[O.T.] La riforma del tfr
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- PhilippeMexes5
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Io non beneficio di TFR, in quanto lavoratore autonomo e pertanto non ho esorcizzato a fondo il problema.
Da quello che ho letto, ritengo, che i lavoratori dipendenti che hanno un fondo integrativo di categoria (chimici, metalmeccanici etc....) abbiano da massimizzare il proprio TFR trasferendolo in essi. Vuoi per i rendimenti che hanno avuto fino ad ora sia per le minori commissioni che debbono pagare per la gestione.
Da quello che ho letto, ritengo, che i lavoratori dipendenti che hanno un fondo integrativo di categoria (chimici, metalmeccanici etc....) abbiano da massimizzare il proprio TFR trasferendolo in essi. Vuoi per i rendimenti che hanno avuto fino ad ora sia per le minori commissioni che debbono pagare per la gestione.
- sperminator
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cangaceiro ha scritto:così in altre parole per chi lavora in aziende inferiori a 50 dipendenti non è cambiato niente, ma se è così perchè a me hanno dato in mano la destinazione o meglio la gestione del tfr? forse perchè uno volendo puó scegliere se lasciarlo in azienda oppure darlo all'inps oppure darlo ad un altro ente.
Se non sai cosa fare, lascialo in azienda...meglio che rischiare investimenti avventati.
Il sesso è come il bridge: se non hai un buon partner, devi avere una buona mano. (Charles Pierce)
- cangaceiro
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1) facciamo l'esempio che uno si sia licenziato a metà marzo, fino al 31/12 tutto gli viene liquidato, ma quello che aveva maturato dal 1/1/07 a metà marzo che fine fà sia nel caso di azienda sopra i 50 dipendenti che sotto ed ammettiamo il caso che lui non abbia espresso preferenza sul tfr maturato?
2) In una ditta con più di 50 dipendenti correggetemi se sbaglio il dipendente ha come alternativa la seconda opzione ovvero anziche lasciare il tfr in un fondo pensione le cose come stanno, in questo caso i soldi finiranno all'INPS ma al momento della pensione sarà sempre il datore di lavoro a versare il capitale al dipendente in un' unica risoluzione, il datore di lavoro poi si rivarra sull' IMPS, in questo caso gli interessi saranno peró minimi.
3) approposito di interessi, sono maggiori quelli con il tfr lasciato all'inps come è sempre esistito oppure quegli dei fondi pensionistici?

2) In una ditta con più di 50 dipendenti correggetemi se sbaglio il dipendente ha come alternativa la seconda opzione ovvero anziche lasciare il tfr in un fondo pensione le cose come stanno, in questo caso i soldi finiranno all'INPS ma al momento della pensione sarà sempre il datore di lavoro a versare il capitale al dipendente in un' unica risoluzione, il datore di lavoro poi si rivarra sull' IMPS, in questo caso gli interessi saranno peró minimi.
3) approposito di interessi, sono maggiori quelli con il tfr lasciato all'inps come è sempre esistito oppure quegli dei fondi pensionistici?


- cangaceiro
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Bellavista ha perfettamente ragione, per non parlare poi della riduzione dei quozienti pensionistici che arriveranno al 60- 65% dell'ultima retribuzione.bellavista ha scritto:In itaGlia si riesce a cambiare le poche cose che funzionano. Il tfr funzionava perfettamente così.
E' un finanziamento a basso costo per l'impresa
E' un capitale rivalutato all'inflazione per il lavoratore
In caso di fallimento è sicuro perchè i dipendenti rientrano tra i creditori privilegiati, cioè sono i primi a prendere i soldi
Non c'era una sola ragione per modificare il tfr così com'è impostato. A parte il fatto che l'inps aveva bisogno di soldi e ha deciso di prenderli da li.
