[O.T] Il Fatto Quotidiano. (e Antefatto)
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ma poi la finiamo con sto mito delle notizie segretissime?
ieri mentre mangiavo in sala ho incrociato il tg3 e c'era un bel servizione sul processo a dell'utri
travaglio apre annozero su rai2 se non erro
ricordo una puntata di blunotte ''la mafia al nord'' in cui si parlava ampiamente di berlusconi
insomma la sciura maria ha accesso alle fantomatiche notizie scomode anche dalla normalissima tv mi pare
ieri mentre mangiavo in sala ho incrociato il tg3 e c'era un bel servizione sul processo a dell'utri
travaglio apre annozero su rai2 se non erro
ricordo una puntata di blunotte ''la mafia al nord'' in cui si parlava ampiamente di berlusconi
insomma la sciura maria ha accesso alle fantomatiche notizie scomode anche dalla normalissima tv mi pare
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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- bellavista
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Se hai spazzatura da entrambe le parti cerchi quella meno peggio. Io per esempio ho scelto di lasciare la spazzatura ad altriParakarro ha scritto:quindi dici che si vota un partito perchè l'altro ti fa schifo?!bellavista ha scritto:discorso complicato. prima di tutto in italia non esiste destra e sinistra. e quindi lo schieramento è personale.
di solito chi conosce le porcate della sedicente destra vota la sedicente sinistra. I più informati conoscono anche le porcate della sedicente sinistra e quindi non votano nessuno. :
non credo che sia così...e se lo fosse... tristessa...

la sciura maria ha accesso alle fantomatiche notizie scomode in un modo edulcorato e non preciso.balkan wolf ha scritto:ma poi la finiamo con sto mito delle notizie segretissime?
ieri mentre mangiavo in sala ho incrociato il tg3 e c'era un bel servizione sul processo a dell'utri
travaglio apre annozero su rai2 se non erro
ricordo una puntata di blunotte ''la mafia al nord'' in cui si parlava ampiamente di berlusconi
insomma la sciura maria ha accesso alle fantomatiche notizie scomode anche dalla normalissima tv mi pare
Per un ''processo a berlusconi'' citato da blunotte (share bassissimo) c'è un tg5/tg1/tg4 che ne loda profumatamente le gesta. Un porta a porta che lo invita senza contraddittorio come se fosse un presidente della repubblica e gli permette di autoincensarsi con notizie farlocche come quella delle case in abruzzo (dovevano essere oltre 3000 le famiglie sistemate e sono 900, ora il limite è spostato a novembre. Fonte: amico storico di sulmona nonchè coinquilino) e ovviamente dei cartelloni contro il Silvio nazionale esposti in tutta l'aquila non ne hanno fatto vedere mezzo.
Queste sono le info che arrivano alla sciura.
Processi prescritti e fandonie.
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mini ma siamo tutti daccordo che tendenzialmente i media supportino il potere ( il caso del silvio è macroscopico ma sicuramente non il solo )
io dico solo che attraverso canali limpidissimi come mamma rai arriva anche la notizia scomoda ergo la nostra sciura maria è informata nel senso letterale del termine
ovv. sono esclusi i militanti che guardano solo fede ma dopotutto soffrono della sessa sindrome di chi guarda solo santoro
oltretutto anche a livello di controllo decisionale credo che l'approfondimento giudiziario sia inutile ... al tizio del bar basta sapere dell'utri=processo per mafia ( notizia ovv. imprecisissima ) per formulare il pensierino ''ohh che merda son tutti ladri e mafiosi questi del silvio''
a livello propagandistico-condizionatorio basta inculcare una visione generale per ottenere risultati
l'approfondimento al dettaglio è un hobby morboso tipo i cruciverba alla fine
io dico solo che attraverso canali limpidissimi come mamma rai arriva anche la notizia scomoda ergo la nostra sciura maria è informata nel senso letterale del termine
ovv. sono esclusi i militanti che guardano solo fede ma dopotutto soffrono della sessa sindrome di chi guarda solo santoro
oltretutto anche a livello di controllo decisionale credo che l'approfondimento giudiziario sia inutile ... al tizio del bar basta sapere dell'utri=processo per mafia ( notizia ovv. imprecisissima ) per formulare il pensierino ''ohh che merda son tutti ladri e mafiosi questi del silvio''
a livello propagandistico-condizionatorio basta inculcare una visione generale per ottenere risultati
l'approfondimento al dettaglio è un hobby morboso tipo i cruciverba alla fine
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Lasciamo stare il caso italiato altrimenti si va sulle tifoserie. In generale: dare una notizia una tantum è un vecchissimo alibi per pararsi il culo.
