ho visto il video con la frase di Eranio
Eranio, frase razzista: la tv svizzera lo licenzia
L'ex giocatore di Milan e Genoa stava commentando la partita della Roma e, durante la pausa pubblicitaria, ha avuto un'uscita poco felice. La tv svizzera: "Lo cacciamo"
http://www.gazzetta.it/Calcio/21-10-201 ... 1790.shtml
a tal proposito, leggete le opinioni di Daniel Negreanu
https://it.wikipedia.org/wiki/Daniel_Negreanu uno dei migliori giocatori di poker al mondo
http://www.assopoker.com/curiosita/dani ... smo_67447/
Daniel Negreanu attacca i razzisti e l’ipocrisia sul razzismo
Non si è mai sottratto a temi delicati e scottati, Daniel Negreanu, e non ha alcuna intenzione di iniziare oggi a farlo. Così, una recente discussione sul suo profilo Twitter a proposito dell’argomento “razzismo” ha ispirato l’ultima puntata del suo blog.
Target dell’analisi di Daniel sono i luoghi comuni e l’incoerenza intorno al tema del razzismo, a partire dal classico “i negri sono più forti a basket”, che presuppone una sorta di discriminazione indiretta nei confronti di altre razze.
Così, Negreanu lancia un particolare e provocatorio questionario, invitando tutti a rispondere.
“Supponete di avere una pistola puntata alla tempia e di essere costreti a fare una scelta in ciascuno dei seguenti scenari. Se non scegliete, sarete uccisi”.
Ci sono un ragazzo negro di 18 anni e un ragazzo bianco di 18 anni che giocano 1 contro 1 a basket. Non hai altre informazioni su di essi e non puoi neanche vederli, ma devi scegliere chi pensi vinca. Chi sceglieresti e perchè?
Un uomo negro dal Kenya contro un uomo bianco da Philadelphia gareggiano in una maratona: chi sarà più veloce? Chi sceglieresti e perchè?
Un uomo bianco dalla Bulgaria contro un uomo negro dal Kenya: quale dei due solleverà più pesi? Chi sceglieresti e perchè?
Un sedicenne asiatico da New York e un 16enne negro da New York si apprestano a fare un test di matematica. Chi secondo te farebbe il punteggio più alto e perchè?
Un uomo di 24 anni e una donna di 24 anni giocano un heads up a poker. Chi sceglieresti e perchè?
Ecco il Daniel-pensiero, sempre controcorrente.
Se pensi che il negro batta il bianco a basket, su cosa basi la tua valutazione? L’unica informazione che hai è il colore della loro pelle, e nient’altro. D’altra parte, sarei sorpreso se qualcuno scegliesse il bianco. Infatti, se avete scelto il bianco io semplicemente non vi credo.
In base alla moderna definizione di razzismo saremmo tutti colpevoli di usare stereotipi. Le parole sono importanti, ed è come organizzi una frase o un’affermazione a fare la differenza. Ecco, se dici “I negri sono migliori a basket” stai facendo un’affermazione razzista. Ma se invece dici “I negri tendono ad essere migliori a basket” allora stai solo facendo un’osservazione basata sull’evidenza.
Secondo Daniel Negreanu scegliere le parole giuste è fondamentale, e vale la pena fare uno sforzo in questo senso. Anzi, secondo il campione canadese dovrebbe essere una sorta di missione per la nostra cultura, quella di evitare certe affermazioni arbitrarie e generalizzanti.
Ancora dal blog di Daniel
Dire “Tutti gli uomini negri del Kenya sono migliori nella corsa di tutti gli uomini bianchi di Philadelphia” sarebbe totalmente inesatto. Tuttavia, dire “In media, i keniani corrono la maratona più velocemente rispetto a quelli di Philadelphia” equivale a basarsi sui risultati.
