pan ha scritto:IL PUNTO 4
4) Il porno non ha alcun valore politico/eversivo. Non dà fastidio al potere.
Rispondo. La fruizione privata del porno non ha alcun valore politico/eversivo. Ma lo sdoganamento culturale del porno sì che ce l’ha. I peggiori conservatori possono essere fruitori di porno ed essere sessualmente estremamente liberi nel privato. Ma non accetterebbero MAI lo sdoganamento culturale del porno. Un porno fatto da arronzoni, sempliciotti e puttanelle non dà fastidio. Un porno fatto da persone preparate, coerenti e consapevoli è invece INACCETTABILE per i tradizionalpensanti! Io sogno un porno così. Un porno che sia la dimostrazione concreta della falsità degli stereotipi borghesi. PERCHÉ GLI STEREOTIPI BORGHESI SONO UNA GRANDE, IMMENSA MONTAGNA DI MERDA. Ho ricevuto minacce a causa delle mie idee e delle mie conseguenti scelte. Mi piace pensare che a minacciarmi siano state la signora Ipocrisia, con sua sorella l’Ignoranza, sua madre la Mediocrità e sua figlia la Viltà. La mia risposta è: UCCIDETEMI PURE. Le mie idee non moriranno mai.
Aldilà della formulazione tardosessantottina il punto 4 offre una domanda interessante.
Può il porno 2011/12 trovare ancora una veste trasgressiva e addirittura eversiva ?
Sul piano pratico realizzativo temo proprio che sia stato fatto tutto. Vediamo cadaveri scopati, sesso tra il brulichio di insetti e feti di topi, triple anali, ragazzetti che inculano ottantenni. L'estremo temo sia esaurito.
L'argomentazione di vale assomiglia (in questi giorni il paragone è d'obbligo) alla lettera d'intenti di Berlusconi ai padroni d'Europa, e, globalmente considerata, al già mitico maxiemendamento che sta per essere presentato a Cannes, per ironia della sorte diventata passerella delle miserie continentali.
Ecco, prima che mi distragga del tutto, chiedo a vale quali operazioni dell'Intelletto intende mettere in atto per realizzare una manovra così ambiziosa da poter coniugare esigenze di bilancio e palati sopraffini, promuovendo al contempo una ripresa della crescita nelle patte del pubblico maschile ?
Certo, è stato fatto di tutto. Proprio per questo ho scritto che la vera provocazione sarebbe lo sdoganamento culturale del porno. Quello sì che non andrebbe giù a molti (perché confuterebbe i loro schemi, la loro visione delle cose).
Il porno fortunatamente non ha l'urgenza che ha Berlusconi (o chi prenderà da lui il testimone) di varare una ennesima manovra economica in queste settimane. Quindi fortunatamente nel porno la si può prendere un po' più alla larga.

Io non ho scritto un decreto legge. E nemmeno un programma. E nemmeno uno statuto. E nemmeno un manifesto. Ho espresso delle idee personali, degli auspici personali. Forse addirittura un sogno. Ma, come ho già scritto altrove, "realtà" non è sinonimo di "tutto ciò che è stato e che è". E nemmeno è sempre sinonimo di progetto definito di immediata attuazione. La realtà inizia a con i nostri sogni. Dapprima essa è qualcosa di poco definito, poi si caratterizza, fino a manifestarsi in tutta la sua forza. L'unificazione dell'Italia (è un esempio che non piacerà a qualcuno, per questo lo faccio) è "iniziata" come sogno dei poeti, secoli e secoli prima di Garibaldi. Certamente è servito Garibaldi ed è servito Cavour, ma sono serviti anche i poeti, secoli prima.