deserta, o poco di più. In ogni caso, dopo aver osservato attentamente le poche persone che gironzolano lì sotto, concludo che non c'è ancora nessuno di quelli che conosco. Mi porto allora davanti al cancello di ingresso, ove stazionano tre persone. Uno dei tre è un tizio dall'aria volitiva, tutto vestito di nero, che evidentemente è un buttafuori anche perché, osservandolo con attenzione, ha uno strano cordoncino che gli spunta fuori dal colletto della camicia e gli entra nell'orecchio. Gli altri due sono due sfigatoni di età indefinibile, nasone grosso, camiciola a mezze maniche, braghe corte e ciabatte. Sono davvero una strana coppia. Li guardo più attentamente e mi accorgo che, a meno degli occhiali da vista - modello Telefunken - che uno solo dei due indossa, sono praticamente identici. I due confabulano con il buttafuori e poi mi rivolgono la parola. In maniera pressoché contemporanea. Più precisamente pronunciano la stessa frase, ma a distanza di un paio di sillabe l'uno dall'altro, tipo contrappunto musicale. L'effetto risultante è più o meno questo qua:

"Sei qui sei an qui che an tu che per tu ve per de ve re de Be re len Be len??"

Provate a leggere ad alta voce. Non si capisce un cazzo, vero? Gli chiedo di ripetere, e questa volta parla uno solo, quello senza occhiali, e mi dice: Sei qui anche tu per vedere Belen?
Questa volta ho inteso le parole che ha pronunciato, ma non ho afferrato lo stesso il senso del discorso.
Belen? Quale Belen? Non capisco, gli faccio io, e poi gli dico che io sono qui perché ci dovrebbe essere la festa di una palestra.
Per farla breve, apprendo dai due strani tipi che questa sera, proprio in questo locale, ci dovrebbe essere Belen Rodriguez, e che loro sono venuti lì per dare un'occhiata. Perplesso, chiedo conferma al buttafuori, e lui mi dice che è tutto vero, verso mezzanotte arriverà come ospite Belen Rodriguez.
Non posso fare a meno di pensare alla curiosa coincidenza per cui, solo poche ore prima, guardavo su Superzeta le foto del culo della suddetta Belen intenta a farsi palpeggiare sulla scaletta di uno yacht dall'aitante ed ipertatuato Fabrizio Corona. L'inattesa prospettiva di poter osservare dal vivo il deretano di Belen non mi dispiace, ma per il momento ho un problema più contingente: dove sono andati a finire quelli della palestra? Dopo essere rimasto ancora dieci minuti a gustarmi le surreali chiacchere fra il buttafuori (stranamente piuttosto simpatico) e i due sfigatoni gemelli (irresistibili) decido di tornare ancora una volta in macchina. Mi stravacco sul sedile, ri-accendo la radio, e per un po' attendo, nella speranza che prima o poi, fra i gruppetti di persone che di quando in quando vedo passare ce ne sia qualcuna che conosco. Alle ventuno e quaranta mi dico che, a questo punto, tanto vale entrare e vedere se mi hanno davvero tirato il bidone.

