[O.T.] Libri consigliati?

[Blif]

Anche se quella ragazzetta sono tre settimane che legge solo i libri che dice lui.

[Blif]

... perché, come si suol dire, incettari è megghiu ca futtiri...

[Ragest]

Molti anni fa rimasi deluso dalla lettura di questo libro.

Lo voglio riprendere, confidando in un pò di buona volontà personale, nel venire incontro a molte cose su cui ho dissentito in prima lettura.

[Miss Spring]

Anche se quella ragazzetta sono tre settimane che legge solo i libri che dice lui.

Grazie per il ragazzetta, Oscar. Mi fa sentire molto giovane. Adesso scusami, ma torno ad applicare il glitter sui disegnini di Mavco che ho fatto in queste tre settimane e che guardo sempre la sera prima di addormentarmi. A plus.

[CianBellano]

In Oscar c'è qualcosa di latente e ironico.
Rimando al romanzo per maggiori dettagli.

[scb]

In Oscar c'è qualcosa di latente e ironico.
Rimando al romanzo per maggiori dettagli.

Piuttosto, ieri avrebbe dovuto distillare gocce di saggezza di cui, a dire il vero, non si è vista nemmeno l'ombra.

[pan]

Vabbè ma è sbagliato contrapporre il bondismo al pizellonismo.

Non è lo stesso campo da gioco, e non è nemmeno lo stesso fottutissimo sport.

Bond opera in situazioni di costante pericolo, Pizellonio assolutamente no. Ed il contesto, si sa, è determinante.

In altri termini, noi non potremo mai sapere come si comporta Pizellonio in un'isola caraibica, braccato dal controspionaggio Spectre, con una spia nemica fighissima che tenta di ammazzarlo.
Probabilmente, riuscirebbe a trombarsela. Magari non facilmente come Bond, ma abbastanza facilmente, sfoderando armi retoriche, Sciascia ed espadrillas.
Restano dubbi sulla capacità di ammazzarla dopo la trombata, ma potrebbe farcela.
L'ipotesi più probabile è che riuscirebbe ad avvelenarla ma poi, colto da sincera pietas, la aiuterebbe a vomitare sul cesso della suite dell'Hilton Bahamas.

Pensiamo adesso Bond a Bologna. Non riuscirebbe a combinare un cazzo. Senza nemici, l'ormone dorme.
Magari Sua Maestà l'ha mandato in missione a stanare una cellula comunista ortodossa. Ma lui, giunto sul posto, dopo aver realizzato che la cellula è in realtà la BOCCIOFILA BOLOGNESE CENTRALE
VIA ZANARDI 230/B, e che i comunisti sono in realtà dignitosissimi umarel, andrebbe in paranoia e non riuscirebbe nemmeno a trombare. Abituato a spie russe gnocche, le studentesse fuorisede vomitose gli darebbero il voltastomaco.

L'understatement bizantino pizelloniano lo rende, paradossalmente, più versatile di Bond.

Ps. Notazione cinematografica. Ovviamente il Bond di cui sopra è Sean Connery, unico vero Bond mai esistito

Anche perché sul bondismo rischiavamo questa confusione:



L'understatement bizantino pizelloniano è un altro tuo capolavoro, da riportare subito nel Suo topic dedicato.

[scb]

Anche perché sul bondismo rischiavamo questa confusione:

Libero di non crederci,

Ma ho utilizzato a bella posta il termine "bondismo" proprio per ingenerare in te (non in qualche utente, in Te) questo intrallazzo euforico.

[Ortheus]

Qualcuno di Voi, ha per caso letto Vita e morte di un ingegnere di Edoardo Albinati?
Il mio libraio (essì, ho ancora un libraio nell'epoca di Amazon) dice che è bellissimo, ma ho una decina di libri in arretrato e vorrei sapere da Voi.

[Mode signora salottiera ON]
Mio caro, ne ho letto e sentito parlare molto bene...
[Mode signora salottiera OFF]

Di Albinati ho letto Tuttalpiù muoio, scritto a quattro mani con Filippo Timi, che ho trovato folgorante.
Ortheus, dagli una chance: insegna a Rebibbia.

Ok,
a distanza di qualche settimana da questo post, ho finito di leggerlo.
A cosa serve un padre? E cosa resta di lui se non un mito?
E poi, chi sono? Cosa ho vissuto a fare? Chi ho amato veramente?
Albinati è veramente bravo e per questo ve lo consiglio convintamente.

[ronsard]

Qualcuno di Voi, ha per caso letto Vita e morte di un ingegnere di Edoardo Albinati?
Il mio libraio (essì, ho ancora un libraio nell'epoca di Amazon) dice che è bellissimo, ma ho una decina di libri in arretrato e vorrei sapere da Voi.

[Mode signora salottiera ON]
Mio caro, ne ho letto e sentito parlare molto bene...
[Mode signora salottiera OFF]

Di Albinati ho letto Tuttalpiù muoio, scritto a quattro mani con Filippo Timi, che ho trovato folgorante.
Ortheus, dagli una chance: insegna a Rebibbia.

quotone mi ha commosso


Ok,
a distanza di qualche settimana da questo post, ho finito di leggerlo.
A cosa serve un padre? E cosa resta di lui se non un mito?
E poi, chi sono? Cosa ho vissuto a fare? Chi ho amato veramente?
Albinati è veramente bravo e per questo ve lo consiglio convintamente.

[pan]

Libero di non crederci,

Ma ho utilizzato a bella posta il termine "bondismo" proprio per ingenerare in te (non in qualche utente, in Te) questo intrallazzo euforico.

[OSCAR VENEZIA]

Ps. Notazione cinematografica. Ovviamente il Bond di cui sopra è Sean Connery, unico vero Bond mai esistito

Questo e' quello che dicono più o meno tutti. Io per una serie di motivi di ordine soggettivo ed oggettivo preferisco le interpretazioni di Roger Moore. La stessa mitizzatissima andress ha un bel viso ma un fisico ridicolo. Ok i libri non c'entrano

[anxxur]

Ps. Notazione cinematografica. Ovviamente il Bond di cui sopra è Sean Connery, unico vero Bond mai esistito

Questo e' quello che dicono più o meno tutti. Io per una serie di motivi di ordine soggettivo ed oggettivo preferisco le interpretazioni di Roger Moore. La stessa mitizzatissima andress ha un bel viso ma un fisico ridicolo. Ok i libri non c'entrano

I motivi di ordine oggettivo quali sarebbero?

[scb]

La Andress un fisico ridicolo, preferisci Moore a Connery. Sono curioso di sentire la prossima.

[Plo Style]

Chi è lo "straniero"? Perché ci imbarazza e ci interroga? Perché ci spaventa e ci attrae? Possiamo continuare a illuderci che sia davvero "altro" rispetto a noi? Di fronte all'affascinante straordinarietà di questa figura, stiamo sprecando l'occasione per apprezzare la duplicità irriducibile di una presenza con la quale ognuno di noi sarà chiamato a confrontarsi. La nozione di "straniero" è l'oggetto dell'analisi storica e teorica svolta in questo saggio: dalla sua formulazione nel contesto dell'antichità classica fino agli esiti più rilevanti della ricerca contemporanea, tra Freud e Derrida. Al di là dell'occasionale opzione politica, e dunque della schematica contrapposizione tra rifiuto e accoglienza, si viene ricondotti alle radici di un fenomeno destinato a sollecitare incessantemente l'intelligenza e le passioni dell'uomo contemporaneo.