Le notizie si prendono e si ripetono, poi si ripetono, poi si ripetono. Come si è fatto con Cogne, dove ogni giorni i teledipendenti veniva aggiornati a tg unificati su ogni sviluppo del processo e porta a porta ci faceva uno speciale a settimana.
In un paese che non fosse bananilandia (questa l'ho inventata or ora e mi suona bene
), gli aggiornamenti quotidiani sui tg e gli speciali di porta a porta si farebbero sui rapporti mafiosi del presidente del consiglio non sulla cronaca nera di un paesino di montagna.
Il dare una volta, su rai tre, la notizia che dell'utri è processato per mafia è una burla a livello comunicativo. Tanto per poter dire: noi del tg3 siamo liberi e coraggiosi. Liberi e coraggiosi un cazzo. Se foste liberi e coraggiosi dareste aggiornamenti quotidiani. E se provate a dare aggiornamenti quotidiani a bananilandia vi chiudono in 2 giorni
Le notizie si prendono e si ripetono, poi si ripetono, poi si ripetono. Come si è fatto con Cogne, dove ogni giorni i teledipendenti veniva aggiornati a tg unificati su ogni sviluppo del processo e porta a porta ci faceva uno speciale a settimana.
In un paese che non fosse bananilandia (questa l'ho inventata or ora e mi suona bene

Il dare una volta, su rai tre, la notizia che dell'utri è processato per mafia è una burla a livello comunicativo. Tanto per poter dire: noi del tg3 siamo liberi e coraggiosi. Liberi e coraggiosi un cazzo. Se foste liberi e coraggiosi dareste aggiornamenti quotidiani. E se provate a dare aggiornamenti quotidiani a bananilandia vi chiudono in 2 giorni

Sottoscrivo bellavista.
L'una tantum informativo è una paraculata dei giorni nostri.
Poi Balkan perdonami ma hai preso proprio dell'utri come esempio mafioso..capisco se magari mi fai l'imprecisione tra prescrizione assoluzione (macro-imprecisione) ma se tu inizia a dire che il tot% dei parlamentari è implicato in faccende giudiziarie fai solo un gran fascio di erba quando alla sciura maria non fai capire che c'è chi è indagato per appalti truccati e chi invece perchè ha detto cornuto all'altro, cosa distinta nettamente. Così il discorso che fai tu del ''so tutti ladri'' diventa un altro facile alibi per chi la fa più grossa. Si punta sulla rassegnazione.
Secondo me ormai la notizia infamante non fa nemmeno più scalpore. Questo è il vero grave problema.
L'una tantum informativo è una paraculata dei giorni nostri.
Poi Balkan perdonami ma hai preso proprio dell'utri come esempio mafioso..capisco se magari mi fai l'imprecisione tra prescrizione assoluzione (macro-imprecisione) ma se tu inizia a dire che il tot% dei parlamentari è implicato in faccende giudiziarie fai solo un gran fascio di erba quando alla sciura maria non fai capire che c'è chi è indagato per appalti truccati e chi invece perchè ha detto cornuto all'altro, cosa distinta nettamente. Così il discorso che fai tu del ''so tutti ladri'' diventa un altro facile alibi per chi la fa più grossa. Si punta sulla rassegnazione.
