bocha ha scritto:la barzelletta non è la condanna.....ma la cifra.....così sono più chiaro?
Ora, a parte che la cifra è più che congrua rispetto alla data di consulmazione del reato e agli effetti civili conseguenziali (danno emergente e lucro cessante della prima casa editrice italiana), mi spieghi cosa cambia rispetto alla sostanza del discorso che facevo io?
La sostanza è, dunque, questa:
1) è credibile un premier (e i suoi sostenitori) che urlano alla persercuzione politica quando sono condannati e, allo stesso tempo, lamentano uno strapotere dei p.m. che, quantomeno alla luce della sentenza odierna, è inspiegabile?
E, aggiungo, un'altra domanda:
2) può essere premier un soggetto imputato e dondannato per reati così infamanti (corruzione di giudici), a prescindere dall'entità del risarcimento dei danni?