belnudo ha scritto:
Perfettamente d'accordo,
comunque è il solito fumo negli occhi alla plebaglia, fargli credere che si mette a posto lo Stato Italiano (LADRO) ed il suo debito liberalizzando 16000 farmacie e 50000 tassisti
Ma ritengo che nessuno creda che il problema principale dell'Italia sia costituito dalle farmacie, dai notai, o dai tassisti, per citare le categorie più gettonate quando si parla di liberalizzazioni.
I fattori che incidono maggiormente sul debito sono sicuramente altri, ma quando t'imbatti in certe discipline che regolano determinati settori possono anche legittimamente girarti le palle.
"It's a basic truth of the human condition that everybody lies. The only variable is about what."
belnudo ha scritto:
Perfettamente d'accordo,
comunque è il solito fumo negli occhi alla plebaglia, fargli credere che si mette a posto lo Stato Italiano (LADRO) ed il suo debito liberalizzando 16000 farmacie e 50000 tassisti
Ma ritengo che nessuno creda che il problema principale dell'Italia sia costituito dalle farmacie, dai notai, o dai tassisti, per citare le categorie più gettonate quando si parla di liberalizzazioni.
I fattori che incidono maggiormente sul debito sono sicuramente altri, ma quando t'imbatti in certe discipline che regolano determinati settori possono anche legittimamente girarti le palle.
sì, girano veramente anche pensando alla pensione di GIULIANO AMATO 31.411,00 euro al mese
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
A me girano ancora di più sapendo che non è il solo.
A me girano ancora di più sapendo che questi non hanno MAI fatto 35 anni di lavoro.
A me girano ancora di più sapendo che molti con questi pensioni non hanno mai fatto un cazzo.
Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio. (O.Wilde) - Uomini siate, e non pecore matte. (D.Alighieri)
A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina. (G.Andreotti?) - Non mi piace morire... per questo sará l'ultima cosa che faró in vita mia. (R.Benigni?)
Chi sogna di giorno conosce molte cose che sfuggono a chi sogna solo di notte. (E.A.Poe)
Non sono un elettore di centro-destra, eppure la penso in maniera diversa da voi sulla questione farmacie e liberalizzazioni.
Vi prego di ascoltare anche un parere diverso, senza farmi aprioristicamente a fette.
Le farmacie sono regolamentate per legge, come praticamente in tutto il mondo, per un ottimo motivo: garantire la copertura anche dei luoghi disagiati, permettendo a ciascuna di esse un bacino di utenza minimo che ne consenta la sopravvivenza economica.
Contrariamente a quanto molti credano, esistono migliaia di farmacie molto piccole, e con un giro d’affari appena sufficiente a consentire un reddito minimo.
Le farmacie sono una concessione dello stato, il quale ha il diritto di revocare la titolarità a chi non abbia più i requisiti morali necessari.
All’aumentare della popolazione in una data area, vengono istituite nuove sedi farmaceutiche, che vanno per il 50% a concorso per titoli ed esami, e per il 50% rimangono al comune di appartenenza, il quale può decidere se farne una farmacia comunale o se istituire un’asta pubblica.
Aumentare in modo sconsiderato il numero di farmacie avrebbe solo ricadute negative per la qualità del servizio, e per i clienti.
In primo luogo, più farmacie vorrebbero dire ovviamente una contrazione del giro d’affari (già in grave crisi, ve lo assicuro, che ci crediate o no) e quindi meno magazzino, meno referenze presenti nella sede farmaceutica, e la necessità per la sopravvivenza di costringere i clienti a tornare in farmacia per ricevere i farmaci che si ordineranno solo su richiesta (conosco i casi di farmacie dove si aspettano due giorni referenze delle quali io ho sempre almeno 8-10 confezioni in magazzino).
Naturalmente si dovranno licenziare molti impiegati (anche qui, che ci crediate o no), i quali resteranno senza lavoro perché non potranno essere riassorbiti da altre strutture (o pensate che faranno tutti gli imprenditori?).