Dunque, mi ripresento davanti al buttafuori. I due sfigatoni non ci sono più. Mi dice che quelli della palestra sono tutti in fondo al locale. Non capisco come abbiano fatto ad entrare senza che li vedessi. Saranno forse arrivati via mare?
Non ha importanza. Scendo la scalinata, attraverso la terrazza e finalmente, assiepate in cerchio attorno ad un tavolino, intravvedo delle facce note. Non c'è molta illuminazione, e la mia vista non è delle migliori. Stringo gli occhi per mettere meglio a fuoco, e la prima persona che riconosco con certezza ha le fattezze molto graziose di Giovanna, la slandrona da 1.78 più tacchi con i capelli neri lunghi a coda di cavallo, che nel corso di svariati mesi di palestra ho tentato di lavorarmi, senza addivenire a risultati degni di rilievo. Ciò nondimeno, mi fa molto piacere che lei sia qui. Praticamente, me compreso, siamo circa una dozzina di persone, più o meno equamente suddivise fra maschi e femmine. I maschi ve li risparmio. Di ragazze, oltre a Giulia e Giovanna, ci sono la bella rossa Susanna, poi una chiattona molto grassa di cui non conosco il nome né mi interessa saperlo ed infine altre due - tre ragazze piuttosto carine che mi pare di avere già visto. Sofia, la giovane speranza molto promettente purtroppo non c'é. Giulia, che finalmente ha indosso una gonna (anzi, una minigonna) mi sembra un pochino sottotono; forse si sente un pochino a disagio proprio perché non è abituata a portare la gonna. Tutto sommato la preferisco in versione palestra. Comunque, proprio perché l'ho vista a lungo in versione palestra, la tengo sempre in grande considerazione. Susanna, Susanna bè, sebbene debba aver passato la quarantina è decisamente sempre una gran figa, fuori che, nei suoi confronti, per motivi che non ho voglia di stare a spiegare, nutro una certa preclusione. Naturalmente, se la ragazza si dimostrasse particolarmente espansiva sarei disponibilissimo a rivedere le mie posizioni e a passarci sopra (e a passarle sopra). Quella che mi colpisce più di tutte comunque, alla prima occhiata, è una delle ragazze new entry: Grandi tette, che fanno addirittura apparire quasi minuscole quelle di Giulia che, come voi ben sapete, sono tutt'altro che irrilevanti, minigonna con calze scure, faccia da porca. Sfortunatamente, si diverte a fare la spola fra il tavolo del nostro gruppo e quello dove ci sono altri suoi amici ed amiche. Inoltre, anche quando siede fra noi, non prende parte alla conversazione, e si limita a scambiare qualche parola sottovoce con la sua amica. A chi volesse abbordarla si offre pertanto una tale scarsità di appigli che mi fa classificare l'impresa di difficoltà almeno pari a quella di un 6A.

Io, facendo sfoggio di una discreta disinvoltura, considerato che sono tutte persone che conosco solo molto superficialmente, arraffo al volo uno sgabello (le poltroncine sono già tutte occupate) e mi sistemo sagacemente a fianco di Giovannona coscia lunga.
Per inserirmi nella conversazione faccio un paio di battutine, che strappano altrettante risatine alla chiattona. Ravviso purtroppo, con mio disappunto, che la voce mi esce fuori di un'ottava più alta rispetto al mio tono normale , come se all'improvviso avessi deciso di parlare in falsetto. Scherzi dell'emotività .

Mi riscatto immediatamente dopo, attaccando a parlare a tu per tu con la mia bruna vicina di sedia. SO bene di non avere molte chance (è pure più alta di me), ma proprio per il fatto che non mi pongo alcun obiettivo da raggiungere ad ogni costo, ho modo di assaporare meglio il piacere di chiacchierare in rilassatezza con una tipa così.

Dopo un po' ci portano finalmente qualcosa da mangiare. Sono sempre stato dell'opinione che nelle discoteche si mangia da schifo, ed infatti sono solo pochi vassoi di pizzette, pomodorini ed insalata di riso. E ci tocca pure metterci in coda assieme a quelli degli altri tavoli. Ne approfitto per andare in bagno e al mio ritorno si è formata una fila esagerata. Chiedo ad una ragazza davanti a me se è in fila per il buffet e lei mi risponde in modo molto scherzoso. The old turkey che è in me non può farle passare liscia una leggerezza del genere. Mi metto anch'io a scherzare e la ragazza (carina) si dimostra sollecita e reattiva nella risposta; io mi compiaccio nello scoprirmi in siffatto stato di buona forma, tuttavia, mio consueto punto di debolezza, anziché affondare subito il colpo decisivo, mi ritengo pago di questa breve scaramuccia. Mi riempio il piatto e ritorno al tavolo assieme agli altri.

Dopo aver mangiato quel poco che passa la disco e bevuto altrettanto frugalmente proseguiamo le conversazioni, ma la serata inesorabilmente LANGUE. La musica è a un volume bassissimo, praticamente non si sente nemmeno. L'unica che dà manifesti segni di interessamento, è, indovinate un pò, la CHIATTONA. Ragazza simpatica e intelligente, indubbiamente. Ma, soprattutto a causa del fatto che è contorniata da delle fighe di tutto rispetto, il prenderla in considerazione per un tentativo di affondo sarebbe cosa INAUDITA.
A questo punto quasi tutti, perfino Giulia, l'indiscussa vestale della forma fisica, si accendono una sigaretta per ammazzare il tempo.
Per me invece è giunto il momento di un secondo drink. Con in mano un bicchiere colmo di un annacquato Caipiroska faccio un giretto per il locale, il che mi dà modo di scoprire che l'evento Belen ha richiamato un numero considerevole di personaggi tipo fotomodelli / fotomodelle, gente dal look super particolare ed altre inutili stronzate di questo genere.

