[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

[Drogato_ di_porno]

corriere della sera è un giornale porno

Da quando girano le intercettazioni erotiche di Silvio e le sue zoccolone sono tutti giornali porno. Infatti "Pompiere della Sera" non perchè soccorre Silvio, ma per le POMPE.

[GeishaBalls]

l'assalto di questi due giorni è dovuto alla scelta di Papandreu del referendum popolare per le misure imposte dalla UE per i prestiti. così è stata spiegata.
una scelta molto discutibile che ci mette di nuovo di fronte al fatto che un'europa monetaria senza un'europa politica non può sussistere.
qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè un operaio tedesco dovrebbe lavorare per andare in pensione a 67 anni e vedere il suo paese dare soldi ad un paese come l'italia, ad esempio, che ha pensionati di 50 anni che magari sono andati in pensione a 40.

cmq l'unica mossa per rimanere in sella è che provveda improvvisamente a far diventare decreto legge la lettera alla BCE. ci sarà l'italia in rivolta, ma almeno sarebbe una mossa finalmente politica, decisa e forte.
poi tutti a casa.
temo invece che si provveda ad un governo di unità nazionale che sceglierà una bella patrimoniale.
quindi occhio ai vostri conti: in una nottata ci passeranno sopra anche pesantemente. poi diranno che li restituiranno.
cmq sia, l'epoca berlusconi è finita.
spero vivamente che sia finita anche l'epoca dell'antiberlusconismo, che i partiti si muovano verso nuove idee che rimettano in discussione tutti i privilegi e le sacche d'interesse e che si ragioni sui diritti per compensare i sacrifici che dovremo compiere.
credo che ormai la storia ci presenti il conto dei debiti che ci hanno lasciato in eredità.

Si, Si, e poi arrivano i comunisti e mangiano i bambini. Ma quale antiberlusconismo, i governi tecnici servono per fare le cose ragionevoli che questi "statisti" attaccati al potere ed al sondaggio non riescono a concepire.

Ti spiego perché in Italia si può andare in pensione a 58 anni con 40 di contributi ed in Germania no. Perché siamo noi ad avere la Lega al governo che non vuole perché si colpirebbero gli operai del nord. Quindi non siamo in grado di profittare nemmeno di queste occasioni per mettere di fronte al fatto compiuto i sindacati (sempre più rappresentativi dei vecchi a discapito dei giovani).

Magari venisse un governo tecnico e facesse la riforma delle pensioni ed una patrimoniale, che non significa il prelievo del conto corrente, se non vogliamo solo spaventare gli sciocchi. Potrebbe anche essere una nuova ICI sulle case con valore catastale superiore a 500.000 € (valore di mercato almeno doppio). Oppure sui patrimoni oltre 300.000 €.

[dostum]

OK se il referendum è giusto in Grecia perchè non farlo anche qui?

http://fr.mikis-theodorakis.net/index.p ... /542/1/99/

[BARNEY]

Parliamoci chiaramente, senza inutili infingimenti verbali.

Nessun governo politico (da intendersi: governo designato in seguito di regolari elezioni) è in grado di adottare i provvedimenti che la B.C.E. indica come necessari per costituire le pre-condizioni di una duratura crescita economica (maggiore flessibilità del mercato del lavoro, riduzione del numero dei dipendenti pubblici; riforma della pubblica amministrazione; liberalizzazioni e privatizzazioni, ecc...).

- Tali riforme non è in grado di farle l'attuale governo: le ragioni sono ormai note e se ne è discusso a sufficienza, di talché mi sembra inutile ripetersi;

- Ancor meno tali riforme potrebbe farle un Governo sorretto da P.D., S.E.L. ed I.D.V. (basti pensare, a titolo di esempio, alla riforma del mercato del lavoro, il cui prezzo sarebbe pagato, in misura massima, da elettori di S.E.L. e del P.D.).

Secondo me, l'unica soluzione astrattamente possibile (ma che NON sarà realizzata, stante la mancanza di senso di responsabilità della maggior parte dei nostri attuali politici) è la costituzione di un GOVERNO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE, sorretto da: P.D.L. (magari, de-berlusconizzato), TERZO POLO e P.D.

Ciò sulla base di una considerazione assia semplice: le riforme chieste dalla B.C.E. sono assai dolorose, sul piano elettorale, e nessun Governo di coalizione (moderato o socialista) accetterebbe mai di accollarsi, per intero, l'onere di riforme così impopolari e sgradite all'elettorato.