Far saltare la pianta organica significherà ridursi come in Grecia, dove le farmacie sono concentrate nei punti di interesse economico, e dove si possono fare 40 km fuori città senza poi incontrarne nessuna (ed infatti, la Grecia sta faticosamente tornando indietro dalla sconsiderata decisione che presero anni fa).
Abolire il prezzo unico del farmaco su tutto il territorio nazionale, come previsto da Monti, è una follia per due motivi: primo, perchè il prezzo unico, concordato tra AIFA e produttori, è una garanzia per il cliente-paziente; secondo (e questo nessuno ve lo dice), perchè il prezzo libero nel medio periodo porta sempre ad un aumento dello stesso, infatti le case farmaceutiche ritoccano costantemente all’insù il “prezzo consigliato”.
Altra considerazione: il farmaco non è un bene di consumo e non lo deve diventare.
Questo significa che fino a quando io potrò permettermelo, sconsiglierò l’acquisto di farmaci inutili, di doppioni (pensate davvero che tra un Moment Rosa per i dolori mestruali e un Moment normale vi siano differenze? Sempre di 200 mg di ibuprofene, si tratta…), ma quando dovrò a fine giornata fare affidamento anche sull’euro in più o in meno nel cassetto, mi comporterò da commerciante e cercherò di vendere, vendere, vendere, cioè quello che sino ad ora non ho MAI fatto.
Poi, se anche questo vi può sembrare un argomento pretestuoso, mi spiegate per quale motivo chi abbia investito somme enormi nell’acquisizione di una sede farmaceutica, e sia oberato magari da un mutuo ventennale, debba per un decreto scriteriato trovare dalla sera al mattino che il proprio futuro è fottuto, perché non potrà mai pagare quel debito? Se capitasse a voi, come vi sentireste?
Io credo che la maggior parte di voi ragioni senza aver la minima idea di cosa significhi gestire una farmacia italiana oggi, e che in molti pontifichino per luoghi comuni.
Dove invece sono assolutamente d’accordo con voi (ed è una battaglia che personalmente combatto da tempo), è sul fatto che la farmacia si debba occupare di farmaci, e basta.
Via, le creme cosmatiche, via le puttanate, via tutto quel che non abbia a che fare con quanto non abbia attività terapeutica accertata (vado oltre: via anche l’omeopatia, alla quale non credo e non crederò mai).
Spero di avervi almeno mostrato un altro aspetto di questo argomento…e ancora ce ne sarebbero da dire (parliamo del favore che Bersani deve fare alle COOP?).
Se non sono stato in grado di farvi venire almeno un piccolo dubbio, temo che la colpa non sia della pochezza delle mie argomentazioni, ma di quello che Ivano Fossati chiamava “il muro che abbiamo nella testa”.
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)
Se fosse così penoso gestire una farmacia, non si comprenderebbe il motivo per cui una farmacia costa dai 2 milioni di euro in sù....costano così tanto perche guadagnano cifre da capogiro speculando sui malati, altrimenti i prezzi delle farmacie si abbasserebbero, chi butterebbe milioni di euro in un'attività che rende un reddito minimo ?
Credo che sacrificare una piccola parte dei loro lauti introiti per favorire la povera gente non sia così scriteriato...d'altronde monti ha messo una mega ICI sulla casa di abitazione, praticamente chi come me ha fatto un mutuo per il 50%, invece di pagare 12 rate ne deve pagare 14 per l'ici...questo è corretto secondo te ?
Il problema è che fanno pagare sempre i soliti poveracci, chi ha i soldi (per es. farmacisti) vengono schivati....chiamalo pure luogo comune, ma quest'ultima manovra è lampante...
La contrazione del giro d'affari delle farmacie a cui facevi riferimento è dovuto ai pensionati che rinunciano a curarsi perchè nn hanno soldi, la moglie del dentista o del notaio, la sua medicina o la sua cremina la compra lo stesso...ti sembra giusto questo ? Permettere a questi pensionati di curarsi, magari vendendo i farmaci al supermercato è un obbrobrio ? Forse per chi ha i soldi e se ne frega degli altri...