Secondo me ormai la notizia infamante non fa nemmeno più scalpore. Questo è il vero grave problema.
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scusami mini ma non ho capito un cazzo ... il concetto quale è?
la mia affermazione è abbastanza semplice e basata su fatti ... su mamma rai dicono le magagne del berluska
poi in termini assoluti vale il discorso di bellavista ma da qui al mito che il popolino non sa ce ne passa
perdonatemi ma a volte il velo di eroismo e di autocoscienza con cui vi ammantate è ridicolo
mi vedo tanti omini grigi che studiano a memoria presunti fatti negqativi senza avere neppure mai messo in dubbio il loro concetto di morale e in virtù di questo criptonozionismo si sentono migliori di altri omini grigi come loro
tsk SUBUMANI MODERNISTI
torno a studiare la prima parte della rivolta divertitevi coi foglietti della spesa
CI VUOLE UN REGGENTE POLARE TRADIZIONALE ALTRO CHE CAZZI
la mia affermazione è abbastanza semplice e basata su fatti ... su mamma rai dicono le magagne del berluska
poi in termini assoluti vale il discorso di bellavista ma da qui al mito che il popolino non sa ce ne passa
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quoto bellavista
la questione non è la notizia in quanto tale, è l'uso degli spazi gionalistici tv non per dare notizie ma per una propaganda
continuativa atta a screditare gli avversari politici e magnificare il governo in carica tramite un apposita opera di agenda
setting. pubblicità al posto delle notizie. campagna elettorale perenne.
fà riflettere anche il modo in cui alcune notizie non goverantive, anche se in dosi omeopatiche, vengono trasmesse in tv.
il fatto che un tg3 rosso parli di queste notizie ci ricorda l'eterno problema della lottizzazione Rai (rai 1 e 2 al governo
Rai 3 alle sinistre). la difficoltà perpetua che incontra Anno zero per esistere (ricordiamoci che Santoro ha vinto un
contenzioso per poter ricominciare la trasmissione) è l'ennesima prova del collasso informativo.
in uno spazio informativo normale le voci non conformi dovrebbero tranquillamente esistere, senza che la propria esistenza
sia perennemente in bilico o conquistata con fatica. bisognerebbe poi cominciare a stimare gli effetti colllaterali di questa
perenne pressione al conformismo: paura, autocensura?
per Parakarro: IMHO la tua lettura è sbagliata quella di balkan wolf esatta. ma anche questa non è una novità , basterebbe
ricordarsi la puntata di Passaparola in cui Travaglio spiegava il suo punto di vista sull'andamento delle europee. in estrema
sintesi, la loro logica è questa: una linea forte è vincente in quanto gli indecisi li convinci più con una linea decisa che
con le lusinge dei moderati. in più, contemporaneamente, ti differenzi dalle altre testate (che a livello di marketing è
ottimo) poichè ci sono già troppi giornali moderati, e ovv. ti fai il portavoce delle istanze più estreme, di cui avrai
quindi appoggio incondizionato. la controprova di questa strategia sono IMHO gli attacchi del Giornale di Feltri,l'altro
quotidiano per antonomasia "estremo", al Fatto ancora prima che nascesse, riconoscendo così in esso il suo opposto. con la
differenza che il Gionale appartiene alla famiglia Berlusconi, mentre è diffamatorio asserire che il Fatto è il giornale di
partito dell'IDV, cosa che invece è accaduta proprio sulle pagine del gionale di Feltri.
per CanellaBruneri: grazie per la risposta e per il link.
la questione non è la notizia in quanto tale, è l'uso degli spazi gionalistici tv non per dare notizie ma per una propaganda
continuativa atta a screditare gli avversari politici e magnificare il governo in carica tramite un apposita opera di agenda
setting. pubblicità al posto delle notizie. campagna elettorale perenne.