Solo un GOVERNO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE potrebbe riuscire nella titanica impresa di dare attuazione alla lettera della B.C.E., in quanto ognuna delle formazioni politiche pagherebbe, pro quota, un "prezzo politico" equamente diviso: dunque, alla fine, nessun partito politico si accollerebbe, per intero, l'onere delle riforme.

E così:

- il P.D.L. pagherebbe il prezzo delle liberalizzazioni e di una seria lotta alla evasione fiscale;
- il Terzo Polo ed il P.D. pagherebbbero il prezzo della riforma della pubblica amministrazione, con relativa riduzione degli organici, e della revisione del mercato del lavoro.

Così hanno fatto in Germania (Grande Coalizione) ........... ma qui siamo soltanto in Italia.

[dostum]

Parliamoci chiaramente, senza inutili infingimenti verbali.
Nessun governo politico (da intendersi: governo supportato da maggioranza parlamentare designata a seguito di regolari elezioni) è in grado di adottare i provvedimenti che la B.c.e. indica come necessari per costituire le pre-condizioni di una duratura crescita economica (maggiore flessibilità del mercato del lavoro, riduzione del numero dei dipendenti pubblici; riforma della pubblica amministrazione; liberalizzazioni e privatizzazioni, ecc...).

- Tali riforme non è in grado di farle l'attuale governo: le ragioni sono ormai note e se ne è discusso a sufficienza, di talché è inutile ripetersi;

- Ancor meno tali riforme potrebbe farle un Governo sorretto da P.D., S.E.L. ed I.D.V. (basti pensare, a titolo di esempio, alla riforma del meracto del lavoro, il cui prezzo sarebbe pagato, in misura massima, da elettori di S.R.L. e del P.D., regolarmente iscritti alla C.G.I.L.).

Secondo me, l'unica soluzione astrattamente possibile (ma che NON sarà realizzata, stante la mancanza di senso di responsabilità della maggior parte dei nostri attuali politici) è la costituzione di un GOVERNO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE, sorretto da: P.D.L. (magari, de-berlusconizzato), TERZO POLO e P.D.

Ciò sulla base di una considerazione assia semplice: le riforme chieste dalla B.C.E. sono assai dolorose, sul piano elettorale, e nessun Governo di coalizione (moderato o socialista) accetterebbe mai di accollarsi, per intero, l'onere di riforme così impopolari e sgradite all'elettorato.

Solo un GOVERNO DI RESPOSNABILITA' NAZIONALE potrebbe riuscire nella titanica impresa di dare attuazione alla lettera della B.C.E., in quanto ognuna delle formazioni politiche pagherebbe, pro quota, un "prezzo politico" equamente diviso: dunque, alla fine, nessun partito politico si accollerebbe, per intero, l'onere delle riforme.

E così:

- il P.D.L. pagherebbe il prezzo delle liberalizzazioni e di una seria lotta alla evasione fiscale;
- il Terzo Polo ed il P.D. pagherebbbero il prezzo della riforma della pubblica amministrazione, con relativa riduzione degli organici, e della revisione del mercato del lavoro.

Così hanno fatto in Germania (Grande Coalizione) ........... ma qui somao soltanto in Italia.

Per favore indicami come le misure della BCE ci possano portare fuori dalla crisi e non al disastro completo? (come sta accadendo in Grecia)

[BARNEY]

Per favore indicami come le misure della BCE ci possano portare fuori dalla crisi e non al disastro completo? (come sta accadendo in Grecia)

Ho detto una cosa diversa, dostum.

Non ho espresso valutazioni di merito in ordine ai provvedimenti suggeriti dalla B.C.E. (su alcuni dei quali io pure ho forti riserve).

Ho detto che tali provvedimenti, sui quali il Governo, tramite il suo premier, si è impegnato all'ultimo consesso internazionale di Bruxelles, non sono attuabili nè dall'esecutivo attuale nè da quello prossimo venturo.

Se tali impegni si deve adempiere, lo può fare solo un governo di salute nazionale.

[GeishaBalls]

Per favore indicami come le misure della BCE ci possano portare fuori dalla crisi e non al disastro completo? (come sta accadendo in Grecia)

Ho detto una cosa diversa, dostum.

Non ho espresso valutazioni di merito in ordine ai provvedimenti suggeriti dalla B.C.E. (su alcuni dei quali io pure ho forti riserve).

