SuperBalkanWolf alla riscossa!!!!
[O.T.] Walter Veltroni: Sogno un'ItaGlia diversa
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Prof.Fontecedro
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...spocchioso.......secondo me giustamente conscio delle sue capacita' intellettive...Prof.Fontecedro ha scritto:Balkan non mi rivaluterai anche D'Alema adesso.....
apparte che oltre ad essere un ottimo perdente porta anche sfiga.....
il piduista di sinistra!
tutti ma non D'Alema...baffetto spocchioso!
...uno dei pochi sinistri che potrebbe dare 2 legnate a tutti quelli che a sx, sanno sempre e solo dire no...
...ovv.spero che rimanga all'opposizione in eterno...
ad maiora
TORY FOREVER!!!
A VOLTE PARI ESSERE IL TAORMINA DI DI PIETRO (CanellaBruneri su Sigile) cit.
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tiffany rayne
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tiffany rayne ha scritto:Veltroni e D'Alema erano i giovani turchi del vecchio PCI
rischiano di diventare come quei giocatori del calcio italiano che non mantengono mai le promesse intraviste in qualche partita, ora che si fanno la guerra fredda rischiano il ridicolo
SVEGLIA!!!!

"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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tiffany rayne
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colta la sottile metafora....oggi sei in vena CanellaCanellaBruneri ha scritto:tiffany rayne ha scritto:Veltroni e D'Alema erano i giovani turchi del vecchio PCI
rischiano di diventare come quei giocatori del calcio italiano che non mantengono mai le promesse intraviste in qualche partita, ora che si fanno la guerra fredda rischiano il ridicolo
SVEGLIA!!!!
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VESPA:COSA C'E' DIETRO IL TIRO A VELTRONI
Fuori porta
Il problema è questo: i comunisti non vogliono morire democristiani e i democristiani non vogliono morire socialisti. La collocazione internazionale del Partito democratico è stata sempre rinviata, ma dopo le elezioni europee della primavera prossima una scelta dovrà essere compiuta. E non sarà una scelta facile.
Il fatto che il documento elettorale del Partito socialista europeo non venga firmato da Walter Veltroni, segretario del Pd, ma da Piero Fassino, ultimo segretario dei Ds, la dice lunga sul paradosso di questi giorni. Al momento della nascita del Partito democratico, in effetti, una decisione sulla collocazione internazionale del partito non fu presa. I più alti dirigenti ne parlarono in un incontro informale nel giugno scorso, dopo la sconfitta alle elezioni politiche. L'opinione prevalente fu a favore di una collocazione autonoma del futuro gruppo Democratico a Strasburgo, legato tuttavia da uno stretto rapporto di collaborazione con il Partito socialista europeo.
Gli uomini della Margherita non accettano di spostarsi di un millimetro da questa posizione, mentre Fassino e gli ex Ds non vogliono uscire dal gruppo socialista al quale sono stati sempre iscritti. La trasformazione del gruppo Pse in Socialisti e democratici europei non è allo stato immaginabile per la forte e motivata resistenza degli altri partiti che non intendono cambiare la loro storia per risolvere i problemi degli italiani.
Questa piccola bomba a orologeria non è per ora, tuttavia, quella che impensierisce Walter Veltroni. Il segretario ha scadenze più vicine e delicate almeno nella loro somma: le elezioni in Abruzzo, la crisi della giunta Soru in Sardegna, il paradosso Villari nella commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai. E soprattutto il processo aperto formalmente alla sua leadership da Francesco Rutelli e in particolar modo dagli amici di Massimo D'Alema. Viene annunciato un franco dibattito nella direzione del 19 dicembre, ma anche qui sono escluse soluzioni traumatiche come la convocazione anticipata di un congresso.
Nessuno in questo momento ha la forza di sostituire Veltroni e a nessuno conviene lacerare ulteriormente il partito alla vigilia di scadenze elettorali importanti come le elezioni europee e le amministrative della primavera prossima.
Ció non toglie che gli amici di D'Alema stiano affilando le spade per un duello che non sarà incruento. Sebbene siano rassegnati a celebrare il congresso nell'autunno del 2009, vogliono far emergere in tutta la sua evidenza il profondo contrasto politico che li separa dal segretario. In due parole, essi accusano Veltroni di dire tutto e il suo contrario e di galleggiare su una linea politica ambigua.
Naturalmente Veltroni giocherà le sue carte. Se riuscisse a ristabilire, magari con l'aiuto di Gianni Letta, un dialogo con Silvio Berlusconi e con il governo, e a contribuire con suggerimenti ragionevoli alla gestione della crisi economica, segnerebbe un punto importante in proprio favore. Al quel punto l'imbarazzante vicenda della commissione di vigilanza sulla Rai sarebbe fortemente ridimensionata. Non è da escludere, infatti, che Riccardo Villari resti davvero al suo posto, se maggioranza e opposizione non troveranno un cavillo giuridicamente corretto per sollevarlo dall'incarico. I democratici dovrebbero perció tornare in commissione e per Veltroni non sarebbe una buona giornata.
Fuori porta
Il problema è questo: i comunisti non vogliono morire democristiani e i democristiani non vogliono morire socialisti. La collocazione internazionale del Partito democratico è stata sempre rinviata, ma dopo le elezioni europee della primavera prossima una scelta dovrà essere compiuta. E non sarà una scelta facile.