Posso comprendere le motivazioni di Krystal, quando ti si paventa la possibilità di perdere i privilegi ci si incazza. E' normale.
Oggi leggevo commenti analoghi sui taxi.
Praticamente i tassisti dicevano le stesse cose. Con le licenze libere ci rimettono i clienti, aumentano i rischi, i prezzi, le truffe.
Questo paese e' bellissimo. Uno dei pochi rimasti al mondo dove il libero mercato e' visto (da pochi, per fortuna) come un male, accade anche in Corea del Nord e a Cuba.
I privilegi vanno eliminati. Tutti i soggetti economici devono avere le stesse possibilità di partenza.
Per primo andrebbe eliminato il privilegio delle banche di creare denaro dal nulla (come e' sempre stato, fino ai primi del 900), ma prima o poi si arriverà anche a quello.
Questa bolla che dura da cento anni sta per scoppiare.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Kristal capisco che tu sia di parte, ma alcune delle tue teorie non mi convincono...
KrystalClub ha scritto:
Aumentare in modo sconsiderato il numero di farmacie avrebbe solo ricadute negative per la qualità del servizio, e per i clienti.
Che tipo di ricadute negative avrebbe per i clienti e per la qualità del servizio?
Naturalmente si dovranno licenziare molti impiegati (anche qui, che ci crediate o no), i quali resteranno senza lavoro perché non potranno essere riassorbiti da altre strutture (o pensate che faranno tutti gli imprenditori?).
Questo purtroppo accade in tutti i settori. I licenziati andrebbero probabilmente nelle nuove farmacie...
Far saltare la pianta organica significherà ridursi come in Grecia, dove le farmacie sono concentrate nei punti di interesse economico, e dove si possono fare 40 km fuori città senza poi incontrarne nessuna (ed infatti, la Grecia sta faticosamente tornando indietro dalla sconsiderata decisione che presero anni fa).
Non accadrà, perchè in quei casi per coprire la zona ci sarà la farmacia comunale
Poi, se anche questo vi può sembrare un argomento pretestuoso, mi spiegate per quale motivo chi abbia investito somme enormi nell’acquisizione di una sede farmaceutica, e sia oberato magari da un mutuo ventennale, debba per un decreto scriteriato trovare dalla sera al mattino che il proprio futuro è fottuto, perché non potrà mai pagare quel debito? Se capitasse a voi, come vi sentireste?
Non è sicuramente una bella cosa, ma anche questa situazione capita in diversi settori. E' il rischio insito nell'aprire un'attività...
"Big trouble in little vachina"
"ANNO STATI I ROMS!!"
#COLPADELSINDICO!!!!1!
KrystalClub ha scritto:Poi, se anche questo vi può sembrare un argomento pretestuoso, mi spiegate per quale motivo chi abbia investito somme enormi nell’acquisizione di una sede farmaceutica, e sia oberato magari da un mutuo ventennale, debba per un decreto scriteriato trovare dalla sera al mattino che il proprio futuro è fottuto, perché non potrà mai pagare quel debito? Se capitasse a voi, come vi sentireste?
Ma non si chiama rischio d'impresa?
"la spaccherei come il frutto dell'Eden" (cit. Satana in autobus)
Capitanvideo ha scritto:
Questo paese e' bellissimo. Uno dei pochi rimasti al mondo dove il libero mercato e' visto (da pochi, per fortuna) come un male, accade anche in Corea del Nord e a Cuba.
I privilegi vanno eliminati. Tutti i soggetti economici devono avere le stesse possibilità di partenza.
Per primo andrebbe eliminato il privilegio delle banche di creare denaro dal nulla (come e' sempre stato, fino ai primi del 900), ma prima o poi si arriverà anche a quello.
Questa bolla che dura da cento anni sta per scoppiare.
Grandissimo.