Gli altri seguono il mio esempio e ci traghettiamo in questo modo sino alla mezzanotte.
Il locale nel frattempo si è andato riempiendo sempre più. Capitanati da Giulia scendiamo tutti quanti in pista e ci mettiamo a ballare. Non sono ammesse defezioni. Io ne farei volentieri a meno, ma se vuoi sperare di trarre qualche vantaggio dal fatto di essere lì assieme ad un gruppo di belle ragazze devi sottostare anche a questa loro fissazione per il ballo. Non ti puoi sottrarre. Defilarsi e fare l'asociale significherebbe soltanto emarginazione sicura ed ostracismo.

Secondo le migliori tradizioni - io lo avevo pronosticato fin da subito - viene dato l'annuncio che Belen arriverà all'una, l'una e un quarto anziché a mezzanotte. Noi continuiamo a ballare. Le ragazze se la cavano, ma sulla pedana da ballo nessuna mi sembra brillare particolarmente. La più arrapante resta sempre la tettona con le calze scure (anche se lo so, ho votato culo), ma non si creano occasioni particolari, o forse io comincio ad accusare un lieve calo di tono dovuto a stanchezza.

A questo punto subentra una fonte di distrazione tutto sommato negativa (in sua assenza avrei potuto concentrarmi maggiormente sulla tettona): l'Ultramegasuperfigonadasballo. è una russa in abito inguinale e tacchi a spillo che sovrasta di svariati centimetri Giovannona coscia lunga. Al suo confronto, anche le belle fichette del nostro gruppo sembrano solo delle paesanotte. A onor del vero le ragazze sono anche penalizzate dal dover ballare con la borsetta sotto braccio, poiché abbiamo perso il controllo del tavolo. La russa invece, ha un equipaggiamento ridotto all'essenziale. Non sono in grado di provarlo ma non escluderei che non porti nemmeno le mutande. A parte i capelli, che non mi piacciono granché, ha un fisico eccezionale. Si accompagna ad un individuo sui 45 - 50 anni, ed è troppo evidente che si tratta di una escort. La figona fissa con curiosità la scritta sulla mia maglietta. Mi avvicino e distendo il tessuto sul torace per darle modo di leggere meglio ma lei non si dimostra particolarmente friendly. Probabilmente è sotto contratto e per l'immediato non è interessata a procacciarsi altri clienti.

Una fiumana ininterrotta di gente continua a discendere le scale di accesso alla terrazza. Ma dov'è Belen? Finalmente, attorno all'una e un quarto, la voce concitata del DJ la annuncia: Eccola, eccola, sta arrivando!
Centinaia di paia di occhi si volgono curiosi a guardare in su, verso il cancello sopra di noi. Ma ‘ndo sta? Non è facile individuarla in mezzo a questo gran casino. Ad un certo punto distinguo, circondata da un manipolo di fedeli accoliti, una graziosa figura in camicia bianca e minigonna nera che scende le scale ponendo molta attenzione a non inciampare. Questa deve proprio essere Belen. Di provare ad avvicinarsi per vederla meglio non se ne parla proprio, troppa gente. Sistemano la "diva" in cima ad una specie di cubo, ma non la si vede bene lo stesso, perché è attorniata da un nugolo di body guard, accompagnatori e curiosi. Il DJ lascia la sua postazione per andare ad intervistarla: "Ciao Belen come stai, sei contenta di essere qui?" La fanciulla risponde con discreta disinvoltura:"Sì, sì, veramente venendo qui mi è venuto un po' di mal di pancia ma poi ho messo in bocca un chewing gum ed ora sto meglio".
Miracoloso potere taumaturgico dei chewing gum, o forse le basta mettere in bocca qualcosa per sentirsi meglio?
"E dicci Belen, ti piace la Liguria?"
"Sì molto, ma devo dare un dispiacere a tutti i sampdoriani, perché io tifo per il Genoa".
Partono all'unisono fischi e applausi. Torno a concentrarmi unicamente sulle tettone della ragazza che balla davanti a me. Adios Belen.

