Berry ha scritto:Husker_Du ha scritto:Squirto ha scritto:Sir Alexander Fleming non lavorava per lucrare, era mosso dall'interesse verso la scoperta di nuove cure. non basta la pietà , quando la gente sta male.
Mah....questa mi sembra un tantino azzardata a meno che tu non abbia lavorato a stretto contatto con Fleming per almeno un paio d'anni....
Il confine tra ricerca scientifica, potere e denaro e' molte volte sottile..
Comunque il discorso di helmut non fa una grinza: la scoperta fine a se stessa non ha alcuna rilevanza se non e' possibile sfruttarla dal punto di vista economico.....

Non sono d'accordo con Husker. Raramente un ricercatore ha importanti ritorni economici per le proprie scoperte, anche perche' nella ricerca non c'e' "copyright"... quello che si scopre va a disposizione di tutta la comunita' scientifica.
Poi ovviamente ci sono alcuni settori, ad esempio quello farmaceutico, in cui un privato (l'azienda) investe milioni in determinati progetti che hanno come scopo la produzione di risultati sfruttabili economicamente, quindi e' un altro discorso.
La scoperta scientifica fine a se stessa non ha alcuna rilevanza in quanto tale, ma quali sono le scoperte di questo tipo?
Cara Berry, e' vero che un ricercatore non inizia a fare il mestiere per i soldi (altrimenti andrebbe a fare il trader nella city di london).
Tuttavia il ricercatore non fa il riceractore solo per il piacere di farlo. Obiettivo del fare ricerca e' fornire un qualche contributo alla letteratura scientifica.
Per fare cio' occorre pubblicare i risultati delle proprie ricerche su riviste internazionali.
Pubblicare i propri risultati si riviste importanti ha un effetto positivo sul proprio reddito: piu' pubblicazioni rilevanti si hanno maggiori sono le possibilita' di andare in buone universita' o centri di ricerca ed ottenere un salario piu' elevato.
Ora che tu ci creda o no, ogni ricercatore lavora per cercare di pubblicare le proprie ricerche su riviste importanti per migliorare la propria carriera....quindi implicatamente la ricerca e' uno strumento per migliorare la proria posizione sociale.....
Ti diro' di piu': anche se tu non sei interassto come ricaercatore a pubblicare le tue ricerche, non puoi non farlo, perche' una volta entrato nel sistema devi attenerti a certe regole di comportamento...
Faccio presente che il caso italiano non fa testo, visto che un ricercatore italiano guadagna in media 1.500 euro al mese, mentre un ricercatore in una universita' americana che non sia tra le prime 20 guadagna come minimo 80.000 dollari l'anno: per fare esattamente lo stesso lavoro.
Per quanto riguarda la tua ultima domanda: esistono una marea di articoli scientifici che non hanno alcuna rilevanza (se non a livello accademico) semplicemente perche' non sfruttabili a livello economico.
As es., scoprire che dal piombo e' possibile ricavare i diamanti attraverso un complesso processo chimico, puo' essere interessante dal punto di vista di un chimico accademico, ma li si ferma.....visto che non e' possibile sfruttare materialmente la scoperta...costerebbe troppo realizzare il processo di trasformazione e quindi non lo si fa....tale scoperta risulta fine a se stessa.