Povero il mio GeishaBalls, me lo fanno sempre pigliare collera
Che poi quella di comprare un auto son motore tradizionale è ancora una minoranza in EU e addirittura solo il 30% in Italia, ma è interessante che il movimento #savetheGolfBiturbo stia facendo proseliti, la percentuale dei tradizionalisti cresce.
Diciamo che c’è una componente di popolazione che si sta “informando” sulla materia, va
Povero il mio GeishaBalls, me lo fanno sempre pigliare collera
Non mi pare questo il caso, anche se stavolta non ho capito cosa volesse dire. Le auto elettriche sono, complessivamente parlando, una chiavica rispetto a quelle con motore termico, mi pare normale che le persone se ne siano rese conto e agiscano di conseguenza.
Capirei il disappunto se dalle vetture elettriche dipendesse il futuro della specie umana (come qualcuno vorrebbe far credere) ma così non è...
Povero il mio GeishaBalls, me lo fanno sempre pigliare collera
Non mi pare questo il caso, anche se stavolta non ho capito cosa volesse dire. Le auto elettriche sono, complessivamente parlando, una chiavica rispetto a quelle con motore termico, mi pare normale che le persone se ne siano rese conto e agiscano di conseguenza.
Capirei il disappunto se dalle vetture elettriche dipendesse il futuro della specie umana (come qualcuno vorrebbe far credere) ma così non è...
Perché è puro, sensibile, delicato, mentre noi dei diavolacci cialtroni biturbo-reliant.
Povero il mio GeishaBalls, me lo fanno sempre pigliare collera
Non mi pare questo il caso, anche se stavolta non ho capito cosa volesse dire. Le auto elettriche sono, complessivamente parlando, una chiavica rispetto a quelle con motore termico, mi pare normale che le persone se ne siano rese conto e agiscano di conseguenza.
Capirei il disappunto se dalle vetture elettriche dipendesse il futuro della specie umana (come qualcuno vorrebbe far credere) ma così non è...
Perché è puro, sensibile, delicato, mentre noi dei diavolacci cialtroni biturbo-reliant.
OK, è sensibile, è delicato ma non è un cretino. Dovrebbe saper collocare la questione delle auto elettriche in una giusta prospettiva. Anche se sospetto che Geisha sia uno di quei progressisti per cui il cambiamento è sinonimo di progresso in automatico.
Comunque, a parte gli scherzi, a breve dovrò cambiare il pick up e mi sto orientando proprio su un modello DIESEL BITURBO!
Geisha in realtà non ha mai fatto il peana alle auto elettriche, ha solo preso atto che c'è un cambiamento in atto, che si sta andando verso una direzione, teoricamente più ecosostenibile, con scadenze anche dilatate temporalmente. Dice solo che opporsi a questo cambiamento non ha senso, che è un'opposizione anacronistica e reazionaria. Che al momento vi siano mille controindicazioni non cambia la sostanza nel lungo periodo, si dovrà lavorare su quelle.
Sostanzialmente, pur tenendomi accuratamente alla larga dalle auto elettriche e rilevando le inefficienze (a mio avviso programmate) delle stesse, come visione prospettica non posso che concordare.
Geisha in realtà non ha mai fatto il peana alle auto elettriche, ha solo preso atto che c'è un cambiamento in atto, che si sta andando verso una direzione, teoricamente più ecosostenibile, con scadenze anche dilatate temporalmente. Dice solo che opporsi a questo cambiamento non ha senso, che è un'opposizione anacronistica e reazionaria. Che al momento vi siano mille controindicazioni non cambia la sostanza nel lungo periodo, si dovrà lavorare su quelle.
Sostanzialmente, pur tenendomi accuratamente alla larga dalle auto elettriche e rilevando le inefficienze (a mio avviso programmate) delle stesse, come visione prospettica non posso che concordare.
Non si tratta di opporsi, si tratta di criticare scelte discutibili e soprattutto la loro imposizione.
Il progresso non si fa per decreto.
