donegal ha scritto:
Kronos era il compagno di scuola checontraddiva sempre i professori.
sfatiamo una serie di presunti miti.
ho sempre rispettato in genere i professori, anche quelli che mi stavano sulle balle. Sfotto' magari c'erano ma anche se mi cazzavano 4 non ne ho mai fatto una questione personale (a parte una volta e la cosa mi e' costata molto cara).
Tanto per capirci ho marinato scuola la prima volta in prima elementare (beccato clamorosamente in casa perche' avevo fatto male i conti: se capitera' ti raccontero' tutti i dettagli davanti ad una birra se ce ne sara' l'occasione) mentre a 7 ho mandato in paranoia un paio di maestre recitando meglio di de niro in taxi driver.
Il primo momento di autocoscenza lucida nei confronti dei furbi e del comportamento da furbi (che tutt'ora mi sta sulle balle) l'ho avuto dopo il primo mese della prima elementare quando mandai serenamente "in cina" ("affanculo" era un termine che ancora non conoscevo) la maestra (ex suora tra l'altro) per una faccenda che oggi mi fa sorridere ma che a suo tempo mi fece capire che stare alle regole alle volte e' da fessi ma serve per evitare il proliferare dei furbi.
L'adolescenza l'ho passata come tutti tra alti e bassi affrontando problemi di ragazzino ed eventi della vita piu' o meno duri di cui ometto il racconto ma che mi han fatto crescere per certi versi piu' in fretta di altri e che mi hanno messo in condizione di dover pensare ed affrontare il quotidiano in modo diverso dalla maggioranza dei mei coetanei.
A 17 anni tra le tante cose studiacchiavo al liceo scientifico, facevo qualche lavoretto estivo in una casa in ristrutturazione per tirare su due soldi (cose tipo mescolare malta, grattare travi di ferro e pitturarli, ordinare mattoni e materiale vario ed altre cazzatine del genere) leggevo cuore, smanettavo col c64, d'estate andavo in bici alle feste di paese (i residenti nel trevigiano dovrebbero ricordarsi una cosa che si chiamava CTS che mi risulta essere ancora attiva) mentre alcune domeniche d'inverno le passavo in discoteche tipo odiessa e/o diamantik: odiavo il latino (riprendendo la lettura dei classici con soddisfazione nel periodo universitario), giocavo con amici di ruolo e a pallone (con risultati disastrosi dato che avevo ed ho tutt'ora dei ferri da stiro al posto dei piedi) ed uscivo "a far vasche" rimediando i soliti e classici 2 di picche ma anche qualche soddisfazione in campo sentimentale.
Certo mi son preso diverse e pesanti tuonate nei denti in quegli anni ed in quelli successivi, pero' ogni volta ho imparato qualcosa di nuovo, soprattutto cosa volevo davvero in un rapporto e cosa ero in grado di dare o meno.
Forse e' per quello che non mi sono mai zerbinato davvero davanti ad una donna e non ho mai avuto un attacco di fighite acuta: ho sempre cercato una partner "alla pari" che mi ispirasse non tanto per un paio di tette ma soprattutto per il cervello: e devo dire che le esperienze piu' belle anche a letto le ho vissute con testa non tanto con il cazzo.
Sara' anche per quello che amo le Donne e non certe donne "da zerbino"
