GeishaBalls ha scritto: ↑22/09/2024, 14:48Giorgio ci possiamo capire. In romagna mediamente pioveva una certa quantità massima di acqua al giorno, diciamo 100. Se invece di piovere 100 (qualsiasi si l’unità di misura), una volta piove 200 bisogna che le infrastrutture reggano. Magari una volta ogni cento anni o 200 anni piove 300 allora e le strutture non reggono più.giorgiograndi ha scritto: ↑22/09/2024, 13:15Oddio, è la regione che si prende carico del territorio, non i proprietari delle case: le tasse che si pagano servono a quello, non solo per fare le piste ciclabili in centro.GeishaBalls ha scritto: ↑22/09/2024, 7:32In effetti la materia merita una riflessione. E devo dire che pagare la ricostruzione di una casa privata - anche non abusiva - crea qualche riflessione di equità verso chi la casa non ce l’ha e verso chi aveva una casa dove ha privatamente investito per fare delle protezioni ai rischi fisici.cicciuzzo ha scritto: ↑21/09/2024, 19:19Beh, al di là delle battute, delle speculazioni politiche e della partigianeria tipica del paese dei guelfi e dei ghibellini (la stessa cosa detta dalla propria parte politica diventava una figata pazzesca) questa considerazione non può essere ridotta a banalità. Le imprese private incorrono nel rischio imprenditoriale e in un mondo normale devono affrontare una serie di rischi con un atteggiamento manageriale. Il privato che fa un mutuo per casa propria è obbligato sovente dalla banca a sottoscrivere due polizze per il rischio incendio e per la perdita del lavoro. Ma il nostro è un paese dove non si può per legge fare una esecuzione immobiliare a chi evade le tasse, questo per far capire l'andazzo generale. Lo stato deve sempre intervenire qualunque cosa succeda, anche quando ti frana una collina su una casa abusiva tipo Ischia? Penso che non sia né equo né corretto
1) Rossi ha una casa di proprietà, non ha fatto manutenzione straordinaria, cade per una frana o terremoto
2) Bianchi ha una casa, ha fatto interventi preventivi con i bonus a disposizione, dalla frana o terremoto ha avuto danni minimi
3) Verdi è in affitto
Dopo la frana lo Stato aiuta Rossi e non Verdi, è lecito riflettere sul perché
Se fossero stati i proprietari delle case a decidere cosa fare e quando e lo stato mette solo i soldi (senza rompere i coglioni sul come), non ci sarebbero più case alluvionate probabilmente da decenni.
Lo ripeto, visto che è un settore che ho conosciuto bene: il problema è la regione e le varie correnti politiche che mettono la loro ideologia prima del bene dei cittadini. Bisogna prima di tutto pulire i fiumi: togliere milioni di metri cubi di ghiaia e detriti e riportare i letto del fiume come era 50 anni fa almeno, sia he i politici siano d’accordo oppure no. La politica e i politici sono il problema.
Il discorso in merito a frane e terremoti sono completamente diversi rispetto alle alluvioni
Effetto del cambiamento climatico è la frequenza con cui le cose che capitavano ogni cento anni ora capitano tre anni di fila.
Però l’assicurazione obbligatoria è un altro discorso, se ti interessa rispondi. Sei favorevole?
Se le amministrazioni fossero in grado di prendersi cura del territorio, chiaramente non sono favorevole.
Se le amministrazioni non sono in grado di prendersi cura del territorio (come in questo caso), direi che il cittadino con 4 neuroni dovrebbe assicurarsi.
L'obbligatorieta' di una assicurazione contro le alluvioni, sembra apparentemente una tassa sulla casa, ma in realta' e' una tassa per l'incompetenza della "cosa" pubblica.
Uso "cosa" intenzionalmente, perche' ormai non si puo' piu' parlare di amministrazione. Quindi, o si introduce l'obbligo di assicurazione oppure, se le infrastrutture di contenimento e scarico sono sottodimensionate si rifanno in maniera consona. E' inutile ragionare e lungo temine senza attuare interventi a breve termine, l'assicurazione obbligatoria e' un pagliativo necessario per compensare l'inettitudine delle istituzioni e di chi le compone.
Vogliamo fare dei passi avanti in questo senso?
Ecco, in romagna si dovrebbe fare piazza pulita di chi non e' riuscito in 12 mesi a fare quanto dovuto, gente che o si dimetteva "in corso" perche' non aveva la possibilita' di fare quello che doveva (stato, generali, competenze... qualunque fosse la ragione dell'impossibilita' di costruire le infrastrutture necessarie) oppure, visto che e' rimasto al suo posto, va licenziato.
L'idea che passi sempre tutto "a buon mercato" e' sciocca e inefficiente. Chi ha sbagliato e quei segmenti delle istituzioni che non hanno funzionato come dovrebbero, vanno ripulite dalla ruggine e riprogettate per fare in modo che siano snelle, efficienti e usabili.