La concorrenza degli altri maschi del mio gruppetto sussiste, ma non mi impensierisce più di tanto. Ad un certo punto però si materializza sulla pista uno scemo che balla in stile "E siamo noi siamo noi" ed attacca discorso con le "NOSTRE" ragazze. Non se ne fa scappare una. Ehi, non vale! Troppo facile ! Io non posso mica permettermi di fare il cretino, queste ragazze mi conoscono, non posso sputtanarmi troppo. Forse potrei farlo con la tipa con cui ho scambiato due battute facendo la fila per il buffet, è ancora lì intorno che gironzola, ma, insomma, non sono neanch'io troppo deciso sul da farsi.

Comunque sulla pista da ballo la situazione è un po' ingessata. Anche lo scemo in definitiva suscita solo ilarità ma non batte chiodo. Ad un certo punto ripiega persino sulla chiattona, poi sparisce senza lasciare traccia.
Nude, nude dovrebbero essere queste ragazze, altro che con la borsetta a tracolla! In effetti ultimamente le volte in cui mi è capitato di veder ballare delle ragazze erano più frequentemente nude che vestite. Nude è tutta un'altra roba. Mi sorprendo a fantasticare di improbabili orge con Giovanna, Susanna, la tettona, la ragazza del buffet e l'Ultramegasuperfigonadasballo. Giulia questa sera non è proprio nelle mie corde. La vedo pensierosa la ragazza. Ormai non ho occhi che per la tettona, che mi balla davanti. Qualcuno a tradimento le infila un cubetto di ghiaccio nella scollatura. Lei ride e si dimena, io non concretizzo nulla
L'esito della serata ormai è scontato; non combinerò un cazzo. Mi viene da pensare con tenerezza ai due gemelli col nasone che a quest'ora sicuramente dormono beatamente.

Si è fatto tardi, sono quasi le due. Decido di andarmene a casa a dormire. Domani devo alzarmi presto per andare alla spiaggia. Saluto tutti quanti, chiattona compresa. Mi lascio per ultima la tettona, ma in questo momento lei mi sta dando la schiena. Con due dita le sfioro una spalla, lei non se ne accorge. Desisto.

Esco dalla discoteca. Mi incammino lungo la strada, nel buio più assoluto. Arrivo alla mia auto. Nello stereo ho Jean Michele Jarre - Metamorphoses, è un disco stupendo. Ho visto molta figa e non ho concluso un bel niente; qualche piccolo rammarico ce l'ho. Lungo la strada una famigliare insegna luminosa alla mia sinistra. La scritta dice : strip tease - lap dance. Questa sera è troppo tardi, la prossima volta che esco andrò lì.
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La gioventù resiste a tutto, ai re e alle poesie e all'amore. A tutto, ma non al tempo

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CianBellano
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#2397 Messaggio da CianBellano »

Ho ammirato questo post come fecero le scimmie con il monolite nero.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
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#2398 Messaggio da El Diablo »

El Diablo non dimentica uno dei suoi padri...
Paolo Emanuele Borsellino
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Palermo, 19 luglio 1992


Mi uccideranno, ma non sarà  una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri.
(da L'agenda rossa di Paolo Borsellino)
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docu
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#2399 Messaggio da docu »

Pensiero Dominante ha scritto: Si è fatto tardi, sono quasi le due.
cazzo ...

alle due mi piace scendere - invece - a me nei locali di solito ...

so più Vippe de Belen.

:wink:

jarre...
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bubamp
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#2400 Messaggio da bubamp »

E un altro uomo se ne va perchè lo ha deciso e non è stato scelto.
Io non riesco a capire.
E questa volta non c'entra la dignità  e questa volta non c'entra la malattia questa volta è solo paura della vita,del matrimonio che non è stata la scelta + azzeccata della piccola bimba che ne è nata,della tristezza che si imposessa di ogni cellula di te a poco a poco.....
Ma a 33 anni magari si poteva guarire dalla tristezza.Bastava un po' di buona volontà ...

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