"It's a basic truth of the human condition that everybody lies. The only variable is about what."
Capitanvideo ha scritto:Posso comprendere le motivazioni di Krystal, quando ti si paventa la possibilità di perdere i privilegi ci si incazza. E' normale.
Oggi leggevo commenti analoghi sui taxi.
Praticamente i tassisti dicevano le stesse cose. Con le licenze libere ci rimettono i clienti, aumentano i rischi, i prezzi, le truffe.
Questo paese e' bellissimo. Uno dei pochi rimasti al mondo dove il libero mercato e' visto (da pochi, per fortuna) come un male, accade anche in Corea del Nord e a Cuba.
I privilegi vanno eliminati. Tutti i soggetti economici devono avere le stesse possibilità di partenza.
Per primo andrebbe eliminato il privilegio delle banche di creare denaro dal nulla (come e' sempre stato, fino ai primi del 900), ma prima o poi si arriverà anche a quello.
Questa bolla che dura da cento anni sta per scoppiare.
Devo dire che le risposte che cercavo le trovo nei tuoi post.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
KrystalClub ha scritto:
Contrariamente a quanto molti credano, esistono migliaia di farmacie molto piccole, e con un giro d’affari appena sufficiente a consentire un reddito minimo.
Questa tua frase mi convince davvero poco.
La madre della mia ragazza ha una piccola farmacia in una frazione di un paese medio-piccolo. Porta a casa almeno 7-8mila euro al mese. E si parla di uno sputo di frazione.
E peraltro, essendosi laureata ottimamente e vedendo l'incapacità di molti colleghi che lavorano soltanto grazie alla regolamentazione attuale, spera fortissimamente nella liberalizzazione del settore.
"It's a basic truth of the human condition that everybody lies. The only variable is about what."
Immaginavo le obiezioni di Capitanvideo e fender, e non le condivido; in particolare, quelle di fender sono –absit iniuria- fondate su luoghi comuni e non su reale informazione.
Vedi fender, il valore delle farmacie non è dovuto al giro d’affari, ma alla loro caratteristica di esercizi regolamentati da una pianta organica, e quindi in qualche modo “sicuri” nella possibilità di prevedere anche nel lungo periodo una certa programmazione degli affari.
Che questo sia visto come un privilegio, lo trovo errato; serve a garantire l’efficienza di un servizio pubblico, e pensavo di averlo spiegato.
Dire che la “contrazione del giro d’affari è dovuta al pensionato che non può curarsi” è demagogico e sbagliato.
La realtà, ma tu fender non puoi saperlo perché non si sta parlando di cose che i giornali riportino, è che i farmaci di fascia A, quindi quelli rimborsati alle farmacie dal SSN, negli ultimi anni stanno subendo diminuzioni continue di prezzo dell’ordine anche dell’80%.
Un esempio? L’Aulin buste costava 24.000 lire nel 2000, e la Nimesulide generica viene oggi, dodici anni dopo, 2,80 euro (prezzi fissati per legge, e non liberi).
Oltre a questo, vi sono grossi sconti che la farmacia deve fare al SSN, e intere categorie di farmaci che ormai vengono distribuiti dalle ULSS, bypassando la farmacia.
Chi entra in farmacia con la ricetta del SSN non ha la percezione di questo, perché su quei farmaci paga un ticket fisso, indipendente dal prezzo, o anche niente nel caso abbia un’esenzione.
En passant, aggiungo che le farmacie non hanno materialmente la possibilità di evadere le tasse neppure volendolo, dal momento che comprano i farmaci solo con fattura, e li vendono dietro emissione di scontrino fiscale detraibile che tutti indistintamente richiedono…lo dico così, fender, tanto per evitare che tu tiri fuori qualche altro luogo comune che non ti sia venuto in mente nel primo intervento.
Detto questo, se vuoi continuare a parlare di una realtà che non conosci, accomodati: io non avrò certo la costanza per ribattere a chi pretende di saperne del mio lavoro e della mia situazione, più di me.
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)