Ho detto che tali provvedimenti, sui quali il Governo, tramite il suo premier, si è impegnato all'ultimo consesso internazionale di Bruxelles, non sono attuabili nè dall'esecutivo attuale nè da quello prossimo venturo.

Se tali impegni si deve adempiere, lo può fare solo un governo di salute nazionale.

si, hai ragione Barney, ma per il momento il disastro è LA MANCANZA DI CREDIBILITA' ITALIANA, che significa interessi passivi per pagare il debito, che significa poca liquidità per le banche zeppe di titoli di stato (come gli era richiesto dagli accordi internazionali di governance bancaria di Basilea III), che significa che gli interessi passivi per le imprese e consumatori italiani sono più alti. Vi siete accorti che i nuovi mutui delle banche italiane costano di più? Ops, le banche sono diventate cattive più del solito o fanno fatica a raccogliere i capitali? Senza credito l'economia ristagna.

Le misure della BCE sono un segnale ai mercati che il paese Italia si può governare, se non si fanno almeno quelle è il segno attuale, gente che non si stacca dalla poltrona nemmeno quando la casa brucia.

@dostum: se pensi che la Grecia fosse governata meglio prima delle richieste BCE o fai per provocare o vai tu a prestargli i soldi

[BARNEY]

Si, ma infatti.

La spiegazione dell'incombente recessione europea e della crisi greca è, al fondo, assai semplice, quantomeno applicandovi i principii generali in materia di macro-economia e di diritto delle obbligazioni.

Le banche (francesi e tedesche, in particolare) hanno concesso dei finanziamenti ad un debitore (lo Stato greco), a fronte del rilascio di titoli del debito pubblico, con previsione del termine di restituzione e del rendimento che vi sarebbe stato applicato.

Ovviamente, in caso di insolvenza dello Stato Greco, si innesta l'effetto - valanga: lo Stato Greco, valutato come debitore inidoneo a fare fronte alle obbligazioni da restituzione, non ottiene più denaro a credito e, dunque, non incassa più la liquidità necessaria ad assicurare i servizi statali minimi (scuole, ospedali, giustizia, burocrazia, ecc....).

La Grecia, in parole povere, va in default.

Le banche, a loro, volta, subiscono delle perdite economiche secche, pari agli importi mutuati e non rimborsati: da tali perdite esse devono "rientrare", stringendo le condizioni di accesso al credito e provocando, così, l'effetto recessione, con i corollari negativi ben noti (riduzione PIL, disoccupazione, riduzione entrate fiscali, stagnazione, ecc....).

L'Italia è Paase ben più ricco della Grecia, disponendo della seconda industria manifatturiera d'Europa e di un patrimonio immobiliare, da vincolare a garanzia ipotecaria in favore dei sottoscrittori di BTP, notevole.

Tuttavia, se viene instillata nei mercati la paura del contagio (Italia = debitore a rischio di insolvenza), sarà difficile collocare sul mercato le aste dei BTP: e qui scatta l'effetto - valanga che incombe sulla Grecia.

Ovvio che la credibilità di un debitore dipende anche dall'autorevolezza di chi lo rappresenta: nel caso di specie, Berlusconi per l'Italia.

E qui, il problema diventa politico (e non solo finanziario)...

[GeishaBalls]

Si, ma infatti.

La spiegazione dell'incombente recessione europea e delal crisi greca è, al fondo, assais semplice, quantomeno applicando i principi generali in materia di macro-economia e di diritto delle obbligazioni.

Le banche (francesi e tedesche, in particolare) hanno concesso dei finanziamenti ad un debitore (lo Stato greco), a fronte del rilascio di titoli del debito pubblico, con previsione del termine di restituzione e del rendimento applicato.

Ovviamente, in caso di insolvenza dello Stato Greco, si innesta l'effetto - valanga: lo Stato Greco, valutato come debitore inidoneo a fare fronte alle obbligazioni da restizuione, non ottiene più denaro e, dunque, non incassa più i soldi necessari ad assicurare i servizi statali (scuole, ospedali, giustizia, birocrazia, ecc....).

Le banche, a loro, volta, subiscono delle perdite economiche secche, da cui devono "rientrare" stringendo le condizioni di accesso al credito: e qui scatta l'effetto recessione, con i corollari negativii (riduzione PIL., disoccupazione, riduzione entrate fiscali, ecc....).

L'Italia è Pease ben più ricco della Grecia, disponendo della seconda industria manifatturiera d'Europa e di un patrimonio immobiliare, da vincolare a garanzia ipotecaria in favore dei sottoscrittori di BTO, notevole.

