[O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
Mi fa sorridere amaramente questo modo di pensare: "Chiudere con la crisi", come se il mercato si potesse regolamentare a monte (senza ripercussioni), decidere se la crisi deve finire.
Sono proprio questi pianificazioni che falsano il normale corso degli eventi che ci hanno portato allo sfacelo attuale, senza contare che, a meno di clamorosi tagli che nessuno ha il coraggio di attuare (pena la poltrona), l'emergenza default si ripresenterà tra pochi, pochissimi anni, e non solo per i greci.
Ue, oggi vertice per fine emergenza
I capi vogliono chiudere stagione crisi
Il Consiglio europeo che segna la fine del semestre della presidenza spagnola si riunisce nel segno della crisi. Il vertice occuperà l'intera giornata e sarà dedicato alla risposta europea alle grandi difficoltà che l'intero continente sta vivendo. La speranza è che si tratti di un momento di chiusura dell'emergenza e ritorno alla normalità, dopo le concitate settimane di aprile e maggio, tra continue riunioni prima per la Grecia, poi per la Spagna.
Ue, il vertice per chiudere l'emergenza
A Bruxelles, questa volta, i leader dell'Unione europea potranno concentrarsi sulla riforme della "governance" economica da realizzare e sulle misure già decise da portare a termine, in particolare per il settore finanziario.
Il punto centrale della discussione, comunque, dovrebbe essere la riflessione sulle esigenze contraddittorie da una parte di risanamento dei bilanci pubblici che hanno pesantemente sofferto della crisi, e dall'altra di attenzione e sostegno alla ripresa che rimane debole, e che un eccessivo rigore alla tedesca potrebbe compromettere.
"Nei mesi scorsi abbiamo dovuto adottare delle misure, qualche volta sotto la pressione degli eventi, per preservare la stabilità dei nostri sistemi finanziari", ha scritto il presidente "stabile" del Consiglio europeo Herman Van Rompuy nella sua lettera di convocazione ai capi di Stato e di governo. "Non dobbiamo, tuttavia - si legge ancora nella lettera - perdere di vista le sfide più a lungo termine e la necessità di riportare le nostre economie su un percorso di crescita sostenibile e capace di creare posti di lavoro".
Come cambia il Patto di stabilità
Durante il vertice di oggi, si discuterà fra l'altro dei risultati delle prime due riunioni del gruppo di riflessione sulla "governance" economica presieduto dallo stesso Van Rompuy, che per ora ha affrontato soprattutto le proposte di rafforzamento del Patto di stabilità. Su questo punto sembra ci sia già un certo consenso, in particolare per quanto riguarda il "semestre europeo" per l'esame preventivo dei bilanci nazionali, come anche sulle sanzioni per chi viola ripetutamente le regole del Patto.
Un argomento in discussione molto importante per l'Italia è quello relativo alla valutazione del debito pubblico nell'ambito della sorveglianza sui bilanci. L'Italia chiede che sia considerato il debito aggregato di ogni Pese, ovvero non solo quello dello Stato ma anche quello dei privati e delle imprese; inoltre, Roma punta anche sull'importanza, per la sostenibilità nei bilanci, delle riforme dei sistemi pensionistici, come quella che è già operativa nella penisola.
Verso un fondo anti-insolvenza
Durante il vertice, infine, il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, presenterà un rapporto sullo stato delle riforme del sistema finanziario europeo. In questo contesto, si discuterà, fra l'altro, della proposta dell'esecutivo Ue di finanziare con un prelievo sulle banche un fondo anti-insolvenza, mentre resta sul tavolo, sia pure generica, anche l'idea di una tassa sulle transazioni finanziarie. Inoltre, si parlerà delle misure contro le "vendite allo scoperto" (dopo che la Germania le ha vietate unilateralmente) e della regolamentazione dei Cds (credit default swaps), le assicurazioni contro l'insolvenza degli Stati, un meccanismo accusato di fomentare la speculazione contro i debiti sovrani. I leader dei Ventisette, infine, approveranno l'avvio dei negoziati d'adesione con l'Islanda.