Quello che non accetta Negreanu è il fatto di non poter fare osservazioni circa l’argomento “razza” senza venire preso per razzista, perchè al contrario un’affermazione basata sulla razza può essere razzista ma anche del tutto innocua.
Dire “I negri tendono a dominare la posizione di cornerback nella NFL” fotografa un dato di fatto ma è anche una frase razzista, basandosi sulla moderna definizione del termine. Ma è pur sempre un’affermazione basata su dati e statistiche, e questo dovrebbe avere un peso nel valutare se una frase è o meno razzista.
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Negreanu alza l’asticella e provoca ancora
Se decidi di etichettare qualcuno come razzista basandoti sulla moderna definizione del termine, allora dovresti sapere che anche tu sei colpevole allo stesso modo. Noi tutti lo saremmo.
Quando mi siedo a un tavolo da poker con un giocatore che non ho mai visto prima, immediatamente cerco di crearne un profilo basato su ogni informazione che possa cogliere della persona. Le idee che mi faccio non possono essere mai assolute, ma il processo tende a essere corretto il più delle volte. Il mio profilo di tale giocatore evolverà sulla base delle ulteriori info che acquisirò su di lui e su come gioca, ma è la prima impressione che ho su quella persona a indicarmi grosso modo lo stile o il possibile livello di gioco.
Per spiegarsi meglio, Daniel fa alcuni esempi “estremi” e poi conclude il suo ragionamento:
Ragazzotto che indossa felpa con cappuccio e cuffie. La mia ipotesi iniziale è che si tratti di qualcuno che viene dall’online, che è venuto perchè convinto di essere favorito in questo gioco, avendolo studiato molto. Probabilmente pensa anche che io sia un sopravvalutato e che non sappia giocare a poker.
Uomo bianco di mezza età in giacca e cravatta. Quasi certamente non un professionista, facile che sia un uomo d’affari che probabilmente sarà un giocatore perdente.
Donna anziana. Forse è lì per divertirsi e sarà una giocatrice debole.
Uomo vietnamita che gioca l’80$/160$ Limit Hold’em al Commerce. Da non sottovalutare, ci sta che sia un buon giocatore non semplice da affrontare. Un osso duro che lotterà su tutti i piatti.
Ragazzo coreano che gioca l’80$/160$ Limit Hold’em. Potrebbe essere un “fumino”, i coreani tendono ad essere persone molto passionali, ed è facile che se attaccato vada in tilt cercando di bluffare in tuttii piatti.
Giovane indiano in un torneo. Probabilmente ha un buon background in matematica, magari è anche un campione di gare scolastiche o cose di questo genere.
Secondo voi è giusto sostenere che queste affermazioni sono discriminatorie? Basandomi sulla mia più che ventennale esperienza ai tavoli da poker, posso dire che esse tendono a portarmi molti più vantaggi rispetto al partire da zero su ciascuno.
Il razzismo sistematico è un problema a parte, e un grosso problema. Discriminare qualcuno basandosi o limitare le sue opportunità basandosi sulla razza è il peggior tipo di razzismo. Se un bianco è bravo a giocare da cornerback ma non avrà mai l’opportuità di farlo perchè quella è una posizione da negri, questo è del tutto senza senso. Così come sarebbe offensivo e schifosamente razzista non permettere a giocatori negri di giocare da quarterback perchè non abbastanza svegli per farlo, e così non assumere una donna come CEO di un’azienda perchè quello è da considerarsi tradizionalmente un ruolo da uomini.
Le nostre menti sono fatte così, cercano stereotipi e categorie su cui appoggiarsi e questo non cambierà mai. Piuttosto, bisognerebbe concentrarsi su come il razzismo inficia le opportunità per le minoranze. Dovremmo cercare di evitare di fare affermazioni categoriche quando non è il caso. Notare e sottolineare le tendenze è una cosa, limitare le opportunità sulla base di razza, età, genere è ingiusto e dovremmo concentrarci su quello, piuttosto che sulla vuota semantica.