Tuttavia, se viene instillata nei mercati la paura del contagio (Italia = debitore a rischio di insolvenza), sarà difficile collocare sul mercato le aste dei BTP: e qui scatta l'effetto - valanga che incombe sulla Grecia.

Ovvio che la credibilità di un debitore dipende anche dall'autorevolezza di chi lo rappresenta: nel caso di specie, Berlusconi per l'Italia.

E qui, il problema diventa politico (e non solo finanziario)...

ops, hai detto Berlusconi, ora arriveranno i semprefedeli che diranno cattiva la BCE, cattivi i francesi, brutti i tedeschi, e poi la sinistra non ha idee e non ha proposte.

Pur di non dire, Berlusconi fuori dai coglioni. Rima non voluta

[dostum]

Per favore indicami come le misure della BCE ci possano portare fuori dalla crisi e non al disastro completo? (come sta accadendo in Grecia)

Ho detto una cosa diversa, dostum.

Non ho espresso valutazioni di merito in ordine ai provvedimenti suggeriti dalla B.C.E. (su alcuni dei quali io pure ho forti riserve).

Ho detto che tali provvedimenti, sui quali il Governo, tramite il suo premier, si è impegnato all'ultimo consesso internazionale di Bruxelles, non sono attuabili nè dall'esecutivo attuale nè da quello prossimo venturo.

Se tali impegni si deve adempiere, lo può fare solo un governo di salute nazionale.

si, hai ragione Barney, ma per il momento il disastro è LA MANCANZA DI CREDIBILITA' ITALIANA, che significa interessi passivi per pagare il debito, che significa poca liquidità per le banche zeppe di titoli di stato (come gli era richiesto dagli accordi internazionali di governance bancaria di Basilea III), che significa che gli interessi passivi per le imprese e consumatori italiani sono più alti. Vi siete accorti che i nuovi mutui delle banche italiane costano di più? Ops, le banche sono diventate cattive più del solito o fanno fatica a raccogliere i capitali? Senza credito l'economia ristagna.

Le misure della BCE sono un segnale ai mercati che il paese Italia si può governare, se non si fanno almeno quelle è il segno attuale, gente che non si stacca dalla poltrona nemmeno quando la casa brucia.

@dostum: se pensi che la Grecia fosse governata meglio prima delle richieste BCE o fai per provocare o vai tu a prestargli i soldi

Il governo viene ELETTO dai greci alla BCE da cosa deriva la legittimazione ad esigere tagli iugulatorii? Poi se a chiederli è quel bulletto di Sarcazzi........

[Drogato_ di_porno]

Poi se a chiederli è quel bulletto di Sarcazzi......

Sì però Dostum devi tener conto che le banche francesi e tedesche sono esposte proprio in quanto piene di titoli greci e italiani. Bisogna calcolare quanto "rischio Italia" c'è per gli altri paesi e non limitarsi al viceversa.

Inoltre l'Europa intesa come sistema euro ha un attivo di 2300 miliardi di euro e il solo debito italiano ammonta a 1900 mld. Non è che l'Italia e la Grecia possono batter cassa all'infinito, le risorse non sono illimitate.

Fossi Sarkozy o la Merkel un po' m'incazzerei anch'io. I tedeschi pagano i debiti di tutti, saranno un po' incazzati no?

Quanto alle riforme impopolari non è vero che non si facciano, si fanno quello impopolari per l'elettorato avversario. Vedi Bersani e Visco con le liberalizzazioni (tassisti, farmacisti, avvocati ecc.) o la tracciabilità a 100 euro, e Brunetta con la pubblica amministrazione (in realtà la riforma Brunetta era stata in parte anticipata dal governo Prodi con Luigi Nicolais).

Intanto Sacconi usa la vecchia tattica: agitare lo spauracchio del "terrorismo" in vista di possibili riforme sull'articolo 18 ecc.; questo Sacconi è davvero un inqualificabile.

[zio]

questa vignetta assomiglia incredibilmente a quella che termina il ciclo evolutivo con berlusca.
tutta la satira è paese....