fà riflettere anche il modo in cui alcune notizie non goverantive, anche se in dosi omeopatiche, vengono trasmesse in tv.
il fatto che un tg3 rosso parli di queste notizie ci ricorda l'eterno problema della lottizzazione Rai (rai 1 e 2 al governo
Rai 3 alle sinistre). la difficoltà perpetua che incontra Anno zero per esistere (ricordiamoci che Santoro ha vinto un
contenzioso per poter ricominciare la trasmissione) è l'ennesima prova del collasso informativo.
in uno spazio informativo normale le voci non conformi dovrebbero tranquillamente esistere, senza che la propria esistenza
sia perennemente in bilico o conquistata con fatica. bisognerebbe poi cominciare a stimare gli effetti colllaterali di questa
perenne pressione al conformismo: paura, autocensura?
per Parakarro: IMHO la tua lettura è sbagliata quella di balkan wolf esatta. ma anche questa non è una novità , basterebbe
ricordarsi la puntata di Passaparola in cui Travaglio spiegava il suo punto di vista sull'andamento delle europee. in estrema
sintesi, la loro logica è questa: una linea forte è vincente in quanto gli indecisi li convinci più con una linea decisa che
con le lusinge dei moderati. in più, contemporaneamente, ti differenzi dalle altre testate (che a livello di marketing è
ottimo) poichè ci sono già troppi giornali moderati, e ovv. ti fai il portavoce delle istanze più estreme, di cui avrai
quindi appoggio incondizionato. la controprova di questa strategia sono IMHO gli attacchi del Giornale di Feltri,l'altro
quotidiano per antonomasia "estremo", al Fatto ancora prima che nascesse, riconoscendo così in esso il suo opposto. con la
differenza che il Gionale appartiene alla famiglia Berlusconi, mentre è diffamatorio asserire che il Fatto è il giornale di
partito dell'IDV, cosa che invece è accaduta proprio sulle pagine del gionale di Feltri.
per CanellaBruneri: grazie per la risposta e per il link.
Lamento di coniglio:
ho avuto un solo figlio.
(Gino Patroni)
ho avuto un solo figlio.
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1. la rai non mostra niente di silvio, se non fatti già noti e stranoti da cui poco ci si puó ricavare. Si parla tanto di mignotte ma molto molto poco di Mangano e mafia. Perchè? Alla sciura non interessa?balkan wolf ha scritto:scusami mini ma non ho capito un cazzo ... il concetto quale è?
la mia affermazione è abbastanza semplice e basata su fatti ... su mamma rai dicono le magagne del berluska
poi in termini assoluti vale il discorso di bellavista ma da qui al mito che il popolino non sa ce ne passa
perdonatemi ma a volte il velo di eroismo e di autocoscienza con cui vi ammantate è ridicolo
mi vedo tanti omini grigi che studiano a memoria presunti fatti negqativi senza avere neppure mai messo in dubbio il loro concetto di morale e in virtù di questo criptonozionismo si sentono migliori di altri omini grigi come loro
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torno a studiare la prima parte della rivolta divertitevi coi foglietti della spesa
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2. Mostrare 2 3 fatterelli serve per mettere a tacere le voci che, come la tua, dicono che di silvio si parla negativamente. Il punto è che si tace su faccende gravi come i fatti dell'aquila.
3. il popolino non sa. Non tutti passano giornate davanti ai tg. Prendi una famiglia media. I figli a scuola. Il padre a lavoro guarda i TG dei pasti dove guardacaso non si dice proprio niente se non che è in arrivo il maltempo. La mamma figurati se ha tempo e voglia di seguire altri TG, si adegua. In Italia funziona così.
In conclusione io non so dove hai preso i tuoi fatti, che per me non sono assolutamente concreti.