Sono proprio questi pianificazioni che falsano il normale corso degli eventi che ci hanno portato allo sfacelo attuale, senza contare che, a meno di clamorosi tagli che nessuno ha il coraggio di attuare (pena la poltrona), l'emergenza default si ripresenterà tra pochi, pochissimi anni, e non solo per i greci.
Ue, oggi vertice per fine emergenza
I capi vogliono chiudere stagione crisi
Il Consiglio europeo che segna la fine del semestre della presidenza spagnola si riunisce nel segno della crisi. Il vertice occuperà l'intera giornata e sarà dedicato alla risposta europea alle grandi difficoltà che l'intero continente sta vivendo. La speranza è che si tratti di un momento di chiusura dell'emergenza e ritorno alla normalità, dopo le concitate settimane di aprile e maggio, tra continue riunioni prima per la Grecia, poi per la Spagna.
Ue, il vertice per chiudere l'emergenza
A Bruxelles, questa volta, i leader dell'Unione europea potranno concentrarsi sulla riforme della "governance" economica da realizzare e sulle misure già decise da portare a termine, in particolare per il settore finanziario.
Il punto centrale della discussione, comunque, dovrebbe essere la riflessione sulle esigenze contraddittorie da una parte di risanamento dei bilanci pubblici che hanno pesantemente sofferto della crisi, e dall'altra di attenzione e sostegno alla ripresa che rimane debole, e che un eccessivo rigore alla tedesca potrebbe compromettere.
"Nei mesi scorsi abbiamo dovuto adottare delle misure, qualche volta sotto la pressione degli eventi, per preservare la stabilità dei nostri sistemi finanziari", ha scritto il presidente "stabile" del Consiglio europeo Herman Van Rompuy nella sua lettera di convocazione ai capi di Stato e di governo. "Non dobbiamo, tuttavia - si legge ancora nella lettera - perdere di vista le sfide più a lungo termine e la necessità di riportare le nostre economie su un percorso di crescita sostenibile e capace di creare posti di lavoro".
Come cambia il Patto di stabilità
Durante il vertice di oggi, si discuterà fra l'altro dei risultati delle prime due riunioni del gruppo di riflessione sulla "governance" economica presieduto dallo stesso Van Rompuy, che per ora ha affrontato soprattutto le proposte di rafforzamento del Patto di stabilità. Su questo punto sembra ci sia già un certo consenso, in particolare per quanto riguarda il "semestre europeo" per l'esame preventivo dei bilanci nazionali, come anche sulle sanzioni per chi viola ripetutamente le regole del Patto.
Un argomento in discussione molto importante per l'Italia è quello relativo alla valutazione del debito pubblico nell'ambito della sorveglianza sui bilanci. L'Italia chiede che sia considerato il debito aggregato di ogni Pese, ovvero non solo quello dello Stato ma anche quello dei privati e delle imprese; inoltre, Roma punta anche sull'importanza, per la sostenibilità nei bilanci, delle riforme dei sistemi pensionistici, come quella che è già operativa nella penisola.
Verso un fondo anti-insolvenza
Durante il vertice, infine, il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, presenterà un rapporto sullo stato delle riforme del sistema finanziario europeo. In questo contesto, si discuterà, fra l'altro, della proposta dell'esecutivo Ue di finanziare con un prelievo sulle banche un fondo anti-insolvenza, mentre resta sul tavolo, sia pure generica, anche l'idea di una tassa sulle transazioni finanziarie. Inoltre, si parlerà delle misure contro le "vendite allo scoperto" (dopo che la Germania le ha vietate unilateralmente) e della regolamentazione dei Cds (credit default swaps), le assicurazioni contro l'insolvenza degli Stati, un meccanismo accusato di fomentare la speculazione contro i debiti sovrani. I leader dei Ventisette, infine, approveranno l'avvio dei negoziati d'adesione con l'Islanda.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] Crisi economica
Ma tu queste notizie da dove le attingi...??? In qualche bar di Albino o Clusone...??? (con tutto il rispetto per i bar...Parakarro ha scritto: a proposito di Fiat... nun penzamo che sia un atto di filantropia il tentativo di lasciare aperto lo stabilimento di Pomigliano.... è che in Polakkia non conviene piu' così tanto produrre automobili (dannata comunità europea con i suoi diritti civili! ) e improvvisamente costruire in italia non è piu' così sconveniente...