[zio]

si, hai ragione Barney, ma per il momento il disastro è LA MANCANZA DI CREDIBILITA' ITALIANA, che significa interessi passivi per pagare il debito, che significa poca liquidità per le banche zeppe di titoli di stato (come gli era richiesto dagli accordi internazionali di governance bancaria di Basilea III), che significa che gli interessi passivi per le imprese e consumatori italiani sono più alti. (...)
@dostum: se pensi che la Grecia fosse governata meglio prima delle richieste BCE o fai per provocare o vai tu a prestargli i soldi

quella della mancanza di credibilità italiana è una panzana incredibile. infatti i debiti sono sempre, dico sempre (cioè prima di berlusca, durante il berlusca e lo saranno dopo il berlusca), stati onorati.
è chiaro a tutti che l'attacco è sull'euro e sulla credibilità europea che ha al suo interno (questo sì!) un coacervo di paesi diversissimi, con economie diverse e con leggi e regolamenti diversissimi.
e infatti la Bce, sapendo che ogni paese dell'unione resta politicamente autonomo (cioè rende conto al proprio popolo che lo elegge o lo manda a casa)non può dire quel che oggi dovrebbe dire autorevolmente: cioè che non importa in che modo siano messi i singoli paesi, ma nel caso, farà fronte lei al debito d'interesse dei titoli di stato nazionali.
perchè non lo fa? perchè non può decidere in ogni singolo paese cosa fare, quali misure prendere. può solo chiederle e indicarle. ma non pretenderle. e infatti la grecia fa il referendum prima di adottarle.

tutto questo senza tirare in ballo berlusconi, nè volendo o sperando che il governo duri.
bye.

[zio]

l'assalto di questi due giorni è dovuto alla scelta di Papandreu del referendum popolare per le misure imposte dalla UE per i prestiti. così è stata spiegata.
una scelta molto discutibile che ci mette di nuovo di fronte al fatto che un'europa monetaria senza un'europa politica non può sussistere.
qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè un operaio tedesco dovrebbe lavorare per andare in pensione a 67 anni e vedere il suo paese dare soldi ad un paese come l'italia, ad esempio, che ha pensionati di 50 anni che magari sono andati in pensione a 40.

cmq l'unica mossa per rimanere in sella è che provveda improvvisamente a far diventare decreto legge la lettera alla BCE. ci sarà l'italia in rivolta, ma almeno sarebbe una mossa finalmente politica, decisa e forte.
poi tutti a casa.
temo invece che si provveda ad un governo di unità nazionale che sceglierà una bella patrimoniale.
quindi occhio ai vostri conti: in una nottata ci passeranno sopra anche pesantemente. poi diranno che li restituiranno.
cmq sia, l'epoca berlusconi è finita.
spero vivamente che sia finita anche l'epoca dell'antiberlusconismo, che i partiti si muovano verso nuove idee che rimettano in discussione tutti i privilegi e le sacche d'interesse e che si ragioni sui diritti per compensare i sacrifici che dovremo compiere.
credo che ormai la storia ci presenti il conto dei debiti che ci hanno lasciato in eredità.

Si, Si, e poi arrivano i comunisti e mangiano i bambini. Ma quale antiberlusconismo, i governi tecnici servono per fare le cose ragionevoli che questi "statisti" attaccati al potere ed al sondaggio non riescono a concepire.

Ti spiego perché in Italia si può andare in pensione a 58 anni con 40 di contributi ed in Germania no. Perché siamo noi ad avere la Lega al governo che non vuole perché si colpirebbero gli operai del nord. Quindi non siamo in grado di profittare nemmeno di queste occasioni per mettere di fronte al fatto compiuto i sindacati (sempre più rappresentativi dei vecchi a discapito dei giovani).

Magari venisse un governo tecnico e facesse la riforma delle pensioni ed una patrimoniale, che non significa il prelievo del conto corrente, se non vogliamo solo spaventare gli sciocchi. Potrebbe anche essere una nuova ICI sulle case con valore catastale superiore a 500.000 € (valore di mercato almeno doppio). Oppure sui patrimoni oltre 300.000 €.

bene. ok.
e tu credi veramente che senza la lega si potrebbero toccare le pensioni ai livelli tedeschi senza avere piazza s.giovanni piena di manifestanti? lo credi veramente?

