Come storia dell'economia politica:
Il valore di un bene, e' dato dalla sua utilita', oppure dal valore del lavoro che e' incorporato in esso?
Adam Smith era ancora agli inizi e non ha le idee chiare: in passi diversi sostiene sia l'una che l'altra ipotesi... come accade nella realta'.
Marx pensava assolutamente che dipendesse dal valore del lavoro che e' incorporato in esso. Il che ha implicazioni politiche evidenti: i lavoratori creano tutto il valore, l'imprenditore e' solo uno sfruttatore
La successiva scuola neoclassica detta anche marginalista, per confutare Marx, sostiene con coerenza assoluta che il valore e' dato solo dall'utilita'. La fonte del valore e' la mente geniale dell'imprenditore che produce i prodotti giusti al momento giusto: proprio un attimo prima che il consumatore si renda conto di averne bisogno: come Asaph McKenzie che nel 1907 divento' miliardario inventando la pompa per biciclette. Prima di allora tutti andavano in giro con la bici sgonfia, rovinando le gomme
Cosi' alla fine di questo dialogo sui massimi sistemi, nel 2000 siamo arrivati alle offerte speciali della LIDL, per cui abbiamo le case piene di barbecue, gazebi e tostapane che abbiamo comprato a prezzi scontatissimi ma non sappiamo piu' dove metterli
E viceversa, la mia laurea in economia mi e' costata un sacco di soldi, ma la sua utilita' e' molto bassa
Insomma, alla fine ho solo acquisito la consapevolezza che io valgo poco piu' della macchinetta del pop corn