Ora, non vorrei portare sfiga, ma è una roba talmente esplosiva che si rischiano di nuovo gli anni di piombo
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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Ragazzi io faccio il consulente del lavoro e vi assicuro che mai avevo visto una riforma complessa come quella del TFR. Le circolari esplicative dell'INPS e dei vari enti si susseguono a getto continuo.. Tanto a chi lavora in aziende con almeno 50 dipendenti (per cui la scelta è solo fra il Fondo di tesoreria dell'INPS e i fondi di previdenza complementare), quanto agli altri (che hanno pure l'opzione di lasciare il fondo in azienda con le regole finora in vigore) do un solo consiglio: non abbiate fretta! Entro il 30 giugno non va effettuata la scelta dell'eventuale fondo, per quello c'è ancora tempo: guardatevi intorno, valutate tanti aspetti (la vostra anzianità , la possibilità di smobilizzare eventuali quote di TFR, ovviamente i tassi di rendimento dei fondi complementari) e considerate che una volta scelto un fondo non si puó tornare indietro. Quindi meglio temporaggiare e vedere come si sviluppa la situazione: per cui meglio tenere il fondo in azienda o all'INPS, per i fondi complementari c'è sempre tempo. Infine ricordate che il TFR in oggetto è solo la parte MATURATA dal 01/01/2007.
Versa un whisketto che a papà je piace (A.Sordi)
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E' veramente un ottimo suggerimento, saintfan, da uppare di tanto in tantoSaintfan ha scritto:Ragazzi io faccio il consulente del lavoro e vi assicuro che mai avevo visto una riforma complessa come quella del TFR. Le circolari esplicative dell'INPS e dei vari enti si susseguono a getto continuo.. Tanto a chi lavora in aziende con almeno 50 dipendenti (per cui la scelta è solo fra il Fondo di tesoreria dell'INPS e i fondi di previdenza complementare), quanto agli altri (che hanno pure l'opzione di lasciare il fondo in azienda con le regole finora in vigore) do un solo consiglio: non abbiate fretta! Entro il 30 giugno non va effettuata la scelta dell'eventuale fondo, per quello c'è ancora tempo: guardatevi intorno, valutate tanti aspetti (la vostra anzianità , la possibilità di smobilizzare eventuali quote di TFR, ovviamente i tassi di rendimento dei fondi complementari) e considerate che una volta scelto un fondo non si puó tornare indietro. Quindi meglio temporaggiare e vedere come si sviluppa la situazione: per cui meglio tenere il fondo in azienda o all'INPS, per i fondi complementari c'è sempre tempo. Infine ricordate che il TFR in oggetto è solo la parte MATURATA dal 01/01/2007.
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- cangaceiro
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Saintfan ha scritto:Ragazzi io faccio il consulente del lavoro e vi assicuro che mai avevo visto una riforma complessa come quella del TFR. Le circolari esplicative dell'INPS e dei vari enti si susseguono a getto continuo.. Tanto a chi lavora in aziende con almeno 50 dipendenti (per cui la scelta è solo fra il Fondo di tesoreria dell'INPS e i fondi di previdenza complementare), quanto agli altri (che hanno pure l'opzione di lasciare il fondo in azienda con le regole finora in vigore) do un solo consiglio: non abbiate fretta! Entro il 30 giugno non va effettuata la scelta dell'eventuale fondo, per quello c'è ancora tempo: guardatevi intorno, valutate tanti aspetti (la vostra anzianità , la possibilità di smobilizzare eventuali quote di TFR, ovviamente i tassi di rendimento dei fondi complementari) e considerate che una volta scelto un fondo non si puó tornare indietro. Quindi meglio temporaggiare e vedere come si sviluppa la situazione: per cui meglio tenere il fondo in azienda o all'INPS, per i fondi complementari c'è sempre tempo. Infine ricordate che il TFR in oggetto è solo la parte MATURATA dal 01/01/2007.
c'è un punto che non mi torna:
1. come dice questo link http://www.tfr.gov.it/TFR/DestinazioneTFR/
Se entro il termine del 30 giugno 2007 o dei sei mesi dalla data di assunzione, se avvenuta dopo il 31 dicembre 2006, il lavoratore non consegna il modulo al datore di lavoro si realizza un'adesione automatica ai fondi pensione tramite il meccanismo del tacito conferimento del TFR,.(silenzio assenso). Ad eccezion fatta per quelli assunti in data post 31/12/06
- bellavista
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Il TFR va bene dov'è sempre stato. Per chi lavora è un investimento rivalutato all'inflazione e sicuro al 100% visto che in caso di fallimento lo rimborsava l'INPS.