Ti ricordo che lo stipendio medio di un lavoratore metalmeccanico polacco è 13.000€ contro i 21.000 italiani (lordo) e che a Bielsko Biala 5.200 operai producono 700.000 auto/anno contro i 5.000 / 250.000 di Pomigliano D'Arco.

La questione è che in Polonia si continueranno a produrre vecchia Panda e 500 per i mercati dell'Est, e a Pomigliano il nuovo modello, che dovrà essere estremamente competitivo come prezzo.
Non è prevista nessuna chiusura di stabilimenti in Polonia.

"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
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Re: [O.T.] Crisi economica
veeeeeedrai, vedraaaaaaaaaaaai, vedrai, che impareraaaaaaaaaai, forse non sarà domani, ma un bel giorno impareraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaai...
bella sta canzone
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Re: [O.T.] Crisi economica
Imparerò, certamente...Parakarro ha scritto:veeeeeedrai, vedraaaaaaaaaaaai, vedrai, che impareraaaaaaaaaai, forse non sarà domani, ma un bel giorno impareraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaai...
...ma non da te...!!!

A proposito...in Polonia è gia iniziata la produzione del nuovo motore Twin Air...
http://www.fiatontheweb.fiat.it/latest- ... -twin-air/

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Re: [O.T.] Crisi economica
helmut a perte le canzuncielle ed i bar di albino (looontano da casa mia... io sono di Pontida...)...
in polakkia anni fa (2007) gli operai minacciarono uno sciopero per aumentare lo stipendio base da 380 e 740 (calcolando che lo stipendio fiat italiano è attorno alle 850)... riuscirono ad ottenere una cifra di 580... con la minaccia di chiusura accettarono anche di fare 48 ore settimanali e di fare straordinari pure il sabato e la domenica visto che i turni sono 21 a settimana... in condizioni umane da inizio 900... stanno migliorando.. vero.. ma i miglioramenti portano costi...
peggio ancora sarà (in quanto ai costi) quando la Polonia entrerà nell'euro... credi davvero che potranno tenere gli operai a quelle cifre e farli lavorare 6\7 giorni a settimana?! bhà... forse è meglio diversificare i punti di produzione in modo da spostare di qua e di là il grosso della produzione... mantenendo una sudditanza psicologica che, a Torino, ha fatto scuola
questo non toglie che a Pomigliano sono i sindacati a sbagliare
tra l'altro conoscevo dati ancor piu' impietosi dei tuoi:
Nel 2009, la Fiat ha prodotto nello stabilimento in Polonia 600′000 automobili, pagando a 5′800 dipendenti uno stipendio 580 euro mensili
In Italia, nello stesso anno, la Fiat ha pagato in Italia 23′000 lavoratori per uno stipendio di circa 850 euro, producendo 640′000 automobili.
in polakkia anni fa (2007) gli operai minacciarono uno sciopero per aumentare lo stipendio base da 380 e 740 (calcolando che lo stipendio fiat italiano è attorno alle 850)... riuscirono ad ottenere una cifra di 580... con la minaccia di chiusura accettarono anche di fare 48 ore settimanali e di fare straordinari pure il sabato e la domenica visto che i turni sono 21 a settimana... in condizioni umane da inizio 900... stanno migliorando.. vero.. ma i miglioramenti portano costi...
peggio ancora sarà (in quanto ai costi) quando la Polonia entrerà nell'euro... credi davvero che potranno tenere gli operai a quelle cifre e farli lavorare 6\7 giorni a settimana?! bhà... forse è meglio diversificare i punti di produzione in modo da spostare di qua e di là il grosso della produzione... mantenendo una sudditanza psicologica che, a Torino, ha fatto scuola
questo non toglie che a Pomigliano sono i sindacati a sbagliare
tra l'altro conoscevo dati ancor piu' impietosi dei tuoi:
Nel 2009, la Fiat ha prodotto nello stabilimento in Polonia 600′000 automobili, pagando a 5′800 dipendenti uno stipendio 580 euro mensili
In Italia, nello stesso anno, la Fiat ha pagato in Italia 23′000 lavoratori per uno stipendio di circa 850 euro, producendo 640′000 automobili.
Re: [O.T.] Crisi economica
Quando si investono fior di € / $ / £ in impianti di produzione, è tassativo tenerli in esercizio 24 ore su 24, altrimenti la partita è già persa.Parakarro ha scritto:helmut a perte le canzuncielle ed i bar di albino (looontano da casa mia... io sono di Pontida...)...

