[quote:227abaee56="un-mediocre-come-tanti"]ma secondo voi questi signori (berlusk, fini, veltroni, etc....) hanno capito il pericolo che corrono se internet dovesse prendere sempre + campo ???.io credo che solo berlusconi lo capisca essendo uomo di comunicazioni, gli altri ancora non lo hanno percepito........
mi secca aprire un altro topic , perchè veramente sarebbe abusare della pazienza dei moderatori, però discutere sul PERICOLO RETE che corre la casta, sarebbe un argomento interessante[/quote:227abaee56]
Berlusconi rivolge la sua attenzione alla tv generalista perchè è quel pubblico che è più malleabile e pronto a credere alle sue panzane
E infatti, appena vinte le elezioni, chiude la tv delle libertà della Brambilla: ottenuto lo scopo di addomesticare i gonzi...rien ne va plus!
ROMA - Chiamando il numero verde della Tv delle libertà - quella che Michela Vittoria Brambilla, approdata al governo come sottosegretario al Turismo, definiva "la tv della gente, non dei politici" - risponde malinconicamente un disco registrato: "Le nostre trasmissioni sono momentaneamente sospese". A casa i 13 giornalisti e tutta la squadra tecnica, ospitati negli ultimi mesi negli studi Odeon dei Parioli dopo la fine del rapporto con la più costosa Euroscena. Cala dunque il sipario sulla creatura più famosa di Michela la Rossa, che il 22 maggio ha ceduto la proprietà della tv a Forza Italia per la quota simbolica di un euro. Un euro in cambio di 20 milioni. Tanti sarebbero stati i milioni di debiti accumulati in un anno di trasmissioni, che Forza Italia (masticando molto amaro: "Pensate cosa avremmo potuto fare con quei soldi in campagna elettorale!") ha dovuto ripianare su ordine del Cavaliere.
La televisione - per il 70% di proprietà della Brambilla, per il restante 30% di Salvatore Sciascia - aveva cominciato a trasmettere sul satellite nel giugno 2007, martellando 24 ore su 24 (canale 818 di Sky) contro il governo Prodi. Il segnale veniva poi rilanciato in chiaro da un network di 40 tv locali. Finita la campagna elettorale, così come è stata chiusa la faraonica sede dei circoli della libertà all'Eur si è esaurita anche la funzione della televisione. "Peccato - ha detto l'ex direttore Giorgio Medail - stavamo avendo successo, mi spiace per i 13 giornalisti professionisti che lavoravano con me e per i tecnici".
E tuttavia la versione di Michela è un po' diversa. "Ma quale chiusura - sostiene Brambilla - la tv va avanti. Io l'ho creata per conto del presidente Berlusconi e ne ho ceduto la proprietà al partito. Diventerà quindi la tv del partito, oggi Forza Italia domani il Pdl". Certo, Brambilla ammette che sarà ridimensionata, ma qualcosa comunque resterà : "Sarà un tv di informazione, un po' diversa da quella attuale che aveva una struttura pesante, adatta alla campagna elettorale. Cambierà faccia, sarà più snella e... anche gli organici dovranno essere più snelli". Quanto ai circoli, stessa sorte: "Confluiranno in Forza Italia e, domani, nel Pdl". Il sottosegretario è convinta che la sua Tv "resterà sul satellite", ma gli uomini di Fi ammettono al massimo una presenza sul Web, a scartamento (e costo) ridotto.
Ecco, i giornalisti. I 13 in forze alla tv della libertà avevano contratti validi fino al 31 dicembre, ma dal primo agosto sono tutti a spasso in cerca di lavoro. I contratti sono stati onorati, ma da Forza Italia. Come il resto. Uno dei collaboratori più famosi, Marco Taradash (sua la rassegna stampa "Titoli contro"), è in vacanza e conferma che "non si è parlato del futuro". Taradash comunque non rinnega l'esperienza: "è stata positiva, si è creata un'ottima rete giornalistica di giovani molto bravi". E ai responsabili di Forza Italia lancia un amo: "Dovrebbero fare come Veltroni, che apre una sua tv contando anche sul rimborso pubblico, non sarebbe sbagliato continuare. La tv delle libertà ha rappresentato quella scuola di giornalismo che alla destra manca, spero proprio che non disperdano questa esperienza".
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Invece, internet è popolato da gente meno malleabile, che va conquistata con le idee e non con spot propagandistici....troppa fatica per Berlusca, interessato all'oggi e a massimizzare il risultato soldi spesi/voti portati a casa...
