Barabino ha scritto:Helmut ha scritto:
...siccome sono un liberista sfrenato e di conseguenza a favore dei redditi da lavoro e non alle rendite da capitale, io tasserei fortemente le entrate da affitti da immobili in modo da costringere sempre i piccoli
rentiers del cazzo a cercarsi un lavoro e non vivere di rendita...

E' la domanda a creare il prezzo di beni, come gli immobili, aventi un'offerta fissata ("anelastica") nel breve periodo, quindi...
se aumenti le tasse, freghi i proprietari solo nel breve periodo, dopo pochissimo tempo i prezzi degli affitti in libero mercato risalgono, non ci hai pensato?!?
Alunno Helmut, non hai studiato la teoria delle aspettative razionali... stavolta il tuo moralismo cristiano (
...tu uomo lavorerai con sudore...) ti ha impedito di pensare chiaramente... in castigo!!!
Se vuoi che gli affitti scendano tantissimo, occorrerebbe 1) abbassare le tasse e 2) aumentare la cubatura abitabile disponibile tramite deregulation: in questo paese aprire una finestra o chiudere un portico e' vietato quanto aprire una centrale atomica...
su entrambi i fronti, gli enti locali sono la malattia, e non la medicina...

Domanda da uno che di questo sa poco:
Ma se l'effetto che si vuole ottenere è un abbassamento degli affitti nelle città , non sarebbe una scelta più risoluta, risolutiva e duratura aumentare l'offerta di abitazioni lanciando un progetto di sviluppo di edilizia popolare?
Mi spiego: io posso pure abbassare le tasse, ma cosa impedisce ai rentiers di aggiungere lo sgravio fiscale alla rendita già percepita anzichè ridurre l'affitto? Vogliamo scommettere su un loro atteggiamento "umanitario"?
Posso pure aumentare la cubatura disponibile, ma ció andrebbe a scapito della vivibilità delle città , perchè in base alla legge di mercato si saturerebbero al limite gli spazi disponibili dove la domanda sarebbe alta; non sarebbero meglio dei saggi piani regolatori con città satelliti autosufficienti?
Invece, con molti più alloggi popolari e molti di più per gli studenti chi potrebbe mai chiedere affitti spropositati per delle topaie?
Costerebbe, si, ma i soldi si troverebbero in un modo o nell'altro, inoltre:
1) non sarebbe una spesa a fondo perduto, gli immobili nascerebbero subito come parte del patrimonio statale, e poi non bisognerebbe per forza far pagare affitti simbolici, basterebbe fissarli un po al di sotto del valore di mercato, per far da calmiere, non sta scritto da nessuna parte che tale patrimonio dovrebbe essere gestito in perdita.
2) Le economie esterne sarebbero tante; aree urbane meno congestionate, meno degrado, quindi meno costi sociali, e poi si premierebbero i redditi da lavoro penalizzando le rendite.
Poi tempo fa lessi una statistica di quanto lo stato italiano avesse speso negli ultimi anni in questo campo comparato con gli altri paesi: siamo dietro l'Ungheria!
E questo a me è sembrata la prova del nove di come la lobby dei costruttori veda quanto esposto sopra come fumo negli occhi (chissà perchè).
Ps: certo, se poi mi si contesta che siamo in ItaGlia, che tutto verrebbe gestito clientelarmente e mafiosamente, che non siamo in grabo di far funzionare cose molto più semplici, allora alzo subito bandiera bianca.