Se ti basi su Annozero, tg3, report, ti basti calcolare che sono battuti da Terence Hill e Grande Fratello regolarmente. Il che implica che il piglio mediatico degli stessi rotocalchi televisivi è molto più basso di quello che potenzialmente potrebbero ottenere. Metti Travaglio al TG1 delle 13, vediamo che succede.
EDIT: un non di troppo in una frase, pardon.
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Roma- E' un tutto esaurito per il giorno del debutto de "Il fatto quotidiano". Già alle 9 di ieri erano ormai introvabili le copie del giornale uscito con una distribuzione di tutto rispetto, pari a 102.000 copie.
E oggi raddoppi arrivando in oltre 200.000 copie nelle circa 15 mila edicole in cui il giornale è distribuito, come confermato ieri all`Adnkronos dall`amministratore delegato Giorgio Poidomani.
«E` un risultato straordinario che nella mia ormai lunga esperienza nel mondo dell`editoria non ho mai visto», spiega l`ad, confermando l`exploit del primo numero del quotidiano che ha gia` all`attivo quasi 29.500 abbonamenti.
«Eravamo soddisfatti degli abbonamenti, ma confesso - sottolinea Poidomani - che sulla vendita ero un po` scettico perché pensavo che `Il fatto quotidiano` si presentasse come un prodotto diretto ai giovani, poco abituati a recarsi all`edicola. Invece sono andate esaurite centomila copie in poche ore. E anche tenuto conto che i quotidiani appena escono hanno un boom di vendite e che una contrazione è sicura, una cosa è `contrarsi` rispetto a centomila copie, un`altra rispetto a quarantamila...».
E oggi raddoppi arrivando in oltre 200.000 copie nelle circa 15 mila edicole in cui il giornale è distribuito, come confermato ieri all`Adnkronos dall`amministratore delegato Giorgio Poidomani.
«E` un risultato straordinario che nella mia ormai lunga esperienza nel mondo dell`editoria non ho mai visto», spiega l`ad, confermando l`exploit del primo numero del quotidiano che ha gia` all`attivo quasi 29.500 abbonamenti.
«Eravamo soddisfatti degli abbonamenti, ma confesso - sottolinea Poidomani - che sulla vendita ero un po` scettico perché pensavo che `Il fatto quotidiano` si presentasse come un prodotto diretto ai giovani, poco abituati a recarsi all`edicola. Invece sono andate esaurite centomila copie in poche ore. E anche tenuto conto che i quotidiani appena escono hanno un boom di vendite e che una contrazione è sicura, una cosa è `contrarsi` rispetto a centomila copie, un`altra rispetto a quarantamila...».
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ARTICOLI | Peter Gomez
C'è già una exit strategy
8 ottobre 2009
Pronta una legge ad personam che toglie il valore di prova alle sentenze passate in giudicato.
Il piano B, quello che non gli farà evitare i suoi tre processi, ma almeno lo metterà al riparo dal rischio di una condanna per corruzione giudiziaria, è scattato non appena dalla Consulta è arrivata la (per lui) ferale notizia: il lodo Alfano era stato bocciato. è stato in quel momento che gli uomini di Silvio Berlusconi hanno deciso di tirare fuori dalle secche della commissione giustizia, dove era impantanata da mesi, una norma finora nascosta tra le pieghe della riforma del codice di procedura civile. Una legge ad personam, l'ennesima, che toglie il valore di prova alle sentenze già passate in giudicato.
Quando sarà approvata, e c'è da giurarci che lo sarà , i tempi di centinaia di dibattimenti si allungheranno a dismisura. E tra questi c'è anche quello per la presunta mazzetta da 600.000 dollari versata dal Cavaliere per comprare la testimonianza dell'avvocato inglese David Mills. L'idea della legge nasce infatti all'indomani della decisione del tribunale di Milano di stralciare la posizione di Berlusconi da quella del suo coimputato. Eravamo nell'autunno del 2008. Il processo al premier andava sospeso a causa del Lodo e quindi il collegio aveva deciso di procedere solo contro il presunto corrotto. In febbraio Mills era stato così condannato a 4 anni e mezzo di carcere e, a quel punto, il problema era diventato evidente.
