zio ha scritto:Ortheus ha scritto:zio ha scritto:
bello il commento sulla gelmini: laureata fuori corso.
della serie: non so che cazzo scriverci ma l'ho vista infilarsi le mani nel naso.
wow.
E' vero.
Laureta Fuori Corso non vuol dire un cazzo.
Forse sarebbe stato meglio scrivere:
Ha passato l'esame di Stato da Avvocato in Calabria , dove ha fatto finta di fare pratica prendendo una residenza fittizia e dove, perlomeno a quei tempi, c'era un vero e proprio avvocatificio...
eggià...
sai che anche questo non vuol dire un cazzo.
poichè io ho numerosissimi studenti che dovendo dare l'esame di stato si spostano dove è più accessibile e non ci sono protezionismi vari. cmq...
No zio caro, ti prego, evita di difendere l'indifendibile.
La cara signora Gelmini nel 2001 è scesa in calabria a fare l'esame di avvocato. In quegli anni a Reggio Calabria, come anche a Napoli e forse in tutto il sud, l'esame di avvocato era una farsa ed era corretto dagli stessi avvocati del luogo dove avveniva l'esame.
Si andava lì, ci si sedeva ad un tavolo di 10 persone ed iniziavano i convenevoli. Pane, salame e vino erano elementi che non potevano mancare in nessuna tavola, cosi come la Gazzetta dello Sport ed il Corriere, qualcun altro cercava, senza sbattersi troppo a fare il compito. Ad un certo punto della giornata quando tutti erano ormai sazi, e qualcuno anche brillo, arrivava il commissario di turno che dettava la soluzione e l'incipit. Tale incipit serviva per riconoscere quelli che l'esame dovevano passarlo e a chi appartenevano.
Finiti i cosi detti tre giorni di esame i compiti venivano sommariamente corretti dalle commissioni di avvocati e vi era una percentuale di promossi che oscillava tra il 90 ed il 95%. In breve, per farsi bocciare bisognava fare errori di grammatica clamorosi o presentare il foglio in bianco (la macchia di vino non conta).
In questo modo ci siamo trovati una schiera di avvocati infinita e dalle capacità giuridiche simili a quelle di un bradipo.
Consentitemi ora un piccolo sfogo e neanche troppo OT.
Visti i danni si è cercato di dare una soluzione all'italiana. Questa soluzione consiste nel promuovere solo una bassa percentuale di chi fa le same senza comunque entrare nel merito e controllare la reale validità dell'esame, una sorta di lotteria per l'esame di avvocato. Ci si trova così con ragazzi realmente preparati che vincono dottorati e borse di studio anche all'estero che vengon puntualmente bocciati e teste di minchia che si trovano la qualifica di avvocato.
Si sta pensando ad una liberalizzazione delle professioni che vista questa farsa avrebbe pure senso ma già so che le caste di avvocati, commercialisti etc. difficilmente approveranno questa norma.
W l'Italia
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)