xx86 ha scritto:
Nel frattempo sono state scoperte strutture costruite dall'uomo, una sepoltura......inoltre a tutto ciò collabora l'università di Trieste (anche loro tutti furbi, trafficoni, impostori e chi più ne ha ne metta?).
La scoperta di una tomba in un sito dove è nota da decenni la presenza di una necropoli medievale non mi pare dimostri che sopra ci siano delle piramidi. E non ho notizia che l'equipe triestina abbia ancora detto il contrario.
xx86 ha scritto:
Purtroppo gli archeologi (ma anche molti altri scienziati) trovano quello che cercano e se trovano qualcosa che esce dall'ordinario subito viene o coperto di ridicolo o classificato come artefatto. La storia insegna.
Ti assicuro che è il contrario. Sono i fantarcheologi che trovano sempre quello che cercano.
Un singolo reperto archeologico non ha forza sufficiente per smontare una ricostruzione del passato che si basa su migliaia di altri oggetti e osservazioni. Una teoria per essere ritenuta valida non basta che spieghi un dato che ci sembra allo stato attuale delle nostre conoscenze incongruo, ma deve inserire quel dato nel quadro, dando spiegazione soddisfacente anche di tutti gli altri oggetti rinvenuti fino a quel momento (ovviamente quelli che hanno qualcosa a che fare con l'oggetto della discussione). Non ha molto senso invece che per spiegare un oopart (out of place artifact, manufatto fuori posto) si rendano oopart altre migliaia di oggetti. La poca onestà intellettuale di molti di questi pseudoricercatori sta nel fatto che per inseguire le proprie teorie si scordano di tutto quanto non vi rientra (e che il grande pubblico ovviamente non conosce nel dettaglio). O nei casi migliori sono essi stessi dei dilettanti che si credono dotati di genio e intuizioni eccezionali, tale di poter saltare tutta la faticosa fase di raccolta dei dati e della loro analisi per ricreare da tutto l'insieme un quadro coerente: più semplice ignorare le minuzie fastidiose e concentrarsi su un singolo oggetto di sicura attrazione mediatica.
xx86 ha scritto:
Si vabbè basta pensare ad Hawass, l'archeologo di Mubarak, e ci si fa un'idea di quanto sia libero lo studio archeologico delle piramidi.
Che fosse l'archeologo di Mubarak non centra con le capacità scientifiche. Amedeo Maiuri era culo e camicia col fascismo ma nessuno mette in dubbio che sia stato il maggiore studioso di Pompei del '900.
Ma, indipendentemente dal valore che diamo a Hawass, siamo sempre lì...la libertà di scavo non significa dare accesso a chiunque lo chieda.
Quidquid sub terra est, in apricum proferet aetas - il tempo riporterà alla luce tutto ciò che è sotto terra [Orazio - Epistole, I, 6, 24]