MiniMe ha scritto:piazza Aldrovandi.
clima mite, non troppo freddo: piacevole.
Entro in un localino, di giorno tabacchi, di notte bar "degli illusi".
Prendo una cosa dal bere al volo, mi guardo intorno: un bettola, mi piace.
Attorno a me bella gente, un tizio con i denti neri che chiede un prosecchino, una ragazza di colore vestita particolarmente bene e due amici con lei, una tizia con un rossetto di un rosso acceso, fortissimo, con un vestito dello stesso colore altrettanto sgargiante.
Ha un bicchiere pieno in mano e balla una canzone di Paolo Conte da sola, mi guarda e sorride. I capelli più belli che abbia mai visto, alcuni attaccati alle labbra di vino rosso.
Se la tira tantissimo e provoca, finisco lo spritz e poggio il bicchiere sul bancone, pago e faccio per andarmene "peccato" sento alle mie spalle e mi giro di scatto.
La tipa porta una mano alla bocca come a censurarsi, ubriaca.
Faccio finta di niente e fuggo a casa con quella sagoma rossa ficcata in testa.
Piccoli piaceri prima di trovare la busta dell'immondizia che caccia roba davanti alla porta, dopo aver lasciato una pista che giunge al pianerottolo partendo dalla cucina e passando davanti alla mia camera. Spero almeno che i vicini non abbiano sentito le urla del cadavere imbustato dai miei coinquilini.
il testo sembra preso da ''compagni di sbronze'' di bukowski..
mai letto, è un complimento?
Pimpi, "e lasciami sfogaaaare" (cit.)
We get some rules to follow
That and this, these and those
No one knows
Mini ha inaugurato apposta questo nuovo ciclo di frammenti bolognesi perchè sa che sono lontano dalla mia patria e così puó farmi del male. Bastardo. E comunque la domanda fortissimamente rimane: ma che gli fai alle donne?
Bravo Mini, così bisogna essere: Belli.
Alzo alto il calice in onor tuo, da questa terra che non conosce gerundio nè spritz.
p.s.
Non sono sicuro che lo spritz qui non esista. La parola è chiaramente tedesca. Indagheró.
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
a Pieve di Cadore
MiniMe ha scritto:piazza Aldrovandi.
clima mite, non troppo freddo: piacevole.
Entro in un localino, di giorno tabacchi, di notte bar "degli illusi".
Prendo una cosa dal bere al volo, mi guardo intorno: un bettola, mi piace.
Attorno a me bella gente, un tizio con i denti neri che chiede un prosecchino, una ragazza di colore vestita particolarmente bene e due amici con lei, una tizia con un rossetto di un rosso acceso, fortissimo, con un vestito dello stesso colore altrettanto sgargiante.
Ha un bicchiere pieno in mano e balla una canzone di Paolo Conte da sola, mi guarda e sorride. I capelli più belli che abbia mai visto, alcuni attaccati alle labbra di vino rosso.
Se la tira tantissimo e provoca, finisco lo spritz e poggio il bicchiere sul bancone, pago e faccio per andarmene "peccato" sento alle mie spalle e mi giro di scatto.
La tipa porta una mano alla bocca come a censurarsi, ubriaca.
Faccio finta di niente e fuggo a casa con quella sagoma rossa ficcata in testa.
Piccoli piaceri prima di trovare la busta dell'immondizia che caccia roba davanti alla porta, dopo aver lasciato una pista che giunge al pianerottolo partendo dalla cucina e passando davanti alla mia camera. Spero almeno che i vicini non abbiano sentito le urla del cadavere imbustato dai miei coinquilini.
Mini hai scritto una cosa fantastica e se ti dico che hai descritto la "mia" cina..ci credi???
bastava levare alcune cose italiane..lo spritz..e poi..basta..
potrei racccontarti decine di storie come la tua..
fantastica anche la definizione "bar degli illusi"..
forse in fondo sono il re delgi illusi....e non mi dispiace per niente...
possiamo dire che bologna è un po' cinese?
più di prato?
beh no
non fino a questo punto.
ogi mi han fatto girare il belino sul lavoro e quindi mi faccio una pasta al pesto..e mi apro pure il vino..crepi la'varizia..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
MiniMe ha scritto:piazza Aldrovandi.
clima mite, non troppo freddo: piacevole.
Entro in un localino, di giorno tabacchi, di notte bar "degli illusi".
Prendo una cosa dal bere al volo, mi guardo intorno: un bettola, mi piace.
