estdipendente ha scritto:Giustissimo. Sottoscrivo in toto. Il flusso di itagliotti popolotti che valicano in massa i confini in cerca di figa va stroncato alla radice. arrestateli tutti cominciando da cangaceiro e i 5 ladroni che meditano orrende scorribande a bratislava.
nonno Est sei grande !
basta con sti cazzo di "itagliani" con la "gli" che pretendono di mangiare la pasta al dente a Tallin e pure col sugo di pomodoro fresco!
qui mi giudicavate un itagliano ma forse anche adesso ...chi se ne frega intanto io skizzo!
estdipendente ha scritto:in ogni caso a me il piu' pericoloso sembra proprio cangaceiro, le sue richieste su come eludere il bollino dell'autostrada austriaco la dicono tutta sul suo stato di abiezione, bisognera' sguizagliargli contro l'Interpol, faro' subito una segnalazione al confine berg-petrzalka......
allora forse questa non l'ho detta per la gioia del maestro estdipendente nell'ultimo mio viaggio a Bratislava risalente alla pasqua scorsa eravamo in 4 su una uno fire del 1994 rossa ferrari che allora era a benzina (oggi l'abbiamo portata a gpl ) con 183.000 km sul groppone e quando siamo passati dall'Austria ...per quanto riguarda il bollino sia all'andata che al ritorno c'è ne siamo battuti tutti e 4 il cazzo!
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
estdipendente ha scritto:in ogni caso a me il piu' pericoloso sembra proprio cangaceiro, le sue richieste su come eludere il bollino dell'autostrada austriaco la dicono tutta sul suo stato di abiezione, bisognera' sguizagliargli contro l'Interpol, faro' subito una segnalazione al confine berg-petrzalka......
allora forse questa non l'ho detta per la gioia del maestro estdipendente nell'ultimo mio viaggio a Bratislava risalente alla pasqua scorsa eravamo in 4 su una uno fire del 1994 rossa ferrari che allora era a benzina (oggi l'abbiamo portata a gpl ) con 183.000 km sul groppone e quando siamo passati dall'Austria ...per quanto riguarda il bollino sia all'andata che al ritorno c'è ne siamo battuti tutti e 4 il cazzo!
balkan wolf ha scritto:"Giustissimo. Sottoscrivo in toto. Il flusso di itagliotti popolotti che valicano in massa i confini in cerca di figa va stroncato alla radice. arrestateli tutti cominciando da cangaceiro e i 5 ladroni che meditano orrende scorribande a bratislava."
estdipendente ha scritto:Giustissimo. Sottoscrivo in toto. Il flusso di itagliotti popolotti che valicano in massa i confini in cerca di figa va stroncato alla radice. arrestateli tutti cominciando da cangaceiro e i 5 ladroni che meditano orrende scorribande a bratislava.
T'hanno sentito...
«L'Ucraina non è il bordello dell'Europa» Una studentessa su otto si prostituisce. E l'Aids è a livelli record. Ma ora c'è chi si ribella
MILANO - «L'Ucraina non è un bordello». E' solo uno degli slogan provocatori di Femen, l'associazione creata da giovani universitarie ucraine a Kiev che prende di mira i tanti stranieri che ogni anno visitano il Paese orientale per fare turismo sessuale. Secondo le statistiche in Ucraina vi sono circa 12.000 prostitute e la maggior parte sono studentesse o ragazze con difficoltà economiche. Il sito web del settimanale Der Spiegel dedica un ampio reportage alle battaglie dell'associazione che ha rapidamente conquistato tanti adepti nelle università ucraine.
PROSTITUZIONE - L'Ucraina è diventata una delle destinazioni preferite dagli europei per fare turismo sessuale. Un sondaggio promosso dall'Istituto internazionale di sociologia di Kiev afferma che una studentessa su otto si paga gli studi universitari prostituendosi. A Kiev le percentuali aumentano addirittura. «Riteniamo che nella capitale - dichiara Anna Hutsol, una delle fondatrici di Femen - il 60% delle prostitute siano studentesse universitarie». Il quartier generale di Femen si trova a Khreshchatyk, il viale principale della capitale ucraina. Qui ogni giorno s'incontrano ragazze che di solito indossano minigonne, collant rosa e scarpe con tacchi molto alti. Girano per Kiev con cartelli sui quali si possono leggere slogan provocatori come «Le ragazze ucraine non sono in vendita». Inoltre ,quando intravedono uno straniero, non ci pensano due volte e lo fermano immediatamente per fargli delle domande. «Riconosciamo gli stranieri dalle caratteristiche del volto e da come si vestono - dichiara Nastia, una convinta sostenitrice dell'associazione -. Spesso non ci sbagliamo. Le loro reazioni di solito sono amichevoli. Ma non mancano coloro che ci riempiono di improperi». Ció non frena l'azione delle ragazze che organizzano anche simpatiche manifestazioni. Ad esempio, recentemente, alcune universitarie hanno vestito i panni di infermiere e zaino in spalla si sono fermate a pochi passi dall'ambasciata turca. Dallo zaino hanno poi cacciato centinaia di siringhe: «La protesta era simbolica - dichiara allo Spiegel Anna Hutsol, una delle fondatrici dell'associazione -. Volevamo curare una delle malattie che ha contagiato tanti stranieri. La dipendenza dal sesso».