[Drogato_ di_porno]

SATIRIASI

1- ESSÌ, COME IL LEGNO STORTO, ANCHE IL BANANA DI HARDCORE NON SI PUÒ RADDRIZZARE
2- DOV’ERA BERLUSCONI MENTRE IL LUNEDÌ PIÙ NERO DELLE BORSE IMPONEVA A GIORGIO NAPOLITANO DI SCENDERE IN CAMPO? DICONO CHE IL PREMIER FOSSE A FESTEGGIARE HALLOWEEN CON LA “PRESUNTA FIDANZATA” KATARINA KNEZEVIC (E NON SOLO LEI)
3- KATARINA HA CONFIDATO ALLE AMICHE DI AVER SCELTO DI MASCHERARSI DA CAT WOMAN
4- MARTEDÌ MATTINA, L’ALLEGRA BRIGATA SI È POI SPOSTATA NELLA VILLA DEL CAV. SUL LAGO MAGGIORE. DA DOVE IL BANANA, SU RICHIAMO DI BELLA NAPOLI, È PERÒ RIENTRATO NEL POMERIGGIO A ROMA, ASSIEME A UN’IMPROVVISATA UNITÀ DI CRISI GOVERNATIVA

Dov'era Silvio Berlusconi mentre il lunedì più nero delle Borse imponeva al capo dello Stato Giorgio Napolitano di scendere in campo? Dicono che il premier fosse a festeggiare Halloween con la "presunta fidanzata" Katarina Knezevic (e non solo lei). Lunedì sera ad Arcore c'è stata infatti una festa in maschera per «la notte delle streghe» e per festeggiare i quattro anni di Alessandro, il primogenito di Barbara Berlusconi e Giorgio Valaguzza.

ERA VESTITA DA CAT WOMAN - Katarina ha confidato alle amiche di aver scelto di mascherarsi da Cat Woman. Martedì, di buon mattino, la comitiva si è poi spostata nella villa del cavaliere sul Lago Maggiore. Da dove Berlusconi è però rientrato nel pomeriggio, destinazione Palazzo Chigi, assieme a un'improvvisata unità di crisi governativa...

COSÌ È LAVITOLA - QUANDO IL BANANA VOLA IN BULGARIA, VALTERINO SI INTERESSA AL TROIAIO DEL CAPO: “C’ERANO BELLE FIGHE? SE N’È TROMBATA QUALCUNA?” “UNA STRAFIGA BIONDA, TACCHI ALTI ALLE 10 DEL MATTINO, TUTTA PRADATA” - PER ARRIVARE ALLA BANCA MONDIALE, CHIEDE UNA DRITTA E UNA RACCOMANDAZIONE ALL’EX PSI DE MICHELIS (“FACCIO IL GIOVANE PORTABORSE PER BRUNETTA. UN GIORNO HO PRESO

A sentire Gianni Meliadò, noto civilista romano, la visita di Silvio Berlusconi al primo ministro bulgaro Boyko Borissov del 15 ottobre 2009, deve essere stata davvero allettante. E ne descrive i particolari in una telefonata del 17 ottobre con il faccendiere Valter Lavitola, proprio come emerge dalle intercettazioni depositate dalla Procura di Pescara. I dettagli sono quelli sentiti e risentiti: donne e barzellette, o almeno così viene definito dall'avvocato l'incontro di quell'anno a Sofia.

Gianni Meliadò: Pronto? Carissimo mi hai chiamato?
Valter Lavitola: Sì volevo sapere come è andata l'altro giorno poi là.
M: È andata bene, nel senso che lui è stato simpaticissimo. Però un po' così. Organizzata malissimo dal nostro ambasciatore. Sala piccola, non ha preparato nessun intervento di nessuno, nessuna presentazione di aziende. Il presidente diceva: "Fate un paio di domande, sono qui. Nessuno diceva niente e ha cominciato a raccontare Barzellette. Ne ha raccontate cinque sei

L: E quanta gente c'era?
M: Era un centinaio
L: E tu ci sei riuscito a parlare?
M: Sono riuscito ad avvicinarlo a salutarlo, gli ho mandato i tuoi saluti, eccetera
L: Ma gli hai detto che eri amico mio e che siamo stati a casa sua, o no?
M: Non ho avuto il tempo, gli ho detto sono amico di Lavitola, e poi lo hanno strappato quelli del servizio (...) Poi ti devo raccontare un'altra cosa, chi c'era e chi non c'era (..) biondone esagerate.

L: Belle fighe? Ma lui se n'è trombata qualcuno oppure no?
M: Non lo so tesoro mio, secondo me una perché il giorno prima io vedo sull'aereo una strafiga bionda, elegantissima, tacchi alti alle 10 del mattino, tutta Pradata, che io non ho mai visto sul volo Roma-Sofia. Dico strana questa cosa, mai vista, vuoi vedere che sta qui per l'evento e infatti l'ho vista in prima fila lì.