Il progresso si fa anche per decreto, se c'è un fine concreto e perseguibile, fin dai tempi dell'abolizione della schiavitù o della riduzione dell'orario di lavoro, che ha dato poi origine alla rivoluzione industriale. Vi sono secoli di leggi fatte per la sicurezza del lavoro, per la sicurezza dei cantieri, per le emissioni di gas nocivi, per le certificazioni dei prodotti, per la trasparenza delle etichette, per i contingentamenti dei consumi, per la costruzione di case con standard ridotti di consumo energetico, così come per le auto si sono dati limiti di velocità, utilizzo di marmitte catalittiche, filtri particolati, ecc. Molto spesso rotture di coglioni e costi maggiori per l'individuo, senz'altro, ma alla fine benefici per la comunità.
Sulle auto sono il primo a dire che vi sono controindicazioni e resistenze dei costruttori e di tutta la potentissima filiera dei produttori di combustibile (a partire dai paesi estrattori di petrolio) che rendono, almeno per il momento, poco conveniente se non dannoso l'utilizzo delle auto elettriche, ma questo lo vedo solo come un primo passo, vi saranno spero benefici sviluppi futuri, come l'utilizzo di energia solare diretta e motoristica più semplice e non inquinante. Ma senza i primi passi e cambiamenti progressivi non si arriva a niente.
E se non inneschi il cambiamento per decreto questo non avviene, almeno in questo campo. Vi sono infatti testimonianze svariate che Fiat e altri colossi abbiano da almeno 40 anni e passa anni progetti di motori elettrici o solari in cassaforte, ma di cui era scosigliato lo sviluppo, dato che c'erano troppi interessi in ballo per virare su un cambiamento.
Geisha in realtà non ha mai fatto il peana alle auto elettriche, ha solo preso atto che c'è un cambiamento in atto, che si sta andando verso una direzione, teoricamente più ecosostenibile, con scadenze anche dilatate temporalmente. Dice solo che opporsi a questo cambiamento non ha senso, che è un'opposizione anacronistica e reazionaria. Che al momento vi siano mille controindicazioni non cambia la sostanza nel lungo periodo, si dovrà lavorare su quelle.
Sostanzialmente, pur tenendomi accuratamente alla larga dalle auto elettriche e rilevando le inefficienze (a mio avviso programmate) delle stesse, come visione prospettica non posso che concordare.
Che il cambiamento sia solo teoricamente più ecosostenibile lo dici da te, fino a quando non sarà accertato mi rifiuto di considerarlo un progresso e pertanto rigetto, opponendomi, l'etichetta di reazionario e anacronistico. Tra l'altro, la retromarcia delle Case automobilistiche sull'elettrico (e le pressioni che queste fanno sulla politica) dice che l'opposizione all'imposizione un senso ce l'ha eccome...
Geisha in realtà non ha mai fatto il peana alle auto elettriche, ha solo preso atto che c'è un cambiamento in atto, che si sta andando verso una direzione, teoricamente più ecosostenibile, con scadenze anche dilatate temporalmente. Dice solo che opporsi a questo cambiamento non ha senso, che è un'opposizione anacronistica e reazionaria. Che al momento vi siano mille controindicazioni non cambia la sostanza nel lungo periodo, si dovrà lavorare su quelle.
Sostanzialmente, pur tenendomi accuratamente alla larga dalle auto elettriche e rilevando le inefficienze (a mio avviso programmate) delle stesse, come visione prospettica non posso che concordare.
Che il cambiamento sia solo teoricamente più ecosostenibile lo dici da te, fino a quando non sarà accertato mi rifiuto di considerarlo un progresso e pertanto rigetto, opponendomi, l'etichetta di reazionario e anacronistico. Tra l'altro, la retromarcia delle Case automobilistiche sull'elettrico (e le pressioni che queste fanno sulla politica) dice che l'opposizione all'imposizione un senso ce l'ha eccome...
In pratica io dico che non potremmo continuare con i motori attuali, altamente inquinanti e superati, quando la tecnologia in tutti i campi si è evoluta a livelli impensabili. Se ci pensi siamo ancora dalle parti del motore a scoppio, come più di un secolo e mezzo fa.