Attorno a me bella gente, un tizio con i denti neri che chiede un prosecchino, una ragazza di colore vestita particolarmente bene e due amici con lei, una tizia con un rossetto di un rosso acceso, fortissimo, con un vestito dello stesso colore altrettanto sgargiante.
Ha un bicchiere pieno in mano e balla una canzone di Paolo Conte da sola, mi guarda e sorride. I capelli più belli che abbia mai visto, alcuni attaccati alle labbra di vino rosso.
Se la tira tantissimo e provoca, finisco lo spritz e poggio il bicchiere sul bancone, pago e faccio per andarmene "peccato" sento alle mie spalle e mi giro di scatto.
La tipa porta una mano alla bocca come a censurarsi, ubriaca.
Faccio finta di niente e fuggo a casa con quella sagoma rossa ficcata in testa.
Piccoli piaceri prima di trovare la busta dell'immondizia che caccia roba davanti alla porta, dopo aver lasciato una pista che giunge al pianerottolo partendo dalla cucina e passando davanti alla mia camera. Spero almeno che i vicini non abbiano sentito le urla del cadavere imbustato dai miei coinquilini.
il testo sembra preso da ''compagni di sbronze'' di bukowski..
mai letto, è un complimento?
non so che dirti, ognuno lo interpreta come vuole, peró a me bukowski piace molto..
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"
Mavco Pizellonio ha scritto:Mini ha inaugurato apposta questo nuovo ciclo di frammenti bolognesi perchè sa che sono lontano dalla mia patria e così puó farmi del male. Bastardo. E comunque la domanda fortissimamente rimane: ma che gli fai alle donne?
Bravo Mini, così bisogna essere: Belli.
Alzo alto il calice in onor tuo, da questa terra che non conosce gerundio nè spritz.
p.s.
Non sono sicuro che lo spritz qui non esista. La parola è chiaramente tedesca. Indagheró.
così impari ad andare nella terra della GemuetlichKeit alla faccia mia!
piccola precisazione: io non sono bello, ma piaccio ( evviva la modestia)
Sarà forse quell'aria sognante, quella basetta rock'n'roll fin sotto l'orecchio, l'odore di un'altra donna addosso, la faccia di cazzo, magari la porsche e la villa a montecarlo. Chi puó mai dirlo!
comunque Spritz è austroungarico nonostante i ferraresi insistano con l'attribuirsene la paternità .
@Gerda: lo prendo come un complimento e ringrazio!
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VAFFANCULO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(pero dormiamo e basta..abbracciati quelche vuoi,ma si dorme e basta...)
e intanto arrivano telefonate e sms...
BASTAAAAAAAAAAAAAAAA..
ho i suoi occhioni che mi guardano dallo schermo del pc.....
per ora mi basta...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Alcuni giorni fa entro nella gelateria Grom, in Via D'Azeglio. Mentre sto scegliendo i gusti, sento provenire un tanfo terrificante da dietro. Roba da vomitare. Mi giro: è entrato un barbone. Ha 5 euro in mano e vuole prendere qualcosa, che non capisco. Il commesso dice chiaro e tondo che quel qualcosa non glielo daranno e lo invita ad andarsene.
Il locale della gelateria è piccolo e l'odore è indicibile. Per fortuna è pronto il mio gelato, lo prendo ed esco di volata. Lo mangio malvolentirei, perchè ho ancora nel naso quel puzzo terribile (e non sono particolarmente schizzinoso).
Ma è giusto aver rifiutato di servire il barbone? Ancora me lo domando.
Umanamente, certo che no. Ma è chiaro che se il barbone si "affeziona" al locale, addio clienti...
anxxur ha scritto:Alcuni giorni fa entro nella gelateria Grom, in Via D'Azeglio. Mentre sto scegliendo i gusti, sento provenire un tanfo terrificante da dietro. Roba da vomitare. Mi giro: è entrato un barbone. Ha 5 euro in mano e vuole prendere qualcosa, che non capisco. Il commesso dice chiaro e tondo che quel qualcosa non glielo daranno e lo invita ad andarsene.
Il locale della gelateria è piccolo e l'odore è indicibile. Per fortuna è pronto il mio gelato, lo prendo ed esco di volata. Lo mangio malvolentirei, perchè ho ancora nel naso quel puzzo terribile (e non sono particolarmente schizzinoso).
Ma è giusto aver rifiutato di servire il barbone? Ancora me lo domando.
Umanamente, certo che no. Ma è chiaro che se il barbone si "affeziona" al locale, addio clienti...
domani vado a pisciare dentro Grom.
ci sono modi e modi.
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