Questa contro-riforma avrebbe dovuto far scendere in piazza i sindacati, ma hanno avuto un'ideona: dare anche ai sindacati la possibilità di gestire fondi. In questo modo i "difensori dei lavoratori" se ne sono stati zitti e buoni e non hanno cagato il cazzo
Il TFR tenetelo in azienda, non fatevi fregare compagni! ( quandiera rossa la trionferà
)
Questa contro-riforma avrebbe dovuto far scendere in piazza i sindacati, ma hanno avuto un'ideona: dare anche ai sindacati la possibilità di gestire fondi. In questo modo i "difensori dei lavoratori" se ne sono stati zitti e buoni e non hanno cagato il cazzo

Il TFR tenetelo in azienda, non fatevi fregare compagni! ( quandiera rossa la trionferà

Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
I fondi TFR non vanno ai fondi complementari, ma al fondo di tesoreria dell'INPS: cioè non consegnando il modello entro il 30/06 il datore di lavoro è tenuto a versare il TFR maturato all'INPS (oppure ai fondi di categoria previsti dai contratti collettivi, qualora esistano, tipo FONCHIM, PREVEDI etc.) non ai fondi complementari diciamo così "privati", quelli che offorno soluzioni differenziate e in teoria più convenienti. Il silenzio assenso consiste in questo ed è la soluzione in assoluto peggiore per il lavoratore.
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Soluzioni differenziate? Cosa intendi? Per quanto ne so io ogni fondo offre 4 linee di investimento con diversa propensione al rischio.Saintfan ha scritto:... non ai fondi complementari diciamo così "privati", quelli che offorno soluzioni differenziate e in teoria più convenienti.
Detto questo io il mio TFR l'ho lasciato in azienda, perchè:
1) la scelta di farlo confluire in un fondo pensione non è revocabile, in sostanza non posso tornare indietro. Preferisco quindi temporeggiare (come consigliava qualcun altro) e vedere cosa succede....
2) i fondi pensioni hanno fatto buone prestazioni negli anni passati (non tutti a dire il vero, qualcuno non ha reso nemmeno come il TFR attuale.....), ma soprattutto non hanno garanzia di reddito, oggi guadagno e domani posso anche perdere!!! Se leggete bene dove vi dicono le prestazioni di un fondo negli ultimi anni c'è sempre un asterisco piccolo piccolo dove vi dicono che non c'è garanzia di avere prestazioni dello stesso livello in futuro......
Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. àˆ tempo di morire...
- bellavista
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L'italiano non ha alcuna cultura finanziaria. Sento gente che mi tira fuori a casaccio frasette e paroline sentite in qualche oscuro programma radiofonico.Vapeman ha scritto:Soluzioni differenziate? Cosa intendi? Per quanto ne so io ogni fondo offre 4 linee di investimento con diversa propensione al rischio.Saintfan ha scritto:... non ai fondi complementari diciamo così "privati", quelli che offorno soluzioni differenziate e in teoria più convenienti.
Detto questo io il mio TFR l'ho lasciato in azienda, perchè:
1) la scelta di farlo confluire in un fondo pensione non è revocabile, in sostanza non posso tornare indietro. Preferisco quindi temporeggiare (come consigliava qualcun altro) e vedere cosa succede....
2) i fondi pensioni hanno fatto buone prestazioni negli anni passati (non tutti a dire il vero, qualcuno non ha reso nemmeno come il TFR attuale.....), ma soprattutto non hanno garanzia di reddito, oggi guadagno e domani posso anche perdere!!! Se leggete bene dove vi dicono le prestazioni di un fondo negli ultimi anni c'è sempre un asterisco piccolo piccolo dove vi dicono che non c'è garanzia di avere prestazioni dello stesso livello in futuro......