Quindi, lavorare a turno è d'obbligo.
Non mi sembrano condizioni di inizio '900.
La realtà è un'altra. I governi occidentali, sanno benissimo che è scritto nelle stelle che i lavoratori produttivi dovranno farsi un mazzo tanto perchè su di loro è concentrata tutta la produttività, ma gli danno il contentino facendo ora il culo anche ai lavoratori ultratutelati: pubblico impiego, burocrazia, parastato, aziende municipalizzate.
Divide et impera.

NB il primo week end di Luglio sarò in quel di Clusone, ospite di amici milanesi con casa in Val Seriana.

Ottimo il trenino di Albino.

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Re: [O.T.] Crisi economica
Cmq una cosa ad Obbama gli è riuscita:tiene il valore del Dollaro
(e dei Bond yankee) a livelli assolutamente fantastici.

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MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [O.T.] Crisi economica
Helmut ha scritto:Quando si investono fior di € / $ / £ in impianti di produzione, è tassativo tenerli in esercizio 24 ore su 24, altrimenti la partita è già persa.Parakarro ha scritto:helmut a perte le canzuncielle ed i bar di albino (looontano da casa mia... io sono di Pontida...)...![]()
Quindi, lavorare a turno è d'obbligo.
Non mi sembrano condizioni di inizio '900.
obbligare a lavorare 7\7 è da inizio 900...
anche a 40 gradi nel reparto verniciatura lo è....
e danno lavoro con una base di ricatto piuttosto spiccata:
''E con la disoccupazione al 12% le prospettive sono quelle di emigrare o chinare il capo e lavorare anche per poco più di 400 euro per i neo-assunti. Una guerra tra poveri.
Ma è a Tychy che si gioca la partita e il futuro degli impianti italiani. Wanda Strozyk, pasionaria di Solidarnosc e rappresentante sindacale per lo stabilimento di Tychy, è stata chiara: «Non toglieteci la produzione della Panda - ha detto nell'ultimo incontro del Cae, il Comitato aziendale europeo di cui fanno parte i rappresentanti degli impianti del gruppo nel Vecchio Continente - nel 2009 gli i nostri operai hanno lavorato quasi tutti i sabati e parecchie domeniche, con la fabbrica impegnata spesso su 21 turni settimanali». I sindacati in Polonia sono impegnati, in primo luogo, a difendere il lavoro dei propri iscritti e il loro margine di manovra, rispetto a quelli italiani alquanto ristretto. Perché per tutti c'è la casa da pagare, il televisore al plasma da comprare e la macchina da cambiare. Il lavoro bisogna tenerselo stretto e poco importa se un operaio italiano lo perde per fare posto a un operaio polacco. ''
Se leggi bene dice: nooo BUANA non togliere lavoro a noi polakki di polakkia... noi bravi, noi lavora quanto vuole BUANA...forza juve"
Ribadisco che l'operaio italico deve mettersi il cuoricino in pace e, per il momento, accettare condizioni diverse dalle passate
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Re: [O.T.] Crisi economica
Crisi, la Ue tasserà le banche
Misure anche per operazioni finanziarie
I 27 leader dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo sull'ipotesi di introdurre una tassa sulle banche, sulla base del principio per cui dovrà pagare chi ha provocato la crisi finanziaria, ma sarà ciascun Paese a decidere i criteri del prelievo. Tra le ipotesi, anche quella di una tassazione "globale" delle operazioni finanziarie. Di questo e di altri provvedimenti i leader ne discuteranno al prossimo vertice del G20 in Canada.
Crisi, la Ue tasserà le banche. Misure anche per operazioni finanziarie
Sarà ogni Paese, quindi, a decidere i criteri in base ai quali applicare l'imposta. Bruxelles chiede ai ministri finanziari e alla Commissione di trovare forme per eguagliare i trattamenti evitando danni alle più virtuose banche Ue su concorrenti di Paesi che non le hanno tassate. Il cancelliere tedesco, Agela Merkel, ha comunque spiegato che i Paesi Ue proporranno al G20 di Toronto di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie, ma se il G20 non dovesse appoggiarla, la Ue potrebbe decidere di andare avanti anche da sola. E la tassa potrebbe entrare in vigore entro il 2012.
Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, è giusto che le banche contribuiscano al costo della crisi, "visto il ruolo di responsabilità che gli istituti bancari hanno avuto nel generare la recessione". "Al tempo stesso, però, l'Unione Europea deve vigilare con la massima severità perché il costo di tale tassa non venga scaricato dagli istituti di credito sugli utenti. Ipotesi che, conoscendo le banche italiane, è più che probabile", conclude Rienzi.
Appunto, quando ho iniziato a leggere e' la prima cosa a cui ho pensato.
Misure anche per operazioni finanziarie
I 27 leader dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo sull'ipotesi di introdurre una tassa sulle banche, sulla base del principio per cui dovrà pagare chi ha provocato la crisi finanziaria, ma sarà ciascun Paese a decidere i criteri del prelievo. Tra le ipotesi, anche quella di una tassazione "globale" delle operazioni finanziarie. Di questo e di altri provvedimenti i leader ne discuteranno al prossimo vertice del G20 in Canada.
Crisi, la Ue tasserà le banche. Misure anche per operazioni finanziarie