Quel giorno gli avvocati-parlamentari Niccolo Ghedini e Piero Longo si accorgono che il Lodo ha una falla. Grave. Comunque fosse finita davanti alla Consulta il processo contro il premier sarebbe prima o poi ricominciato. E il rischio che ripartisse (o si concludesse) quando ormai l'eventuale condana in cassazione del legale inglese era già diventata definitiva, sembrava altissimo. Non per niente l'appello contro il solo Mills comincerà già domani ed è prevedibile che duri pochissimo, rendendo così scontata una pronuncia della suprema corte nei primi mesi 2010.
Un bel guaio per Berlusconi. Perché con le norme in vigore il giudice del processo all'imputato Berlusconi, dovrebbe solo limitarsi a stabilire se il premier ha dato o meno l'ordine di pagare Mills. Il dibattimento sarebbe insomma rapidissimo. Perché il fatto storico - cioè la mazzetta versata dalla Fininvest all'avvocato inglese - sarebbe già provato dall'eventuale sentenza, o di condanna o di prescrizione, in terzo grado. La legge attuale finisce dunque per mettere il premier in un angolo.
La strategia processuale di Berlusconi, infatti, non può che essere quella di sempre. Chiedere che vengano ascoltati centinaia di testimoni, domandare lunghissime nuove perizie sulla rete di conti esteri gestiti da Mills, far saltare un'udienza dopo l'altra sollevando una serie di legittimi impedimenti parlamentari suoi o dei suoi avvocati. Insomma puntare alla prescrizione. In fondo il Cavaliere non deve non resistere molto. Un'apposita legge, la ex Cirielli, approvata dal centro-destra nel 2005, proprio quando Berlusconi scoprì di essere indagato per il caso Mills, ne ha dimezzato la lunghezza: se il processo contro di lui cominciasse settimana prossima (ma non sarà così) il premier nel giro di circa due anni la farebbe franca. Ventiquattro mesi sono un niente se la norma che toglie alle sentenze il valore di prova sarà approvata. Sono invece pochi, ma forse sufficienti per arrivare fino alla cassazione, se la legge non viene cambiata. Il futuro giudiziario e politico del premier si gioca insomma sul filo dei giorni, anzi delle ore. Berlusconi ha bisogno di tempo. E già domani, quando comincerà l'appello contro il solo Mills, la strategia diventerà evidente. L'avvocato Franco Cecconi, affiancato all'ultimo momento da Alessio Lanzi, un tempo difensore di Fedele Confalonieri e altri uomini Fininvest, chiederà il rinnovo del dibattimento e una perizia sui flussi finanziari esteri del proprio assististo. E tra le sei persone che Mills vuole portare a testimoniare c'è pure il premier.
Berlusconi, che in primo grado si era rifiutato di farsi interrogare, ora dovrebbe raccontare tutti i retroscena di almeno tre incontri avuti, secondo la sentenza di condanna, con l'avvocato inglese. Faccia a faccia, avvenuti anche ad Arcore nel 1995, in cui il Cavaliere promise a Mills 10 miliardi di lire, poi versati, se solo avesse dichiarato di essere il proprietario di una serie di off shore della Fininvest, utilizzate dal Biscione per controllare - di nascosto e in violazione della legge antitrust- la tv criptata, Telepiù. In aula, insomma, sarà battaglia. E lo stesso accadrà nel processo per i cosiddetti diritti Mediaset. Qui il dibattimento era stato sospeso causa Lodo per tutti gli imputati e la prescrizione aveva falcidiato buona parte dei capi d'imputazione. Ma in ballo adesso c'è pure l'onore del premier. Difficile pensare che i media nei prossimi mesi non lo seguano con attenzione. Il rischio è che gli Italiani si rendano conto di come Berlusconi sia accusato di aver "rubato" decine e decine di milioni di euro agli azionisti di Mediaset, gonfiando a dismisura il prezzo di acquisto di film e programmi televisivi. Un po' lo stesso reato ipotizzato contro di lui nell'indagine Mediatrade, ormai arrivata al deposito degli atti. Un procedimento in cui il capo del governo dovrà spiegare se davvero per quasi trent'anni ha avuto come socio occulto Frank Agrama, un libanese, naturalizzato americano, divenuto talmente ricco grazie all'amico da nascondere sui suoi conti svizzeri circa 100 milioni di euro. E anche questi, secondo l'accusa, erano soldi rubati.