Le attuali auto elettiche non sono la soluzione migliore, l'ho detto anche io, e il cammino verso un'efficienza energetica ecosostenibile sarà lungo e difficoltoso, proprio per gli interessi economici dei potentati in ballo. Ma bisogna pur dare dei segnali di cambiamento, dare il là ad uno sviluppo alternativo, quindi non posso chiudermi a riccio sullo status quo.
Nessuno si chiude a riccio, semai sono i pasdaran del cambiamento che non accettano critiche e impongono la cosa , ignorando che "il cammino verso un'efficienza energetica ecosostenibile sarà lungo e difficoltoso" , come dici tu.
Povero il mio GeishaBalls, me lo fanno sempre pigliare collera
Non mi pare questo il caso, anche se stavolta non ho capito cosa volesse dire. Le auto elettriche sono, complessivamente parlando, una chiavica rispetto a quelle con motore termico, mi pare normale che le persone se ne siano rese conto e agiscano di conseguenza.
Capirei il disappunto se dalle vetture elettriche dipendesse il futuro della specie umana (come qualcuno vorrebbe far credere) ma così non è...
Perché è puro, sensibile, delicato, mentre noi dei diavolacci cialtroni biturbo-reliant.
OK, è sensibile, è delicato ma non è un cretino. Dovrebbe saper collocare la questione delle auto elettriche in una giusta prospettiva. Anche se sospetto che Geisha sia uno di quei progressisti per cui il cambiamento è sinonimo di progresso in automatico.
Comunque, a parte gli scherzi, a breve dovrò cambiare il pick up e mi sto orientando proprio su un modello DIESEL BITURBO!
vabbè, faccio coming out
Ho un’auto aziendale full hybrid ed ora qualcosa di vagamente elettrico si giustifica solo per sovvenzionare la transizione, consentire investimenti in colonnine di ricarica, stimolare investimenti nelle energie rinnovabili per alimentare queste colonnine. Non pagando di tasca mia faccio lo splendido ma devo dire che la vecchia Mercedes turbodiesel (mono turbo però) facevo il 10% in più di strada con un litro che con l’auto nuova con i quintali di batterie.
Ora mi impegnerò di più a fare delle ricariche (che però durano 60 km) ed abbattere la componente motore a benzina.
PS non volevo dire niente di particolare, ho solo condiviso l’analisi sui consumatori europei per vedere che saltava fuori dei commenti. Pochi hanno considerato che le preferenza per i motori tradizionali, senza una componente elettrica, sono una minoranza
Geisha in realtà non ha mai fatto il peana alle auto elettriche, ha solo preso atto che c'è un cambiamento in atto, che si sta andando verso una direzione, teoricamente più ecosostenibile, con scadenze anche dilatate temporalmente. Dice solo che opporsi a questo cambiamento non ha senso, che è un'opposizione anacronistica e reazionaria. Che al momento vi siano mille controindicazioni non cambia la sostanza nel lungo periodo, si dovrà lavorare su quelle.
Sostanzialmente, pur tenendomi accuratamente alla larga dalle auto elettriche e rilevando le inefficienze (a mio avviso programmate) delle stesse, come visione prospettica non posso che concordare.
Che il cambiamento sia solo teoricamente più ecosostenibile lo dici da te, fino a quando non sarà accertato mi rifiuto di considerarlo un progresso e pertanto rigetto, opponendomi, l'etichetta di reazionario e anacronistico. Tra l'altro, la retromarcia delle Case automobilistiche sull'elettrico (e le pressioni che queste fanno sulla politica) dice che l'opposizione all'imposizione un senso ce l'ha eccome...
Guarda che le case automobilistiche stanno facendo un gioco diverso. La Cina, lo Stato cinese, ha deciso di investire nella mobilità elettrica 15 anni fa e le sovvenzioni alle case automobilistiche erano arrivate a 19.000 $ ad auto prodotta. Ora sono molto più basse ma il vantaggio tecnologico è forte e deve essere ridimensionato. L’UE non è un regime totalitario, può fare norme e ci ha “solo” detto che tra 12 anni dovremo comprare le auto elettriche.
Le case automobilistiche chiedono fondi, sovvenzioni, incentivi: “non basta dire dove andare, ci dovete aiutare ad arrivarci”