Drogato_ di_porno ha scritto:La ragazza che abbraccia l'altra e la bacia appassionatamente è Barbara Guerra, la più grande troia in circolazione. Quando Mino Taveri le ha detto "Stasera Bunga?" lei ha mollato la trasmissione sull'Europa League.
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Quotone su Barbara Guerra: tanto figa, tanto troia.
Non sapevo avesse lasciato la trasmissione dell'Europa League per le battute di Taveri.
Peraltro, devo dire che le vallette di Taveri sono tutte belle e, soprattutto, sono tutte delle gran troie: che dire di Susanna Petrone, di Guida al Campionato, e nota frequentatrice dei porno festini di Silvio a Porto Rotondo???
BARNEY ha scritto:Non sapevo avesse lasciato la trasmissione dell'Europa League per le battute di Taveri.
Sì Taveri le ha fatto la battuta "Stasera Bunga Bunga?" e lei nel pieno della stagione ha interrotto la partecipazione. Privandoci delle sue scollature, dei suoi tacchi 15 e delle sue minigonne inguinali.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Drogato_ di_porno ha scritto:Tra l'altro Mastrota aveva avuto un figlio da una brasiliana di nome Barboza che aveva dovuto riconoscere
L'avrà messa incinta nei materassi delle televendite. Ma poi che nome è Barboza?
(accidenti, ho scoperto che si chiama barbossa, non barboza...)
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
tiffany rayne ha scritto:Minchia chissà cosa usciva fuori se si indagava sulla vita privata di Romano Prodi mentre faceva il Presidente del Consiglio.
Certi indizi parlano chiaro.
Ma si sa che guidava un governo di comunisti, quindi era ben coperto. Di lui si diceva che andava a messa tutte le mattine.
La marini è arrivata troppo presto. Fosse nata 10 anni dopo l'avremmo vista ministra
alzando decisamente il quoziente intellettivo di questo governo
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
zio ha scritto:
Draghi alla BCE ce lo ha messo Berlusconi. vogliamo dirlo per onestà?
Possiamo anche dirlo, ma sarebbe falso.
L'ex presidente della Consob attacca Draghi
Guido Rossi a Mario Draghi nel giorno del suo insediamento alla Bce , ha tenuto a ricordare agli immemori che il neo presidente della Banca Europea è stato vice presidente per l'Europa della Goldman Sachs “a ridosso dello swap che la banca americana organizzò per nascondere il debito pubblico greco” ed ha “ firmato paper sui derivati con Robert Merton” cofondatore di un hedge fund fallito nel 1998.
Non contento, poi, Rossi ha rimproverato a Draghi di far parte di una classe dirigente espressione di una cultura vecchia che non capisce il “problema della disuguaglianza”.
BARNEY ha scritto:Non sapevo avesse lasciato la trasmissione dell'Europa League per le battute di Taveri.
Sì Taveri le ha fatto la battuta "Stasera Bunga Bunga?" e lei nel pieno della stagione ha interrotto la partecipazione. Privandoci delle sue scollature, dei suoi tacchi 15 e delle sue minigonne inguinali.
Ieri ho notato che come interlocutore in questa stagione Taveri ha Roberto Bettega, indubbiamente non è la stessa cosa.
La trasmissione ha perso un 5% (tutti guardoni) di share. L'Europa League tira poco già per conto suo, se tolgono anche le minigonne inguinali...non tira per niente.
La migliore era quella ritardata mentale della Tommasi (ma tutte lì le mettono? povero Taveri ), che non riusciva manco a pronunciare il nome delle squadre. Aveva un modo di parlare da chat erotica che me lo faceva diventare duro:
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
dostum ha scritto:
L'ex presidente della Consob attacca Draghi
Guido Rossi a Mario Draghi nel giorno del suo insediamento alla Bce , ha tenuto a ricordare agli immemori che il neo presidente della Banca Europea è stato vice presidente per l'Europa della Goldman Sachs “a ridosso dello swap che la banca americana organizzò per nascondere il debito pubblico greco” ed ha “ firmato paper sui derivati con Robert Merton” cofondatore di un hedge fund fallito nel 1998.