Sarà ogni Paese, quindi, a decidere i criteri in base ai quali applicare l'imposta. Bruxelles chiede ai ministri finanziari e alla Commissione di trovare forme per eguagliare i trattamenti evitando danni alle più virtuose banche Ue su concorrenti di Paesi che non le hanno tassate. Il cancelliere tedesco, Agela Merkel, ha comunque spiegato che i Paesi Ue proporranno al G20 di Toronto di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie, ma se il G20 non dovesse appoggiarla, la Ue potrebbe decidere di andare avanti anche da sola. E la tassa potrebbe entrare in vigore entro il 2012.
Per il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, è giusto che le banche contribuiscano al costo della crisi, "visto il ruolo di responsabilità che gli istituti bancari hanno avuto nel generare la recessione". "Al tempo stesso, però, l'Unione Europea deve vigilare con la massima severità perché il costo di tale tassa non venga scaricato dagli istituti di credito sugli utenti. Ipotesi che, conoscendo le banche italiane, è più che probabile", conclude Rienzi.
Appunto, quando ho iniziato a leggere e' la prima cosa a cui ho pensato.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] Crisi economica
Ecco la Soluzione!
ECO - Manovra, Poretti (Pd): 80 mln da legalizzazione prostituzione
Roma, 18 giu (Il Velino) - “Sono sempre stata dell'idea che sia necessario intervenire a livello normativo per un pieno riconoscimento dell’attività di prestazione di servizi sessuali e remunerati tra persone maggiorenni consenzienti. Più volte – ricorda la senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicali/Pd - ho proposto al Parlamento di affrontare la questione: l'ho fatto con la presentazione di un disegno di legge ed ora con un emendamento alla manovra economica sottoscritto anche dai senatori Emma Bonino e Marco Perduca: legalizzare significa anche e soprattutto regolarizzare in termini economici l'attività meretricia, che potrà essere svolta in forma autonoma, dipendente o associata. Con un semplice calcolo approssimativo, su 70mila prostitute presenti nel nostro Paese (50% straniere, 20% minorenni) per 9 milioni di clienti, costo medio per prestazione di 30 euro -con ampia approssimazione per difetto-, con un giro d'affari di 90 milioni al mese, oltre un miliardo l'anno. Naturalmente se leviamo a questo miliardo le minorenni e le straniere irregolari si arriverebbe alla cifra di 300 milioni di euro annui per un totale di aliquota al 26% di 80 milioni di euro annui. Cifra che spero il Parlamento non sottovaluti anche perché -ripeto- si tratta di stime assolutamente al ribasso”.
“Inoltre – aggiunge la Poretti - da un tale provvedimento sarebbe notevole anche il risparmio in termini di risorsa lavoro da parte di forze di polizia e magistratura, che non dovrebbero più impegnarsi nel contrasto ad una prostituzione legalizzata e sottoposta a regime fiscale, e potrebbero concentrarsi con più efficacia nel contrasto dello sfruttamento della prostituzione anche minorile, ed altre tipologie di crimine. E non ci si scandalizzi sul fatto che l'attività possa essere tassata visto che già oggi accertamenti fiscali e redditometri nei fatti lo fanno. Se fosse legalizzata ci sarebbero non solo doveri pagare le tasse- ma anche diritti: assistenza sanitaria, previdenziale, ecc...”
ECO - Manovra, Poretti (Pd): 80 mln da legalizzazione prostituzione
Roma, 18 giu (Il Velino) - “Sono sempre stata dell'idea che sia necessario intervenire a livello normativo per un pieno riconoscimento dell’attività di prestazione di servizi sessuali e remunerati tra persone maggiorenni consenzienti. Più volte – ricorda la senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicali/Pd - ho proposto al Parlamento di affrontare la questione: l'ho fatto con la presentazione di un disegno di legge ed ora con un emendamento alla manovra economica sottoscritto anche dai senatori Emma Bonino e Marco Perduca: legalizzare significa anche e soprattutto regolarizzare in termini economici l'attività meretricia, che potrà essere svolta in forma autonoma, dipendente o associata. Con un semplice calcolo approssimativo, su 70mila prostitute presenti nel nostro Paese (50% straniere, 20% minorenni) per 9 milioni di clienti, costo medio per prestazione di 30 euro -con ampia approssimazione per difetto-, con un giro d'affari di 90 milioni al mese, oltre un miliardo l'anno. Naturalmente se leviamo a questo miliardo le minorenni e le straniere irregolari si arriverebbe alla cifra di 300 milioni di euro annui per un totale di aliquota al 26% di 80 milioni di euro annui. Cifra che spero il Parlamento non sottovaluti anche perché -ripeto- si tratta di stime assolutamente al ribasso”.
“Inoltre – aggiunge la Poretti - da un tale provvedimento sarebbe notevole anche il risparmio in termini di risorsa lavoro da parte di forze di polizia e magistratura, che non dovrebbero più impegnarsi nel contrasto ad una prostituzione legalizzata e sottoposta a regime fiscale, e potrebbero concentrarsi con più efficacia nel contrasto dello sfruttamento della prostituzione anche minorile, ed altre tipologie di crimine. E non ci si scandalizzi sul fatto che l'attività possa essere tassata visto che già oggi accertamenti fiscali e redditometri nei fatti lo fanno. Se fosse legalizzata ci sarebbero non solo doveri pagare le tasse- ma anche diritti: assistenza sanitaria, previdenziale, ecc...”
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Re: [O.T.] Crisi economica
E Puttanocrazia fu 