Fare scegliere a chi lavora quali strumenti finanziari usare per gestire il TFR sarebbe come lasciar scegliere ad ognuno quali materiali utilizzare per costruirsi casa: non ne hai le competenze.
E quello che si sta chiedendo è ad un operaio di acquisire le competenze di un architetto in un mese, leggendo trafiletti sui giornali e poi decidere come costruirsi la casa.
La regola fondamentale ve la da lo zio bellavista, prima di tutto dovete capire quali sono i costi di gestione dei fondi. Il TFR in azienda e all'INPS non ha costi di gestione. Nei fondi di investimento invece ci sono dei costi periodici che possono andare dallo 0,1 all' 2%. Vuol dire che ogni hanno vi tolgono il 2% del capitale. Se il fondo performa il 10% voi guadagnate 8%. Se il mercato è in fase laterale e performa il 0 voi perdete il 2%. Se il mercato è in fase negativa e fa -5% voi perdete il 7%.
I fondi di investimento in italia sono una truffa da anni, i fondi pensione cambiano nel nome ma non nella sostanza. Lasciate i soldi dove sono

Non sono esperto di fondi pensione, quindi non so se quelli che io chiamo"privati" siano tutti strutturati in quel modo: conosco per esempio il fondo di categoria Cometa (fondo di riferimento del CCNL dei metalmeccanici) basato effettivamente su 4 linee di investimento. Riguardo alla scelta di Vapeman condivido il punto 1 (che ho suggerito pure io) e direi anche il punto 2 (sul quale peró non mi pronuncio).
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Riquoto bellavista. The greatest tfr swindlebellavista ha scritto:L'italiano non ha alcuna cultura finanziaria. Sento gente che mi tira fuori a casaccio frasette e paroline sentite in qualche oscuro programma radiofonico.Vapeman ha scritto:Soluzioni differenziate? Cosa intendi? Per quanto ne so io ogni fondo offre 4 linee di investimento con diversa propensione al rischio.Saintfan ha scritto:... non ai fondi complementari diciamo così "privati", quelli che offorno soluzioni differenziate e in teoria più convenienti.
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1) la scelta di farlo confluire in un fondo pensione non è revocabile, in sostanza non posso tornare indietro. Preferisco quindi temporeggiare (come consigliava qualcun altro) e vedere cosa succede....
2) i fondi pensioni hanno fatto buone prestazioni negli anni passati (non tutti a dire il vero, qualcuno non ha reso nemmeno come il TFR attuale.....), ma soprattutto non hanno garanzia di reddito, oggi guadagno e domani posso anche perdere!!! Se leggete bene dove vi dicono le prestazioni di un fondo negli ultimi anni c'è sempre un asterisco piccolo piccolo dove vi dicono che non c'è garanzia di avere prestazioni dello stesso livello in futuro......
Fare scegliere a chi lavora quali strumenti finanziari usare per gestire il TFR sarebbe come lasciar scegliere ad ognuno quali materiali utilizzare per costruirsi casa: non ne hai le competenze.
E quello che si sta chiedendo è ad un operaio di acquisire le competenze di un architetto in un mese, leggendo trafiletti sui giornali e poi decidere come costruirsi la casa.
La regola fondamentale ve la da lo zio bellavista, prima di tutto dovete capire quali sono i costi di gestione dei fondi. Il TFR in azienda e all'INPS non ha costi di gestione. Nei fondi di investimento invece ci sono dei costi periodici che possono andare dallo 0,1 all' 2%. Vuol dire che ogni hanno vi tolgono il 2% del capitale. Se il fondo performa il 10% voi guadagnate 8%. Se il mercato è in fase laterale e performa il 0 voi perdete il 2%. Se il mercato è in fase negativa e fa -5% voi perdete il 7%.
I fondi di investimento in italia sono una truffa da anni, i fondi pensione cambiano nel nome ma non nella sostanza. Lasciate i soldi dove sono
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