AIDS E MASCHILISMO - Come conferma uno dei volantini che le ragazze ogni giorno consegnano agli stranieri, uno dei grandi problemi dell'Ucraina odierna è l'Aids. A differenza degli altri Paesi europei, qui in Ucraina le persone contagiate da questa terribile malattia non sono poche. Secondo le statistiche dell'Organizzazione mondiale della Sanità circa l'1,6% della popolazione locale ha l'Aids e nella sola città di Odessa vi sono ben 150.000 persone sieropositive. «Gli stranieri spesso non si rendono conto che mettono a rischio anche la propria vita» dichiara Tania Kozak. Un altro problema contro cui l'associazione deve combattere è il maschilismo dilagante tra i propri concittadini. Lo scorso aprile Alexandra, una delle iscritte, ha tirato una torta in faccia allo scrittore ucraino Oles Buzina durante un reading letterario. L'uomo stava presentando il suo ultimo libro intitolato: «Donne tornate negli harem» in cui condanna la donna occidentale e dichiara che una delle sue ragioni di vita deve essere quella di fare sesso ogni qual volta il maschio lo desideri: «Dopo che l'ho colpito con la torta, è diventato violento come un hooligan» ha dichiarato Alexandra. Lo scrittore non riusciva a capire perchè alcune donne fossero così adirate con lui: «Il libro ha venduto più di 10.000 copie - ha scritto sul suo blog -. Numerose donne lo hanno comprato e mi hanno chiesto anche l'autografo». Alla fine Alexandra ha dovuto pagare una piccola multa, ma ha conquistato l'approvazione della maggior parte delle ragazze presenti al reading letterario. Nastia, un'altra iscritta all'associazione, storce il naso quando i giornali definiscono Femen un'associazione di femministe fanatiche. Dopo aver confermato che vi sono anche diversi uomini nell'associazione, la giovane esclude categoricamente che le donne che ne fanno parte possano essere definite femministe: «Io, ad esempio, adoro quando un uomo mi cede il passo davanti ad una porta o quando m'invita a mangiare fuori».
EUROPEI DI CALCIO DEL 2012 - Femen riesce a finanziare le sue campagne grazie a donazioni private e informa i membri sulle prossime iniziative attraverso la propria pagina web su MySpace. Le ragazze dell'associazione non si illudono e temono che il turismo sessuale continuerà ad aumentare, almeno fino al 2012 quando l'Ucraina, assieme alla Polonia, ospiterà i prossimi campionati europei di calcio. Le giovani sanno che molti tifosi saranno più interessati alle donne che alle partite. Ma non si arrendono. Anzi. Hanno già in mente un piano d'azione che tende a pubblicizzare le bellezze culturali del paese: «Inviteremo gli stranieri a non frequentare le prostitute - dichiara un'iscritta -. Piuttosto che visitino il Museo dedicato a Mikhail Bulgakov, uno dei nostri più grandi scrittori».
ieri sera ho visto per caso su Rai3 la trasmissione ''c' era una volta'' del bravo Silvestro Montanaro. Chissà come mai questi programmi non li vedo mai su mediaset. Titolo della puntata: ''Bellissima. La moglie dell'est''
Si ho visto anche io un pó della trasmissione ma luci ed ombre a mio giudizio.
All'inizio, quando per esempio intervista quella bella topona seduta vicino al monumento del poeta, ti danno il golosino: le ucraine di parlano di devozione, amore, che la differenza di età non è un problema eccetera.
Poi ti tirano la frecciatina con l'italiano che vive con una bellezza locale di 30 meno di lui e che un giorno torna a casa e trova con un altro.
Poi altro golosino, carrellata di annunci su internet di prostitute ukraine, tra cui 5/6 fake clamorosi, infine il pistolotto ultramoralista. L'inviato che chiede alle prostitute ''perchè lo fai?'' Domandona da giornalismo impegnato, poi patetica l'intervista alle due bambine, passibile di reato (?) sullo sposare uno più anziano.
Infine la carrellata sul dramma della prostituzione ed immigrazione forzata delle ragazze, nulla da dire su questo aspetto ma avrei preferito una trasmissione ad hoc su quel argomento, sganciandola dal resto del girato.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
GaiusBaltar ha scritto:Si ho visto anche io un pó della trasmissione ma luci ed ombre a mio giudizio.
All'inizio, quando per esempio intervista quella bella topona seduta vicino al monumento del poeta, ti danno il golosino: le ucraine di parlano di devozione, amore, che la differenza di età non è un problema eccetera.
Poi ti tirano la frecciatina con l'italiano che vive con una bellezza locale di 30 meno di lui e che un giorno torna a casa e trova con un altro.
Poi altro golosino, carrellata di annunci su internet di prostitute ukraine, tra cui 5/6 fake clamorosi, infine il pistolotto ultramoralista. L'inviato che chiede alle prostitute ''perchè lo fai?'' Domandona da giornalismo impegnato, poi patetica l'intervista alle due bambine, passibile di reato (?) sullo sposare uno più anziano.
Infine la carrellata sul dramma della prostituzione ed immigrazione forzata delle ragazze, nulla da dire su questo aspetto ma avrei preferito una trasmissione ad hoc su quel argomento, sganciandola dal resto del girato.
Io ho visto un servizio della serie su cuba, stessa domanda alla ragazza e lei risponde addirittura che l aveva fatto al prima volta a 17 anni 'per fame'!
Onestamente sapevo che a cuba non c' e democrazia, pero che si morisse anche di fame onestamente non lo sapevo, capisco peró che dire davanti ad una telecamera l ho fatto per un vestitino firmato sarebbe stato una cattiva pubblicità