da Il Fatto Quotidiano n°14 dell'8 ottobre 2009
C'è già una exit strategy
8 ottobre 2009
Pronta una legge ad personam che toglie il valore di prova alle sentenze passate in giudicato.
Il piano B, quello che non gli farà evitare i suoi tre processi, ma almeno lo metterà al riparo dal rischio di una condanna per corruzione giudiziaria, è scattato non appena dalla Consulta è arrivata la (per lui) ferale notizia: il lodo Alfano era stato bocciato. è stato in quel momento che gli uomini di Silvio Berlusconi hanno deciso di tirare fuori dalle secche della commissione giustizia, dove era impantanata da mesi, una norma finora nascosta tra le pieghe della riforma del codice di procedura civile. Una legge ad personam, l'ennesima, che toglie il valore di prova alle sentenze già passate in giudicato.
Quando sarà approvata, e c'è da giurarci che lo sarà , i tempi di centinaia di dibattimenti si allungheranno a dismisura. E tra questi c'è anche quello per la presunta mazzetta da 600.000 dollari versata dal Cavaliere per comprare la testimonianza dell'avvocato inglese David Mills. L'idea della legge nasce infatti all'indomani della decisione del tribunale di Milano di stralciare la posizione di Berlusconi da quella del suo coimputato. Eravamo nell'autunno del 2008. Il processo al premier andava sospeso a causa del Lodo e quindi il collegio aveva deciso di procedere solo contro il presunto corrotto. In febbraio Mills era stato così condannato a 4 anni e mezzo di carcere e, a quel punto, il problema era diventato evidente.
Quel giorno gli avvocati-parlamentari Niccolo Ghedini e Piero Longo si accorgono che il Lodo ha una falla. Grave. Comunque fosse finita davanti alla Consulta il processo contro il premier sarebbe prima o poi ricominciato. E il rischio che ripartisse (o si concludesse) quando ormai l'eventuale condana in cassazione del legale inglese era già diventata definitiva, sembrava altissimo. Non per niente l'appello contro il solo Mills comincerà già domani ed è prevedibile che duri pochissimo, rendendo così scontata una pronuncia della suprema corte nei primi mesi 2010.
Un bel guaio per Berlusconi. Perché con le norme in vigore il giudice del processo all'imputato Berlusconi, dovrebbe solo limitarsi a stabilire se il premier ha dato o meno l'ordine di pagare Mills. Il dibattimento sarebbe insomma rapidissimo. Perché il fatto storico - cioè la mazzetta versata dalla Fininvest all'avvocato inglese - sarebbe già provato dall'eventuale sentenza, o di condanna o di prescrizione, in terzo grado. La legge attuale finisce dunque per mettere il premier in un angolo.