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Re: [O.T.] Crisi economica
Penso che le cifre in gioco siano molto piu' alte. Cmq concordo con la Poretti, mi sembra un discorso sensato.dostum ha scritto:Ecco la Soluzione!
ECO - Manovra, Poretti (Pd): 80 mln da legalizzazione prostituzione
Roma, 18 giu (Il Velino) - “Sono sempre stata dell'idea che sia necessario intervenire a livello normativo per un pieno riconoscimento dell’attività di prestazione di servizi sessuali e remunerati tra persone maggiorenni consenzienti. Più volte – ricorda la senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicali/Pd - ho proposto al Parlamento di affrontare la questione: l'ho fatto con la presentazione di un disegno di legge ed ora con un emendamento alla manovra economica sottoscritto anche dai senatori Emma Bonino e Marco Perduca: legalizzare significa anche e soprattutto regolarizzare in termini economici l'attività meretricia, che potrà essere svolta in forma autonoma, dipendente o associata. Con un semplice calcolo approssimativo, su 70mila prostitute presenti nel nostro Paese (50% straniere, 20% minorenni) per 9 milioni di clienti, costo medio per prestazione di 30 euro -con ampia approssimazione per difetto-, con un giro d'affari di 90 milioni al mese, oltre un miliardo l'anno. Naturalmente se leviamo a questo miliardo le minorenni e le straniere irregolari si arriverebbe alla cifra di 300 milioni di euro annui per un totale di aliquota al 26% di 80 milioni di euro annui. Cifra che spero il Parlamento non sottovaluti anche perché -ripeto- si tratta di stime assolutamente al ribasso”.
“Inoltre – aggiunge la Poretti - da un tale provvedimento sarebbe notevole anche il risparmio in termini di risorsa lavoro da parte di forze di polizia e magistratura, che non dovrebbero più impegnarsi nel contrasto ad una prostituzione legalizzata e sottoposta a regime fiscale, e potrebbero concentrarsi con più efficacia nel contrasto dello sfruttamento della prostituzione anche minorile, ed altre tipologie di crimine. E non ci si scandalizzi sul fatto che l'attività possa essere tassata visto che già oggi accertamenti fiscali e redditometri nei fatti lo fanno. Se fosse legalizzata ci sarebbero non solo doveri pagare le tasse- ma anche diritti: assistenza sanitaria, previdenziale, ecc...”
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Re: [O.T.] Crisi economica
Quella pubblicita' del "Nuovo Piano Industriale" col papa' che racconta una favola al bambino neonato...Parakarro ha scritto:in modo da spostare di qua e di là il grosso della produzione... mantenendo una sudditanza psicologica che, a Torino, ha fatto scuola

