[O.T.] Citazione mon amour

[pan]

Sono logoro di anni, e stanco.
Ma non posso escludere che esista vicino a me una spiaggia,
e una giornata piena di sole,
e una disobbedienza che mi farà balzare come da giovane dalla mia poltrona di vecchio,
e mi farà correre verso quel mare,
gioioso e accogliente,
anche se fosse l'ultima ora della mia vita.

-Stefano Benni, "L' ora più bella"-

Questa mi rimanda la memoria agli ultimi tempi di Marco Pannella, che compì più di una volta quel balzo nel mare di Giulianova.

[Gargarozzo]

Sono logoro di anni, e stanco.
Ma non posso escludere che esista vicino a me una spiaggia,
e una giornata piena di sole,
e una disobbedienza che mi farà balzare come da giovane dalla mia poltrona di vecchio,
e mi farà correre verso quel mare,
gioioso e accogliente,
anche se fosse l'ultima ora della mia vita.

-Stefano Benni, "L' ora più bella"-

Questa mi rimanda la memoria agli ultimi tempi di Marco Pannella, che compì più di una volta quel balzo nel mare di Giulianova.

avercene, di Marco Pannella

[ramarro verde]

"Tu vivi una vita da malato per morire sano!"


Arduino Mancini

Chi è Arduino Mancini?

[Gargarozzo]

E voi, massa di pecoroni invigliacchiti, sempre pronti a inginocchiarvi, a chinare la testa davanti ai potenti! Adesso inginocchiatevi, e chinate la testa davanti a uno che la testa non l’ha chinata mai, se non davanti a questo strummolo qua [la ghigliottina]! Inginocchiatevi, forza! E fatevi il segno della croce! E ricordatevi che pure Nostro Signore Gesù Cristo è morto da infame, sul patibolo, che è diventato poi il simbolo della redenzione! Inginocchiatevi, tutti quanti! E segnatevi, avanti! E adesso pure io posso perdonare a chi mi ha fatto male. In primis, al Papa, che si crede il padrone del Cielo. In secundis, a Napulione, che si crede il padrone della Terra. E per ultimo al boia, qua, che si crede il padrone della Morte. Ma soprattutto, posso perdonare a voi, figli miei, che non siete padroni di un cazzo!

[Don Bastiano, interpretato da Flavio Bucci nel film "Il marchese del Grillo" di Mario Monicelli]

[dostum]

[Gargarozzo]

OGNI VOLTA CHE PER LAVORO O PIACERE - A DIRE IL VERO QUASI SEMPRE LA PRIMA - PASSO DALLA FRANCIA E MI TROVO AD INTERLOQUIRE CON UNA PERSONA DI RAZZA FRANCESE SI VERIFICA UN FENOMENO PER CUI, PROPRIO MENTRE MI STA PARLANDO, NON RIESCO A NON PENSARE CHE HA LA FESSA DEL CULO COMPLETAMENTE INCROSTATA DI MERDA. VEDO LA SUA BOCCA MUOVERSI, MA LE PAROLE NON RAGGIUNGONO LA PERCEZIONE COSCIENTE: NELLA MIA MENTE ALLE LABBRA CHE SCHIOCCANO NEL PRONUNZIARE QUALCHE BUFFO LEMMA GALLICANO SI SOSTITUISCE L'IMMAGINE DELLE CHIAPPE CHE, RIVESTITE DA UNA TENACE PATINA DI ESCREMENTI, STROFINANO L'UNA CONTRO L'ALTRA RILASCIANDO UN FINE PARTICOLATO COPROGENICO CHE SATURA IL PERINEO E IMPREGNA PELI, GENITALI, INDUMENTI INTIMI. E LA CONTINUA FRIZIONE SCATOLOGICA IRRITA INEVITABILMENTE LA CUTE: ALLORA NOTO CHE LA RANOCCHIA SI SISTEMA SULLA SEDIA O ADDIRITTURA RAGGIUNGE IL POSTERIORE CON LA MANO E PROVA A DIVARICARE LE NATICHE NELLA SPERANZA DI OTTENERE UN FUGACE SOLLIEVO. LO IMMAGINO ASSISO AL TERMINE DELL'EVACUAZIONE, MENTRE CON LE DITA (LE STESSE DITA CON CUI ACCAREZZA I FIGLI O CON CUI VOTA "LA REPUBLIQUE EN MARCHE") CERCA DI MONDARSI DALLA SOZZURA CHE HA APPENA VERNICIATO I SUOI GLUTEI. È IMPOSSIBILE: AD OGNI SESSIONE DEFECATORIA UN NUOVO STRATO SI AGGIUNGE AI RESIDUI PRECEDENTI COME IN GROTTESCA TORTA NUZIALE. TERMINATA LA CONVERSAZIONE IL LOMBRICO D'OLTRALPE MI TENDE LA MANO: FACCIO FINTA DI NON VEDERLA, E DIGRIGNANDO UN "AU REVOIR" MI DILEGUO NELL'ATMOSFERA CASEARIA CON LA MIA FESSA DEL CULO ANCORA FIERAMENTE IMMACOLATA.

- phazyo -