"METTO A DISPOSIZIONE IL MIO CORPO PER FARE DEL BENE"
MELITA
SANTA SUBITO!
[SEMBRA che si possa fare elemosina con i beni male acquistati. Infatti:
1. Sta scritto: "Fatevi degli amici col mammona d'iniquità ". Ora, mammona sta a indicare le ricchezze. Dunque uno puó farsi degli amici spirituali con le ricchezze male acquistate, dandole in elemosina.
2. Qualsiasi guadagno turpe è male acquistato. Ma il guadagno del meretricio è turpe; tanto è vero che vien proibito di offrire con esso un sacrificio a Dio: "Non darai per offerta nella casa del tuo Dio la paga d'una meretrice". Così pure è un acquisto turpe ció che si vince nel gioco: poichè, come dice il Filosofo, "questi tali (i giocatori) si arricchiscono alle spalle degli amici, ai quali bisognerebbe dare". Così pure è turpissimo ció che si acquista per simonia, con la quale si fa ingiuria allo Spirito Santo. E tuttavia con questi beni si puó fare l'elemosina. Perció si puó fare l'elemosina con i beni male acquistati.
3. Son più da evitarsi i mali più gravi che quelli meno gravi. Ora, è un peccato meno grave il possesso della roba altrui che l'omicidio; peccato questo che uno incorre, come dice S. Ambrogio, se non soccorre chi si trova in estrema necessità : "Sfama chi muore di fame; perchè se non lo sfami l'uccidi". Dunque in certi casi si puó fare elemosina coi beni male acquistati.
RISPONDO: Una cosa puó essere male acquistata in tre maniere. Primo, in modo che la cosa sia dovuta a colui dal quale fu acquistata, e chi l'ha non ha il diritto di ritenerla: e questo avviene nei casi di rapina, di furto e di usura. E siccome di questi beni uno è tenuto a fare la restituzione, non puó fare con essi l'elemosina.
Secondo, una cosa puó essere così malamente acquistata, che chi l'ha avuta non puó ritenerla, e tuttavia non è dovuta a chi l'ha concessa, perchè l'uno l'ha ricevuta e l'altro l'ha data contro giustizia: e questo avviene nella simonia, in cui chi dà e chi riceve agisce contro la giustizia della legge divina. Perció questi beni non vanno restituiti a chi li ha dati, ma devono andare in elemosine. Lo stesso si dica di casi analoghi, in cui il dare e il ricevere sono contro la legge.
Terzo, un bene puó essere male acquistato non perchè l'acquisto medesimo è illecito, ma perchè la cosa da cui si ricava è disonesta: ció è evidente, p. es., nel guadagno che fa una donna col meretricio. E questo propriamente si chiama turpe guadagno. La donna infatti che fa la meretrice esercita un mestiere turpe contro la legge di Dio: ma nel ricevere il compenso non agisce ingiustamente, nè contro la legge. Perció essa puó ritenere quello che fu così malamente acquistato, e puó con esso fare elemosina.
2. Del guadagno fatto col meretricio abbiamo spiegato come si possa fare elemosina. Con esso non si puó fare invece un'offerta, o un sacrificio all'altare, sia per lo scandalo, sia per il rispetto dovuto alle cose sacre. - E anche con i beni acquistati per simonia si puó fare l'elemosina; poichè essi non sono dovuti a chi li ha dati, avendo egli meritato di perderli. -