Il fatto che il documento elettorale del Partito socialista europeo non venga firmato da Walter Veltroni, segretario del Pd, ma da Piero Fassino, ultimo segretario dei Ds, la dice lunga sul paradosso di questi giorni. Al momento della nascita del Partito democratico, in effetti, una decisione sulla collocazione internazionale del partito non fu presa. I più alti dirigenti ne parlarono in un incontro informale nel giugno scorso, dopo la sconfitta alle elezioni politiche. L'opinione prevalente fu a favore di una collocazione autonoma del futuro gruppo Democratico a Strasburgo, legato tuttavia da uno stretto rapporto di collaborazione con il Partito socialista europeo.
Gli uomini della Margherita non accettano di spostarsi di un millimetro da questa posizione, mentre Fassino e gli ex Ds non vogliono uscire dal gruppo socialista al quale sono stati sempre iscritti. La trasformazione del gruppo Pse in Socialisti e democratici europei non è allo stato immaginabile per la forte e motivata resistenza degli altri partiti che non intendono cambiare la loro storia per risolvere i problemi degli italiani.
Questa piccola bomba a orologeria non è per ora, tuttavia, quella che impensierisce Walter Veltroni. Il segretario ha scadenze più vicine e delicate almeno nella loro somma: le elezioni in Abruzzo, la crisi della giunta Soru in Sardegna, il paradosso Villari nella commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai. E soprattutto il processo aperto formalmente alla sua leadership da Francesco Rutelli e in particolar modo dagli amici di Massimo D'Alema. Viene annunciato un franco dibattito nella direzione del 19 dicembre, ma anche qui sono escluse soluzioni traumatiche come la convocazione anticipata di un congresso.
Nessuno in questo momento ha la forza di sostituire Veltroni e a nessuno conviene lacerare ulteriormente il partito alla vigilia di scadenze elettorali importanti come le elezioni europee e le amministrative della primavera prossima.
Ció non toglie che gli amici di D'Alema stiano affilando le spade per un duello che non sarà incruento. Sebbene siano rassegnati a celebrare il congresso nell'autunno del 2009, vogliono far emergere in tutta la sua evidenza il profondo contrasto politico che li separa dal segretario. In due parole, essi accusano Veltroni di dire tutto e il suo contrario e di galleggiare su una linea politica ambigua.
Naturalmente Veltroni giocherà le sue carte. Se riuscisse a ristabilire, magari con l'aiuto di Gianni Letta, un dialogo con Silvio Berlusconi e con il governo, e a contribuire con suggerimenti ragionevoli alla gestione della crisi economica, segnerebbe un punto importante in proprio favore. Al quel punto l'imbarazzante vicenda della commissione di vigilanza sulla Rai sarebbe fortemente ridimensionata. Non è da escludere, infatti, che Riccardo Villari resti davvero al suo posto, se maggioranza e opposizione non troveranno un cavillo giuridicamente corretto per sollevarlo dall'incarico. I democratici dovrebbero perció tornare in commissione e per Veltroni non sarebbe una buona giornata.
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"L'operaio medio è la peggiore persona del mondo: soffre e vorrebbe che tutti soffrissero come Lui".
Gridava più o meno questo, quando era ora di uscire e si era agli spogliatoi per cambiarsi, un operaio di una grande fabbrica, il quale orma dopo anni di delusioni, non credeva più in niente.
"Quando iniziai a usare la dinamite credevo in un sacco di cose. Ora credo solo nella dinamite" (James Coburn, Giù la testa)
Gridava più o meno questo, quando era ora di uscire e si era agli spogliatoi per cambiarsi, un operaio di una grande fabbrica, il quale orma dopo anni di delusioni, non credeva più in niente.
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CanellaBruneri ha scritto:Tanto per un sovrappiù di masochismo: Bertinotti si è commosso per la vittoria di Luxuria all'Isola, osservando in questa uno strappo rivoluzionario verso un futuro radioso.
Luxuria leader della IV Internazionale subito!
concordo. durante un quiz sull' isola era stato chiesto al Vladimir lenin Luxuria in che anno è caduto il Muro. Risposta: 1985. Il Politburo con Ferrero aveva preso la decisione di purgarla stalinianamente. Ma dopo la vittoria è arrivato il "contrordine compagni" stile patto Von Ribbentrop - Molotov
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veramente per il politburo di ferrero ha deciso che il 1989 non è mai esistito nella storia mondiale.Drogato_ di_porno ha scritto:CanellaBruneri ha scritto:Tanto per un sovrappiù di masochismo: Bertinotti si è commosso per la vittoria di Luxuria all'Isola, osservando in questa uno strappo rivoluzionario verso un futuro radioso.
Luxuria leader della IV Internazionale subito!
concordo. durante un quiz sull' isola era stato chiesto al Vladimir lenin Luxuria in che anno è caduto il Muro. Risposta: 1985. Il Politburo con Ferrero aveva preso la decisione di purgarla stalinianamente. Ma dopo la vittoria è arrivato il "contrordine compagni" stile patto Von Ribbentrop - Molotov
i calendari vedono un passaggio dal 1988 al 1990.
i nati nel 1989 sono stati annessi al 1990, con vantaggio per le statistiche delle nascite e con la felicità delle donne che improvvisamente sono ringiovanite di un anno.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
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89 fall of the subhuman regime

veramente il lux ha scazzato la data della caduta del muro?? ma non era noto per essere personcina colta almeno???
AHAHAHAH che bestia pure ignorante oltre che umanamente na merda
veramente il lux ha scazzato la data della caduta del muro?? ma non era noto per essere personcina colta almeno???
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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