Termopiliano ha scritto:Davvero interessante la tua testimonianza.
Mi piace molto (e condivido in pieno) la tua riflessione circa il rapporto che esiste tra "rispetto dei diritti degli animali" e "civiltà" di un paese.
Diciamo che le abitudini che tu descrivi sono pari pari a quelle che 40 o 50 anni fa vigevano nelle campagne italiane. Un anziano (75 o 80 anni) vissuto in campagna non ha un'idea molto dissimile da quella che tu hai constato con mano in Ucraina. Per chi è nato nelle campagne italiane negli anni '30 il rispetto per l'animale è una fesseria, diciamo che il 90% degli anziani di quella fascia d'età considera gli animali tutti quanti potenzialmente ammazzabili una volta terminato il loro "ruolo".
Per citare un episodio che conosco direttamente. Ho uno zio (nato nel 1939) con cui diverse volte ho avuto litigi verbali in merito al concetto di "rispetto dei diritti degli animali". Per lui (e per tantissime persone della sua età) il 99% degli animali sono inutili da vivi e vanno uccisi (anche semplicemente perché "non servono a nulla"). Persino i cani rientrano in tale categoria, la loro funzione è strettamente limitata a compiti di vigilanza o "aiuto alla caccia", dopo possono tranquillamente crepare. Difatti lui ha un cane da caccia che tiene nelle stesse condizioni che tu hai descritto (certo, l'inverno da noi non è quello ucraino, ma la sostanza resta quella) e per lui è giusto che sia così.
Ad essere sinceri bisogna dire che anche la cultura cristiana (e basta leggere alcuni passi della Bibbia) salvo alcune eccezioni trasuda di non rispetto per la vita animale. Tempo fa trovai su un giornale (che ho ancora a casa ma devo ritrovare) un articolo in cui venivano postati passaggi del libro sacro contenente esempi lampanti di disprezzo della vita animale.
E' vero, il livello di quei paesi lì, nelle campagne soprattutto, è pari pari a quello delle nostre campagne di 50 anni fa. Forse ancora oggi in certe campagne del meridione (per testimonianza di un mio conoscente pugliese che ha condiviso un viaggio in Moldova con me) si riscontrano analogie. Questo non solo nel modo di trattare gli animali, ma in ogni cosa come è organizzata, strutturata, gestita.
Comunque già qualcun'altro in passato aveva espresso il medesimo concetto...
"la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali" (M. Gandhi)
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
Gli animali meritano senza alcun dubbio un rispetto maggiore di quello che meritano gli eccezionali appartenenti al genere umano
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
Altra prova fotografica di ciò che è accaduto in Ucraina, per organizzare 'sti Europei.
Ditemi se un paese del genere è degno di entrare in Europa...
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
La Procura ha disposto il sequestro dei capannoni di Green Hill, dove venivano detenuti 2400 beagle per vivisezione (tra cui molti cuccioli e femmine gravide), per il reato di maltrattamento. Le merde hanno presentato ricorso, che verrà discusso l'1 agosto. Nel frattempo, tramite Guardia Forestale, Lav e Legambiente, è cominciata la consegna dei cani in affido.
Questo è un grande successo e molti meriti vanno dati alla Brambilla. Aldilà della politica, di cui me ne batto il culo, avercene di gente che si prodiga per il rispetto dei diritti degli animali. Tutto il resto, sono cazzate.
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
La storia di Shoep, un cane di 19 anni, ha fatto commuovere mezzo mondo. In molti ricorderanno la foto che lo ritrae tra le braccia del suo padrone John Unger immerso nelle acque tiepide del Lake Superior, l'unica cura naturale in grado di alleviare il dolore causato dalla sua artrite. La terapia per trattare il male degenerativo di Schoep è purtroppo molto costosa e al di fuori delle possibilità di John: questo diventa quindi l'unico modo per l'uomo di calmare i gonfiori e i dolori dell'animale. Ma grazie allo scatto dell'amica Hannah Stonehouse Hudson postato sulla pagina ufficiale facebook Schoep and John, la storia di amore e dedizione tra il cane e il suo padrone si è diffusa in modo virale fino ad arrivare a oltre 54 mila "like" ed è stata presa a cuore da moltissimi utenti. In poco tempo sono arrivate generose donazioni in denaro (si parla di oltre 25 mila dollari) che hanno permesso a John non solo di curare il suo fedele compagno con sedute di laser terapia, ma anche di fondare l'associazione Legacy Foundation Schoep, nata con lo scopo di aiutare le famiglie con un basso reddito nella cura dei loro cani.
"Quando ci siamo resi conto di aver ricevuto più soldi di quelli necessari per la cura del Schoep, abbiamo capito di poter aiutare almeno altri 30 o 40 Schoep", fa sapere Unger in un'intervista al Daily Mail. E dire che solo due mesi fa, insieme al suo veterinario Erik Haukass, stava prendendo in seria considerazione l'idea dell'eutanasia per porre fine alle sofferenze del cane. La testimonianza dello stesso veterinario che l'ha in cura parla quasi di miracolo: "Senza la possibilità di sottoporlo ad un trattamento, John e io stavamo parlando di eutanasia, alla fine di luglio. Ora Schoep sta migliorando a vista d'occhio. Con le terapie donate dalle persone è come se il suo orologio biologico fosse tornato indietro di un anno e mezzo". Un miglioramento progressivo che è visibile negli occhi di Schoep, tornati finalmente presenti e vivaci, e che è documentato con cura e dovizia di particolari sulla sua pagina ufficiale.
L' anno scorso avevo visto un filmato raccapricciante di un gruppo di ragazzi in Sicilia che adescavano malvagiamente un gatto e poi gli tiravano un calcio come ad un pallone (ho la nausea solo a dover usare questi termini.)
Stetti male per tre giorni.
Ma se in un punto del mondo c'è qualcuno che compie cose del genere, molto lontano o 200 mt più in là, c'è qualcun altro che compensa con un' azione opposta, esattamente opposta.
È l' eterno, inacettabile - eppur perfetto - EQUILIBRIO dell' Universo.
Cazzate. Un cane di diciannove anni merita l'eutanasia. Non è un uomo che deve PER FORZA bere fino in fondo il bicchiere. L'anno scorso ho soppresso il mio Labrador, che era arrivato alla fine. Quel cane non cammina più, e una crudeltà inutile tenerlo in vita. Questa non è cinofilia, e' demenza. O quello che viene chiamato oggi "animalismo".
Alex Teflon ha scritto:Non è un uomo che deve PER FORZA bere fino in fondo il bicchiere.
Dove sta scritto che un uomo debba "PER FORZA" bere il bicchiere fino in fondo? Se un uomo è "arrivato alla fine" perchè non sopprimerlo con l'eutanasia?
Questa non è cinofilia, e' demenza.
Questa affermazione si qualifica da sola, detta da te non mi stupisce.
O quello che viene chiamato oggi "animalismo".
Invece tenere in vita un uomo è quello che oggi viene chiamato "umanitarismo"?
Interrompo con una buona notizia:
Per la Camera non si potrà più vietare da regolamento condominiale la possibilità di tenere cani o gatti in condominio.
Se passa in Senato è fatta.
Mix ha scritto:Interrompo con una buona notizia:
Per la Camera non si potrà più vietare da regolamento condominiale la possibilità di tenere cani o gatti in condominio.
Se passa in Senato è fatta.
In realtà la forma di egoismo è ancora più sottile...
Il diritto è di averli in condominio(il diritto è quindi riconosciuto al padrone e non all'animale), che passa sopra il diritto degli altri alla quiete...