La sinistra invece sembra voler raccogliere la sfida e dopo la red tv di Dalema, presto nascerà anche la web tv del PD, come riportato da quest'articolo di panorama online:
"Più che alla televisione di Massimo D'Alema, come malignamente i giornalisti chiamano la tv satellitare legata all'associazione Red, si ispirerà a quella alla quale Barack Obama ha affidato molti dei suoi messaggi per vincere le primarie.
E infatti anche Youdem, la televisione ufficiale del Partito Democratico, prenderà il via il 14 ottobre (data simbolo per il Pd: fu il giorno in cui Veltroni venne consacrato segretario). E ambisce, attraverso il web, il satellite e i telefonini, a diventare la prima social tv politica in Italia. Insomma, una cosa spartana ma trendy, fatta dal basso (molto 2.0 come dicono i blogger esperti), dal popolo della rete. Zero vip, molti filmaker. E poi news, racconti e dirette sulla vita del partito e degli iscritti.
Ecco il progetto della piattaforma democratica che, oltre alla tv, comprenderà anche un quotidiano on line e una radio. Ma la novità sarà nei contributi video che gli utenti invieranno diventando parte fondamentale del palinsesto: "Questa tv", ha spiegato un abbronzato Veltroni in conferenza stampa accanto a Paolo Gentiloni, responsabile area Comunicazione dei Democrats "non vuole essere un canale televisivo in più ma una struttura aperta, come vuole essere il Pd, che parte dall'esperienza di democratica.tv e punta a coinvolgere i contributi di cittadini e utenti perché il nostro riferimento è il linguaggio dentro la rete e non la vecchia tv".
Tutt'altra cosa, appunto, rispetto al canale Red di Massimo D'Alema. Ma meglio non fare quel nome, davanti a Veltroni. Che al confronto con Baffino si irrigidisce e diventa, da abbronzato, scuro in volto: "Questa è la Tv del Partito democratico e non dei veltroniani. Anche perché se ci fossero i veltroniani io non ci apparterrei. Il problema è che voi giornalisti siete inchiodati in queste raffigurazioni prima ancora di noi". Sarà .
E infatti il segretario del Pd ci tiene a sottolineare la distanza che passa tra lui e l'eterno rivale (è dal ‘94 che i due si giocano a duello la leadership dei postcomunisti). Insomma la tv "collegata" all'ex ministro degli Esteri "ha caratteristiche molto diverse e quindi essendo le due iniziative diverse si potranno perfettamente integrare... preferisco l'abbondanza vista la qualità della tv italiana". Insomma, tanto la tv Red sarà un piccolo e serioso canale generalista, tanto sarà aperta, "fluida", non istituzionale quella di Walter. Anche Vincenzo Cerami, uomo della cultura del Pd veltroniano ha le idee chiare: "Questo dovrà essere uno spazio divertente, contraddittorio, non proprio di servizio rispetto al partito".
E infatti passa attraverso il web la nuova strategia del segretario per recuperare terreno sia all'interno del partito sia nei collegi elettorali: "Il Pd deve tornare a darsi quel profilo di innovazione che aveva alla sua nascita... se non saprà trovare, anche con Youdem, freschezza e innovazione, penso, temo, che altri risultati elettorali, dimostreranno quale risultato straordinario era quel 34% delle politiche, in un paese europeo". Come dire: attenzione perché non innovando, non cambiando, non occupando la rete, il Pd è a rischio batosta, anche alle prossime elezioni, le europee del 2009. La collocazione? "L'ambizione" ha sottolineato Gentiloni "di lanciare una piattaforma web che sia un hub, con radio, giornale, web tv e che vedrà la presenza di due offerte incrociate, una legata al palinsesto e una alla videocommunity". E poi: "andremo sui telefonini e stiamo contrattando con Sky un canale satellitare sulla sua piattaforma" (spazio che invece Nessuno tv ha già : al canale 890).
Eppure: "Il problema" si sfoga Veltroni "è che voi, prima di noi, siete inchiodati a questa idea degli eterni Duellanti (dal film del ‘77: oper prima di Ridley Scott, basato sul racconto Il duello di Joseph Conrad, ndr). Questa è la tv del partito e non dei veltroniani. E non capisco perché se Italianieuropei o altri fanno iniziative del genere dovremmo impedire che accada". Sicuro?"