Non contento, poi, Rossi ha rimproverato a Draghi di far parte di una classe dirigente espressione di una cultura vecchia che non capisce il “problema della disuguaglianza”.
Ora, che Draghi sia diventato banchiere centrale perche' messo li da Goldman Sachs e' vero, niente da dire.
Che Goldman Sachs metta gente in posti di potere per avere vantaggi (anche Prodi faceva il consulente loro ogni tanto) e' altrettanto vero.
Che Draghi abbia firmato un paper (con anche Giavazzi) accademico con un premio Nobel per l'economia e' soltanto un vanto. Dubito che il signor Rossi abbia comunque le competenze per leggere un paper su finanza pubblicato come negli NBER working paper series.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Husker_Du ha scritto: Dubito che il signor Rossi abbia comunque le competenze per leggere un paper su finanza pubblicato come negli NBER working paper series.
non le aveva neanche nel 2006 eppure.....
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
La parentesi di Mario Draghi come “piazzista” di trucchi di bilancio per Goldman Sachs tra il 2002 e il 2005 è la “grande zona d’ombra” nella reputazione del nuovo presidente della Bce, scrive Le Monde. I francesi, si sa, non hanno mai digerito del tutto l’insediamento di un italiano al posto di Jean-Claude Trichet, e ora che la Grecia fa davvero tremare l’Europa il legame con il peccato originale di Atene pesa ancora di più. Ecco la ricostruzione del quotidiano parigino:
Nel 1999 viene decisa la creazione della moneta unica, ma la Grecia non può aderire immediatamente. Atene è infatti lontana anni luce dai criteri rigorosissimi enunciati nel trattato di Maastricht. Per entrare nel club non può fare altro che nascondere il suo deficit.
Nel 2000 Goldman Sachs International, la filiale britannica della banca d'affari americana, vende al governo socialista di Costas Simitis uno "swap" in valuta che permette alla Grecia di proteggersi dagli effetti di cambio, trasformando in euro il debito inizialmente emesso in dollari. Lo stratagemma consente ad Atene di iscrivere il ‘nuovo’ debito in euro ed escluderlo dal bilancio facendolo momentaneamente sparire. E così Goldman Sachs intasca la sua sostanziosa commissione e alimenta una volta di più la sua reputazione di ottimo amministratore del debito sovrano.
Proprio in quel periodo, tra il 1999 e il 2000, il nome di Mario Draghi è associato strettamente a quello di Goldman Sachs. All'epoca Draghi è "vicepresidente per la Europe-Goldman Sachs International, aziende e debito pubblico". Il titolo lascia presumere che il nuovo presidente della Bce abbia contribuito all'affare tra la banca e Atene.
Poco dopo Draghi firma un articolo insieme al Nobel per l'economia Robert C. Merton, nel quale giustifica il ricorso alle pertiche (legali) di dissimulazione del credito "per stabilizzare il reddito delle imposte ed evitare l'accumulo improvviso del debito.
Inoltre, come ricordava il New York Times il 30 ottobre citando un ex banchiere della Goldman Sachs (anonimo), Draghi viene incaricato dalla banche di vendere in tutta Europa questo tipo di prodotto finanziario 'swap' in grado di nascondere una parte del debito sovrano.
Il legame tra Draghi e Goldman Sachs risale all'epoca delle privatizzazioni italiane, all'inizio degli anni novanta, quando il nuovo presidente della Bce dirigeva il Tesoro. Goldman Sachs fa la parte del leone e supera diverse altre banche straniere, ottenendo il mandato per la cessione del gigante degli idrocarburi Eni, nel 1993.
"In the name of God and Italy, go!».
In nome di Dio e dell'Italia, vattene. Il destinatario della accorata supplica è il premier Silvio Berlusconi. Autore della richiesta il Financial Times, che dedica al Cavaliere un editoriale pubblicato all'indomani del vertice del G20 di Cannes.
E' il Financial Times, non carta straccia.
"It's a basic truth of the human condition that everybody lies. The only variable is about what."