sembrava una presa in giro... "adesso ti racconto una favola"



Alla fiat sono talmente abituati alla sudditanza che, quando diventano ridicoli, non se ne rendono neanche conto...
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Re: [O.T.] Crisi economica
oltra al fatto che non la faranno MAI, questo tipo d'iniziativa è il classiuco raschiamento del barile.. regolarizzare la prostituzione è una cosa positiva ma è frutto della disperazione...Capitanvideo ha scritto:Penso che le cifre in gioco siano molto piu' alte. Cmq concordo con la Poretti, mi sembra un discorso sensato.dostum ha scritto:Ecco la Soluzione!
ECO - Manovra, Poretti (Pd): 80 mln da legalizzazione prostituzione”
sembra gridare: '' abbiamo provato di tutto ma non riusciamo a rilanciare l'economia.... regolarizziamo le troie così facciamo un po di cassetto''
che tradotto: " siamo oggettivamente incapaci...abbiamo sbagliato TUTTO anche se non abbiamo fatto NIENTE... abbiamo messo gente inutile in luoghi chiave come il turismo e l'agricultura, l'istruzione e l'economia .... e siamo nella merda''
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Re: [O.T.] Crisi economica
Mah, la proposta non servirebbe a rilanciare l'economia, per quello c'e' solo una soluzione, valida in tutto il mondo: meno burocrazia e tasse, quindi meno statalismo.Parakarro ha scritto: oltra al fatto che non la faranno MAI, questo tipo d'iniziativa è il classiuco raschiamento del barile.. regolarizzare la prostituzione è una cosa positiva ma è frutto della disperazione...
sembra gridare: '' abbiamo provato di tutto ma non riusciamo a rilanciare l'economia.... regolarizziamo le troie così facciamo un po di cassetto''
che tradotto: " siamo oggettivamente incapaci...abbiamo sbagliato TUTTO anche se non abbiamo fatto NIENTE... abbiamo messo gente inutile in luoghi chiave come il turismo e l'agricultura, l'istruzione e l'economia .... e siamo nella merda''
Pagare meno pagare tutti e' una presa per il culo.
Pagassero tutti creerebbero altre 50 province.
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