La strategia processuale di Berlusconi, infatti, non può che essere quella di sempre. Chiedere che vengano ascoltati centinaia di testimoni, domandare lunghissime nuove perizie sulla rete di conti esteri gestiti da Mills, far saltare un'udienza dopo l'altra sollevando una serie di legittimi impedimenti parlamentari suoi o dei suoi avvocati. Insomma puntare alla prescrizione. In fondo il Cavaliere non deve non resistere molto. Un'apposita legge, la ex Cirielli, approvata dal centro-destra nel 2005, proprio quando Berlusconi scoprì di essere indagato per il caso Mills, ne ha dimezzato la lunghezza: se il processo contro di lui cominciasse settimana prossima (ma non sarà così) il premier nel giro di circa due anni la farebbe franca. Ventiquattro mesi sono un niente se la norma che toglie alle sentenze il valore di prova sarà approvata. Sono invece pochi, ma forse sufficienti per arrivare fino alla cassazione, se la legge non viene cambiata. Il futuro giudiziario e politico del premier si gioca insomma sul filo dei giorni, anzi delle ore. Berlusconi ha bisogno di tempo. E già domani, quando comincerà l'appello contro il solo Mills, la strategia diventerà evidente. L'avvocato Franco Cecconi, affiancato all'ultimo momento da Alessio Lanzi, un tempo difensore di Fedele Confalonieri e altri uomini Fininvest, chiederà il rinnovo del dibattimento e una perizia sui flussi finanziari esteri del proprio assististo. E tra le sei persone che Mills vuole portare a testimoniare c'è pure il premier.
Berlusconi, che in primo grado si era rifiutato di farsi interrogare, ora dovrebbe raccontare tutti i retroscena di almeno tre incontri avuti, secondo la sentenza di condanna, con l'avvocato inglese. Faccia a faccia, avvenuti anche ad Arcore nel 1995, in cui il Cavaliere promise a Mills 10 miliardi di lire, poi versati, se solo avesse dichiarato di essere il proprietario di una serie di off shore della Fininvest, utilizzate dal Biscione per controllare - di nascosto e in violazione della legge antitrust- la tv criptata, Telepiù. In aula, insomma, sarà battaglia. E lo stesso accadrà nel processo per i cosiddetti diritti Mediaset. Qui il dibattimento era stato sospeso causa Lodo per tutti gli imputati e la prescrizione aveva falcidiato buona parte dei capi d'imputazione. Ma in ballo adesso c'è pure l'onore del premier. Difficile pensare che i media nei prossimi mesi non lo seguano con attenzione. Il rischio è che gli Italiani si rendano conto di come Berlusconi sia accusato di aver "rubato" decine e decine di milioni di euro agli azionisti di Mediaset, gonfiando a dismisura il prezzo di acquisto di film e programmi televisivi. Un po' lo stesso reato ipotizzato contro di lui nell'indagine Mediatrade, ormai arrivata al deposito degli atti. Un procedimento in cui il capo del governo dovrà spiegare se davvero per quasi trent'anni ha avuto come socio occulto Frank Agrama, un libanese, naturalizzato americano, divenuto talmente ricco grazie all'amico da nascondere sui suoi conti svizzeri circa 100 milioni di euro. E anche questi, secondo l'accusa, erano soldi rubati.
da Il Fatto Quotidiano n°14 dell'8 ottobre 2009
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Lombardo (presidente regione Sicilia) e Buzzanca (sindaco di Messina) immortalati belli sorridenti mentre passeggiano sulle macerie post alluvione.
Lombardo annuncia querela sostenendo che trattasi di fotomontaggio, l'autore dello scatto replica che è tutto autentico, pubblica nuove immagini e chiede una perizia per accertare se la foto sia vera o no.
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leggo e comincio a capire perchè ti piace Capezzonebalkan wolf ha scritto:ma poi la finiamo con sto mito delle notizie segretissime?
ieri mentre mangiavo in sala ho incrociato il tg3 e c'era un bel servizione sul processo a dell'utri
travaglio apre annozero su rai2 se non erro
ricordo una puntata di blunotte ''la mafia al nord'' in cui si parlava ampiamente di berlusconi
insomma la sciura maria ha accesso alle fantomatiche notizie scomode anche dalla normalissima tv mi pare