Trovo strano che voi di destra richiamate i democratici sempre al rispetto della libertà di poter leggere questo e quello come se oggi fosse negata.harlock ha scritto:Finkelstein parla di sfruttamento in senso lato riferendosi soprattutto a quello politico. Ma per questo ti rimando a eventuale lettura.tiffany rayne ha scritto: Beh ma anche lui sfrutta l'olocausto per scrivere un libro, non capisco cosa avrebbero dovuto fare gli ebrei. Doveva finire a taralucci e vino? dimenticare tutto per non far diventare "commerciale" l'olocausto?
L'olocausto va ricordato per sempre anche a rischio di renderlo "commerciale" . So bene che a molti di estrema destra farebbe comodo che i crimini nazisti fossero ridimensionati ma allora non prendiamoci in giro col fatto di volersi presentare al di sopra delle parti.
Riguardo alla questione "estrema destra", è in parte vero, io personalmente credo che meno la destra radicale si occupa di revisionismo e meglio è sia per lei che per il revisionismo.
Peraltro sono più i revisionisti/negazionisti non schierati o di sinistra, che quelli di estrema destra (di questi ultimi mi viene in mente Irving, sicuramente non è di estrema destra Mattogno, era di sinistra e ex prigioniero in campo di concentramento nazionalsocialista il padre del revisionismo Rassinier).
Il punto vero è che la ricerca storica non puó essere sottoposta a limitazioni legislative, nè a persecuzioni (professionali, in questo caso).
Personalmente non mi considero negazionista innanzitutto perchè non ho gli strumenti necessari per sottoporre a critica approfondita l'una e l'altra tesi, e soprattutto perchè ho letto troppo poco per poter avere un'opinine definitiva.
Ma voglio continuare a poter leggere quello che scrivono Mattogno o Faurisson.
Nei regimi di destra che auspicate questa è la prima cosa che mancherebbe, inutile stare a parlare di principi generici, la storia ha detto questo. Non vale solo per gli odiati regimi comunisti.
Oggi chi è negazionista lo fa per convenienza politica, c'è un mercato di lettori di destra che va solleticato e compiaciuto con quello che vogliono sentire.
Irving arringava i simpatizzanti tedeschi con queste frasi "questo mito degli eccidi di ebrei nelle fabbriche della morte di Auschwitz, Majdanek e Treblinka sarà sbugiardato per sempre fra pochi anni" mentre esaltava quel grande martire tedesco, Rudol Hess.
Allora io conoscendo l'ambiente a cui sono diretti questi libri non posso aspettarmi altro. Purtroppo sono smentiti da innumerevoli testimonianze dirette di chi ha vissuto l'olocausto sulla propria pelle, di quei soldati (russi e americani) che hanno liberato i sopravvisuti e scoperto migliaia di fosse comuni, dalla teutonica precisione tedesca che aveva raggiunta una perfezione scientifica nell'eliminare migliaia di persone al giorno.
Ora io conoscendo questo devo credere a personaggi che hanno come scopo soprattutto di farsi pubblicità e che sono schierati ideologicamente contro Israele e contro gli ebrei in generale? quale attendibilità gli posso riconoscere? zero.